Tutte le vie esplorate sinora per salvare Alfie non hanno portato a nulla. Come Riscossa Cristiana ha detto fin da mercoledì, in Italia c’è un ospedale pediatrico di eccellenza in Italia, il Gaslini di Genova, pronto ad accogliere il piccolo, e attrezzato per trasportarlo da Liverpool al capoluogo ligure. Anche domani. Ma i giudici inglesi vogliono che Alfie muoia.
In queste ore siamo stati in contatto con la famiglia del bambino attraverso la persona che ne cura le relazioni esterne. Parlando con lei diventa sempre più palpabile il dramma in cui sono costretti a muoversi questo papà e questa mamma man mano che il tempo a disposizione per salvare Alfie si riduce. Ma non bisogna lasciare nulla di intentato. Assieme alla preghiera (domani è anche la memoria liturgica di S. Anselmo arcivescovo di Canterbury, difensore della Chiesa contro le prevaricazioni del potere statale!) è necessario fare in modo che i cuori e le coscienze comprendano la mostruosità di quanto sta accadendo. C’è bisogno di un aiuto materiale e concreto da parte di professionisti, di politici, di giornalisti e di chiunque voglia impedire che sia eseguita la pena capitale inflitta da un giudice a un innocente. Crediamo che il grido dei genitori di Alfie e di tutti coloro che gli vogliono bene possa scuotere le vere persone di buona volontà.
Abbiamo avuto l’autorizzazione dalla portavoce della famiglia a pubblicare i messaggi che ci mandato e che riportiamo fotograficamente qui sotto. Lo facciamo perché in questo momento drammatico sono più eloquenti di tanti discorsi.
In sintesi, dicono:
Abbiamo bisogno di un avvocato penalista inglese e di commissari non inglesi che facciano ricorso alla Commissione Europea contro la Gran Bretagna perché la Corte Suprema inglese ci vieta di riferire il caso alla Corte di Giustizia dell’UE.
Di questo avremmo bisogno ORA.
I diritti relativi all’artt. 56, 14 e 5 sono stati tutti violati. In particolare, l’art. 56.
La Gran Bretagna sta violando il diritto dell’UE.
Quello più toccante conclude in italiano: per salvare il nostro bimbo.
7 commenti su “L’ULTIMO APPELLO DELLA FAMIGLIA DI ALFIE – di Elisabetta Frezza”
Chi si è occupato del caso similare al Gaslini, non ha nominativi di avvocati in grado di confrontarsi con i tribunali, in lingua inglese?
Non credo sia rilevante: ‘La Gran Bretagna sta violando il diritto dell’UE’. Stanno uscendo dalla UE, sono già usciti.
La politica di riferimento è senz’altro Giorgis Meloni di Fratelli di Italia che si è sempre espressa a favore della vita. Le inoltro questo articolo subito
Stim. Dott. Frezza, sono un sacerdote (italiano di origini padovane), ora vivo in un eremo del centro Italia. Per traquillizzarla, non sono uno che nega l’esistenza dell’inferno, ma in chiesa predico i novissimi e proclamo la necessità della conversione dal peccato. Mi metto a disposizione di qualunque cosa si possa fare per salvare “Alfie”. Conosco un po’ l’ambiente inglese, anni fa ho visitato l’ “Alder Hey Hospital” per benedire una bambina piccola gravemente malata, dietro richiesta della mamma. Lei è ricercatrice di giurisprudenza all’Università e Avvocatessa (mi sbaglio?), ha conoscenze molto più vaste delle mie nel suo campo. Ma se crede che io possa far qualcosa, chiedo cosa si intende per “commissario europeo” (European Commisioner): deve essere un giudice? Un politico? Che requisiti e che titoli deve avere? Grazie.
Egr. Dott. Frezza, ho appena telefonato a un giudice (mio amico), capo della sezione penale di una città qui vicina, e ora mi fornisce il numero di telefono di un collega esperto in diritto europeo che forse può aiutare. Ma ho bisogno di avere un riscontro anche da parte sua, Dottoressa. Aspetto risposta. Grazie.
Scriva pure a questo indirizzo:
elisabetta .frezza@riscossacristiana.it
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