di Marcello Foa
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Dunque Barack Obama dà lezioni all’Europa ricordando che “il mondo non ha bisogno di muri” e invitandola ad aprire le porte agli immigrati. Il discorso è molto politically correct e perfettamente in linea con i desideri dell’establishment transnazionale, di cui peraltro lo stesso Obama è espressione. Nessuna sorpresa, ma, pronunciato dal presidente degli Stati Uniti suona piuttosto strano.
Se c’è un Paese che da diversi anni cerca di tener le porte ben chiuse e che frappone ogni forma di ostacolo burocratico alla libera circolazione delle persone, è proprio l’America, come sa chiunque cerchi di trasferirsi negli Stati Uniti. Provate a chiedere la famosa green card. E’ come vincere alla lotteria. E la green card viene concessa prevalentemente ai Paesi occidentali, figuriamoci se sei originario del Nord Africa! L’Obama che si commuove per i rifugiati ed elogia la Merkel, collocandola “dalla parte giusta della storia”, si guarda bene dall’accogliere siriani, iracheni, afghani o libici. Quella gente in America non potrà mai arrivarci. Però è bene che sbarchi nell’Unione europea.
Non ci sarebbe dispiaciuto se, durante il suo periplo europeo, il presidente americano avesse riconosciuto, anche solo velatamente (non siamo così ingenui dall’immaginare una piena ammissione) che il dramma dei rifugiati non è dovuto a ineluttabili fatalità, bensì a ben programmate decisione militari e geostrategiche, volute, realizzate e imposte dai raffinati strateghi di Washington e sempre avallate dal Commander in Chief ovvero dapprima da Bush e poi dallo stesso Obama.
L’elenco è piuttosto lungo: guerra in Afghanistan, guerra in Irak, guerra in Libia, destabilizzazione tramite le finte primavere arabe di Egitto e Tunisia, guerra civile in Siria con addestramento e finanziamento, talvolta diretti e talaltra indiretti, dei gentiluomini dell’Isis e affini. Sono riusciti persino a sostenere quel che resta di Al Qaida. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: dolore, disperazione, morte, distruzione di città, di famiglie, di vite umane. Di civili che nulla chiedevano se non di vivere in pace. Vittime innocenti, vittime sacrificali di irrazionali e non comprensibili disegni di potere.
Questa crisi è Cosa loro; è Cosa dei nostri “amici” americani, che dall’11 settembre 2001 continuano a commettere errori su errori. Loro sbagliano e noi dobbiamo pagarne il prezzo. Loro distruggono mezzo mondo ma non se ne pentono e pretendono di impartire lezioni di morale a noi europei, indicandoci cos’è giusto e cos’è sbagliato.
Con tutto il rispetto, ma questa è ipocrisia, President Obama, che solo un’Europa smidollata e servile può accettare senza nemmeno l’intenzione di una rimostranza.
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9 commenti su “Profughi? Quanto è ipocrita Obama! – di Marcello Foa”
Il “disegno di potere” è comprensibilissimo: mettere alla disperazione i Cristiani in Medio Oriente (“Casa Loro” per eccellenza), Africa (luogo del boom di conversioni a Cristo negli ultimi decenni), Asia, trasformarli in una massa di sradicati (quelli sopravvissuti), farli arrivare in un’Europa integralmente massonica e pressata, nella sua quotidianità, dai Musulmani.
Indimenticabile l’appoggio totale degli USA agli unici Musulmani d’Europa, cioè bosniaci e albanesi/kosovari, qualche anno fa.
Fino a quel momento, essi erano una “presenza folklorica” dei Balcani.
NON LICET esse Christianos !
“Il mondo non ha bisogno di muri”?Da quale pulpito…il presidente Obama ha forse dimenticato la barriera di separazione tra Stati Uniti e Messico fortemente voluta dagli Americani per impedire agli immigrati clandestini di varcare il confine?
A me non suona così strano che Obama sia venuto a dirci quel che ha detto mentre negli Usa si usano criteri diversi. Fa tutto parte del piano, più o meno consapevole non lo so. Il piano di destabilizzare l’Europa, in tutti i sensi. Un’ Europa solida, economicamente e culturalmente, dà fastidio alle oligarchie Usa.
Questo è quel che ho capito io.
È in linea con Bergoglio
Questi ipocriti, falsi, spudorati, triplogiochisti al potere (e servi del potere) non hanno più nessun ritegno nell’insultare la nostra intelligenza recitando i loro prevedibili copioni mascherati di finto umanitarismo. Ben venga l’imprevedibile “populista” Trump!
A dargli apertamente dell’ipocrita e del “mezzo keniota” di fronte al mondo è stato un bellissimo personaggio, da noi ovviamente poco conosciuto, come il Sindaco di Londra Boris Johnson che speriamo di salutare quale prossimo Primo Ministro. Persona del tutto fuori dall’ordinario e amatissimo dai suoi cittadini, che lo vedono sfrecciare tutti i giorni in bicicletta (zainetto, casco e giacca a vento) per le vie della loro città.
Obama, uomo inutile ,quanto dannoso!
incapace e incompetente…pieno di soldi e di boria.
come fa lui il presidente lo saprebbe fare chiunque, e forse (anzi, senza forse), molto, ma molto meglio.
Individuo asservito al mondo…a come tira la corrente… sia lui che la coniuge ( che è così ridicola) ma si sa per i rotocalchi rosa è da imitare!!!!!!!!!!!!
povero mondo!!!!
Raffalele, hai colto nel segno, ma temo che il progetto sia più feroce. Non credo sia sufficiente scristianizzare Africa, Asia e Medio Oriente. Occorre una massiccia invasione maomettana in quel poco che resta dell’Europa (ex)cristiana, la quale (a colpi di denatalità ed aborto) vedrà la progressiva scomparsa della civiltà europea e l’affermazione violenta (“Convertire l’infedele Roma!”) e non violenta (per alto tasso di natalità: “Conquisteremo l’Europa con il ventre delle nostre donne”) dell’Islam. Et voilà: la scristianizzazione del vecchio Continente sarà completa, grazie anche all’aiuto della cricca massoliberal, dei compagni neomarxisti, delle lobby LGBT (che poi – per la legge del contrappasso – saranno i primi ad assaggiare la Shari’a).
Per questo tizio, non spreco fiato. Ricordo con orrore i colori scelti per il vestiario messi in mostra sul palco della prima “vittoria” : i colori rosso e nero usati, putacaso, nelle “messe” nere.
http://www.corriere.it/methode_image/2015/05/22/Moda/Foto%20Gallery/la%20famiglia%20Obama%20in%20rosso%20la%20sera%20della%20vittoria%20nel%202008_MGTHUMB-INTERNA.jpg
Quello che è successo dopo, e che stiamo patendo adesso, è sotto agli occhi di tutti quanti vogliono vedere. Nessuno di noi, avrebbe immaginato che dal dopoguerra l’Italia, Sede del Vicario di Cristo, Custode dell’Arte Cristiana, della Fede Cristiana, il Faro del mondo, fosse caduta nella trappola della schiavitù massonica d’oltreoceano, europea e mediorientale. Altro che “liberazione” . Nel nostro amato paese ci hanno costruito 113 maledette loro basi militari e che la nostra tessera sanitaria contiene anche codici militari usa. Tuttavia, se sperano di vincere si sbagliano. Passeranno sotto il Giudizio di Gesù Cristo