Recensioni – rubrica quindicinale di Cristina Siccardi
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Il Magistero perenne e la condanna degli errori moderni – raccolta di lezioni tenute da Monsignor Lefebvre. Un libro di fondamentale importanza per recuperare gli insegnamenti e i giudizi di Dio, il Dio cattolico, l’unico vero Dio, attraverso i documenti dei Papi, che si sono pronunciati chiaramente, senza ipocrisie o blandizie opportunistiche, sugli sbagli e le eresie dell’età contemporanea e sui loro artefici e propagatori.
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Affermava Monsignor Marcel Lefebvre: «Siamo immersi in un ambiente che non è più cattolico. Quelli che hanno avuto la fortuna di nascere in una famiglia cristiana devono ringraziare il Buon Dio; lì hanno conosciuto, per così dire, una piccola oasi di ciò che la Chiesa desidera e chiede ai genitori cristiani. Ma ovunque altrove, a scuola, nei licei, all’università, i giovani frequentano delle persone che non credono, che non hanno perfino alcuna idea della religione cattolica!
La società oggi è talmente impastata di errori moderni che questi appaiono come una cosa normale; non ci si distacca più da certe idee preconcette.
Per esempio: l’indifferentismo religioso che i Papi hanno condannato. Ebbene, adesso è un’idea diffusa perfino in ambiente cattolico che tutte le religioni siano uguali, che si equivalgono tutte, che quindi l’uomo sia libero di scegliere la propria religione, di praticare la religione che vuole. Non si vorrà mica imporre una religione agli uomini…
Ebbene, questo è un errore grave, gli uomini non sono liberi a questo riguardo. Perché? Perché il Buon Dio stesso ha fondato una religione. Gli uomini allora sono liberi di dire: non voglio questa religione, ne voglio un’altra, voglio quella di Maometto, quella di Budda, quella di Lutero? Come possiamo ammetterlo? Nostro Signore Gesù Cristo, che è Dio, ha fondato la Chiesa cattolica, le ha donato il Santo Sacrificio della Messa, i sacramenti, una gerarchia, un sacerdozio e noi saremmo liberi di dire: io non ne ho bisogno, vado a cercare la mia religione altrove?
Oggi l’indifferentismo è entrato a far parte delle costituzioni degli stati. Dopo il concilio, gli stati che erano ancora cattolici, nei quali quindi la religione cattolica era l’unica riconosciuta ufficialmente, sono stati invitati dalla Santa Sede a porre fine a questa istituzione. Ecco dove porta lo spirito del liberalismo religioso. Questo è il clima in cui viviamo: un clima in cui regna l’errore».
Questo stralcio lo troviamo riprodotto nel bellissimo libro Il Magistero perenne e la condanna degli errori moderni (Editrice Ichthys). Si tratta di una raccolta di lezioni tenute da Monsignor Lefebvre, il Sant’Atanasio dell’era contemporanea, durante il corso per i giovani aspiranti al Sacerdozio; questo corso aveva l’obiettivo di illustrare e approfondire le grandi encicliche dei Sommi Pontefici ed i documenti pontifici che trattano l’ordine sociale cristiano e della Regalità di Nostro Signore Gesù Cristo sulla società. Parallelamente il docente, che tenne il corso negli anni 1979-1982, incastonava quei preziosi documenti all’interno del contesto della crisi della Chiesa e della società post-cristiana, «contesto del loro futuro apostolato e della loro santificazione», come scrive Don Franz Schmidberger FSSPX nella prefazione al libro.
Il dolore più grande di Monsignor Lefebvre fu quello di vedere la Chiesa, con il Concilio Vaticano II, che egli definiva la sua «terza guerra mondiale», invasa da una molteplicità di errori moderni e vedere gli stessi Pontefici agevolare questa stessa invasione; grande sofferenza gli procurò anche osservare il sacerdozio in rovina, la vita religiosa dissolversi, gli Stati cattolici laicizzarsi sempre più in nome della libertà religiosa promossa proprio dal Concilio. Tuttavia il dolore si accompagnava non al ripiegamento su di sé, al pianto sterile o alla rabbia o all’odio, ma all’esercizio delle virtù teologali e cardinali, nonché alla resistenza e al combattimento per la Fede e per la Chiesa nella riprovazione costruttiva. Emblematiche le sue parole nella dichiarazione che tenne il 21 novembre del 1974:
«Noi aderiamo con tutto il cuore, con tutta l’anima, alla Roma cattolica, custode della fede cattolica e delle tradizioni necessarie a conservare questa fede, alla Roma eterna, maestra di saggezza e di verità. Noi, invece, rifiutiamo ed abbiamo sempre rifiutato di seguire la Roma di tendenza modernista e neoprotestante che si è manifestata chiaramente nel concilio Vaticano II e dopo il concilio in tutte le riforme che ne sono scaturite».
La libertà religiosa, ben diversa e decisamente dannosa e perniciosa, ha condotto l’Europa naufragata nel liberalismo tout court, allo stato attuale delle cose, dove l’Islamismo, con i suoi usi e costumi, con la sua violenza, con la sua tirannia si sta impossessando delle nostre città. Un cittadino turco, intervistato da Rai News ha dichiarato il 22 luglio: «Siamo fieri del nostro Presidente Erdoğan perché ci riporta alla nostra tradizione, agli insegnamenti dei nostri nonni». Chi erano i loro nonni? Gli ottomani, i successori di Osman Gazi, guerriero turco capostipite della dinastia ottomana, che assunse il titolo di sultano con il nome di Osman I. Il sultanato, e poi Impero con Maometto II, nacque in continuità col Sultanato selgiuchide di Rum e durò sino all’istituzione dell’odierna Repubblica della Turchia. Gli ottomani, dunque, che hanno tentato di conquistare violentemente l’Europa e che i cristiani sconfissero a Lepanto nel 1571. Gli ottomani che perpetrarono il genocidio del popolo armeno e dei quali i turchi contemporanei sono orgogliosi.
Chi sono, invece, i nostri nonni? Essi discendono dai martiri cristiani della prima ora, quei martiri che l’Europa ha rinnegato insieme alla Fede che essi professavano e che proprio per non sottomettersi alla libertà religiosa essi hanno sacrificato la propria vita. Scegliendo Dio («Non avrai altro Dio all’infuori di me»), Cristo e lo Spirito Santo quei santi cattolici non si sono sottomessi ad altri culti, non si sono prostrati alle false divinità. Oggi, invece, abbiamo vescovi che, come Monsignor Cesare Nosiglia, sulla scia di Papa Francesco, augura un buon ramadan ai musulmani in questi termini, dove allah è posto sullo stesso piano del Dio Uno e Trino:
Leggere Il Magistero perenne e la condanna degli errori moderni risulta oggi di fondamentale importanza per recuperare gli insegnamenti e i giudizi di Dio, il Dio cattolico, l’unico vero Dio, attraverso i documenti dei Papi, che si sono pronunciati chiaramente, senza ipocrisie o blandizie opportunistiche, sugli sbagli e le eresie dell’età contemporanea e sui loro artefici e propagatori. Grazie a questa eccellente antologia sarà possibile riscoprire la luce nelle tenebre attuali e sarà possibile attingere salubri e lenitive “erbe mediche” conoscitive e spirituali per ritrovare le adeguate forze necessarie al coraggio, indispensabile quest’ultimo per resistere nella vera Fede contro l’apostasia. E le forze possono venire soltanto da un autentico amore per la Santa Chiesa cattolica e romana, un amore che non potrà mai sorgere dall’ira, ma dalla carità di paolina memoria.
6 commenti su “Scriptorium – Recensioni. Rubrica quindicinale di Cristina Siccardi”
La rigrazio di tutto cuore cara dottoressa Siccardi , di questa preziosa segnalazione ,io sono giovane , e quando si è concluso il concilio forse avevo due anni o giù di lì , però grazie a Riscossa Cristiana , stò scoprendo la figura di monsignor Lefebvre , e lo trovo , se mi si concede questo termine patriotico , non saprei che altro aggettivo usare ,ecco un vero generale alla guida delle sue armate , per diffendere la città di Dio. A questo punto , vorrei porle una domanda , secondo lei , potremmo vedere di nuovo la chiesa di prima , intendo quella preconciliare , e magari anche la nostra povera società , guarita finalmente da questa peste che l’ ha infettata ?
Grazie.
Nosiglia,1 ominicchio!
Un ominicchio schifosamente eretico!
carissima cristina, prima di tutto buon onomastico. questo articolo è per me un “pieno” di speranza, nella assoluta certezza della vittoria del cuore immacolato di maria e del cuore santissimo di gesù
Come sempre, preziose le indicazioni della della Dott. Cristina Siccardi, un vademecum per i cristiani sballottati proprio da coloro che dovrebbero custodire con somma cura e inculcare i valori perenni trasmessici fedelmente da coloro che furono eco puntuale dell’insegnamento di N.S.Gesù Cristo.
Sto leggendo il libro, una vera miniera di autentica Fede scritta da un autentico Pastore, purtroppo osteggiato in vita e in morte ma, come ha detto NSGC nel giorno del giudizio ci saranno delle sorprese