Nei giorni scorsi si è saputo che in Vaticano è stata coniata una nuova moneta commemorativa da 10 euro, raffigurante su un lato l’immagine di una donna incinta dai tratti amazzonici, recante in grembo non una nuova creatura bensì un pianeta Terra. Trattasi quindi di Madre Terra, una divinità pagana, venerata in forme simili tra le tribù indigene della foresta pluviale col nome tristemente noto di Pachamama, divenuta simbolo mondiale di panteismo geocentrico ed ecologismo idolatrico. Potevano perdere questa occasione?
L’occasione è il cinquantesimo anniversario della Giornata Mondiale della Terra, nuova festività religiosa che nel cuore e nei pensieri degli alti prelati pare stia per prendere il posto di quella dell’Immacolata. Nella sezione numismatica del sito ufficiale del Vaticano o forse dell’ONU (difficile distinguerli) si legge che:
La celebrazione della vita sulla Terra è un impegno a prendersi cura del pianeta, è il progetto al quale la Chiesa intende offrire la sua adesione, un’opera grandiosa e complessa: promuovere un’azione internazionale per garantire a ciascuno il futuro, gli alimenti di cui ha bisogno, tanto per quantità che per qualità, perché l’avanzamento economico si accompagni con lo sviluppo sociale, senza il quale non si dà vero progresso.
Encomiabile. Per cui prego, se volete contribuire è possibile acquistarla online, ma non crediate che una Pachamama da 10 euro costi solamente 10 euro.
E dato che siamo in epoca di rivisitazioni per quanto riguarda preghiere, messali, traduzioni varie, per dare il nostro modesto contributo proponiamo una reinterpretazione del Vangelo di Matteo che suoni più adatta ai nostri tempi.
Dal Vangelo secondo Mammona:
Allora i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come coglierlo in fallo nei suoi discorsi. Non impiegarono troppo tempo, visto che era solito cogliersi in fallo anche senza l’aiuto di altri. Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via del NWO secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno, a partire da Mons. Viganò fino al Card. Zen, e non rispondi nemmeno ai dubia. Dunque, di’ a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?». Ma il Maestro, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono il denaro appena coniato in Vaticano. Egli domandò loro: «Questa immagine chi rappresenta?». Gli risposero insieme: «Madre Terra: Pachamama». Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Pachamama quello che è di Pachamama».
Avendo l’impressione che mancasse qualcosa, provarono ad insistere: «Maestro, e a Dio?».
Il Maestro, visibilmente spazientito: «Insomma, non vedete che la moneta ha solo due facce? Non si può mica accontentare tutti!». E li cacciò via in malo modo, come era solito fare con chi lo infastidiva.
Molti se ne andarono, come al solito, più confusi di quando erano arrivati. Qualcuno che era rimasto nei paraggi tuttavia gridò al miracolo, perché venne a sapere che la moneta recava inciso il valore di 10 euro, ma il Maestro riusciva a venderla a 69 euro (pagamento sicuro online con carta di credito).
3 commenti su “Pachamoney: la moneta ecologista che (non) stavate aspettando”
Attenzione : non tutti possono averla, la priorità spetta ai clienti affezionati di numismatica o filatelia del Vaticano, se non rientri nella categoria, se non hanno molte richieste, allora ti inviano una mail che hanno accettato la tua richiesta, da quel momento puoi inserire i dati della tua carta di credito
Il giudizio che di Bergoglio diede tanti anni fa il Preposto Generale dei Gesuiti, P. Kolvenbach, quando gli fu chiesto un parere sulla possibilità di promuoverlo vescovo era il seguente: Padre Kolvenbach accusava Bergoglio di una serie di difetti, che vanno dall’uso abituale di linguaggio volgare, alla doppiezza, alla disobbedienza nascosta sotto una maschera di umiltà e alla mancanza di equilibrio psicologico. Nell’ottica di una sua idoneità come futuro vescovo, la relazione sottolineava che come provinciale dei Gesuiti era stata una persona che aveva portato divisione nel suo ordine.
Oggi tutti i difetti messi in luce da P. Kolvenbach si sono aggravati e soprattutto, nell’attuale ruolo svolto da Bergoglio, sono forieri di distruzione e danni incalcolabili per la nostra Chiesa, Una Santa Cattolica Apostolica.
Dico solo che se mettono questa festa della terra (?), l’8 dicembre al posto della Solennità dell’Immacolata Concezione, prego auspico e spero che dal Cielo arrivi fulmini e saette ad “incenerire” un pò di persone !