Napolitano, lei non è un Re! Grillo stavolta non è scandaloso – di Marcello Foa

di Marcello Foa

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npltgrllScusate, ma criticare il presidente della Repubblica, in democrazia si può. Anche chiederne l’impeachment. In democrazia. Però in Italia vige una legge non scritta secondo la quale certe cariche, se ricoperte da certe personalità, beneficiano di un’immunità assoluta; anzi di un’intoccabilità assoluta. Per intenderci: è quella che ha tutelato Scalfaro, Ciampi o Napolitano.

Se invece ti chiami Cossiga o Leone e non appartieni alle lobby giuste, sei, invece, un pazzo, un Kattivo o un corrotto, un guitto. E puoi essere distrutto dalla stampa e dalla magistratura. La trama del film è sempre la stessa.

Nel merito, è indubbiamente scioccante accusare Napolitano di essere un boia della democrazia. La frase è forte, tagliante, nella forma. Ma, nel merito è davvero infondata? Napolitano ha sempre rispettato lo spirito della Costituzione? Ha tutelato più gli italiani o le lobby europee? Come si conciliano i suoi continui appelli alla cessione di sovranità all’Europa con il dovere, sancito dalla Costituzione, di difendere la sovranità italiana?

Non mi piace Casaleggio e non riesco a immaginare che Grillo possa essere il leader che risolleva l’Italia. L’ho criticato e lo farò anche in futuro ma non riesco ad associarmi al coro di chi attacca il Movimento 5 Stelle per la richiesta di impeachment. In democrazia non è scandalosa. In democrazia è lecito criticare e mettere in dubbio l’operato del Primo Cittadino. Che non è un Dio, non è un Papa, non è un Re.

E’ o dovrebbe essere un cittadino, come gli altri. E in quanto tale accettare di essere criticato. Anche fuori dai denti.

Il problema, in questo caso, non è Grillo. Il problema è Napolitano.

fonte: Il Giornale

3 commenti su “Napolitano, lei non è un Re! Grillo stavolta non è scandaloso – di Marcello Foa”

  1. nel 1954 ero Sottufficiale nei reparti alpini. Addestrato alla guerriglia per combattere le eventuali armate russe che avrebbero invaso l’Italia.
    Napolitano allora attivista del P.C. ne auspicava l’occupazione. Bel Presidente della Repubblica vero?

  2. Giorgio Rapanelli

    Per me Napolitano è un politico dalla forma di “sughero”: infatti, è stato sempre a galla e lo è tuttora. Inneggiava ai carri armati sovietici che spegnevano l’impulso alla libertà, mentre io, sedicenne, piangevo a casa. Caduto il Paese dell’Avvenire, andò poi ad ossequiare insieme ad Occhetto i vertici finanziari mondiali negli USA. Oggi ha partecipato a rendere insicure le nostre frontiere mediterranee con la barzelletta della Primavera Araba, ha toppato con Monti e Letta – due lacchè della Trilaterale e del Gruppo Bilderberg – e non sa più che pesci pigliare, salvo quello di affossare la libera decisione dei cittadini di illudersi di scegliere i loro parlamentari. C’è forse un presidente della Repubblica peggiore di Napolitano?

  3. “Boia” non sarebbe la definizione più azzeccata per colui che ha dato il placet per l’orrendo omicidio a cui è stata sottoposta la povera Eluana?

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