MEMORIAE TRADERE. Rubrica del sabato, a cura di Pucci Cipriani
sabato 23 febbraio 2013
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MASSONERIA. IL SERPENTE CHE STRISCIA NELLA CHIESA
di Pucci Cipriani
“Fino a che non uscirà dalle forme temporali di un passato che muore e che non potrà rivivere, il papato dei tempi antichi non ha più nulla da dire ai tempi moderni, che d’altronde mancano di orecchi per ascoltarlo. Esso non ha più nulla da fare nel nuovo ordine sociale che ha dovuto, per delle ragioni superiori, inaugurarsi alla meno peggio fuori di Roma, malgrado Roma, contro Roma…Il vecchio papato romperà il silenzio nell’ora in cui sarà terminata l’opera gloriosa di questa palingenesi. Allora, rivoltandosi nel suo sepolcro, Pietro verificherà l’oracolo del Cristo…confermerà…tutti i popoli cristiani nelle nuove vie in cui il loro Redentore li ha fatti entrare. Confermerà la nuova civilizzazione; la proclamerà figlia del Vangelo… Pronunziando il proprio decadimento il papato romano dichiarerà URBI et ORBI che, avendo terminata la sua missione e il suo ruolo di iniziatore, si dissolve liberamente nella vecchia forma, per lasciare il campo libero alle operazione superiori del nuovo Pontificato della nuova Chiesa e del nuovo sacerdozio che esso stesso istituirà… Poi ricadendo esausto sul suo letto funebre, si addormenterà per sempre nel letto della morte…sarà visibile a tutti che l’ORDINE NUOVO deriva logicamente dall’ordine antico…il vecchio papato e il vecchio sacerdozio abdicheranno volentieri davanti al Pontificato e ai preti del futuro, che saranno quelli del passato convertiti e trasfigurati…la Sinarchia è capace di operare questo rinnovamento generale.” (Cfr. Abbe Roca(1830-1893)in “Glorieux Centenaire” pp.457-469).
Questa citazione che fa venire i brividi veniva riportata, nell’aprile del 1976, da “SI SI-N0 N0”, diretto da un grande personaggio, il sacerdote don Francesco Putti, morto in odore di santità, che così titolava il fondo : “L’ATTACCO DELLA MASSONERIA CONTRO IL PAPA”. L’incipit: “La città di Satana svela l’obbiettivo ultimo della sua criminosa e subdola attività, la distruzione della Chiesa istituita da Gesù: “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa”.
Subito dopo il Concilio don Francesco Putti, con la sua rivista, fu una delle poche voci della Tradizione che si levò in difesa della Chiesa e del Papa dagli attacchi satanici contro di essa, denunziando con vigore gl’infiltrati al suo interno: “Il Cavaliere errante Fr. Michele Pellegrino” (Cfr. SI SI N0 N0 del luglio-agosto 1976) o “Massoneria: alcune opere del FR. Ugo Poletti” (Cfr. SI SI N0 N0 del settembre 1976) o “Mentre noi dormiamo i massoni lavorano: elenco delle sedi massoniche fondate a Roma dal 1943 al 1972” (Cfr. SI SI N0 N0 del novembre 1976). Articoli e documentazione che già fotografavano, allora, la situazione della Chiesa, una situazione di “autodemolizione” davvero satanica per cui nel 1972, durante l’Angelus, Paolo VI, il Pontefice tormentato e amletico, ebbe a dire chiaramente: “Avevamo sperato che dal Concilio venisse una bella primavera e invece abbiamo avuto un rigido inferno…il fumo di Satana è entrato nel tempio”, riecheggiando le parole dell’Apocalisse (Ap. IX,2) “Aperuit puteum abyssi et ascendit fumus…”
Quanto tempo è passato. Chi avrebbe detto che proprio un papa, Benedetto XVI, avrebbe confermato quelle denunzie che allora solo un manipolo di “disperati” osava formulare. Già ai novendiali per la morte del Beato Giovanni II l’allora Cardinal Ratzinger ebbe ad esclamare: “Quanta sporcizia nella Chiesa”, quindi la sua difesa dell’antica liturgia fino al Motu proprio “Summorum Pontificum”, il suo rifiuto di dare la Sacra Eucarestia in mano profanandola, il suo implorare preghiere “perché non venga sopraffatto dai lupi”, fino all’ultime denunzie contro le rivalità e le trame oscure della Curia e dei vescovi, la battaglia eroica contro la pedofilia e il suo ascolto nei confronti delle vittime…fino in fondo, fino all’amaro calice, fino a quell’annunzio drammatico, sconvolgente, quell’annunzio che ha messo nell’angoscia i credenti, i buoni cattolici e che ha fatto starnazzare i nemici della Chiesa, la controchiesa di Satana: “Un gesto di coraggio e di umiltà”…”un grande papa che ha capito che le forze non lo sostenevano più”…”un papa che ha aperto alla Chiesa nuovi orizzonti”. Il Santo Padre, che per noi rimarrà sempre il Santo Padre, ha visto questa guerra senza quartiere e sa chi ha manovrato nell’ombra.
Noi ci limitiamo a fare un po’ di cronaca degli ultimi decenni e di questo formidabile attacco portato alla Chiesa e al Vicario di Cristo dal proprio interno.
GALLERIA DI IMMAGINI
archivio Pucci Cipriani
clicca per ingrandire. La cosa che caratterizza la Religione cattolica è la Santa Messa che rinnova il Sacrificio di Cristo sulla Croce per cui il Sacerdote (alter Christus) trasforma con le parole della consacrazione il pane e il vino in Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Nostro Signor Gesù Cristo. Con la nuova messa non c’è più il Sacrificio ma tutto si riduce a un memoriale della cena, ecco dunque la profanazione dell’Eucarestia che viene data in mano.
clicca per ingrandire.Dopo il Vaticano II si è visto di tutto in questo continuo Carnevale della Chiesa: dai balletti alle chierichette, dalla Messa (??) concelebrata da preti e monache alle messe jazz e beat…
Baphomet, l’idolo che, si diceva, fosse adorato dai templari. Il Fr :. Epifas Levi nel suo libro “Il Dogma e il rituale dell’Alta Magia”, pubblicato dalla Casa editrice massonica “Atanor” definisce Baphomet “Il Becco del Sabba” e cioè il Demonio : “L’immagine panteistica e magica dell’Assoluto”e cioè Dio perché l’Assoluto s’identfica con Dio.(le due definizioni di Levi portano quindi all’equazione demonio=Dio)…Si noti in fronte a Baphomet la stella a cinque punte o pentalfa massonico…in testa al Baphomet la fiamma dell’iniziazione, come in capo a Lucifero…La testa è di bue.. un riferimento al Bue Api che collega questa figura al vitello d’oro, al culto idolatrico della ricchezza e del piacere e al primo tradimento commesso da Israele ai piedi del Sinai, ove Mosé era salito per ricevere da Dio le Tavole dei Comandamenti. (Cfr. Carlo Alberto Agnoli in “La Rivoluzione francese nell’opera della Massoneria” -ed.Civilta’,Brescia 1994- pp.138-139).
Il dio Pan, invocato dal massone Carducci, autore tra l’altro dell’Inno a Satana, nella poesia “Davanti San Guido” (…E Pan l’eterno che sull’erme alture…)scritta prima della sua conversione al cattolicesimo.
Il Logo del Nuovo catechismo della Chiesa Cattolica Come si vede non è altro che l’immagine del dio Pan, alias Baphomet, alias Lucifero.
Il gesuita (per molti eretico) Karl Rahner, nemico dell’autorita’ papale e dei Dogmi del cattolicesimo fu “la mente del Concilio Vaticano II”. Rahner è il Maestro e l’ispiratore della “svolta antropologica”, il costruttore e progettatore di quella nuova Chiesa profetizzata dall’abbé Roca.
Da sempre la Massoneria si è posta come l’anti Chiesa. La Massoneria degli Alti Gradi fa risalire le sue origini ai Cavalieri Templari. L’ordine dei Templari fu soppresso da papa Clemente V in seguito a un processo intentato nei confronti dell’Ordine dal re di Francia Filippo il Bello; e il Gran Maestro di quell’Ordine, Jacques de Molay, fu arso al rogo nel 1314. La vendetta templare, dunque, che il “fratello” massone si impegna ad attuare nei così detti “Gradi di vendetta”, deve cadere sui successori del Re di Francia e del Papa…il simbolismo dello stemma è evidente: il teschio al centro, incoronato d’alloro e trionfante, è quello del Gran Maestro Jacques de Molay; ai lati, sconfitti e reclini, sono il teschio del Re di Francia- si notino i gigli di Francia sulla corona!- e quello del Pontefice, sormontato dal triregno…In basso, a sinistra, si noti il pugnale che simboleggia la vendetta che il cavaliere Kadosh è chiamato a compiere contro il Re e contro il Papa. La principale accusa rivolta contro i Templari era quella di professare un culto gnostico, e quindi luciferiano…e di adorare l’orribile idolo Baphomet. Non importa, qui, accertare se quell’accusa fosse vera o falsa. L’importante è che i rituali massonici la ritengono, in sostanza, vera, in tal modo facendo proprie le dottrine gnostiche imputate ai Templari dai loro accusatori. (Cfr. Carlo Alberto Agnoli, op. cit.).
Grande scalpore fece la “Lista Pecorelli”, apparsa sull’agenzia stampa “OP” di Mino Pecorelli il 12 settembre 1978- Anno I- con i nomi dei prelati adepti alla Gran Loggia Vaticana. Non vi fu nessuna smentita e da quella lista si potè capire il perché della grande crisi della Chiesa: ormai gl’infiltrati della setta avevano preso il campo. La famosa lista apparve sul numero 21-22 del 12 settembre 1978 e vi apparivano 121 nomi di alti Prelati. Nell’elenco figurava, tra gli altri, il nome del Card. Agostino Casaroli, il vero fautore della così detta “Ostpolitick”, ovverosia la resa della Chiesa al Comunismo: molte furono le vittime di quella disastrosa politica, la più illustre l’eroico Cardinale magiaro Joseph Mindzenty.
Ecco i dati di Loggia del Cardinal Agostino Casaroli: iscrizione alla Massoneria il 28-IX-1957; Matricola:41 76;Matonogramma : CASA.
Il massone Card.Achille Lienart (1884-1976) uno degli artefici della grande truffa conciliare, per cui i cardinali progressisti sostituivano con colpi di mano schemi di discussione filo-eretici a quelli preparati dalla Commissione nominata dal Santo Padre e presieduta dal Card Ottaviani con segretario il grande arcivescovo Mons. Marcel Lefebvre. Se Rhaner fu la mente della grande svolta massonica del Concilio Vaticano II, certamente il braccio fu Achille Lenart, 30° Grado della Massoneria. Prima della sua morte confidò ad alcuni amici: “Umanamente parlando la Chiesa è perduta!”.
Il massone Card. Joseph Suenens fu cacciato dalla sede cardinalizia di Bruxelles per la sua appartenenza alla setta massonica, dopo che il sacerdote italiano don Luigi Villa consegnò la documentazione alla Santa Sede.
Ecco “Annibal ad portas…” anzi ormai penetrato dentro le mura per distruggere la Citta’ Santa. Si tratta di Mons. Annibale Bugnini(1912-1982),”padre” della infausta riforma liturgica e della nuova Messa conciliare. Fu lui il vero distruttore della grande liturgia cattolica. Quando Paolo VI ebbe le prove della sua appartenenza alla setta massonica lo allontanò da tutti gl’incarichi curiali (era Segretario della Congregazione per il Culto Divino) e lo inviò come “pro nunzio” a Teheran in Iran. Lo scrittore cattolico toscano Tito Casini più volte, nei suoi libri, denunziò che questa riforma era figlia della Massoneria e che il padre della medesima, Annibale Bugnini, era affiliato a questa setta anticristiana.
Il Cardinal Veolar Brandao che riceve dalla Massoneria il titolo di “Gran Benefattore”, con Antonio Carlos Portela, Venerabile della Loggia “Libertade” e con il Gran Maestro Florival Ferreira.(Cfr. don Luigi Villa in “Chiesa Viva” ed. Brescia).
Il Cardinal Francesco Ravasi, uno dei “papabili” la cui candidatura è stata “lanciata” dal Card Bertone, Segretario di Stato. Ravasi è portato sugli scudi da tutti coloro che vorrebbero una rivoluzione copernicana all’interno della Chiesa, a cominciare da un “papa a termine” con poteri limitati ed estesi invece alle conferenze episcopali. Ravasi nega la storicità dei Vangeli e ha fondato ad Assisi il “Cortile dei Gentili”, inteso come “laboratorio di un dialogo di pari dignità tra atei e credenti che purifichi gli atteggiamenti profondi di entrambi nei confronti di Dio e della fede” .Insomma -chiosano Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro: ” una sublime versione martiniana che, una volta innescata, porta il cattolicesimo all’autodissoluzione”. Con Ravasi il Vaticano rigurgita come non mai di gazzettieri sinistri, Maestri venerabili, preti apostati, psicologi, pitonesse, maghi, sociologi, spretati, veterocomunisti, atei militanti, nemici dichiarati della Chiesa e ciarlatani vari. Ecco i nomi degli invitati , amici di Ravasi, che hanno partecipato al “cortile d’Assisi” parlando sul tema: “Dio questo sconosciuto” (sic!): Luigi Berlinguer, Eraldo Affinati, Lucia Annunziata, Franco Bernabè, Enzo Bianchi, Giancarlo Bosetti, Luigino Bruni, John Borselli, Susanna Camusso, Aldo Cazzullo, Vincenzo Cerami, Lorenzo Chiuchiù, Virman Cusenza, Ferruccio de’ Bortoli, Domenico de Masi, Massimiliano Fuksas, Umberto Galimberti, Yas Gawronski, Massimo Giannini, Giulio Giorello, Simon Hampton, Orazio La Rocca, Raffaele Luise, Monica Maggioni, Giuliana Martirani, Armando Matteo, Roberto Olla, Ermanno Olmi, Mario Orfeo, Moni Ovadia, Giuseppe Piemontese, Federico Rampini, Ermete Realacci, Giuseppe Virgilio, Umberto Veronesi, Gustavo Zegrebelsky, Alex Zonatelli.
Come ben si vede le forze dell’Inferno sono ben concentrate dal papabile Ravasi. Assenti giustificati: Mago Merlino, la Fata Morgana e Cagliostro.
Ora stanno venendo allo scoperto i poteri forti, la lobby massonica e la lobby gay in vaticano: “La tesi ormai dominante – scrive il Professor Roberto de Mattei su “Il Foglio” di sabato 23 febbraio 2013 – è che Benedetto XVI si è “arreso” davanti a una curia corrotta e ingovernabile, ma ciò che si insinua è che la morbosità sessuale, il crimine e l’intrigo facciano parte della natura stessa della chiesa romana. Questa offensiva mediatica dovrebbe togliere ogni illusione a chi ancora crede nella possibilità di conciliare la Chiesa con i “poteri forti” laicisti che oggi tentano di schiacciarla. La reazione cattolica dovrebbe essere virile e combattiva e partire dall’ammissione dell’esistenza di una crisi di fede di cui l’innegabile decadenza morale degli ambienti ecclesiastici è, insieme, causa e conseguenza. L’espressione più recente di tale crisi dottrinale è l’assenso dato dalla Commissione Episcopale Tedesca alla così detta : “pillola del giorno dopo”, in casi estremi come lo stupro. Questa dichiarazione sembra rappresentare la simbolica rivincita dell’Episcopato centroeuropeo sull’Humanae Vitae del 25 aprile 1968.L’enciclica di Paolo VI che condannava categoricamente la contraccezione, fu apertamente contestata da un gruppo di vescovi “renani”, gli stessi che avevano applaudito il Card.Suenens quando nell’aula del Concilio Vaticano II, il 29 ottobre del 1964, egli aveva rivendicato il controllo delle nascite, pronunciando con tono veemente, le parole: ‘Non ripetiamo il processo a Galileo’. Oggi i vescovi tedeschi rialzano con clamore una bandiera mai ammainata”.
Ecco qui, nella foto, il Prefetto della Congregazione per la Fede, Mons.Gerhard Ludwig Muller, nemico giurato della Santa Tradizione, a cui molti, oggi, rinfacciano i suoi scritti contro la Verginità della Madonna e contro la Transustanziazione.
Questa moneta da 10 franchi francesi (dieci è il numero delle Sephiroth della cabala ebraica) è stata coniata in Francia nel 1989, bicentenario della Rivoluzione francese. Il “Genio” porta in mano la fiaccola dell’iniziazione e in capo la Stella di David, simbolo comune all’Ebraismo e alla Massoneria, dal significato gnostico e magico. La moneta qui riprodotta riproduce esattamente il “Genio della Liberta’” che sormonta la colonna innalzata, nel 1841, nell’area ove un tempo sorgeva la Bastiglia.
Il “Genio della Liberta’” anche lui portatore di luce (Lucifero) della Colonna di piazza della Bastiglia. Si noti nella mano sinistra la catena infranta, simbolo del diritto di origine divina spezzato dalla Rivoluzione. Il Cardinale Suenens ebbe ad affermare: “Con il Concilio Vaticano II abbiamo portato all’interno della Chiesa i principi della Rivoluzione Francese. Liberté=la libertà religiosa-Fraternitè=l’ecumenismo. Egalité=la collegialità.
Lo stesso “Genio”, col medesimo emblema sul capo, domina il monumento di piazza dello Statuto a Torino, a sottolineare la continuità ideale, organizzativa e spirituale della Rivoluzione italiana-esaltata dalle centrali di propaganda settaria col nome di “Risorgimento” – e di quella francese.
Era logico che, dalla Francia, la Rivoluzione venisse immediatamente esportata in Italia, sede del Papato, in conformità al programma enunciato dal fratello A.Pike …In Italia, la mobilitazione degli animi contro il potere temporale dei papi e la teocrazia fu contrabbandata sotto il falso, o meglio, secondario scopo dell’unificazione italiana.
La penna in mano al “Portatore di Luce” , e il libro sottostante costituiscono un’esplicita rivendicazione delle origini settarie dello Statuto Albertino del 1848 che, al di là dell’ingannevole premessa del suo articolo 1 , in cui si riconosceva la religione cattolica come religione di Stato, poneva tutti i presupposti dello Stato “laico”, e cioè ateo, a partire da quello fondamentale della origine contrattuale e quindi umana della legge.
…l’allora Gran Maestro Arman De Corona, nel corso del convegno massonico tenutosi il 24 e 25 settembre 1988 al “Teatro Nuovo” di Torino, e significativamente intitolato: “La liberazione d’Italia nell’opera della Massoneria”…ebbe testualmente a dichiarare che del così detto Risorgimento : “la Massoneria non fu semplice ‘tendenza’ , una ‘corrente’, ma fu il vero centro ispiratore e motore”.(cfr. C.A. Agnoli op.cit.pp128-129)
Il 12 agosto 2012 è stata celebrata una “Messa”(sic!),per ricordare la Giornata del Massone, nella Diocesi Pernanbuco in Brasile. La funzione è stata celebrata da Padre Geraldo de Magela Silva della Diocesi di Pasqueira. Le foto di questa cerimonia sono state messe su Internet da un’organizzazione massonica. Notate nella sequenza fotografica la Comunione in mano a un dignitario della Massoneria.Le foto di questa cerimonia sono state messe su Internet da un’organizzazione massonica.
Il Vescovo locale Mons.José Luiz Ferreira Salles, intervistato in proposito, si è scusato dicendo che era stato tenuto all’oscuro della cosa. (Cfr. “Chiesa viva” del novembre 2012).
Quello che sta succedendo ora in Vaticano ha dell’incredibile, nessuno ricorda più le scomuniche alla Massoneria, anzi se ne fanno le lodi; eppure rimane sempre in vigore la Dichiarazione sulla Massoneria della Sacra Congregazione della Fede(1983):
“E’ stato chiesto se sia mutato il giudizio della Chiesa nei confronti della Massoneria per il fatto che nel Nuovo Codice di Diritto Canonico essa non viene espressamente menzionata come nel Codice anteriore.
Questa Congregazione è in grado di rispondere che tale circostanza è dovuta a un criterio redazionale seguito anche per altre associazioni ugualmente non menzionate in quanto comprese in categorie più ampie.
Rimane pertanto immutato il giudizio negativo della Chiesa nei riguardi delle associazioni massoniche, poiché i loro principi sono stati sempre considerati inconciliabili con la dottrina della Chiesa e perciò l’iscrizione a esse rimane proibita.
I fedeli che appartengono alle associazioni massoniche sono in stato di peccato grave e non possono accedere alla Santa Comunione.
Non compete alle autorità ecclesiastiche locali di pronunciarsi sulla natura delle associazioni massoniche con un giudizio che implichi deroga a quanto sopra stabilito, e ciò in linea con la dichiarazione di questa Santa Congregazione del 17 febbraio 1981 (cf.AAS 73.1981pp240-241).
Il Sommo Pontefice Giovanni Paolo II, nel corso dell’udienza concessa al sottoscritto Cardinal Prefetto, ha approvato la seguente dichiarazione, decisa nella riunione ordinaria della S. Congregazione, e ne ha ordinato la pubblicazione.
Roma, dalla Sede della S. Congregazione per la Dottrina della Fede, il 26 novembre 1983.
Joseph Card.Ratzinger,Prefetto
Fr.Jerome Hamer, O.P.-Arcivescovo tit.di Lorium, Segretario.
Questa è la nostra forza, questa è la nostra certezza!
Affrontiamo dunque le tempeste e le persecuzioni che verranno, confortati dalle parole dolcissime della Madonna a Fatima: “INFINE IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERA’!”