Sulla scia di Erasmo da Rotterdam, le più prestigiose associazioni che difendono la vita hanno elaborato un Elogio (leggibile in calce) di non comune lucidità speculativa e di toccante profondità morale, dedicato a Jorge Mario Bergoglio. In base all’eterno principio del suum cuique tribuere.
Le associazioni dunque esprimono tutta la gratitudine dovuta a chi, sensibile come pochi al pluralismo democratico, ha difeso sempre ogni buona causa insieme al suo contrario, con le parole, gli scritti, e i fatti concludenti.
In effetti, bisogna riconoscere che ciascuna di loro, in relazione alla propria specifica sfera di azione, ha buoni motivi per manifestare tanta riconoscenza.
Gli antiabortisti infatti vedono in Bergoglio il grande difensore della vita contro la «cultura dello scarto»: difesa da lui ostentata con il ripetuto omaggio reso pubblicamente alla persona che meglio ha rappresentato nel nostro paese, e con straordinaria efficacia, quella cultura, e ne è stata anzi la madre fondatrice. Parliamo ovviamente della signora Bonino, famosa esperta di pompe da bicicletta, i noti attrezzi di difesa dei diritti del nascituro sui quali ha fondato l’industria dello scarto. Sappiamo infatti che la Bonino, insieme a Napolitano (il quale avrebbe «eroicamente» accettato per la seconda volta il mandato presidenziale, dopo aver firmato altrettanto eroicamente la condanna a morte di Eluana Englaro) e insieme alla sindachessa di Lampedusa Giusi Nicolini, è stata annoverata tra «i grandi d’Italia» perché «bisogna guardare alle persone, a quello che fanno».
D’altra parte, molta gratitudine devono a Bergoglio anche i Difensori dei nostri figli che, scesi in piazza per sventare il pericolo del gender e della legge Cirinnà, hanno visto subito dopo propagandare il gender cattolico dalle colonne di Avvenire e approvare il “matrimonio” monosessuale nel silenzio del Vaticano, dove in seguito è stato peraltro ufficialmente ricevuto il primo ministro del Lussemburgo accompagnato dal consorte.
Lo stesso silenzio ha accompagnato con autorevolezza anche l’approvazione della legge eutanasica sulle cosiddette DAT, regalata magnanimamente al popolo italiano in occasione del Natale 2017. Sempre sullo sfondo della lotta alla «cultura dello scarto», ci è mancata tuttavia l’immagine grandiosa di una messa celebrata per Alfie sulle bianche scogliere di Dover, come già era avvenuto sulla barchetta del porto di Lampedusa.
Quanto alle Famiglie numerose, esse ringraziano di tutto cuore Bergoglio perché si sono sentite confortate e incoraggiate quando hanno scoperto di essere state da lui promosse al rango prestigioso di conigli.
In ogni caso, la strenua difesa di tutti i valori di cui queste associazioni sono portatrici è espressa dai sensi di profonda stima manifestata in tante occasioni per Marco Pannella: colui che è stato il più entusiasta sostenitore dei programmi abortisti della compagna Bonino, che tanto si è speso per promuovere le campagne eutanasiche del proprio partito e che cristianamente ha fatto in modo che i fanciulli andassero a lui.
Questi, insomma, sono i modelli etici che giustificano tanta gratitudine.
Ma le associazioni non si fermano qui, ed esprimono la propria ammirazione per il ricorrente collegamento della riflessione sull’aborto a quella sulla pace, come su ogni aggressione dell’uomo sull’uomo. Sennonché forse dimenticano che proprio i cultori dell’aborto come la Bonino e Pannella hanno innalzato la bandiera della non-violenza a difesa dei cosiddetti diritti civili, che sono per l’appunto, in quell’orizzonte culturale ed etico, l’aborto, l’eutanasia e l’individualismo libertario senza frontiere, pedofilia inclusa. Che, guardacaso, è la forma più estrema e ripugnante di aggressione dell’uomo sull’uomo.
Possiamo osservare, infine, come gli estensori, ammirati dalla sua non comune intensità espressiva, abbiano fatto proprio anche lo stile lessicale bergogliano, ben rappresentato come abbiamo visto dalla «cultura dello scarto». Non poteva quindi mancare un riferimento alle «periferie del mondo». Le troviamo citate infatti proprio nell’incipit, dove leggiamo che le sue sono «parole autorevoli ed efficaci…perché il Santo Padre è molto amato anche nelle periferie del mondo e negli ambienti in cui è maggiormente diffusa una cultura aperta all’aborto». Invero il testo presenta qui qualche difficoltà ermeneutica. Ci chiediamo infatti: le «periferie» e gli «ambienti» formano una paratassi omologata dalla comune cultura abortista, oppure nelle prime egli è amato comunque mentre nei secondi è amato perché vi è maggiormente diffusa la cultura dell’aborto? Questa seconda interpretazione implica, evidentemente, che i secondi (gli «ambienti») rappresentino una realtà socialmente diversa dalle prime (le «periferie»). Lasciamo il problema aperto, nella speranza che intervenga qualche chiarimento in via di interpretazione autentica.
In ogni caso, da parte nostra, propendiamo per l’idea che l’autorevolezza ed efficacia di cui sopra siano misurate da un apprezzamento ad ampio spettro.
Da ultimo, osserviamo che fra la cultura dello scarto, le periferie, gli ultimi, la pace, non si fa menzione di ponti. Ma forse, di questi tempi, la cosa risulta tutto sommato abbastanza comprensibile.
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Ringraziamo papa Francesco per le parole che egli ha pronunciato per difendere il diritto alla vita dei bambini non ancora nati.
Sono parole autorevoli ed efficaci, sulla scia di quanto più volte ribadito, perché il Santo Padre è molto amato anche nelle periferie del mondo e negli ambienti in cui è maggiormente diffusa una cultura aperta all’aborto.
Lo ringraziamo a nome di tutte le associazioni, i gruppi e i movimenti di impegno cristiano e sociale che spendono la loro opera in difesa della vita, e soprattutto delle migliaia di volontari per la vita che si sentono incoraggiati dalla vicinanza loro espressa da papa Francesco.
Lo ringraziamo a nome delle donne, che ascoltando le sue parole si sentiranno sostenute nella decisione di accogliere il figlio che vive nel loro grembo, ritrovando così il proprio innato coraggio e la gioia della maternità.
Lo ringraziamo per il conforto dato a tutti i genitori che, rifiutando la cultura dello scarto, hanno accolto con amore i loro figli malati o con qualche problema.
Ringraziamo papa Francesco perché ha collegato la riflessione sull’aborto a quella sulla pace e su ogni aggressione dell’uomo sull’uomo, perché tale collegamento dimostra che la questione dell’aborto non potrà essere considerata chiusa dalla sua legalizzazione.
Rinnoviamo l’espressione della nostra fedeltà e del nostro affetto verso il Santo Padre Francesco.
Associazione difendere la vita con Maria (don Maurizio Gagliardini)
Associazione italiana ginecologi e ostetrici cattolici (Pino Noia)
Associazione italiana psicologi e psichiatri cattolici (Tonino Cantelmi)
Associazione medici cattolici italiani(Filippo Boscia)
Associazione nazionale famiglie numerose (Mario Sberna)
Associazione Papa Giovanni XXIII(Giovanni Ramonda)
Associazione Scienza & Vita (Alberto Gambino)
Centro Studi Livatino (Mauro Ronco)
Comitato Difendiamo i nostri figli (Massimo Gandolfini)
Federazione europea medici cattolici (Vincenzo Defilippis)
Forum Sociosanitario (Aldo Bova)
Movimento per la Vita italiano (Marina Casini Bandini)
Movimento Per-Politica etica responsabilità (Olimpia Tarzia)
Pro Vita (Toni Brandi)
Società italiana per la bioetica e i comitati etici (Francesco Bellino)
Unione cattolica farmacisti italiani (Pietro Uroda)
Unione giuristi cattolici italiani (Francesco D’Agostino).
15 commenti su “La gratitudine è sempre una gran bella virtù– di Elisabetta Frezza e Patrizia Fermani”
articolo da incorniciare: grazie Elisabetta, grazie Patrizia.
emanuel
Comprendo e condivido l’ironia dell’articolo; ma bisogna anche riconoscere che certi “tributi a Cesare” – per quanto sgradevoli – devono essere pagati. O bere o affogare. Saluti da Gotham City, il Pinguino.
se ho capito bene, meglio affogare con Cristo che bere il veleno schizofrenico di Bergoglio. Saluti
Se il signor Jorge fosse il nuovo presidente degli U.S.A,ben avremo da gioire noi cattolici,in quanto finalmente un capo di stato dichiara che l’aborto è un omicidio(per fare un esempio sulle sue ultime esternazioni);disgraziatamente(e questo avverbio è più che legittimo)Jorge Mario occupa da oltre cinque anni il soglio pontificio dal quale dovrebbe,secondo i dettami di Nostro Signore Gesu’ Cristo,confermare i fedeli nella fede:nelle sue affermazioni,l’unico riferimento morale è puramente umanistico:l’aborto un’omicidio commesso da un sicario assoldato,quindi “punibile”in base alla legislazione “umana”?Ma il cattolico sa,o dovrebbe sapere,chel’aborto è un omicidio volontario, peccato che grida vendetta al cospetto di DIO(come atti impuri contro natura),reso ancora più INFAME,perchè commesso contro un innocente inerme! La Morale Cattolica è sparita dalle sue invettive quindi nessun ringraziamento,ma solo compasssione per un anima che si sta perdendo e sta conducendo alla perdizioni molte ma molte persone:la sua”morale” è semplicemente basata sull’opportunità del momento…
Quoto , bergoglio sta comunque portando la chiesa conciliare ad essere aborto della vera Chiesa voluta da Cristo.
ottima e completa sintesi del duplice e divaricato pensiero bergogliano!
Che sviolinata, che profusione di ringraziamenti verso una persona avvezza a dire tutto e il contrario di tutto! Se ha tuonato contro l’aborto (ahimè, fuori tempo massimo), cosa avrà fatto mai di eccezionale? Solo ciò che doveva fare e .che il suo ruolo gli richiedeva di fare. Anche nelle alte sfere esistono i servi inutili, forse tanto più lì, per proclamare la verità che il Signore vuole, che l’ordine e la giustizia che Egli ha creato esigono.
E dunque, bisognava Il nauseante ossequio di fior di associazioni per omaggiare uno che non ha fatto altro che il proprio dovere?
Effettivamente l’Illustre Personaggio è un po’ “doppio” (una volta si sarebbe scritto “schizofrenico”) nelle sue prese di posizione
Bene…ora Bergoglio condanni apertamente l’omosessualità.
Siamo sicuri che quel “ringraziamento” non sia ironico?
Ottimo articolo, grazie, grazie !!!!!!!!!
Ma …. è proprio vera quella lettera con la firma di tutte quelle associazioni pro-life, o è uno scherzo ??????
Frezza e Fermani siamo d’accordo (quasi su tutto). Cosa facciamo ? Uno scisma ?
Dice Gesù :” Le mie pecore conoscono la mia voce”.
Ripeto una testimonianza che ho udito personalmente e alla quale aderisco:
“Se anche il papa dice che Dio non c’è per me Dio c’è perchè io l’ho visto”. Ma se uno Dio non l’ha ancora visto ?
E’ la consapevolezza di coloro che si dichiarano cattolici che è nulla. Ma si può forse imporre la Fede ? Non credo.
Esistono oggi cattolici autentici consapevoli ? Voglio dire in grado di amare il nemico.
In Sodoma e Gomorra, per esempio, Dio non trovò 5 giusti (contrariamente a quello che pensa Galantino).
Però ne trovò qualcuno (Lot e la sua famiglia) e lo salvò (a parte la moglie capricciosa).
Noto che nella lista dei grati non compare il Cammino Neocatecumenale.
Associato in maniera impropria al Comitato difendiamo i ns. figli.
Buon lavoro
Finché si è in vita è possibile proclamare la verità, tornare sui propri passi. L’importante è farlo, per sempre, senza contraddirsi. Quanto agli omaggi mi domando se davvero siano stati tali; se davvero si possa definire “elogio” la pubblica affermazione secondo la quale “… il Santo Padre è molto amato anche nelle periferie del mondo e negli ambienti in cui è maggiormente diffusa una cultura aperta all’aborto”, con la stessa nonchalance, il tono asettico e distante che potrebbe caratterizzare gli annunci delle previsioni meteo. Nessun allarme, neanche l’ombra di un dolore. Si rivolgono al Papa (anche ad un semplice Curato di campagna) oppure scrivono al compagno di giochi? A me sembra un’offesa, e grave. Se condanna – sacrosanta – c’è stata, non si cerchino scorciatoie, non si tenti di sminuire quello che è a tutti gli effetti un delitto. E possibilmente, seguendo quanto il Signore chiede, senza infingimenti, ciascuno chieda il perdono dei propri peccati.
Anche Pro Vita, che tristezza!
Chiedo per notizia:
Dove è stato pubblicato, e in che data, il proclama elogiativo all’indirizzo di papa Bergoglio sottoscritto dalle 17 note Associazioni riportate?
Viene quasi da stropicciarsi gli occhi, anche da parte di chi è dalla parte della vita DA SEMPRE, perché occorre ammettere che l’insistita pendolarità di certa predicazione papale crea delle perplessità a molti.
In ogni caso:
Mi chiedo spesso se l’opera dello Spirito Santo di assistenza alla Chiesa di N.S. Gesù Cristo non consista anche e proprio in questo: far apprezzare a mille una goccia di miele (un pronunciamento come Dio comanda), resettando al contempo un profluvio di dichiarazioni e azioni in senso del tutto opposto: uno per tutti ‘la Bonino grande italiana’ (!???!)