L’ideologia genera mostri perché si fonda su premesse arbitrarie, e le sostiene con falsi argomenti. Così in una impalcatura di menzogna viene inghiottita la ragione… e si può anche reinventare l’idea di “famiglia”
di Patrizia Fermani
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L’ideologia genera mostri perché si fonda su premesse arbitrarie, e le sostiene con falsi argomenti. Così in una impalcatura di menzogna viene inghiottita la ragione.
L’ideologia omosessualista che attacca la società da ogni lato usa metodi ereditati dalle proprie matrici culturali, ma anche tecniche persuasive autonome offerte dalla crisi della politica, del diritto e della religione. Se la premessa è che l’omosessualità sia una variante normale della sessualità, e rappresenta un lato fisiologico della società, e un fenomeno inserito armonicamente nei disegni della natura, il rapporto erotico tra persone dello stesso sesso deve assumere la sostanza morale del rapporto coniugale sul quale si regge l’avvicendarsi delle generazioni, nel quale gli antichi avevano visto l’esempio più evidente e significativo della legge naturale.
Su quelle premesse è stata dunque reinventata la idea di “famiglia”. Se la generazione degli esseri umani è naturalmente preclusa alle persone dello stesso sesso anche qualora con buona volontà imitino il rapporto coniugale, le tecniche diaboliche della fabbricazione dell’uomo in laboratorio compiono il miracolo di mettere a loro disposizione dei prodotti umani che potranno essere chiamati “figli” perché gli uomini da piccoli sono bambini e i bambini non possono non esigere di essere “figli”.
Così la rappresentazione mimetica di una “famiglia” formata dalla falsa “coppia genitoriale” e dai falsi “figli” prodotti in laboratorio, non può che aspirare a ricevere la propria falsa certificazione dallo Stato che dovrebbe imporre questo modello con la forza delle leggi alla immaginazione collettiva. Dovrebbe cioè spezzare, con un sopruso di inaudita violenza, l’unica certezza che, nel suicidio culturale dell’occidente, può consentire a chiunque di sentirsi inserito in quella catena cosmica delle generazioni, tra passato e futuro, che è capace di trattenerlo sull’abisso del nulla.
Abbiamo visto come gli allegri ed evoluti discendenti dell’eterno comunismo, che sono i messianici costruttori e adoratori del Mondo Nuovo, e della Dea Terra, offrano al popolo attraverso il pensiero forte dalle senatrici Cirinnà e Fedeli (clicca qui), gli argomenti per sostenere il progetto di creazione di una nuova società fondata sulla nuova “famiglia” : 1) le “coppie” omosessuali ci sono, quindi devono essere consacrate come istituto giuridico. 2) i “figli” possono essere fabbricati in toto, o a metà, attraverso la via ora escogitata della adozione del figlio naturale o procurato del partner. Quindi abbiamo “famiglie” a tutti gli effetti. Manca solo la legge che ne consacri l’alto valore morale, ed è indifferente che queste “formazioni sociali” ex articolo 2 della Costituzione, si chiamino “matrimonio” o “unione civile”. È la sostanza quella che conta, ci dicono questi nuovi benpensanti, e la sostanza è che per dare forte colorazione etica nonché giustificazione giuridica alla nuova “famiglia” basta la presenza di “bambini”, cioè di quelli che sono obbligati ad essere anche “figli” per definizione politica.
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Che il verificarsi di un fenomeno non sia propriamente una ragione per dare ad esso tutela giuridica, come non lo è l’esistenza dell’omicidio, della rapina, del sequestro di persona, della guida in stato di ebrezza, sfugge del tutto alle signore della politica e del progresso, e ai loro accoliti di larghe vedute. Come sfugge che il criterio per valutare ciò che è eticamente rilevante dovrebbe essere quello del bene e del male, mentre il diritto dovrebbe tutelare interessi di valore oggettivo generale. Ma tutti costoro, a chi insistesse per richiamarli al buon senso, risponderebbero come ha risposto accorata, perché mossa da evidenti fortissime motivazioni morali, Valeria Fedeli: “ Basta con le discussioni, curiamoci dei bambini”. Il che tradotto in termini meno sintetici, vuol dire: vi abbiamo preparato la pietanza calda con tutti gli ingredienti imprescindibili dei sentimenti imprescindibili, che nessuno può avere l’ardire di rinnegare, abbiamo messo l’amore, quello che mette insieme Marx e Cristo, passando per Bergoglio. Parliamo di bambini, e coi bambini non si scherza. Li baciava Stalin, li baciava Mao, li ha hanno baciati tutti i papi dopo Roncalli, e i bambini sono sempre gli stessi, chiunque li baci. Rimangono piccoli, non cresceranno mai per potersi rammaricare di essere senza madre o senza padre per decisione di partito. I bambini sono del partito e dello stato che li deve educare. Lo ha detto anche Michela Marzano.
Ma ora il partito democratico, che ha puntato tutti i propri averi sulla “famiglia” omosessuale, ha il conforto della nuova chiesa cattolica, aggiornata, sensibile al nuovo che avanza e alla forza dei fatti, perché la dottrina cristiana, come il cielo, può attendere. Dunque ai fatti di Slovenia, Avvenire ha reagito compostamente, non si è abbandonato a sgangherati moti di giubilo. Ha portato freddamente la notizia, anche perché allarmarsi?, in fondo una rondine non fa primavera.
Invece sul tema con il vigore morale proprio dell’uomo, è intervenuto il famoso Monsignor Mogavero, così vicino agli insegnamenti neo cattolici vaticani, che ha sposato commosso tutto il pensiero di Cirinnà e Fedeli: le “unioni omosessuali” s’hanno da consacrare perché ci sono, ha detto, come ci sono i bambini, comunque prodotti, ergo la famiglia c’è. La discussione si deve chiudere qui come vuole la Fedeli.
Del resto la nuova religione del libro costituzionale esige sacerdoti teologicamente formati, sull’esempio del vescovo di Palermo, moralmente forti e capaci di appoggiare con coraggio quello che viene prodotto dall’entourage di governo, proprio come ha fatto la diocesi di Padova “improvvisamente l’estate scorsa”.
“I comunisti non hanno nessun rispetto della vita umana”, diceva il generale americano con tic paranoici che stava per sganciare l’”Ordigno fine di mondo” ideato dal Dottor Stranamore, nell’omonimo film di Stanley Kubrick, indimenticabile parodia di una guerra fredda ora sinistramente rediviva. Ma forse la battuta torna ancora utile e potrebbe attagliarsi anche ai sacerdoti della nuova religione che con la ideologia degli epigoni del comunismo trovano tanta corrispondenza di amorosi sensi, per quelle che possiamo chiamare senza fallo, le “affinità elettive”.
5 commenti su “Mogavero e Cirinnà, ovvero le affinità elettive – di Patrizia Fermani”
La domanda sorge spontanea: come può un cattolico giustificare eticamente e moralmente il suo voto al PD? Cos’è veramente per loro la famiglia? Nessuno di loro, da me interpellato, mi ha mai dato una spiegazione soddisfacente; per un semplice motivo: perché non sono cattolici veri (specie in via di estinzione) ma sono “bergogliolici”, ovvero i “rivoluzionari della tenerezza”, pupazzi del volemose-bene, araldi dell’idiozia buonista massacratrice della nostra identità e della Tradizione, privi di autocoscienza religiosa!
Buon Natale a tutte le sorelle ed i fratelli nella fede. “Buon pranzo” agli altri…!
Sono angosciato!
Non ci pensi nemmeno un attimo, amico carissimo, non deve essere angosciato. Diceva un nostro feroce nemico che però se ne intendeva: “Grande è la confusione sotto il cielo. La situazione è eccellente.” (Mao Tse Tung).
E’ il tempo di essere “astuti come serpenti e candidi come colombe”; e questo lo diceva invece un nostro amico carissimo, S. Agostino (Discorso 64/A su Matteo 10, 16). Non dobbiamo lasciarci sgomentare dal compito immane, bensi’ dobbiamo essere pronti a tutto. Siamo ad una svolta della storia e la prova sarà difficile, forse tremenda. La nostra Madre saprà condurci attraverso le scelte giuste, affidiamoci a Lei, ma senza paura, pronti al confronto.
Buon Natale e un caldo abbraccio a tutti gli amici.
Arduo fare commenti di fronte al suicidio della cultura cattolica promossa dai vertici della Chiesa cattolica. Siamo in attesa di nuovi santi e nuove sante che ispirate dallo
Spirito Santo rinnovino questo “casino” che è diventata la Chiesa postconciliare.
L’unica arma a disposisizione è la preghiera incessante. Il potere dei gerarchi è inossidabile, però la storia a guardarla bene ci riporta esempi di crolli ideologici al massimo del loro spendore: CHI SONO IO PER GIUDICARE!!
State tranquilli che, con questa uscita conformista ed astuta, il poco rev. mons. Mogavero – cuore e mente a sinistra ma portafoglio alla destra capitalista – si è assicurato l’archiviazione del reato di appropriazione indebita: 180.000 €. di cui è indagato.