La famiglia, a dispetto dei relativisti che vivono di menzogne, è una sola: uomo, donna, prole, come è in natura, come è per ogni nucleo animale, così come ha stabilito il Creatore.
di Cristina Siccardi
Non è necessario andare al cinema per vedere i film dell’orrore, è sufficiente vivere nei nostri malaugurati tempi, impregnati di apostasia immanente, dove la pietà è morta con la Fede, per incontrare sempre nuovi e mostruosi incubi. Un nuovo incubo dovrà essere vissuto da un’innocente bimba di tre anni, incapace ora di chiedere aiuto e di scappare… Il Tribunale dei minori di Bologna, presieduto da Giuseppe Spadaro, ha deciso di darla in affidamento temporaneo a una coppia di omosessuali. Due uomini di mezza età si prenderanno “cura” della piccola e tale affidamento è stato sostenuto non solo dai giudici che hanno seguito il caso, ma anche dai servizi sociali, psicologi laureati compresi, “attenti”, quindi, alla psicologia dell’età evolutiva…
Secondo il Corriere della Sera, il Tribunale ha valutato di poter compiere questo passo in forza di una sentenza dello scorso mese di gennaio della Corte di Cassazione, che aveva sancito «il diritto di una coppia di donne all’affidamento del figlio minore di una delle due partner. Per la Corte (Prima sezione civile) è un “mero pregiudizio” sostenere che “sia dannoso per l’equilibrato sviluppo del bambino il fatto di vivere in una famiglia incentrata su una coppia omosessuale”».
La famiglia, a dispetto dei relativisti che vivono di menzogne, è una sola: uomo, donna, prole, come è in natura, come è per ogni nucleo animale, così come ha stabilito il Creatore.
Tuttavia c’è qualcosa che sconcerta ancora di più di questa scellerata e macabra scelta, ovvero la seguente dichiarazione:
«I giudici hanno il dovere e la responsabilità di tutelare il bene dei minori e di stabilire nel caso concreto qual è il miglior bene possibile. Anche nel caso della bambina si presume abbiano fatto questa valutazione, per quello che è nelle loro possibilità e nelle loro conoscenze». A pronunciare queste parole non è il responsabile di un circolo arcigay, neppure Luxuria e neanche Lady Gaga… lo dice il Vicario generale dell’Arcidiocesi di Bologna, Monsignor Giovanni Silvagni, classe 1961 (difensore del Vincolo al Tribunale Ecclesiastico Regionale dal 1994 al 2005 e quindi Giudice dello stesso Tribunale), il quale, interpellato dall’Ansa, ha osato rispondere in quei termini.
L’Arcivescovo Carlo Caffarra, Pastore della diocesi di Bologna, è a conoscenza di questo pensiero? L’eresia modernista è giunta a tanto nella Chiesa? Ci sono sempre più “uomini di Chiesa” che non sono più sottomessi a Cristo (loro vero Capo Supremo), ma ai poteri del mondo.
Non possiamo più tacere e avallare l’eresia, per far piacere a chi? Il miglior bene possibile di quella bimba non è certo quello di stare con una coppia di omosessuali. Decisamente meglio per lei una comunità, dove vige maggior controllo. Qui siamo di fronte alla spietata crudeltà, siamo di fronte all’abisso, governato dal peccato e dai demoni.
Scriveva Padre Roger Thomas Calmel O.P.: «È la gloria della morale cristiana di sbarrare la strada ai sotterfugi e di chiudere loro tutte le uscite. Perché mentire ancora quando la radice della menzogna è devitalizzata, resa sterile ed uccisa dal dono della grazia, che purifica e sopraeleva? È la gloria della nuova legge, che è legge di grazia, di far adottare dei costumi divini, operando anzitutto un taglio spietato nelle aspirazioni impure e intricate della natura corrotta, riconoscendo poi dei diritti unicamente alle esigenze nobili e buone e portandole a gravitare nell’orbita delle virtù teologali. […] ci sentiamo urtati ed offesi dalla grossolanità interiore degli eresiarchi, e se non sempre dalle loro debolezze carnali, almeno dal loro orgoglio sfrenato in spiritualibus» (Breve apologia della Chiesa di sempre, Editrice Ichthys, Albano Laziale 2007, pp. 30-31).
Per le debolezze carnali di due uomini, il Vicario di una delle diocesi più importanti al mondo offre loro, in sacrificio, una creatura di tre anni? Le enormità dichiarate da Monsignor Silvagni non corrisponderanno mai e poi mai al pensiero di Dio. Il Signore abbia misericordia di questa bambina e possa donare a lei una vera famiglia.
26 commenti su “Una discesa nell’orrore per una bimba di tre anni. Decisa da un giudice, avallata da un Vescovo, entrambi scellerati – di Cristina Siccardi”
Già diversi anni fa un tale di nome Mino Pecorelli fu ucciso in circostanze misteriose per aver pubblicato una lista di 131 prelati iscritti alla massoneria. Sappiamo bene come già ci siano stati Papi massoni. Il Terzo Segreto, mai rivelato contro il volere di Maria, parlava appunto della distruzione della Chiesa e dell’avvento di Lucifero. La massoneria, infatti, essendo da sempre in guerra con la Chiesa, venera valori “illuministi” e mette l’uomo al centro dell’Universo, credendo nella sua liberazione dall’ignoranza attraverso l’acquisizione della conoscenza. E questo non è forse ciò che predica il Portatore di Luce (Lucifero)?
Sarebbe bello non mischiare realtà (tendenze massoniche nella Chiesa) e fantasia (Papi massoni, parti di Fatima tenute segrete…)
S.E. Cafarra è stimato quale vescovo fedele alla tradizione. si rimane di sasso leggendo cosa accade nell’arcidiocesi di un “tradizionalista”….
Che farà ora l’Eminentissimo e Reverendissimo Signore Signor Carlo di Santa Romana Chiesa Cardinal Caffarra?
Dall’articolo appare che il responsabile sia il Vicario Generale e non il Cardinale Cafarra. Aspettiamo precisazioni da parte del Vescovo di Bologna. Talvolta i “Vice” sbagliano e, in tal caso, i Capi debbono prendere provvedimenti adeguati
Anch’io sono rimasta sgomenta leggendo che monsignor Caffarra, il mio vescovo, non ha neppure
protestato, ma solo pensato all’interesse del minore!
Purtroppo noi cattolici dovremo sempre più, non dico (per carità!) abituarci – perché il cristiano non può abituarsi a certe nefandezze del nostro tempo – ma sempre più agguerrirci e allenarci a fronteggiarle e contrastarle con tutti i mezzi leciti, scrivendo, parlando, gridando dai tetti, perché questa è la direzione perversa che oggi il mondo ha preso e che ci trova impreparati. Oltretutto mi sembra che la prassi dell’affidamento preveda che esso sia effettuato presso famiglie “vere” (ormai bisogna anche mettere tra virgolette l’aggettivo che designa la famiglia originata da un uomo e una donna, altrimenti ci si insinuano anche le “altre”) possibilmente con figli, Invece in questo caso io non vedo l’intenzione della magistratura di applicare la legge o la consuetudine, ma l’ennesimo tentativo di prevaricarle applicando le proprie personali convinzioni. Spero che la sentenza di affidamento sia impugnabile. Quanto a me, vorrei avere vent’anni di meno per fare il diavolo a quattro in tutte le parrocchie che conosco, perché è grande il mio dolore nel vedere la gerarchia così inerte..
Attenzione però: l’affidamento è “temporaneo” e poi, come mai il Tribunale ha optato per “quella coppia” di omosessuali? Non è per caso che uno degli uomini sia il padre della bimba?
Breve risposta a Senior 58: affidamento temporaneo o meno; che uno dei due sia il padre oppure chissà cos’altro, resta il fatto che un tribunale ha deciso di affidare una bambina ad una coppia di omosessuali. Di questi tempi, mi pare che la decisione di quel tribunale sia un fatto estremamente significativo. O forse non è abbastanza chiaro?
Ai cattolici che non hanno ancora ceduto agli errori dilaganti nella Chiesa occupata dagli eretici modernisti, e che non si sono ancora adattati alle porcherie del sistema liberal-democratico, mi permetto di suggerire un cambiamento radicale di mentalità: passare dalla sola e sacrosanta difesa di ciò che la Sovversione minaccia, all’attacco. Non bisogna solo mobilitarsi per difendere la famiglia naturale e cercare di impedire la promulgazioni di leggi assurde, come quella sulla cosiddetta omofobia. Occorre attaccare, mobilitandosi, per esempio, per ridurre all’impotenza gli indegni uomini di Chiesa che, per pavidità o aperto tradimento, di fatto non perseguono il bene delle anime; ed ancora, promuovere leggi che impediscano la divulgazione di idee e costumi contrari all’ordine naturale, in quanto chi divulga empietà come quelle che la melensa e ingannatrice vulgata “democratista” chiama “diritti civili”, è una minaccia per l’esistenza fisica e morale di un popolo.
Bisogna sforzarsi e uscire dalla soggezione imposta dai sovversivi, rifiutare di porsi sul loro piano dialettico: chi lo accetta ha già perso.
Che il Signore ci dia la forza di combattere, per la Sua maggior gloria ed il bene della nostra Patria.
Bene, Marcus !!!
Ogni bambino, figlio naturale o affidato, DEVE AVERE UNA FAMIGLIA NNORMALE.
Preghiamo per quella povera bimba e perché la Spirito Santo illumini ( stavo per dire fulmini) quei giudici.
Concediamo al Card. Caffarra, da cittadini prima ancora che da cristiani, almeno la “presunzione di innocenza”. Come si può pensare che egli (uno dei pochi che fa la voce grossa su certe tematiche) sia direttamente coinvolto ? Sicruramente ha fatto e farà quello che può in merito a questa tristissima questione.
Il caso è a dir poco scandaloso, certo, ma aspettiamo un attimino a scagliare le solite pietre…
Qui non si scagliano pietre. Cristina Siccardi riferisce dei fatti. E’ un fatto che quella frase pazzesca l’ha detta il Vicario generale dell’Arcidiocesi, e l’ha detta all’ANSA, ovvero l’ha detta a tutto il mondo. Dovremmo ipotizzare che il Vicario abbia parlato senza l’autorizzazione del suo Arcivescovo. Ma in tal caso, dovrebbe arrivare una chiarissima smentita da parte dell’Arcivescovo. Purtroppo questa smentita non è arrivata.
A questo punto, ripeto, siamo ai fatti, non alle pietre. Pubblicare queste notizie è angosciante, ma se continuiamo (anche con le migliori intenzioni) a chiudere gli occhi di fronte alla realtà, non facciamo certo un servizio alla Chiesa.
Paolo Deotto
E la ratio di quella frase è la solita: “fiducia nella Magistratura”. Ovvero: “I poteri di questo mondo hanno criteri diversi da quelli del Regno dei Cieli… lasciamoli lavorare”.
Questa è la retorica della Laicità e dei “diritti”, malissimo digerita dai “Cattolici democratici”
Scusate, forse mi sono espresso male (mea culpa), intendendo dire con “solite pietre”, le famose pietre di evangelica memoria, e non già un atteggiamento “solito” di chi scrive e legge in questo blog a tirar pietre. Giammai. Se sono stato inteso in questi termini, me ne scuso, perchè il fatto descritto è assolutamente scandaloso e su questo non ci piove.
Certo alcuni interrogativi ci stanno in tutta la loro gravità, tuttavia, conoscendo per quel poco che posso, il pensiero del Card. Caffarra, volevo solo invitare ad un atteggiamento di prudenza, ma solo nei suoi confronti (di Caffarra) e a solo beneficio della verità dei fatti.
Vorrei anche aggiungere che la Chiesa di Cristo sono i suoi fedeli, ossia NOI. Non dobbiamo aver paura a far sentire la nostra voce, urlando anche al Papa se necessario. Ripeto, la Chiesa di Cristo siamo noi, cerchiamo di non farcela portar via dagli uomini. Chi ha orecchie intenda.
Sono assolutamente d’accordo con Lei Paolo Deotto e con Cristina Siccardi.
È da agosto che non si sento altro che la frase: “Le sentenze si rispettano non si discutono”. Nessuno ha avuto il coraggio di dire: si può e si deve dissentire dallo stato. Ormai i preti si sono venduti allo stato per quel maledetto 8×1000! Speriamo che la Provvidenza trovi il sistema di abolirlo, o almeno di levarlo alla CEI. Allora forse i preti torneranno a fare i preti e a difendere il diritto di Dio. Forse.
L’ 8/1000 è la versione craxiana (ultima modifica del Concordato) del “rimborso” che lo Stato (figlio dell’assalto massonico al Papa e alla Chiesa) riconobbe alla Chiesa nel 1929, cara Marina. Anche nel ’29, in un clima molto meno massonizzato di quello di fine ‘900, le cifre riconosciute furono simboliche, rispetto all’enormità dei furti ottocenteschi: furti fatti anzitutto a Dio e al popolo cristiano.
La Chiesa attuale non trema per i soldi – invece si affanna (spesso, non sempre) nel suicidarsi, spiritualmente e culturalmente. E non potrebbe essere diversamente, una volta accettato che la triade Liberté-Egalité-Fraternité è sacra e preziosa per tutti, a cominciare dai Cattolici, che avevano bisogno di essere “svecchiati” (nel 1789, nel 1870, nel 1945-’68)
Purtroppo abbiamo alle spalle alcuni politici (non facciamo nomi, che sarebbero non pochi) che hanno segnato la strada tradendo la propria (dichiarata) fede per la ragione di stato.
Non ho sentito nessun personaggio importante dagli alti pulpiti dei media e della politica (forse sono io che non vedo/sento…) affermare che il cittadino di fronte ad una legge ingiusta, non solo ha la facoltà di non ubbidire, ma ne ha il dovere morale. E questo capita innanzitutto quando la legge è in conflitto con la legge suprema che è quella naturale.
Le sentinelle – vedi Caffarra, Negri – stanno lentamente addormentandosi. Il primo tacendo sulla grave affermazione del suo vicario, il secondo minacciando di denuncia lo stato italiano per mancata tutela dei minoenni di fronte al dilagare della violenza nei film. Negri, che stava accanto a Giuseppe Laras, rabbino, doveva tirar le orecchie a costui e rammentargli come i registi ebrei americani ci riversano, dai teleschermi filmati e telefilm in cui lo stupratore porta sempre un crocifisso appesa a un girocollo, la puttana di turno ha orecchini con croci pendenti, il prete cattolico è sempre pedofilo e la suora cattolica è sempre lussuriosa. E’ ora che queste sentinelle si facciano sentire diversamente dovrei dire che fanno i furiosi davanti allo specchio.
Luciano Pranzetti
Marcus ha detto bene e giusto! Una sola è la via. Ed è il “dovere di stato”. In quanto cattolici, battezzati e CRESIMATI, noi abbiamo il dovere di essere attivi, nel reagire direttamente e immediatamente, di fronte a qualsiasi lordura morale e religiosa che ci si presenti. Nessuna perdita di tempo. Massima serietà e preparazione. “Senza essere mai stanchi, nè remissivi!” (parole di Giovanni Paolo II alla chiusura del festival della gioventù a Roma) Il “combattimento spirituale interiore – se è effettivo e vincente – dovrà estenarsi nel “soldato di Cristo”. Ritorni la “Chiesa Militante” che il clero massonizzato ci ha lentamente cancellato. Ricarichiamoci e muoviamo con linearità e sicurezza contro la fine astuzia del maligno, in ogni caso e in ogni momento, ci si presenti una sua sceneggiata mondana. Il Signore è con chi combatte per Lui e per difendere la Sua Chiesa ed il Suo Vangelo. Viva Cristo Rey!
http://www.brisbanetimes.com.au/national/named-the-australian-paedophile-jailed-for-40-years-20130630-2p5da.html#ixzz2XlCnBBUd
In quest’articolo è descritto il continuo maltrattamento di un bambino da parte di 2 pervertiti ai quali purtroppo era stato affidato, la polizia sospetta che questi 2 abbiano “adottato” il bambino solo per questo scopo.
Non mi sorprende per niente che un vescovo della chiesa conciliare abbia pronunciato quelle parole. Specialmene dopo le esternazioni da parte del vescovo di Roma come per esempio “… chi sono io a guidicare un gay … “…. , “non possiamo insistere solo sulle questioni legate ad aborto, matrimonio omosessuale e uso dei metodi contraccettivi”. Esternazioni che danno da intendere che la sodomia e l’aborto ecc sono dei peccatucci assimilabili a qualsiasi altro peccatuccio. Recentemente nello stato di Illinois, hanno approvato i matrimoni gay (il 15° stato USA) con voti decisivi di politici “cattolici” che hanno esplicitamente dichiarato che sono stati persuasi dalle esternazioni di Bergoglio sui sodomiti pieni di love. Ammettendo pure che costoro abbiano speculato sulle esternazioni di Bergoglio ciò non toglie che le sue parole si sono prestate a interpretazioni pro gay. Anche questo e un fatto. Devo forse sperare che i vescovi e sacerdoti facciano il loro dovere quando il capo non condanna con parole esplicite questi peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio? Sono al cento per cento d’accordo con Paolo Deotto quando afferma che non si può continuare a chiudere gli occhi di fronte alla realtà. Serve tanto coraggio pubblicare queste notizie oggigiorno, vorrei quindi incoraggio – e sopra tutto ringraziare – tutti quei giornalisti e scrittori che continuano a riportare i fatti, anche i più scomodi, per il bene della Chiesa, per la gloria di Dio ed in difesa di quella parte della società più debole ed esposta a pericoli da parte di adulti amorali.
concordo con Adriana, ed ecco perchè sul giornalino degli univeristari è preso di mira Papa Benedetto, uomo che ha dato alla Chiesa di conoscere Il Signore e non la Sua fattispecie, e la sua fotocopia in bianco e nero. Il cattocomunismo non può esistere. e questo è il risultato del cattocomunismo. la strada indicata dal Signore è chiara, ed è stupenda, chi si traccia una strada verosimile porta la Chiesa contro una montagna di dinamite. infatti, chi se non i cattocomunisti banalizzano la mina della normalizzazione dell omosessualità? ma come? nella loro scienza effusa non trovano scritto in chiare lettere qual è la strada della devastazione? Abominio per DIo da sempre? Ma lo sanno i pastori compreso il Pap che non è neswsuno per giudicare i gay,, che per le pecore che sono perdute a causa loro, sarà chiesto il conto da DIo, DIo di Giustizia e non più di Grazia? le conoscono le SacreParole che IL SIGNORE ci ha dato per vivere?? andiamo a mangiare pilloline di misericordina……. ma per piacere!!! Alziamo le braccia al Signore, a Gesù Cristo che ci ha salvati, liberati, ha vinto la morte e la menzogna ridicolizzando il malvagio!!! e ascoltiamo le parole sagge, giuste illuminanti e salvifiche passate per Papa Benedetto, che ascoltando gli insegnamenti di DIo, ce li ha posti come DIo vuole che sia. e ringraziamo Dio per Papa Benedetto, altrimenti saremmo già sommersi da ciò che ci sta sommergendo.
Aspetto una presa di posizione del Cardinale