di Patrizia Stella
E’ una vergogna! Ha quasi urlato Papa Francesco alludendo alle vittime degli ormai incalcolabili sbarchi di clandestini sulle nostre coste. Ma noi ci domandiamo esterrefatti: vergogna per chi? Per noi italiani, già abituati a sensi di colpa con assurdi mea culpa per non essere stati abbastanza generosi nell’accoglienza di tutti gli sventurati? Non una parola di ringraziamento da parte del Papa nei confronti almeno di quelle forze dell’ordine italiane che con grande difficoltà e pericolo per la loro stessa vita da interi decenni danno accoglienza, nutrimenti e altro a tutti gli stranieri che si presentano. Nemmeno un grazie a quei nostri volontari eroici che, mollando tutto, sono andati in soccorso di questi poveretti cercando di rianimarli con respirazione a bocca, massaggi cardiaci e quant’altro! Ci sentiamo sempre insultare e tacciare di insensibilità, di intolleranza ma da parte di chi? Non di un politico amante della visibilità, ma da parte di un Papa venuto dalla fine del mondo che, a quanto pare, non ama affatto né l’Italia, né gli Italiani, né le pecorelle del suo gregge sparse nel mondo.
Infatti, se le amasse, tuonerebbe con forza anche contro quelle mattanze di cristiani che ogni giorno in molte parti del mondo vengono uccisi brutalmente per lo più da terroristi islamici, tagliati a pezzi, sgozzati, bruciati vivi nelle loro abitazioni o chiese, donne stuprate e poi ammazzate. La morte in mare dei clandestini è dovuta solo a disgrazia, anche prevedibile quando si parte su barconi da rottamare e col mare mosso, e semmai il mea culpa lo devono fare essi stessi e chi li induce a partire allo sbaraglio! Ma per i cristiani invece si tratta di mattanze efferate cercate e volute da scellerati che in nome di false divinità assetate di sangue, vogliono assoggettare il mondo alla loro visione politica farneticante. E tutti tacciono, compreso il Papa.
Anzi, come se ciò non bastasse, Bergoglio ha il coraggio di offrire a questi clandestini perfino chiese, conventi e seminari semivuoti perché li occupino e li profanino e li riducano a letamaio come fanno purtroppo con i nostri centri di accoglienza molti dei quali vengono perfino dati alle fiamme. E ammesso che ciò si possa realizzare, chi gestirebbe queste masse sempre più grandi e caotiche di persone sbandate e spesso violente dentro quei luoghi sacri? I sacerdoti? Le suore? I Comuni? La polizia? E come vivrebbero costoro senza regole, né igiene, né famiglia, né dignità per sé stessi come persone, dal momento che non si vogliono assoggettare a nessuna legge, ancor meno a quella italiana?
Gesù Cristo invita a pregare il Signore della Messe perché mandi operai alla sua messe, quella messe ormai ridotta dagli stessi responsabili a deserto, quando invece la Chiesa ha dato al mondo intero fior di missionari e di apostoli che hanno portato ovunque benessere e civiltà assieme al Vangelo. Questo è il compito della Chiesa di Cristo: non riempire i luoghi sacri di venditori del tempio che Cristo stesso ha allontano con la frusta, ma di veri sacerdoti e missionari e apostoli che, una volta preparati, siano strumenti di civiltà, di evangelizzazione e di benessere per il mondo intero aiutando le persone a rimanere nel luogo di origine trovando là i messi di sussistenza.
Un Papa non può permettersi di parlare senza vera cognizione di causa, anche se mosso da buone intenzioni, lasciando interviste e telefonate a destra e a manca, in un pietoso e quanto meno utopistico tentativo di convertire i senza Dio, perché rischia di ottenere l’effetto contrario, e cioè lo sbandamento dei fedeli che è quello che vuole la massoneria: svilire la meravigliosa e autorevole figura del Papa, Vicario nientemeno che di Gesù Cristo, per ridurlo a un ministrante qualunque, a un politicante qualunque che gira affascinando le folle a forza di non chiedere nulla a nessuno, di invocare solo misericordia senza conversione quasi confermando ciascuno nei propri errori.
Tanto poi saranno i soliti cattolici di spicco a cercare di rimettere le sue frasi in seno all’ortodossia a forza di arrampicarsi sugli specchi perché non si crei scandalo, come invece sta già accadendo, purtroppo, in molti cattolici sconcertati e perplessi da questa situazione gravissima che si è venuta a creare in seno alla Chiesa, dopo le altrettanto sconcertanti dimissioni del Papa emerito Benedetto, dimissioni che in quel 11 febbraio 2013 hanno provocato addirittura un fulmine a ciel sereno sulla cupola di S. Pietro! Meditate, gente, meditate! Non possiamo vivere con superficialità, ignorando i segni dei tempi come se tutto procedesse nella norma. Qui non c’è nulla di normale!
Che lo Spirito Santo ci illumini e ci aiuti ad amare la Chiesa Cattolica e il Papa, quella Chiesa che Gesù Cristo ha fondato affidandola al suo successore in terra, il Papa, quel Papa che pure è peccatore, come egli stesso ha ultimamente ammesso, perchè si può giocare l’anima, ma che tuttavia è l’unico e il solo a cui Gesù ha affidato le chiavi, cioè il comando, il potere di sciogliere e di legare lungo i secoli.
Preghiamo Gesù Cristo e la Madonna per Lui e per la Chiesa in questo periodo all’insegna delle tenebre.
6 commenti su “LAMPEDUSA. E’ UNA VERGOGNA! VERGOGNA PER CHI? – di Patrizia Stella”
Per il naufragio di Lampedusa, dovrei vergognarmi anche dei pescatori interventuti e della Guardia Costiera che ha effettuato il salvataggio?
Hanno salvato delle persone che, per farsi notare, hanno incendiato una coperta sul barcone, senza pensare al pericolo di incendio!
Non é sempre facile per un cattolico dare la giusta risposta ad un problema che gli si pone davanti.
Eppure esiste, all’interno della nostar coscienza, una metodologia, secondo me infallibile, per non sbagliare.
Eccola: “Per quel che io ho capito della mia religione, il nostro Maestro, Gesù, come si comporterebbe in questa siuazione?”
Beh, proviamo a porci questa domanda e a darci una risposta immediata senza fare alcun tipo di fallace calcolo umano.
Quella dovrebbe essere per la nostra personale coscienza cristiana la giusta risposta.
E ci accorgeremmo che non é facile essere autenticamente cristiani.
Di meglio, con le nostre povere forze, non potremmo fare.
Non toccate papa Francesco egli è un dono dello Spirito Santo tanti di noi avevano perso la strada della fede, lui ce l’ha riindicata col suo essere uomo, essere uno di noi. Le religioni non hanno differenze Dio è unico per tutti non importa come lo chiamiamo e a proposito di Lampedusa ha ragione: è vergognoso che queste persone vengano da noi come fossero bestie e ancora più vergognoso è lasciarle morire in quel modo, l’urlo del papa è rivolto a chi non fa il suo dovere non certo alle forze dell’ordine, non certo ai nostri meravigliosi ragazzi dell’esercito. Mai la Chiesa ha incontrato un periodo così luminoso come dal 13 marzo di quest’anno. Che Dio benedica tutti gli uomini a qualunque religione essi appartengano
Gentile Signora Giulia, Lei si rende conto della gravità di un’affermazione come “Le religioni non hanno differenze”? Questo gravissimo errore si chiama sincretismo. Se le religioni non hanno differenze, deve spiegare perchè Dio ci ha donato il Suo Figlio Gesù Cristo e questi ha fondato la Chiesa Cattolica. Le ricordo il simbolo di Sant’Atanasio che inizia con l’affermazione: “Chiunque vuol essere salvo, deve anzitutto mantenersi nella Fede cattolica”. Rifletta. Cordialmente.
Paolo Deotto
Devo dire che le esternazioni di Papa Francesco mi lasciano perplesso. Da chi sono io per giudicare (non si deve affermare la Verità?), alla dichiarazione che lo scopo non è fare proselitismo (un tempo si parlava di conversioni ma forse sono rimasto indietro). Il cercare Scalfari e vedere come si è posto nei confronti dell’interlocutore. Qui si apre il quesito fino a dove si deve spingere la virtù dell’umiltà in un Pontefice. Molte delle riflessioni dell’articolo le ho fatte anch’io. Il minor vigore rispetto alle stragi dei cristiani. Il voler attribuire all’occidente colpe che, almeno, andrebbero individuate anche nei trafficanti, sfruttatori e scafisti (che europei non sono). Dall’altro lato frasi quali .”La morte in mare dei clandestini è dovuta solo a disgrazia, anche prevedibile quando si parte su barconi da rottamare e col mare mosso, e semmai il mea culpa lo devono fare essi stessi..” confesso che mi fanno inorridire considerando i drammi oggettivi che vivono quelle persone. Vigore nel criticare ma un minimo di carità dinanzi alla disgrazia. E’ vero anche che troppi circoli,. aree cattoliche fanno di tutto per giustificare per ridimensionare. Resta l’interrogativo se la condotta di Papa Francesco, seppur spiazzante, colga un’esigenza reale; se quello che appare scandalo effettivamente lo è ma forse la Chiesa ha bisogno di questo scandalo..non so..so che la lettura di Benedetto XVI mi confortava anche se richiedeva impegno. Un Papa che arrivava al cuore partendo dalla ragione..Papa Francesco forse parte dallo stomaco (senza alcuna mancanza di rispetto) per arrivare al cuore? Non so ..le perplessità restano..forse è bene che il cammino di un cristiano sia sempre pieno di interrogativi..
Ma come mai tanta acredine contro il Papa ? C’è qualcuno che vuole suggerire al Papa quello che deve o non deve dire ? Questo non è certamente un comportamento da cristiano, ma soltanto quello di chi si crede al di sopra del Papa e, perciò, si sente in dovere di criticare tutto quello che dice.
Umiltà, cari miei, umiltà !!!!!!!!!!!!!!!