Viva le mode! La corona del Rosario ha perso, negli ultimi decenni, fascino ed eleganza. Nonostante il diffondersi bizzarro di modelli estrosi e coloratissimi, nonostante esemplificazioni di molteplici utilizzi propagati dai video di Madonna e Lady Gaga, non sembra più fashion, non fa più tendenza tra i cattolici del nuovo corso adulto, adultero, adulterato. Una nostra specialissima inchiesta giornalistica ci ha portato a chiederne ragione, a indagare le cause tra i membri del clero più aggiornati e al passo con i tempi, più in linea con gli odierni acrobatici rinnovamenti, con gli altissimi dettami pontificali ed episcopali recenti. Abbiamo dunque domandato a bruciapelo: perché non porta più con sé dovunque vada, in tasca, il Rosario benedetto, come facevano i preti di una volta? Ecco la classifica delle migliori scuse.
Al 20° posto: «Alla libreria Feltrinelli non lo vendono».
19°: «L’ho prestato a un migrante, poveretto, che l’ha subito indossato al collo prima di andare a chiedere l’elemosina di fronte al supermercato».
18°: «L’ho tirato dietro a un tradizionalista che era venuto in sacrestia a lamentarsi della predica. Avevo soltanto spiegato che il Signore non ha mandato il diluvio perché la gente peccava, ma perché c’era la siccità. Certo, ha aperto un po’ troppo il rubinetto».
17°: «Alle Paoline è un articolo che non tengono più, come i vecchi santini e i vecchi libri di teologia morale».
16°: «Mi prendete davvero in contropiede, dal momento che mi si è spezzato, proprio appena adesso, per il troppo uso».
15°: «M’ispiro a Padre Turoldo che il suo lo ruppe, lo scagliò tra i fedeli di un santuario, imprecò che era superstizione medioevale».
14°: «Non mi serve, conto le decine sulle dita delle mani e dei piedi».
13°: «Si tratta di un oggetto pericoloso, può essere usato a fini politici. Una volta lo donavano ai bimbi delle Prime Comunioni, oggi va mostrato ai minori soltanto se accompagnati dai genitori»
12°: «L’ho scordato nel cassetto del comodino dell’amante».
11°: «Ma per chi mi avete preso, per Don Camillo? Fatemi il piacere, noi siamo preti seri, non abbiamo bisogno di questi aggeggi per uscire a dialogare con tutti».
10°: (e siamo a metà classifica): «Come diceva Padre Pio, si tratta di un’arma, e io sono contrario all’uso e al diffondersi delle armi, anche se usate per legittima difesa».
9°: «Non se ne parla nel Vangelo e neppure nei Dieci Comandamenti».
8°: «Devo prima googleare che ne pensa Vito Mancuso».
7°: «Non ho letto niente, in proposito, su Avvenire e l’Osservatore Romano».
6°: «Ma non sapete che c’è stato il Concilio Vaticano Secondo?».
5°: «Non indossando più la tonaca, non ho spazio abbastanza nelle tasche dei blue-jeans».
4°: «Credevo fosse un’esclusiva lefebvriana e di quelle vecchine ammuffite che ancora insistono a inginocchiarsi».
Ed ora le prime tre posizioni.
Al 3° posto: «Aspetto che lo distribuiscano con Repubblica, a 1,99 euro».
Al 2°: «Non ce l’ha neanche Greta».
Al 1°: «Non sono mica Matteo Salvini».
È tutto. Traete le vostre conclusioni.
18 commenti su “Venti scuse anti-rosario”
LA POTENZA DEL SANTO ROSARIO
Il grande santo-predicatore Louis-Marie Grignion de Montfort, appassionato sostenitore della vera devozione mariana, è famoso soprattutto per il celebre “Trattato della vera devozione alla Santa Vergine” e “Il segreto di Maria”. “Il segreto ammirabile del Santo Rosario” è dedicato in particolare alle origini, all’evoluzione e alla storia della più famosa delle preghiere mariane. Si tratta di un tesoro di informazioni che ci aiutano a comprendere la ricchezza inesauribile e la potenza stupenda del Santo Rosario: l’Arma per eccellenza, come lo definiva San Pio da Pietrelcina, capace di:
– sconfiggere il male, dentro e fuori di noi;
– donare la vera calma e la vera forza interiore;
– vincere qualunque errore o eresia;
– purificare l’anima da ogni colpa;
– aiutarci a conquistare, infine, la Santità.
E’ un libro probabilmente da scoprire per la maggior parte di noi, lettori disincantati e iper-tecnologici del Terzo Millennio: cresciuti spesso nella totale incoscienza e ignoranza rispetto il valore meraviglioso della preghiera mariana per…
Fortunatamente, forse, c’è ancora qualche Innominato, che coprendosi il volto, dirà: “perché sono un’imbecille”.
G.Vigni .
Innanzitutto, se si vuole recitare la Santa Corona non ci sono scuse che tengano: si prega e basta, senza miserevoli arrampicate sugli specchi (che sono tipiche del modernismo, laico o clericale che sia). Se poi rammentiamo che un rosario di plastica lo si compra nelle edicole per cifre inferiori ai 3-diconsi-3 euro… Quindi, nulla di stupefacente in quello che abbiamo letto sopra (a parte il ringraziamento verso l’Autore, per la sua lucida capacità di collezionare simili orrori). Ma purtroppo c’è di peggio, rispetto al non possederlo: recitarlo male. Da qualche tempo – ma spero siano voci false – sta diffondendosi l’uso di pronunciare non 10, ma solo 5 “Ave”, ed oltretutto omettendone la seconda parte (quella che comincia con “Santa Maria”). La spiegazione è inaccettabile: “La seconda parte è solo un devozionalismo, la prima è tratta dal Vangelo.” Classico esempio di protestantesimo, che offende la duplice verità di fede, nell’essere (a) Maria quale “Ss.ma Mater Dei”, e (b) nostra Intercedente presso Dio (“ora pro nobis…”). LJC da Gotham, il Pinguino.
Recitarlo male e anche stravolgerlo. Conosco un sacerdote (e pure anziano), che alla recita del rosario alla presenza del defunto nella camera mortuaria, invece che i soliti Misteri invita alla meditazione sulla vita del defunto. MA ????
A me, in analoga circostanza (rosario per una mia cara zia defunta), abbiamo meditato…5 stazioni della Via Crucis (sic!), ovviamente con commenti filo immigrazione e amenità simili, che con la persona deceduta non c’entravano proprio nulla.
Ma mi è giunta anche voce (non posso confermarlo) che un sacerdote della mia diocesi, quando si recita il rosario per i defunti, fa partire il registratore automatico.
Come avrebbe detto la Sora Lella (mi perdonino i romani per la pessima scrittura): “Nnamo bene! Nnamo proprio bene!!”
Albino
Praticamente una santificazione eccezionale e straordinaria del caro estinto. Perché stupirsene, gentile Luisa? Ormai tutto fa brodo, quindi che cosa c’è di strano nella deregulation del Rosario? Attenzione, però: forse Maria Ss.ma avrebbe di che ridire. Un saluto da Gotham, il Pinguino.
Io non so se sia solo una mia “suggestione”,ma sembra che Matteo Salvini,brandendo il santo rosario verso il cielo e consacrandosi al Cuore Immacolato di Maria,abbia scatenato tutti i demòni che subdolamente si nascondevano tra semplici laici,laici intellettuali,consacrati,presbiteri,vescovi, cardinali,fino a toccare colui che risiede a Santa Marta:anche stasera su tutti i canali televisivi,rai,mediaset,la 7 e chi più ne ha più ne metta è uno strillare,anzi un grugnire contro questa sua personale iniziativa;se fosse ancora vivo il grande esorcista padre Amorth,si potrebbe magari chiedergli se sabato 18 maggio in quella piazza non sia avvenuto per volontà di DIO e all’insaputa dello stesso Salvini,il più grande esorcismo di massa mai avvenuto in Italia:a giudicare dalla rabbia satanica e dalle urla inferocite che si sono scatenate contro il ministro degli Interni(soprattutto da parte di certi alto prelati della chiesa bergogliana)sembrerebbe proprio di sì!!Con il ritorno di papa Benedetto XVI dopo sei anni di silenzio e in concomitanza di questi eventi,forse qualcosa “si muove”
Anch’io ho avuto quell’ impressione. Certe prese di posizione (come quella dei comboniani) sono tipiche di chi frequenta abitualmente messe nere, o comunque rituali magici e pagani. Come ho detto in altro post, quanto accaduto nello scorso week-end è stato uno spartiacque. Ormai non ci si può più fare illusioni su chi stiano in realtà servendo certi personaggi e sulla loro presunta “buona fede”. Mi era già capitato di sentire singoli sacerdoti dire che chi condivide le idee di Salvini sull’ immigrazione non è cristiano ed è fuori dalla Chiesa. Ma adesso questa presa di posizione è diventata la linea ufficiale, con tanto di scomunica ( per ora solo verbale) verso chi non la condivide. Prenderne atto mi ha fatto molto male. Non ci ho dormito per due notti. Ma Dio ci aiuta anche a riconoscere la realtà, e ormai mi sento totalmente libero da ogni impegno morale e spirituale verso di loro: ho capito che non apparteniamo alla stessa chiesa. Una solo consiglio per Innominato: non esaltare gli altri “papi” conciliari. Sono responsabili di tutto questo quanto Bergoglio…
A. Mettifogo: “Mi era già capitato di sentire singoli sacerdoti dire che
…………………….chi condivide le idee di Salvini sull’immigrazione non è
…………………….cristiano ed è fuori dalla Chiesa”.
“Fuori da quale chiesa?”: questa è la domanda che immancabilmente, e pure interrompendo, pongo a qualsiasi interlocutore – conoscente, amico, parente distante o vicino che sia – quando la parola “chiesa” viene pronunciata. E mi diverto un mondo a scompigliare le loro menti, spesso tirandole a forza dalla confusione in cui esistono, loro argomentando che la “chiesa” che loro immaginano essere la Chiesa di Cristo è invece la Sinagoga di Satana che, sin dall’elezione di Roncalli, ingannevolmente e con grande successo si SPACCIA per la Chiesa Cattolica.
Ipotesi interessante, fa pensare, forse è più di un’ipotesi.
E’ dato che se uno strilla, vuol dire che gli duole.
G.Vigni
Non ho capito perchè sia finita qui, parcete, è per “innominato”
G.Vigni
Io lo recito tutti i giorni e da molti anni. È una preghiera forte fatta a Dio per mezzo della SS. Vergine Maria. Senza la recita del Rosario mi sembrerebbe di non aver pregato. Nella contemplazione dei suoi misteri potresti stare un giorno intero in preghiera.
Sia chiaro anch’io ho avuto delle difficoltà iniziali a recitarlo perché mi sembrava tanto lungo, parlo sempre della terza parte dell’intera corona e cioè dei misteri del giorno, ma poi un po’ alla volta ci sono riuscita e ora non lo lascio più. Consiglio a tutti questa preghiera.
Anch’io ho avuto le sue stesse difficoltà all’ inizio. Ma adesso, se dovessi saltare anche solo un giorno senza recitarlo, mi mancherebbe qualcosa. Cordialmente,
Albino
Cara Lia, in questi giorni pre-elettorali, mettiamo come intenzione la vittoria di Salvini e Meloni e laoro protezione dai sicari dei progressisti, politici o clericali, entrambi così “misericordiosi” (sicut Pater, ma poiché il loro padre è il diavolo, menzognero e omicida fin dal principio, cosa aspettarsi da loro?)
A volte penso che Salvini sia anche troppo prudente. Se cominciasse a fare nomi e cognomi di chi c’é davvero dietro l’immigrazione clandestina di massa, e a render pubbliche le ragioni inconfessabili che la motivano, non vivrebbe un’ altra settimana. E l’impressione che sappia molto più di quanto lascia trapelare nelle interviste ce l’ho eccome.
Albino
per quanto mi riguarda porto SEMPRE con me l'”arma” come definiva la Santa Corona del Rosario P. Pio; ne ho una in borsa,e un’altra corona legata fuori dalla borsa, dove gli anti cristiani appendono le scimmiette come loro! ecco ci appendo il Santo Rosario, così se per caso qualcuno dovesse notarla,sà che appartengo a Dio! e quindi deve stami alla larga:-)
Ma scusate… sono davvero scuse addotte da sacerdoti?!? Non è un articolo sarcastico? Se così non fosse, Signore aiutaci!!!
Quello che ha fatto Salvini aspettavo da tempo lo facesse platealmente qualche consacrato, che, in polemica con le eresie dell’argentino, si ergesse lui ad invocare i santi patroni e Maria Immacolata e indicesse un Rosario nazionale come è stato fatto in Polonia per la salvezza della nostra povera nazione. Invece la botta di genio è venuta a Salvini forse su ispirazione del ministro Fontana e di Giorgetti tutti e due frequentatori della Messa Tridentina. Corriamo ai ripari prima che sia troppo tardi, siamo sull’orlo di un baratro, perchè se il Dio biblico ha incenerito Sodoma che oltretutto era un villaggio e soprattutto aveva l’attenuante di non aver conosciuto Cristo, cosa succederà a noi che siamo una grande moltitudine e che Lo rifiutiamo ? cospargiamoci il capo di cenere e in ginocchio con la corona in mano chiediamo perdono. Abbiamo estremo bisogno di far questo.