Il Segretario della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, l’Arcivescovo spagnolo José Rodriguez Carballo, è rimasto coinvolto nel maxi-scandalo, che da settembre scuote l’Ordine dei Frati Minori, essendone stato Ministro Generale all’epoca dei fatti. Scandalo, di cui lo stesso Papa è stato informato e tale da porre «in grave pericolo la stabilità finanziaria della Curia generale», come ha scritto lo statunitense Padre Michael Perry, attuale vertice della Congregazione, in una lettera indirizzata a tutti i Confratelli.
Il caso è scoppiato dopo la decisione da parte della Procura svizzera di porre sotto sequestro decine di milioni di euro, depositi – pare – investiti dall’Ordine in società finite sotto inchiesta per traffici illeciti di armi e di droga. Ma non basta: il passivo si sarebbe gonfiato anche a causa dell’hotel “Il Cantico”, di proprietà dei Frati Minori Francescani, sito in via Gregorio VII, a Roma, recentemente ristrutturato ed utilizzato dalla stessa Cei per la tradizionale cena coi giornalisti nel corso dell’Assemblea Generale. La gestione della struttura era affidata all’ex-Economo generale dell’Ordine ed ex-Legale Rappresentante, Padre Giancarlo Lati, di recente sostituito dal suo Vice, Padre Silvio De La Fuente della Custodia di Terra Santa, ufficialmente per motivi di salute. Oltre a Padre Lati, sotto accusa vi sarebbero anche alcune «persone esterne, non membri dell’Ordine», che tuttavia pare abbiano giocato un «ruolo significativo nella faccenda», secondo quanto scritto da Padre Perry.
Da settembre il Definitorio generale ha condotto un’indagine interna, per comprendere l’entità del disastro e verificare le spericolate attività finanziarie promosse dall’Ufficio dell’Economato generale. Anzi, è stata creata una Sottocommissione apposita, che funge da organo consultivo. Da qui, oltre ad affidarsi alle capacità ed all’esperienza di Padre Pasquale Del Pezzo, delegato speciale del Ministro Generale per gli Affari Economici della Curia Generale – giunto appositamente dalla Provincia dell’Immacolata Concezione di Salerno – è discesa anche la decisione di ricorrere ad illustri e competenti avvocati, nonché alla magistratura, per non lasciare nulla di intentato e smascherare quella che si delinea sempre più come una maxi-truffa.
Colpisce, in tutto questo, il ruolo di mons. Carballo, 61 anni, predecessore di Padre Perry alla guida dei Frati Minori ovvero proprio nel periodo, in cui avvennero i misfatti oggi venuti a galla. E pensare che proprio mons. Carballo risulta firmatario, assieme al Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata, Card. Joao Braz de Aviz, delle nuove «Linee orientative» per l’amministrazione dei beni degli ordini religiosi, ispirate paradossalmente dalla volontà di evitare «finanze allegre».
Ma non solo: mons. Carballo è stato tra i principali detrattori dei Francescani dell’Immacolata, riprovati dalla sua Congregazione in quanto incredibilmente accusati di formazione «non solo pre-conciliare, ma anche anti-conciliare», in una parola di “lesa maestà” nei confronti del Vaticano II, da lui definito – intervenendo in merito ad una conferenza dei religiosi della Catalogna – «un punto non negoziabile». Criticare i punti controversi del Concilio significherebbe, a suo avviso, negare addirittura «la presenza dello Spirito Santo nella Chiesa» e «stare al di fuori della Storia» in modo «molto preoccupante».
Da notarsi come, secondo il presidente della URC-Unión de Religiosos de Cataluña, il superiore provinciale dei Clarettiani, Padre Maxim Muñoz, la stessa nomina di mons. Carballo a Segretario della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica sia da intendersi come un «riconoscimento speciale da parte di Papa Francesco», nomina giunta tra l’altro il 6 aprile 2013 ovvero subito tre settimane dopo la sua elezione a Sommo Pontefice. Pontefice, che lo scorso mese di novembre ha anche ringraziato mons. Carballo per il lavoro svolto, ricevendo in udienza la Congregazione riunita in assemblea. Benché di questo lavoro una brutta pagina sia rappresentata dal decreto n. 52741/2012, con cui l’11 luglio 2013 vennero esautorati i vertici dei Francescani dell’Immacolata e insediato Padre Fidenzio Volpi quale loro nuovo commissario apostolico, con l’approvazione ex auditu dello stesso Papa e con le firme di mons. Carballo, Segretario, e del Card. Braz de Aviz, Prefetto della Congregazione.
Il ministro generale dell’Ordine, Padre Michael Perry, in una lettera, indirizzata a tutti i Confratelli, di cui ha detto di comprendere la «delusione» ha parlato di una «grave situazione di difficoltà finanziaria» ed ha chiesto di pregare. Ma la questione esplosa pare più vasta rispetto a meri problemi contabili… E, forse, si è solo all’inizio. (M.F.)
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fonte: Corrispondenza Romana
14 commenti su “Lo scandalo finanziario dei Frati Minori. Mons. Rodriguez Carballo nell’occhio del ciclone”
Volevano una Chiesa povera?
Finalmente l’avranno!
Quando c’è «grave situazione di difficoltà finanziaria» ci si domanda “che fine hanno fatto i soldi?”
Non voglio pensare male, però qualche dubbio viene.
Chissà com’è che mi vien in mente un vecchio proverbio della mia Toscana senese: “Il Padr’Eterno ‘un paga ‘l sabato ma a la domenica ‘un c’avanza niente nessuno!”.
Ci metterà una pezza il Papa. Con un corposo assegno ripianerà i debiti. Avrà certamente modo di assolvere tutti i protagonisti di questa vicenda. Con un abbraccio mons. Carballo continuerà a dire e a fare quello che gli pare. Il Papa non può mica contraddirsi. Lo ha scelto Lui, per un incarico di prestigio. Per molti, Egli, qualunque cosa dica o faccia è infallibile… Non so, è facile ironizzare su questa incredibile gestione e prendersela con qualunque livello della gerarchia. Mi chiedo solo una cosa: per l’opinione pubblica, è più di scandalo un disastro finanziario del genere o la quisquilia di un presunto orientamento pre-conciliare di un Ordine che è ugualmente francescano e che forse in pochi conoscono? Se i Francescani dell’Immacolata sono da commissariare, l’Ordine dei Francescani Minori cos’è? E’ da vendere?
I frati minori hanno carta bianca; possono fare qualsiasi cosa o qualunque errore ma Bergoglio non li commissarierebbe mai. Troppi in quantità e Troppo moderni (quindi cum ecclesia) per fare la fine dei frati francescani dell’Immacolata. Tradiscono il loro fondatore senza forse rendersene conto; non ho mai conosciuto frati minori (per non parlare dei conventuali) che stimassero frati francescani dell’Immacolata. Metteranno a tacere questo scandalo, ne sono quasi sicuro.
Non e’ la perdita di colossali fiumi di denaro né quella di ‘ immagine ‘ che fanno paura in questa ennesima storia . Ci sono state anche prima .Ora pero’ esse si accompagnano , regolarmente e platealmente , a idee, personaggi , comportamenti,dediti allo scandalo permanente,ed a compromessi e cedimenti su tutto il fronte. I cavalli di Troia sono diventati talmente tanti che per loro non c’e’ piu’ spazio sufficiente neanche nei Giardini Vaticani.Da essi scendono figure il cui unico,vero obiettivo e’ infangare il passato e tutti coloro che lo difendono,punire i buoni e premiare i cattivi,mettere in discussione e ridicolizzare la SS Trinita’,la Madonna ,S.Paolo e schiere di Santi ,Martiri e Papi .Le febbrili picconate alle strutture difensive stanno sgretolando il poco che rimane.Oramai chiedersi chi sia a capo di tutto questo e’ pura retorica .Ci sono schiere di venduti per pochi denari e di vigliacchi , protetti e ben visti da chi ha il Potere.I Giusti rimasti a Roma sapranno agire ?
“I Giusti rimasti a Roma sapranno agire ?”
Caro Alessio, in questo periodo dovremo pregare molto affinchè ci riescano, senza paura e senza falsa obbedienza!
Nisi Dominus aedificaverit domum, in vanum laboraverunt qui aedificant eam – Ps. 126,1. E’ il destino che han seguito il San Raffaele di Milano, il Cristo re di Roma e tante istituzioni cattoliche scomparse o trasformate in strutture laiche. Laddove subentrano mammona e la malversazione, tutto crolla. Chi ricorda lo spirito di fiducia che animò il santo Cottolengo, o san Pio da Pietrelcina? Oggi, anche per i fratoni “poverelli” è d’obbligo il gioco in Borsa. Questi sono da inquisire, caro Bergoglio, non altri!
Qualcuno sa a quanto ammonta il patrimonio dei FFI?
No, perché se così stanno le cose, qualche dubbio incomincia a venire, considerato che anche loro, francescani sono.
Il fatto poi che i poveri frati debbano anche pagare le spese per il commissariamento …………mah!!
trenta denari……
Preghiamo affinché la verità trionfi! Non pronunciamo giudizi affrettati.
Pace e Bene!
Siamo perfettamente d’accordo, ma intanto lasciamo al Signore di smascherare la menzogna Lui che è via verita e vita. La Misericordia di Dio esige giustizia e conversione e il Signore vero Pontefice della sua Chiesa provvedera a fare piazza pulita di cio’ che intenzionalmente e ad arte è stato sporcato per piegarsia al mondo di alcuni Ministri della Chiesa che non hanno voluto ascoltare le vere ispirazioni dello Spirito Santo durante le sessioni del Vat.II .L’Immacolata , la tutta pura interceda presso suo Figlio perchè la Chiesa si converta ed esca dalle menzogne spacciate per verita
Io non so se i personaggi in questione siano colpevoli e fino a che punto. Ma una cosa, non nuova, mi pare di intravedere in questa faccenda: prima o poi i nodi vengono al pettine, tutti.
Davvero c’è da restaurare la Chiesa!
Innanzitutto l Ordine dei Frati Minori non è una congregazione ma uno dei quattro ordini esistenti nella Chiesa! Il problema dei francescani dell Immacolata è molto più grave e complicato di ciò che riportate. Il problema del dissesto economico O.F.M. è grave ed è dipeso da persone estranee all Ordine, che hanno ingannato i religiosi; la colpa di questi ultimi coinvolti è grave, ma si può definire tale in quanto non hanno vigilato adeguatamente rispetto al loro ruolo all interno dell Ordine stesso.