di Patrizia Fermani e Elisabetta Frezza
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Walter Kasper l’aveva avvertito nel famoso discorso al Concistoro Straordinario in cui ha segnato le direttive inderogabili per il Sinodo sulla famiglia. Aveva detto, Kasper, che per risolvere i problemi che interessano il vincolo matrimoniale non sono necessari i tribunali ecclesiastici, i quali “non sono de iure divino perché si sono formati storicamente”, e che sono “auspicabili soluzioni più pastorali e spirituali”. In fondo – suggeriamo en passant – il Servizio Sociale è già un ottima risorsa per la famiglia, e comunque basterebbe sottoporre la questione al popolo di Dio, magari nella forma ridotta del Consiglio Pastorale. Il principio del primato della democrazia sarebbe salvo, e pure quello della inutilità delle gerarchie che non siano quelle di partito.
Il cardinale Burke lo sapeva che il suo alto scranno al Tribunale Supremo della Segnatura Apostolica era in serio pericolo.
Forse si sarebbe salvato da una caduta rovinosa con una abiura pubblica, con una adesione alla marcia di San Patrizio arricchita dalle delegazioni pederastiche, a fianco del lungimirante Dolan. Avrebbe potuto giurare che la Marcia per la Vita è un ritrovo di perdigiorno con la fissa di non voler ammettere che l’aborto volontario è un diritto riconosciuto dalla società civile e che solo quella incivile lo condanna. Avrebbe potuto dire che il matrimonio tra il cacciatore e Zanna Bianca è l’apoteosi dell’Amore e che la produzione di piccoli cloni del vescovo di Roma dovrà essere prevista al più presto come la vera suprema testimonianza di cattolicità. Avrebbe potuto perorare la causa di beatificazione in vita di Bianchi, Mancuso, Melloni e Michelle Obama in unica soluzione.
Invece non ha fatto nulla per salvarsi l’anima. Non si è ricordato che certi avvertimenti non lasciano scampo, come quello lanciato da Dolores Ibarruri in pieno parlamento repubblicano a Calvo Sotelo, o da Totò u’ curtu in contesti più famigliari. Ma nel caso Burke è stato seguito il primo esempio, quello dell’avvertimento pubblico in sede istituzionale prescelto dalla pasionaria iberica perché tutti fossero avvertiti, soprattutto quelli che continuano ad inginocchiarsi davanti all’altare e, invece di nascondere la croce nella panciera e cancellare i comandamenti, insistono a pensare che Cristo vincerà proprio nel segno della croce e non in quello luminoso del pallone di Maradona.
Da Santa Marta l’ordine è impartito: “No pasaran”.
5 commenti su “La defenestrazione di Piazza della Cancelleria – di Patrizia Fermani e Elisabetta Frezza”
Carissime, fate bene a sparare le vostre cartucce, e avete buona mira.
Purtroppo quei signori non prendono la mira, ma usano l’atomica.
O meglio, prendono la mira contro i Burke, Manelli ecc, usano l’atomica contro la sana dottrina, la retta ragione, l’onestà.
Grazie comunque, coraggio e avanti, noi ci mettiamo l’impegno, Maria, Regina delle Vittorie, aggiungerà quanto manca….
Bruno-Tobia
San Paolo scrisse: “Non abbiamo alcun potere contro la Verità, ma per la Verità” (2Cor 13, 8). E siccome Cristo è “la Verità”, è come se l’apostolo Paolo ci avesse detto: “Non abbiamo alcun potere CONTRO Cristo ma PER Cristo”.
Ora l’autorità proverà ad usare il suo potere CONTRO Cristo!!
Sta forse per iniziare una svolta epocale nella storia della Chiesa: forse la Provvidenza ha permesso la defenestrazione di Burke perchè al Sinodo si scoprano inequivocabilmente i lupi e perchè si autoestromettano da soli dalla Chiesa Cattolica per perdita dell’apostolicità: non si formeranno due Chiese, la Chiesa continuerà ad essere UNA, SANTA, CATTOLICA e APOSTOLICA e sarà formata da tutti coloro che resteranno fedeli alla Rivelazione e cioè a Dio (fossero anche in pochissimi), coloro che sceglieranno di assecondare le perversioni del mondo costituiranno una colossale anti-chiesa!
Noi dovremo avvertire il maggior numero possibile di persone, per salvarle dalla FALSA misericordia…
…Noi dovremo avvertire il maggior numero possibile di persone, per salvarle dalla FALSA misericordia!
Gesù non ha istituito l’Eucaristia per farsi profanare (e quindi disprezzare) sistematicamente e con il permesso (o addirittura l’imposizione, ai pochi Sacerdoti che si rifiuteranno) della Gerarchia; ha istituito la Confessione per assolvere i PECCATORI, i peccati non si cancellano da soli con la “misericordina” e non si può assolvere il PECCATO!
I 10 Comandamenti non ci sono stati dati per essere ignorati o parzialmente cancellati “a furor di popolo e di modernismo”!
Il Matrimonio ci è stato donato INDISSOLUBILE e la Chiesa ha già affrontato uno scisma per mantenerlo tale!
Inoltre alcuni vorrebbero aprire anche alla sodomia e alla contraccezione (tutta la contraccezione chimica è abortiva (sempre o a volte, a seconda del tipo)) con conseguente abolizione totale del 6° e parziale del 5°.
Un simile oltraggio a Dio è disgustoso e grida vendetta!!!
“La verità vi renderà liberi” (Gv. 8, 32): GRAZIE SEMPRE, dal profondo del cuore e dell’anima, Eminenza Reverendissima, per non indietreggiare mai, non temere ritorsioni, testimoniare sempre ed ovunque (anche, recentemente, in Australia) la Vostra coerenza con il Vangelo, senza vergognarsi di apparire fedele alla TRADIZIONE che deriva da N.S. Gesù Cristo.
Prego per l’Eminenza Vostra, affinché la palese persecuzione di cui siete oggetto si ritorca contro i persecutori.
Siete nei pensieri e nelle preghiere di chi Vi conosce personalmente e sa quanto la Santa Romana Chiesa Vi meriterebbe in ben altri (ed altissimi) incarichi!
Con infinita stima e devozione,
Marcella D.
Se al prossimo sinodo usciranno decisioni chiare sapremo finalmente dove ci troviamo. Quel che temo è che si avvolga tutto in una nebbia pestilenziale, lasciando il lavoro sporco allo “spirito” del post-sinodo.