di Piero Nicola
“Pensare male è peccato, ma a pensar male per lo più ci si azzecca” diceva, e forse continua a credere con la sua morale almeno imperfetta, uno dei maggiori politici oggi molto anziano, che fu più volte ministro e capo del governo. Però bastano certe evidenti induzioni o deduzioni, certi dati di fatto, per aver ragione di pensare male, e per far bene a mettere in chiaro la quasi certezza dell’inganno, sulla base delle fortissime probabilità. Si fa il bene aprendo gli occhi a chi non li apre abbastanza, mostrandogli i pericoli incombenti.
La malizia ha il carattere del male che sfugge, che si riveste di onestà. Chi non è un furbo e sospettoso per natura, resta facilmente gabbato. Ciò accade assai al popolo che, in generale, è pacifico e pecca soprattutto per fragilità, quando viene tentato dall’occasione. Ciò accade tanto più a quanti, essendo per rettitudine lontani dalle frodi, stentano a concepire la perfidia, e tendono a misurare gli altri col metro del proprio essere.
Così anche ai lettori di Riscossa Cristiana può avvenire di essere sorpresi, un po’ sconcertati dai giudizi e dalle conclusioni cui devono pervenire i commentatori, che non esagerano affatto.
Se molti politici hanno l’abito di volpi, e spesso di volpi disoneste, è naturale che salendo al di sopra di essi, esistano altri volponi, ancor più intelligenti e raffinati, i quali macchinano disegni diabolici e li attuano, in mancanza di coloro che li contrastino. Disegni quasi inconcepibili per i semplici e che, diciamolo pure, sfuggono sovente all’amore del quieto vivere, all’amor proprio per cui ci si rifiuta d’essere stati presi in giro a lungo e di non essersene accorti.
Purtroppo i subdoli profittatori della buona fede sono una realtà, è indispensabile guardarla in faccia, onde non cadere in un baratro effettivo, ben più crudo del burrone fittizio da cui ci avrebbe salvato l’Uomo in loden.