di Marco Bongi
.
“La nostra emittente si è impegnata ad evangelizzare non solo attraverso l’obbedienza al Magistero e alla Dottrina, ma anche con il sostegno alle concrete iniziative pastorali del S. Padre”.
Con queste parole, più o meno sempre le medesime, p. Livio Fanzaga stronca regolarmente in partenza ogni dibattito o protesta a riguardo dei vergognosi licenziamenti posti in essere, negli ultimi mesi, a Radio Maria, la radio di cui è direttore.
E’ il tipico atteggiamento di chi non vuole confrontarsi, perchè non ha evidentemente ragioni da addurre: E’ così…, perchè è così… e basta. Non importa se il regolamento è giusto o meno; qui comando io, questa è casa mia e chi non accetta le mie condizioni, se ne deve andare.
Il discorso è chiuso.
Egli non si rende neppure conto dell’assurdità del suo ragionamento. Laddove infatti egli mette esplicitamente in contraddizione il Magistero e la Dottrina, con le concrete iniziative pastorali del S. Padre, egli ammette, cosa davvero inaudita, che ci possa essere opposizione fra questi elementi dell’azione ecclesiale.
In altre parole: p. Livio dà per scontato, e non si scandalizza minimamente di tale fatto, che ci possano essere situazioni nelle quali il Magistero e la Dottrina dicano una cosa…, e le concrete iniziative pastorali del S. Padre ne presentino un’altra diversa.
Se così infatti non fosse…, tanto per fare un esempio, il prof. De Mattei, nel momento in cui difende il Magistero e la Dottrina, dovrebbe, più o meno automaticamente, esporre anche l’atteggiamento pastorale del Papa. Quest’ultimo, del resto, cosa dovrebbe forse fare di diverso se non “Confermare i fratelli nella Fede, pascere gli agnelli e le pecorelle del Signore”?
Ma il Fanzaga sembra non comprendere, o forse finge di non comprendere, o forse ancora è costretto a non comprendere.
Ascoltando inoltre questa nuova versione di p. Livio francescano (ovviamente non nel senso di discepolo del poverello d’Assisi), mi viene alla mente, con sconsolante tristezza, il giorno in cui, poco prima del Conclave 2005, fu proprio lui a farmi conoscere una famosa citazione di S. Vincenzo di Lerins:
“Ci sono Papi che Dio dona alla Chiesa, altri li tollera, altri infine li infligge”.
E la medesima citazione fu più volte ripetuta, nella rassegna stampa e nella Catechesi giovanile, anche prima del Conclave 2013. Già solo far riferimento a tali parole dunque presuppone il fatto che ci possano essere nella storia Pontefici non santi, i cui comportamenti non possono costituire esempio per i cristiani.
Perchè allora il p. Fanzaga non si auto-licenzia dalla sua radio?
Ma le contraddizioni del direttore di Radio Maria si moltiplicano in questi ultimi mesi.
Egli, tanto per fare un esempio, oggi si affanna a sostenere che: “Non serve a nulla condannare chi si comporta male…, è più utile presentare positivamente la bellezza della famiglia cristiana, della vita nascente o del matrimonio”
All’epoca però del referendum abrogativo radicale sulla legge 40, fu proprio lui ad impegnarsi con forza a favore dell’astensione e diede molto spazio ad importanti bioeticisti che esposero con chiarezza la dottrina morale cattolica indicando, senza ambiguità, ciò che era giusto e ciò che era sbagliato.
Ma probabilmente erano altri tempi…
Naturalmente poi…, e la cosa sfiora il grottesco, a suo dire tutti i pronunciamenti e comportamenti di Papa Francesco sono, più o meno esplicitamente, in perfetta sintonia con i presunti messaggi della Madonna di Medjugorje.
In questo articolo non intendo occuparmi di tali messaggi, anche perchè non spetta al sottoscritto giudicarne l’autenticità. Noto tuttavia, non senza stupore, come la medesima “piena sintonia” veniva regolarmente dichiarata anche all’epoca dei pontificati precedenti di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.
Chissà allora che non sia proprio la S. Vergine, ad aver ispirato prima il Summorum Pontificum e poi… qualche anno dopo, il commissariamento dei F.I., con il relativo divieto della celebrazione V.O.
In conclusione devo purtroppo esprimere, ancora una volta, la mia tristezza e delusione di fronte al nuovo corso dell’emittente di Erba. In tanti ci avevamo creduto, in tanti pensavamo che p. Livio fosse davvero un sacerdote, magari non di impostazione tradizionale, ma comunque coraggioso.
Scrivere queste righe dunque mi costa davvero molto ma la Verità è assai più importante e non si può tacere. Chiedo allora a tutti gli ascoltatori di Radio Maria di vincere i timori e di far sentire il loro sconcerto, alto e forte, alla direzione.
11 commenti su “Le contraddizioni di P. Livio Fanzaga – di Marco Bongi”
Caro Marco,
hai perfettamente ragione! P. Livio è sconcertante…è campione mondiale di ‘equilibrismo’, di conciliazione degli opposti, di quadrature del cerchio e di SERVILE QUANTO CONVENIENTE OBBEDIENZA al giornale dei Vescovi e alle ‘performas’ e ‘fughe in avanti’ di questo Papa. Ieri, Festa della Cattedra di S. Pietro, ha criticato velatamente ma velenosamente ‘i professorini’ (chissà chi potranno essere…) che osano criticare la cattedra di Pietro (il che non è vero, se mai criticano certe prese di posizione rivoluzionarie o strampalate di Colui che attualmente vi è seduto sopra), facendo intendere che questi ‘professorini’ sono solo dei presuntuosi, e che non hanno titolo di insegnare niente a nessuno dalle loro ‘cattedrine’… Sprezzante. La cosa che più mi fa imbufalire è che non si concede ad un contraddittorio serio, cioè serrato, con quei ‘professorini’ che su tante materie ne sanno molto più di lui! Che bello sarebbe assistere in diretta questo duello in punta di sciabola! Ma no, poi si scandalizzerebbero gli ascoltatori di Radio Maria che da 25 anni sono ossessivamente ammaestrati (e ‘martellati’) a ragionare e a pensarla in tutto e per tutto come il loro Pastore-Direttore, inamovibile e non criticabile come se fosse il Papa! Che tristezza!
L’ho già fatto. senza beneficio per ora. Pazienza il tempo è galantuomo. Leo Aletti
Fino ai tempi strettamente attuali ho sostenuto Radio Maria e quanto attraverso di essa veniva espresso.
Ora francamente debbo cambiare atteggiamento, avendo constatato quanto le argomentazioni espresse in questo “nuovo” periodo, siano criticabili, anzi incongruenti con gli insegnamenti promanati per duemila anni dalla Chiesa Cattolica .
Mi sento addirittura offeso nell’intimo: possibile che tutto ciò che mi è stato insegnato fin’ora fosse ciarpame da compatire, se non da disprezzare? Sono tutti da schernire i Maestri che mi hanno istruito?
Meglio, molto meglio, abbandonare l’affezione alla RadioMaria attuale e parlare con la severità che si merita di quanto ora esprime Don Livio Fanzaga e di lui stesso.
Anch’io ho fatto più volte sentire la mia voce al centralino di Radio Maria: ovviamente di poter parlare con Padre Livio nemmeno da sognarselo.. vabbè, ma anche la gentile interlocutrice, di fronte alle mie perplessità per le iniziative di Padre Livio e per quelle di Padre Fidenzio Volpi non ha trovato di meglio che dirmi che di fronte a fatti sui quali non si può far niente bisogna limitarsi a pregare. Ottimo consiglio, se non che qui il famoso “dialogo” non viene nemmeno preso in considerazione, sempre negato ai critici dei “padroni del vapore”! Nel frattempo mi sono cancellato dalla newsletter di Radio Maria e non faccio più offerte a Padre Livio, e me ne dispiace, ma ci sono ancora tanti bravi sacerdoti che le meritano (orfanatrofi, missionari doc, ecc.), dirotterò le offerte su di loro. Concordo inoltre sulla necessità di consacrare le nostre famiglie al Cuore Immacolato di Maria SS.ma: solo Lei può difendere i nostri figli e nipoti dai tempi bui che si vanno profilando sempre più velocemente, non certo il governo o i preti modernisti. Ad Jesum per Mariam, quindi.
Sono anni che scrivo lettere a p. Livio con assoluto spirito di collaborazione segnalando la deriva protestantizzante, guidaizzante, New Age, pensiero debole, e quant’altro dilagante in RM. Non mi ha mai risposto né ho notato correzioni a rimedio, anzi. Naturalmente ho inviato anche la mia protesta per le epurazioni dei suoi migliori conduttori. Ora ascolto RM solo quanto mi basta per verificare a che punto è giunta la deriva e non demordo a segnalare puntualmente al dittatore come ho sempre fatto. Lui vorrebbe eliminare per stanchezza chiunque non la pensa come lui. Ma io resisto. Capisco quanto è costato a Marco Bongi scrivere l’articolo e lo ringrazio per la sua coerenza e lealtà. Pregherò affinché tanti ascoltatori facciano sentire il loro sconcerto e seguano con serenità l’esempio che ci viene dato dai cattolici epurati da p. Livio.
Purtroppo Radio Maria sta inquinando gli ascoltatori con insegnamenti e concetti che divergono dal Magistero millenario, insegnato senza ambiguità fino alla morte di Pio Xll .
Mi trovo a condividere in tutto l’articolo del bravo Marco Bongi..
Sono addoloratissimo, come la maggior parte di voi. Per me padre Livio è stato fondamentale nella mia conversione prima e crescita cattolica poi. Immaginatevi il mio sconcerto..
Padre Livio ha commesso un grave errore, anch’io ho espresso alla redazione lo sconcerto per quanto accaduto. In particolare se il titolo dell’articolo di G&P sul Foglio poteva disturbare qualcuno, l’articolo del prof. De Mattei non contiene una virgola che sia di offesa e di mancanza di rispetto al Papa. Nella descrizione dell’attuale crisi il professore è stato corretto e – come sempre – chiarissimo. Speriamo che P. Livio si rinvenga e ritorni sui suoi passi, ma intanto manifestiamo per quanto possibile il nostro dissenso anche perchè c’è il rischio che la Radio (che tanti meriti ha avuto in passato) scada ancor più di qualità e ciò non può che far male. Quante persone hanno avuto aiuto e sostegno da quella emittente, è davvero una tristezza!
Questi appelli accorati rischiano di cadere nel vuoto se si elude l’origine del problema. E’ evidente infatti che Padre Livio fra tante cose valide che ha fatto con Radio Maria , ha però puntato tutto su Medjugorje. E se Medjugorje va giù , va giù anche Radio Maria. A parte il dossier quindi , di quello che può fare il papa gli interessa relativamente
Caro Marco l’incoerenza delle iniziative di Padre Livio sono fonte di profonda amarezza e dispiacere. Come altre persone di mia conoscenza, non riesco più a seguire Radio Maria, tantomeno le catechesi di Padre Livio. Preghiamo per lui e per tutti i consacrati affinchè lo Spirito Santo scenda su di loro a risvegliarli dal torpore in cui si trovano.
“Non serve a nulla condannare chi si comporta male…, è più utile presentare positivamente la bellezza della famiglia cristiana, della vita nascente o del matrimonio”: purtroppo chi dice una frase simile è già sceso a compromessi con il mondo.
Per oltre 1900 anni la Chiesa ha denunciato il male in modo chiaro e diretto; solo dopo il concilio ci si è quasi scordati dei novissimi e si è progressivamente introdotta questa nuova “pastorale” che non assomiglia per niente alla pastorale del Buon Pastore Gesù!
Del resto i risultati disastrosi di una tale “pastorale” sulla società si sono visti!
Da 15 anni seguo Radio Maria e Padre Livio. Dall’elezione di Papa Francesco chiedo lumi su alcune sue posizioni attaverso la rubrica ‘scrivi a Padre Livio’ e non ho mai ricevuto risposta. La Misericodia si applica a tutti ma non ai cattolici che chiedono umilmente dove sta andando la Chiesa con Papa Francesco. Non esiste non dico un contradditorio ma neppure un confronto, esistono però contraddizioni palesi come quella che ‘i Papi non rilasciano interviste’ salvo smentirsi successivamente riportando le famose interviste a Scalfari che richiedono poi smentite e correzioni da parte di Padre Lombardi… Noi cattolici che si interrogano siamo considerati piu’ o meno velatamente nel ‘commento alla stampa’ come ‘quelli che vogliono insegnare al Papa come fare il Papa’, ‘i levebriani’, ‘i saputelli’ e altre classificazioni del genere… Non resta che pregare, sì, ma anche continuare ad interrogare (chi non vuol rispondere) e interrogarsi…