di Don Marcello Stanzione
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Mentre in internet e nelle librerie si trovano centinaia di testi demenziali sugli angeli ispirati dall’esoterismo e dalla new age che confondono la massa semplice dei fedeli cristiani, uno dei segni della decadenza e della protestantizzazione del Cattolicesimo odierno è la dimenticanza quasi generale della devozione agli angeli. Invece la forte espansione della devozione ai santi angeli dal secolo sedicesimo al diciannovesimo con l’istituzione di nuovi giorni di festa in loro onore avevano visto il nascere delle confraternite per promuovere tale devozione. Troviamo tali confraternite a Roma, a Parigi e in altri grandi centri. I Concili provinciali hanno spesso incoraggiato tali associazioni, come per esempio il II Concilio Plenario di Baltimora, nel 1866, dove fra gli altri suggerimenti e raccomandazioni per l’accrescimento della vita cattolica in America in contrapposizione ai protestanti, troviamo questa: “E’ opportuno favorire le associazioni per la venerazione dei santi angeli, specialmente i nostri angeli custodi, la cui devozione è altamente raccomandata da tutti i Padri del Concilio”. (Concilio Plenario Baltimorense, II, t. X, c. III. )
Più o meno le stesse decisioni e raccomandazioni si trovano nel Concilio di Reims del 1853, nel capitolo XII, De cultu Angelorum; nel Concilio di Praga nel 1860; nel concilio di Utrecht del 1865; nel concilio di Colosza del 1863, dove si raccomanda che i bambini a scuola vengano abituati a rivolgersi al loro angelo custode nel momento del bisogno. Il concilio di Ravenna nel 1855, e quello di Urbino nel 1859, presero decisioni simili.
Fu durante il diciannovesimo secolo che nel centro mondiale del Cattolicesimo l’arciconfraternita dell’Arcangelo San Michele venne approvata per la prima volta da Papa Pio IX e poi formalmente istituita da Papa Leone XIII nel 1878, con sede dapprima nella chiesa di Sant’Eustachio e successivamente, l’anno dopo, nella chiesa di Sant’Angelo in Pescheria nella città di Roma. Un’arciconfraternita simile in onore di San Michele venne istituita in Francia sul Mont-Saint-Michel, nel 1867.
Quindi quasi in ogni nazione dove erano presenti i veri cattolici c’erano confraternite in onore dei santi angeli, specialmente in onore di San Michele.
a) Nei paesi di lingua tedesca
A Colonia, in Germania, l’arciconfraternita di San Michele venne istituita nel 1693. Questa confraternita fu giustamente consacrata a San Michele Arcangelo.
A Vienna, in Austria, la confraternita di San Michele venne fondata nel 1861 e si diffuse velocemente in molte diocesi in Austria, Germania e Italia. Il suo scopo era di supportare il Santo Padre attraverso preghiere e donazioni.
Nel 1868 in Baviera venne fondata La Società di San Raffaele che, a imitazione di San Raffaele, era dedicata a servizi di carità per emigranti. La società si diffuse in Austria, Belgio, Italia, Svizzera, Francia e negli USA.
La confraternita dei Santi Angeli Custodi e di San Michele Arcangelo legata al Monastero Cistercense di Wilhering nell’Austria Superiore risale almeno alla metà del XIX secolo.
b) Nei paesi di lingua francese
Già nel XV secolo a Parigi esisteva una confraternita degli Angeli, dalla quale potrebbe derivare una consacrazione agli Angeli – sebbene in una traduzione portoghese. Per iniziativa di Henri-Marie Boudon, fu stabilita la Congregazione in onore della Regina dei Santi Angeli e dei Nove Cori nel seminario minore di Montmorillon nel 1828 e si aggregò a una confraternita simile a Bordeaux.
Nella seconda metà del XIX secolo nacque un gran numero di confraternite in onore dei santi angeli. Ciascuna aveva alcuni gradi di appartenenza e ognuna veniva segnata da una particolare consacrazione in onore degli angeli. Queste consacrazioni venivano fatte durante una particolare cerimonia che aveva luogo prima o dopo la Santa Messa. Al primo livello di appartenenza – un tipo di formazione o periodo di prova – all’aspirante era permesso fare una consacrazione all’angelo custode che egli prometteva di venerare. Al secondo grado di appartenenza, l’aspirante consacrava se stesso a tutti i santi angeli, impegnandosi ad evitare ogni peccato e ad imitare i santi angeli; particolarmente la loro umiltà, purezza, ubbidienza e zelo per la gloria di Dio. Al terzo o livello più alto, il membro consacra se stesso a “San Michele e a tutte le armate celesti” per cui egli promette:
“Io ho fermamente deciso e mi propongo di non rattristarvi mai rifiutando le vostre così dolci ispirazioni, di dedicarmi al vostro culto, di impegnarmi per assicurarvi gli onori degli altri, di consolarvi dell’ingratitudine di coloro che dimenticano i vostri molteplici benefici”.
L’ (arci) confraternita di San Michele Arcangelo del Monte St. Michel nacque il 16 ottobre del 1867 e già nel 1874 divenne una arciconfraternita. Oggi, molte confraternite di tutto il mondo si sono aggregate ad essa. Tra le altre ricordiamo La squadriglia di San Michele, “un insieme di preghiere di bambini francesi rivolte a San Michele affinché la Francia ritorni alla sua vocazione di compiere i gesti di Dio nel mondo”. L’ammissione in ognuna di queste confraternite avviene semplicemente con l’iscrizione. Tuttavia, l’arciconfraternita offre una consacrazione ai suoi membri.
c) Spagna
Tra le altre, merita una menzione l’associazione dei Santi Angeli per bambini. Due gradi di consacrazione ai santi angeli facevano parte del programma ufficiale. In essi, il candidato prometteva di sforzarsi di raggiungere la perfezione con l’aiuto dei santi angeli e a loro imitazione. Ogni settimana i membri recitavano una consacrazione all’angelo custode. Nel giorno di festa della società, veniva recitata una promessa di fedeltà a nome di tutti.
d) Portogallo
Oltre all’Ordine militare dell’Ala di San Michele, esistevano a Coimbra, Evora, Viseu e Braga altre confraternite in onore di San Michele. Infatti, fino alla metà del secolo scorso, non c’era una chiesa in tutto il Portogallo che non avesse un filone della confraternita di San Michele fondato in essa.
e) Italia
In Italia c’erano varie confraternite in onore degli angeli. Possono essere elencate alcune delle più importanti:
1) L’arciconfraternita dei Santi Angeli Custodi ha il suo quartier generale nella Basilica Lateranense a Roma. Non è prevista nessuna consacrazione per l’ammissione nella confraternita. I membri mirano a questo ideale: “Costruire una viva comunità ecclesiale che aiuti i confratelli a realizzare pienamente la propria vocazione cristiana mediante una intensa vita spirituale ed una efficace operosità apostolica.”
Tra i doveri, il precedente statuto (approvato l’11 settembre del 1845, ma che in realtà risale a prima dell’inizio del XVIII secolo) prevedeva la partecipazione quotidiana alla Messa o almeno una visita al Santissimo Sacramento, un sacrificio giornaliero in onore dell’angelo custode, la venerazione dell’angelo custode e della Madre di Dio, il frequente ricevimento dei sacramenti insieme alla devozione della Santa Croce.
2) La Pia Unione di San Michele Arcangelo venne approvata da Papa Leone XIII il 30 agosto del 1879 e fu trasferita lo stesso anno nella Chiesa di Sant’Angelo in Pescheria, Roma. Più tardi questa chiesa insieme alla confraternita venne affidata alla cura dei Padri Caracciolini (Ordo Clericorum Regularium Minorum).
Nello statuto si legge:
Scopo della Pia Unione è quello di onorare i santi angeli, e più particolarmente l’Arcangelo San Michele, per ottenere, mediante il suo aiuto speciale:
a) La difesa e l’esaltazione della Santa Chiesa.
b) L’estirpazione delle eresie, degli errori e delle false dottrine; la cessazione delle bestemmie e degli scandali, e la conversione di tutti peccatori.
c) Lo spirito di dolcezza e l’umiltà del cuore, con un grande accrescimento di Fede, di Speranza, di Carità.
d) Lo stabilimento del Regno di Dio nelle anime nostre, sotto il potente patrocinio della Vergine Immacolata e per mezzo dei santi angeli.
e) La liberazione delle anime del Purgatorio.
f) La grazia di una buona e santa morte.
Le tre condizioni per l’ammissione erano: 1) il desiderio della volontaria collocazione sotto lo stendardo di San Michele “con la professione aperta e generosa degli impegni derivanti dal santo Battesimo”; 2) prendere parte alla battaglia spirituale contro il Diavolo “in armonia con impegni e il carattere della Cresima”; 3) collaborare con impegno affinché il Regno di Dio sia consolidato nelle anime.
Al momento dell’ammissione il candidato riceve lo scapolare o la medaglia di San Michele, e in questa circostanza viene recitata la seguente preghiera:
“ Ti preghiamo di benedire questo segno, istituito per infondere ed accrescere la devozione in tanto Patrono, e tutti quelli che lo custodiscono con devozione affinché, corroborati dall’aiuto dello stesso Arcangelo, sia loro concesso di superare i nemici dell’anima e del corpo”.
Il manuale contiene due consacrazioni a San Michele.
Mensilmente il primo lunedì i membri della Confraternita si riuniscono per la celebrazione della Santa Messa. In quell’occasione pregano una consacrazione agli angeli e recitano la corona angelica (piccolo rosario, un terzo di quello normale) di San Michele in onore dei nove cori degli angeli.
f) Polonia
Esistevano numerose confraternite degli Angeli Custodi in Polonia; effettivamente ne furono stabilite più di 120 solamente dell’ordine di San Paolo. Esse risalgono all’inizio del XVII secolo.
g) Nord America
Manca una documentazione delle prime associazioni cattoliche in onore degli angeli negli USA, alla quale il già menzionato concilio provinciale di Baltimora fa riferimento dal 1866 (“societates…sanctis angelis, maxime custodibus colendis”). Ma qui possono essere addotte poche, più recenti fondazioni.
- I Philangeli venne stabilita nel 1947 in Inghilterra da Mary Angela Jeeves, con l’intenzione di propagare la conoscenza e la venerazione dei santi angeli tra i fedeli. Negli USA i chierici di San Viatore (Chicago, Illinois) assunsero il controllo della diffusione della devozione agli spiriti celesti. Alle semplici preghiere di invocazione di aiuto indirizzate ai santi angeli i chierici aggiunsero una consacrazione all’angelo custode e un’altra a tutti gli angeli. Una di queste di vita dal loro Fondatore, Fratel Louis Querbes. L’ammissione all’interno dei Philangeli, tuttavia, avviene semplicemente per mezzo di un’iscrizione; i membri vengono soltanto incoraggiati a fare le consacrazioni.
- Nel 1996 La Società di San Raffaele, il cui scopo è guidare i medici tra la crescente grande confusione morale che ostacola il campo medico, venne eretta nell’Arcidiocesi di Indianapolis negli USA.
La vera devozione ai santi angeli dovrebbe consistere nell’imitarli. Gli angeli buoni rimasero leali a Dio durante il periodo della loro prova nonostante lo scandalo e la seduzione di satana e dei suoi seguaci. Gli angeli buoni non hanno mai peccato. Essi fanno sempre la volontà del Padre che è nei cieli. Il Salvatore dell’umanità sembra averci ricordato questa verità quando pensava alle nostre preghiere: “Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra”. Per essere sempre concentrati su Dio e non distogliere neanche un momento lo sguardo dal Dio Trino, anche quando sono impegnati come nostri custodi qui sulla terra, probabilmente c’è qualcosa che va oltre la nostra attuale condizione mortale per imitarli, per camminare alla presenza di Dio nella semi-oscurità della nostra fede e fare la sua volontà, è qualcosa che possiamo adempiere con la grazia di Dio. Ringraziare Dio per tutti i suoi innumerevoli benefici donati ad ognuno di noi, lodarlo per la sua grande gloria, bontà, e amore è qualcosa che l’uomo può e deve fare dovunque e sempre. Un’altra caratteristica dei nostri angeli buoni è il rifiuto del peccato e di ogni imperfezione al servizio di Dio; l’attenta fuga dal peccato in ogni forma e grado ci renderà cari e simili a loro. Come gli angeli, dobbiamo cantare a Dio nel nostro cuore, pregare e adorare il suo nome, vivere in cielo mentre siamo ancora pellegrini sulla terra.