I cristiani massacrati e la partita di calcio per la pace. Associare il concetto di “pace” a quello di “resa”: sistema sicuro per scomparire
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Ogni martedì Alessandro Gnocchi risponde alle lettere degli amici lettori. Tutti potranno partecipare indirizzando le loro lettere a info@riscossacristiana.it , con oggetto: “la posta di Alessandro Gnocchi”. Chiediamo ai nostri amici lettere brevi, su argomenti che naturalmente siano di comune interesse. Ogni martedì sarà scelta una lettera per una risposta per esteso ed eventualmente si daranno ad altre lettere risposte brevi. Si cercherà, nei limiti del possibile, di dare risposte a tutti.
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martedì 19 agosto 2014
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è pervenuta in Redazione:
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Caro Signor Gnocchi,
ho saputo da poco che il 1° settembre si giocherà la “partita di calcio per la pace”, voluta dal Papa, che per l’occasione ha invitato personalmente Maradona. La partita vedrà giocare insieme calciatori di diverse religioni, razze, non so se anche orientamenti sessuali (oggi va così di moda parlarne) e così via. Con questa roba si darebbe una testimonianza di come si possa essere uniti e in armonia e quindi non fare la guerra.
Quando l’ho saputo non volevo crederci, tanto la cosa mi sembrava assurda. Assurda anche perché un’idea di questo genere può venire in mente a chiunque voglia farsi un po’ di pubblicità (che so, una fabbrica di articoli sportivi), ma non al Papa! Mi sembra quasi, mi perdoni, una vera offesa alle sofferenze spaventose che stanno subendo tantissimi cristiani per mano dei delinquenti islamici che questa volta vanno sotto la sigla Isis, se non sbaglio. Ma come, l’Occidente, che avrebbe i mezzi e soprattutto le armi per neutralizzare questi sciagurati assassini, cincischia, salvo che vogliamo parlare di “intervento” per qualche bomba sganciata dai droni americani, così, tanto per far dire che loro fanno qualcosa. Il Papa tiene bei discorsi vaghi sulla pace, e si direbbe che abbia paura a dire con chiarezza chi sono i criminali e a incitare le nazioni occidentali a fare subito azioni decise per fermare i massacri. No, la cosa che più lo preoccupa è questa generica “pace”, come se i fanatici si potessero fermare con belle parole e non a cannonate (l’unico linguaggio che comprendono). Intanto la gente muore, con notizie poi di torture e crudeltà che sono raccapriccianti.
Di fronte a tutto questo, cosa ci arriva dalla chiesa “ufficiale”? La partita di calcio per la pace. Ma stanno impazzendo tutti da quelle parti? Sai che conforto sarà per i cristiani incalzati dai fanatici islamici sapere che il 1° settembre (ammesso che a quella data qualcuno di loro sarà ancora vivo), mentre loro sono sterminati, a Roma si gioca “per la pace”. Tutto questo mi ricorda certe liturgie laiche ridicole, come le fiaccolate anti-mafia, le navi della legalità, e simili cose.
Sono sinceramente schifato, mi scusi ma non mi viene altra parola.
Però, voglio chiudere con una stoccata a lei: che ne dice lei, interista tutto d’un pezzo, dell’adesione entusiasta di una leggenda dell’Inter come Zanetti? Ha deciso di cambiare fede calcistica?
Scherziamo per non singhiozzare, caro Gnocchi.
La saluto cordialmente
Ennio Caramaschi
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In cauda venenum, caro Caramaschi. Pensi che con uno dei miei figli sono persino stato all’ultima partita di Zanetti con la maglia dell’Inter. L’altro figlio maschio non era presente, ma solo con una seria giustificazione. Questo giusto per dirle che, fino a prima di vedere lo spot di tale tristissima iniziativa in cui Zanetti fa da testimonial, in casa nostra era Il-Ca-pi-ta-no.
Ma non c’è nulla da fare, la nuova super-religione non risparmia nulla e nessuno. Non avevo più dubbi sullo stato della Chiesa cattolica, ma non immaginavo che avrebbero avviato il programma di distruzione anche per il calcio, una delle poche attività serie rimaste in questo nostro mondo.
Ma papa Bergoglio è arrivato anche lì. E non ci è arrivato per caso. La nuova super-religione di cui si sta facendo alfiere non ha ancora un rito. Ha magari prodotto eventi in mondovisione, come la recente riunione per la pace tra “cattolici”, ortodossi, ebrei e musulmani voluta da Francesco in Vaticano, subito seguita dalla guerra in Medio Oriente. Ma non ha ancora un rito: da qui il colpo di genio di adottare quello del calcio, dotato di regole, di lingua e di gesti universali. Non si poteva trovare veicolo più efficace.
Sulla strada dell’autodemolizione della Chiesa cattolica, varrà di più questa partita che tanti incontri interreligiosi e tante chiacchiere ecumeniche. E’ una tattica che ha sempre funzionato specialmente quando si strumentalizzano il concetto e il desiderio di pace.
Quando Filippo il Macedone volle conquistare Atene, non si presentò in città cercando di convincere i cittadini che sarebbero stati molto meglio sotto il suo governo. Fece di meglio: si servì del partito pacifista di Eubulo e Atene gli cadde in mano con tutti gli ateniesi senza colpo ferire. Negli Anni Settanta del secolo scorso, erano i sovietici a fomentare in occidente i movimenti pacifisti che agivano per la cosiddetta distensione. Quegli ambienti diffondevano materiale di propaganda che associava il concetto di pace a quello di resa. Nel frattempo, in Unione Sovietica, venivano diffusi manifesti a difesa della pace in cui campeggiavano soldati dell’Armata Rossa armati fino ai denti.
E’ quello che avviene oggi nella Chiesa cattolica, con la complicità, anzi con il completo assenso del vertice. Nelle sacrestie, negli oratori, a catechismo, nelle omelie, nei documenti diocesani, nelle direttive dei dicasteri vari, in ogni gesto del Papa si trova in modo sempre più evidente l’invito alla resa. Esattamente il contrario di quanto avviene nelle altre religioni nei confronti di quella cattolica.
In tutto questo speriamo che si salvi almeno il calcio. Temo fortemente che, per esempio, in una “Partita della pace”, invece che sanzionare un fallo con un calcio di punizione o un rigore, si pensi invece di invitare il giocatore a porgere l’altra caviglia. E magari, per decidere se il pallone è entrato in rete o no, si proceda a una bella tavola rotonda sul concetto violento di gol. E, naturalmente, non ci potranno essere vincitori e tutte le partite finiranno in pareggio.
Ecco, caro Caramaschi, questo è lo splendido mondo di Bergoglio, la splendida Chiesa del vescovo di Roma.
E, intanto, i cristiani continuano a essere massacrati.
Ma chi siamo noi per giudicare?
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Alessandro Gnocchi
Sia lodato Gesù Cristo
17 commenti su ““FUORI MODA”. La posta di Alessandro Gnocchi – rubrica del martedì”
Caro Alessandro.
In tutto questo manca solo il miracolo da una parte e la rivelazione privata dall’altra: che il pallone si metta a piangere e che l’arbitro riceva un messaggio dalla Beata Vergine Maria.
Ti abbraccio nel sempre caro ricordo del nostro compianto Mario Palmaro.
Ariel
Per completare il quadro suggerirei di estendere l’influsso di Bergoglio anche sulla FIGC. Al “povero” Tavecchio si potrebbe dare in supporto una commissione di saggi nominata dal vescovo buonaserabuonpranzo, come triade vedrei bene tre suoi stimati amici Scalfari Pannella e Don Ciotti. La madrina del calcio di inizio della partita non potrebbe che essere Emma Bonino, con l’esperto a commentare l’ecumenistico evento per mamma gayfriendly rai Enzo Bianchi. Ne avrei ancora ma il post deve essere breve.
Un abbraccio anche da parte mia al caro Alessandro, e che il carissimo Mario ci aiuti da lassù.
Corrado Ruini
p.s..:questi sono i frutti della “nostra aetate”!
Carissimo Alessandro, sono rimasto sorpreso quando ho letto l’articolo della Tribuna di Treviso (notizia riportata poi anche dai TG locali) che parla del centenario di S. Pio X (domani 20 agosto) associandovi coppie di fatto e divorziati risposati, in vista del sinodo sulla famiglia. Alcuni brevi stralci:
Si parla della Curia di Treviso, dicendo che apre le porte a divorziati e coppie di fatto, invita le coppie di fatto a messa in 5 chiese della Marca In occasione del centenario della morte di San Pio X, domani 20 agosto (anche nella chiesa di Riese Pio X, paese natale di Papa Giuseppe Sarto).
Per intercessione di San Pio X (dicono) si invocherà il dono della buona riuscita del Sinodo dei vescovi sulla famiglia, voluto da Papa Francesco..: «Il Papa l’ha chiesto in maniera esplicita più volte», dice il segretario del Comitato diocesano per il centenario di San Pio X, «ha chiesto di pregare perché un evento ecclesiale come il prossimo sinodo dei vescovi sulla famiglia possa dare risposte anche a situazioni di difficoltà o ferite matrimoniali”…. Il tema scelto per il momento dell’adorazione è «Dio è amore».
Mi sono chiesto allora, da ingenuo qual sono: ma a che serve l’invito? prima queste coppie non potevano entrare in chiesa e pregare? si vuol forse dare l’idea che S. Pio X, dal Cielo, possa transigere sull’indissolubilità del matrimonio cattolico? o che possa avallare le convivenze? o il rifiuto del matrimonio religioso? Quanto al tema scelto, è lapalissiano che “Dio è amore”?, ma le regole, il rispetto per la verità, dove lo mettiamo? e quelli “che si fanno un mazzo così” per salvare il loro matrimonio, per rimanere vergini fino al matrimonio, evitando convivenze prematrimoniali? tutti stupidi? ma che segnali vengono dalle diocesi?
Non si invita al ravvedimento ed al cambiamento di vita. Inoltre non si ricorda affatto la strenua battaglia antimodernista di papa Sarto, ma lo si usa addirittura per portare acqua al mulino del modernismo, incredibile !
Il suo parere mi sarebbe di gran conforto, caro dottor Gnocchi. Sia lodato Gesù Cristo.
Caro Pascaliano, i modernisti sono privi di onestà intellettuale e totalmente accecati dalla loro assurda ideologia, al punto da sfruttare San Pio X, colui che ha combattuto di più il modernismo e che ha detto quali sono i 4 peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio, per la loro sporca propaganda: ciò che fanno è qualcosa di Satanico, in pratica vogliono dire:”Avete visto? Se San Pio X, che era molto tradizionalista, fosse ancora in vita sicuramente approverebbe ogni “apertura” del Sinodo, quindi OGNI CRISTIANO deve accettarla”.
Ma noi ce ne infischieremo di quei trucchetti da 4 soldi, ben sapendo che i modernisti sono cattolici solo a parole (sono stati tutti scomunicati IPSO FACTO proprio da San Pio X) e che ogni apertura del Sinodo che contrasti con la Rivelazione (Scrittura+Tradizione), col Magistero Dogmatico e col Magistero Universale Cattolico è da rigettare!
Noi pregheremo San Pio X affinchè IMPEDISCA che al Sinodo vengano compiuti danni irreparabili per centinaia di milioni di anime, affinchè in nome di una FALSA misericordia e di un contentino terreno, non si spediscano le anime proprio fra le braccia del principe di questo mondo (di certo Satana ha puntato MOLTISSIMO sul cattivo esito del Sinodo e farà tutto quanto è in suo potere per farlo finire come vuole lui)!
Ho appena letto l’articolo di oggi di Antonio Socci. Ormai pare che anche lui non ne possa più.
Tornando al tema della pace, senz’altro è facile per noi parlarne perché siamo nati e cresciuti in un paese che non ha conosciuto la guerra. Certo la pace, quale assenza di guerra, è una situazione che tutti desideriamo. Ma è altrettanto vero che pace è una parola usata e abusata ai giorni nostri. Io mi trovo a disagio quando la sento nominare con tanta frequenza dai nostri pastori, soprattutto da chi sta più in alto; un parlarne che non distingue un uomo di Chiesa da un qualunque politico o uomo del popolo.
La pace, seppure bellissima, per noi non è il valore più grande. Inoltre per noi vale: ‘Vi do la mia pace, non come la dà il mondo’.
Di fronte a Pilato, Gesù disse: ‘Sono venuto a rendere testimonianza alla Verità’. Conosciamo la risposta (guarda caso, sembra così attuale).
I nostri pastori chiedono la pace tra le nazioni, ma mi pare che tacciano (almeno pare a me, se qualcuno sa che hanno parlato me lo dica, mi farebbe piacere sapere che sbaglio) sulle terribile strage di innocenti che si sta facendo da decenni in tanti stati, aiutata dalle leggi di tutti quegli stati che legalizzano l’aborto e che lo fanno passare per conquista civile. Come può portare la pace chi considera giusto uccidere gli innocenti più innocenti?
Questo dovrebbe essere gridato, altro che partita di calcio.
A questo proposito, l’invito a Maradona che vuol dire? Certo anche lui è figlio di Dio, anche per lui Cristo è morto sulla croce e così via: tutto giusto. Però, non mi pare che sia sulla strada del ravvedimento cristiano e civile (il gesto compiuto da Fazio è un pugno in faccia ai poveri contribuenti che fanno fatica). Non mi pare un esempio da portare, soprattutto ai giovani. E chi è genitore di figli giovani, come me, si sente, come dire, quasi male: come fai a trasmettere ai figli certi valori, se poi vedono che certi personaggi, non pentiti delle loro azioni immorali, vengono portati in palmo di mano da uomini di Chiesa? O si tratta solo di un eccesso di sensibilità da parte mia?
Cara Claudia, Lei ha perfettamente ragione: purtroppo molti uomini di Chiesa hanno dimenticato cosa sia la VERA pace e la vedono soltanto come assenza di guerra (e anche il giorno della “partita di calcio per la pace”, in Italia verranno legalmente uccisi 300 bambini innocenti, senza che i “tifosi” di quella partita pensino a loro e senza che Bergoglio avrà detto una sola parola contro l’aborto (naturalmente spero che questa mia previsione sia sbagliata))!!
Gent.mo Dott.Gnocchi condivido tutto quello che ha scritto, tranne che : “il calcio e’ una delle poche attivita’ serie rimaste in questo mondo”. Le cronache calcistiche degli ultimi 40 anni sono piene di “arresti”,”calcio scommesse”,”doping”,”eccetera”. Da quando le camionette della polizia entrarono negli stadi per arrestare i giocatori che stavano giocando,ho cominciato a preferire le partite tra scapoli ed ammogliati.
Sia lodato Gesu’ Cristo.
Trovo anch’ io che l’iniziativa sia davvero una offesa verso quei poveri amici e fratelli che stanno morendo trucidati e uccisi dal fanatismo islamico. Mentre loro rendono testimonianza della loro fede il capo della Chiesa Cattolica organizza la partitella di calcio. Ovviamente l’ennesima operazione di marketing progressista ben ideata per accrescere il consenso. Vuoi mettere che bravo il papa che ha riportato Maradona in un campo di calcio italiano? Bergoglio è un uomo profondamente di sinistra e come tutta questa parte di pensiero tifa più per i mussulmani che per i cristiani. Basti vedere come il clero rosso che c’è ovunque pensi più a far edificare moschee che a riempire le chiese ormai semivuote, a trovare spazi di preghiera ai mussulmani che a far pregare i cristiani. Ovviamente anche in questo caso i vescovi per la maggioranza elogeranno l’iniziativa, gli altri faranno devoto silenzio per non vedersi sottrarre la cattedra in cattedrale.
“Secondo, le minoranze. Grazie della parola. Perché a me dicono: “I cristiani, poveri cristiani…” Ed è vero, soffrono. I martiri, sì, ci sono tanti martiri. Ma qui ci sono uomini e donne, minoranze religiose, non tutte cristiane, e tutti sono uguali davanti di Dio. Fermare l’aggressore ingiusto è un diritto dell’umanità, ma è anche un diritto dell’aggressore, di essere fermato per non fare del male.” Bergoglio
Da non credere.
“So ragazzi!”, dicevano i teologi Greggio e Iacchetti. Come fermarli?
Oggi niente panino con la nutella a colazione!!!
Ciao Alessandro, compagno di riserva indiana!
Bruno
I gay l’hanno già nel mirino, il mondo del calcio: temo che presto centreranno il bersaglio.
Seconda puntata : – Il mio parente è sempre all’ospedale , un po’ migliorato, ma sempre a rischio , è un malato grave di cuore.Il cappellano dell’ospedale non è passato mai a visitare i malati. Giorni fa abbiamo portato un biglietto nella cappella dove il sacerdote celebra la Messa chiedendo al sacerdote di andare a trovare detto malato che vorrebbe confessarsi . Ma a tuttoggi nessun segno di vita. Che dire ? Forse se telefonassimo a Roma ? Qualcuno ha il numero diretto ? Se va avanti così ci faremo tutti buddisti .
Consiglio ai nostri “Pastori” di ri-leggersi tutto il capitolo 34 di Ezechiele, in parte dice
” 5 Per colpa del pastore si sono disperse e son preda di tutte le bestie selvatiche: sono sbandate. 6 Vanno errando tutte le mie pecore in tutto il paese e nessuno va in cerca di loro e se ne cura. 7 Perciò, pastori, ascoltate la parola del Signore: 8 Com’è vero ch’io vivo, – parla il Signore Dio – poiché il mio gregge è diventato una preda e le mie pecore il pasto d’ogni bestia selvatica per colpa del pastore e poiché i miei pastori non sono andati in cerca del mio gregge – hanno pasciuto se stessi senza aver cura del mio gregge – 9 udite quindi, pastori, la parola del Signore: 10 Dice il Signore Dio: Eccomi contro i pastori: chiederò loro conto del mio gregge e non li lascerò più pascolare il mio gregge, così i pastori non pasceranno più se stessi, ma strapperò loro di bocca le mie pecore e non saranno più il loro pasto.”
Tale rimprovero calza loro a pennello.
Ma, con tutto ciò, con questo nuovo papa del “chi sono io per giudicare”, con questo nuovo papa che ci dice che il proselitismo è una solenne scocchezza, che Dio che non è cattolico, che ciascuno ha una sua idea del Bene e del Male, con questi vescovi che non si identificano coi visi inespressivi con chi recita il rosario davanti alle cliniche abortiste e che invitano a chiedere scusa ai non credenti, perchè siamo credenti … … insomma con questi pavidi ecclesiastici ed ecclesiali che ci sono in giro, chi vuol rimanere cristiano cattolico che cosa deve fare?
Dimenticavo
Questa è la risposta del Papa Bergoglio in merito a “Fermare” gli aggressori.
“Grazie della domanda così chiara. In questi casi, dove c’è una aggressione ingiusta, soltanto posso dire che è lecito fermare l’aggressore ingiusto. Sottolineo il verbo: fermare. Non dico bombardare, fare la guerra: fermarlo. I mezzi con i quali si possono fermare, dovranno essere valutati. Fermare l’aggressore ingiusto è lecito. Ma dobbiamo avere memoria, pure, eh? Quante volte sotto questa scusa di fermare l’aggressore ingiusto, le potenze si sono impadronite dei popoli e hanno fatto una vera guerra di conquista! Una sola nazione non può giudicare come si ferma questo, come si ferma un aggressore ingiusto. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, è stata l’idea delle Nazioni Unite: là si deve discutere, dire: “E’ un aggressore ingiusto? Sembra di sì. Come lo fermiamo?”. Ma soltanto quello. Niente di più. Secondo, le minoranze. Grazie della parola. Perché a me parlano “Ma, i cristiani, poveri cristiani”, ed è vero, soffrono. I martiri … eh sì, ci sono tanti martiri. Ma qui ci sono uomini e donne, minoranze religiose, non tutte cristiane, e tutti sono uguali davanti a Dio, no? Fermare l’aggressore ingiusto è un diritto che l’umanità ha ma c’è anche un diritto che ha l’aggressore, di essere fermato perché non faccia del male.”
Domando se avete notizie di Padre Lombardi, affinché ci traduca il testo cripto-aramaico di Bergoglio in lingua nostrana.
anche io condivido tutto tranne che il calcio sia un’attività seria…credo che sia invece un mondo che più marcio non si può. A parte la corruzione delle società, degli allenatori e dei giocatori, trovo sia ripugnante e immorale che dei ragazzi vengano pagati miliardi per giocare. Il calcio doveva rimanere semplicemente un gioco amatoriale, con il semplice obbiettivo di divertirsi innocentemente senza diventare un vitello d’oro, così invece io credo che sia contrario all’etica e alla morale cristiana. Il fatto che Bergoglio si faccia promotore di questa buffonata con Maradona per la pace, lo trovo assurdo e assolutamente scandaloso