di Mauro Faverzani
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Tanto le famiglie naturali quanto le persone eterosessuali, d’ora in poi, nelle scuole di Meclemburgo-Pomerania, non rappresenteranno altro che una delle tante, possibili varianti di coppia e di orientamento sessuale: lo prevede il Piano d’azione per l’uguaglianza e l’accettazione della diversità sessuale e di gender in vigore nel Land, rigorosamente ossequioso verso i diktat e le pressioni imposte dalle lobby Lgbt, di cui asseconda fedelmente gli obiettivi politici e ideologici.
A rivelarlo è stata l’agenzia Junge Freiheit on line del 29 dicembre scorso, che ha precisato come all’indottrinamento di Stato siano destinati a non sfuggire, purtroppo, neppure i bambini delle materne, infischiandosene dei seri problemi conseguenti per un loro corretto ed armonico sviluppo; è probabile che, nelle classi, vengano inseriti compagni omosessuali o provenienti da coppie gay o lesbiche, con l’esplicito intento di discriminare gli altri o di ricodificare in loro un falso concetto di “normalità”.
L’agenzia Kultur und Medien non esita, giustamente, a condannare il bieco tentativo di «decostruzione» delle coscienze sin dalla più tenera età, rendendone oltre tutto forzatamente complici gli stessi insegnanti.
Ma c’è di più: allo stesso scopo sono state predisposte da Angela Kolb , esponente dell’Spd e ministro di Giustizia nella Sassonia-Anhalt , delle autentiche «valigette didattiche» contro la «violenza di genere». Non esiste alcun allarme sociale, in merito: basti il fatto che, dal 2007 al 2014, le forze dell’ordine han registrato in tutto solo 19 casi riconducibili a tale specifico reato. Il che rende evidente la natura assolutamente strumentale del provvedimento assunto.
E’ sconcertante notare con quanta foga, con quanti mezzi – economici ed umani – e con quanta ossessiva tenacia gli ambienti Lgbt, contando sulla sponda politica garantita dalle Sinistre in particolare (ma anche da ampi settori delle destre più “liberali”), cerchino di strappare ideologicamente dalle menti dei piccoli l’evidenza naturale del matrimonio come unione tra un uomo ed una donna. Uno sforzo titanico posto in essere con l’unico obiettivo di produrre un’autentica aberrazione spirituale, morale e sociale.
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5 commenti su “L’infanzia tedesca devastata dall’indottrinamento Lgbt – di Mauro Faverzani”
La domanda che sempre mi viene spontanea e che mi angoscia e’ “ma i nostri Pastori perché non parlano , perché solo l’immigrazione e’ oggetto per le prediche?”
E’ paurosamente vero quanto osserva, cara Luisa!
E’, secondo me, un silenzio/assenso diabolico, soprattutto da parte
di bergoglio, che dovrebbe essere il PRIMO ACCUSATORE!!!!!!
Perché se lo fanno sono oggetto dapprima di contestazione da parte di alcuni “fedeli” che, come é accaduto in una chiesa della provincia di Roma, hanno abbandonato la celebrazione ed hanno poi atteso il Sacerdote per accusarlo di razzismo. Dopo questo alto esempio di vera Fede lo stesso é stato “allontanato “dalla Parrocchia e destinato ad altro luogo!!!!In questo secondo luogo , durante la’Omelia, il buon Sacerdote ha ricordato il valore unico della famiglia, formata da donna e uomo e coraggiosamente stigmatizzato unioni diverse. Anche io ho atteso la fine della Celebrazione e mi sono complimentato per la chiarezza da lui dimostrata. Ora vediamo quanto “durerà !! Ah!!dimenticavo, ‘COMPLIMENTI “”a chi
assecondando il marcio, nuovo corso, ha vigliaccamente preferito spostare il bravo Sacerdote, piuttosto che bacchettare coloro che lo accusavano di “”razzismo “”!!! Avrebbe fatto tanto bene a ricordare loro che NON é il Sacerdote ad essere razzista ma loro a NON essere CRISTIANI
Veramente allarmante l’accaduto, però mi sento obbligata
a chiedere: Perché ad alcuni fedeli che hanno contestato
non si sono opposti molti fedeli, veri cristiani, per difendere
questo sacerdote?
Ho sempre più l’impressione che noi siamo ingiustamente
timorosi di difendere la la NOSTRA AMATISSIMA CHIESA.
E chi tace acconsente.
Sono perfettamente d’accordo con Lei e aggiungo, a titolo di cronaca, che io non ero presente all’accaduto altrimenti mi sarei divertito volentieri a dare manforte al Sacerdote. Forse, secondo alcuni, avrei mancato di carità e di misericordia ma almeno il celebrante avrebbe avuto il doveroso sostegno.