di Peppino Orlando
Ho ascoltato ,giovedi 3 Marzo,il teologo Vito Mancuso,ormai preda e star di “Repubblica” ,nel grande salone di palazzo ducale di Genova. Egli ha chiarito la sua visione sulle “origini della vita”, che ho confutato in quanto cristiana, in pochi minuti d’intervento mal tollerato dagli organizzatori ”dialoganti”. Ascoltavo la tesi di un’energia detta anche” dio”, che si evolve per sua interna potenza dai gradi fisici a quelli mentali e spirituali.Mi veniva alla mente con sofferenza l’anno 1637 in cui doge e senato proclamarono regina della città,con stemma e battitura di moneta,Maria santisssima .E qui una massa silente e invaghita di laici e cattolici pende dalle labbra di un teologo che parla di energia autocreativa ascendente, dove i nostri padri dichiararono la regalità di Maria .La solida oligarchica struttura repubblicana si collocava così,con geniale ardimento della fede cattolica antica, tra le grandi corti europee, clienti del Banco di San Giorgio. Mancuso è stato invitato ad esporre la sua teologia evoluzionista, dai discepoli di don Balletto , che continuano in città la sua opera di campione del progressismo del dialogo sincretista del “dio unico ”cosi gradito alle ultime propaggini culturali del progressismo cattolico anti-Siri, dalle nicchie gnostiche e dalla sinistra atea residua dei poteri locali. Mancuso si è collocato nell’ alveo del cattolicesimo “ dialogante” in alternativa quello dogmatico istituzionale .Ho letto le sue opere principali e nulla di più ho trovato che una teoria della materia come energia che si evolve per interna potenza, giungendo dai gradi inferiori a quelli superiori ,solo eventuali, della spiritualità intesa come amorosa e ordinata relazione umana. Nulla vi è della dottrina di Dio creatore dal nulla, della storia della salvezza, dell’incarnazione e della divinizzazione come disegno soprannaturale che è il senso della Chiesa. Ho risentito citazioni di scienziati ,in veste impropria di metafisici del caso o del disegno intelligente. Tesi classiche di scuola panteista antica moderna, le metafisiche orientali del brahman rivestite di gergo scientifico attuale. Ben diversa è la versione ortodossa,della trascendenza,del soprannaturale gratuito e della divinizzazione in Cristo, che Claude Tresmontant in Francia ha dato alla linea dell’”evoluzione creatrice” di Bergson e Teilhard, riconducendola nel quadro della metafisica biblica ebraico-cristiana secondo San Tommaso e Scoto.
La filosofia cristiana, in ogni sua versione, ha già fatto i suoi conti con facilità con le tesi panteiste e immanentiste . la Chiesa cattolica nella sua lettura della Scrittura e nel suo sviluppo dogmatico vive dell’Invisibile e del soprannaturale che una pura autogenesi della materia -energia neppure lambisce. L’aggiunta di un’etica della relazione come “ bene del mondo”,è tanto vaga ,precaria quanto impotente conosccndo il mistero della peccato,della croce,della nuova nascita in Cristo. Nella città dove hanno insegnato Siri, Sciacca, Andrea Galimberti, maestri delle scuole di pensiero cattoliche tomiste e rosminiane, mi è toccato vedere bocche fameliche tese verso un fico sterile dello spirito conciliare di dialogo .Quale miseria logica e spirituale, chiedo alla nostra Regina, ha procurato carestia e peste, disgrazia dell’errore infestante, nel nostro popolo?
5 marzo 2011.
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