A Firenze trionfa la “nuova chiesa” di Don Marco Zanobini e compagni
di Pucci Cipriani
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Ritorno indietro, a ritroso, nel tempo: domenica 3 aprile 2016, alle ore 18, meno qualche minuto, entro nella chiesa di San Zanobi e Santi Fiorentini, a tre passi dallo Stadio, dove don Marco Zanobini il prete – rabbino di Firenze celebra i Purim, pardon la Messa, se proprio si vuol chiamar Messa, secondo il nuovo rito postconciliare sincretistico.
Da questa parrocchia partono le battaglie degli “spretati”, tipo lo spretato don Curtaz, in favore dell’abolizione del celibato sacerdotale (clicca qui per leggere il mio articolo dello scorso anno), visto che, ormai, addirittura le convivenze di sacerdoti con donne (e non solo con donne) sono pane quotidiano; in questa parrocchia si tiene alta la bandiera dell’eresia dell’ecumenismo sincretistico. Dico subito che, a onor del vero, ci sono almeno due cose con le quali concordo con don Zanobini: l’abolizione dei canti melensi e idioti, vera manna per microcefali, che si cantano oggi nelle chiese e l’abolizione della preghiera dei fedeli, durante la quale vengono proclamata, da donnine con pruriti sapienziali che si avvicendano al microfono, tante di quelle castronerie da far venire la pelle d’oca e il voltastomaco…
Il “don” ha spiegato ai fedeli, abbastanza numerosi, il perché di una certa “coreografia” – infatti eravamo ancora in tempo pasquale – e di alcuni “segni”, tra cui il grosso candelabro ebraico a sette braccia (Menorah) posto davanti all’altare…e un bambino che chiede alla mamma : “Mamma ma quello non è il candeliere degli ebrei?” e la mamma, imbarazzata, che risponde : “Zitto…te l’avevo già detto a casa, questo è un prete strano…non fare domande!”
Davanti all’altare una grande croce nuda e sopra un grandissimo telo bianco penzoloni che stava a significare i teli trovati nella tenda vuota…quando si dice la fertilità della fantasia umana…
Poi un’immensa tenda davanti all’altare che non era il tendone del circo Orfei ma il velo del tempio che si squarciava- Anche qui da notare la creatività dell’individuo alla quale avrebbe saputo tener testa il coreografo dell’Arena Caroli – Gratta che l’editore Pagliai ha immortalato in un simpatico libretto : “Quando c’era il Gratta”. Faceva sfoggio di sé sull’ambone anche il telo tipicamente ebraico (Taled) lo scialle di preghiera che troviamo nelle sinagoghe.
La Messa sincretistica dura neanche quaranta minuti, l’Offertorio quattro secondi (cronometrati), infatti Don Shalom Marco Zanobini alza calice e patema velocemente, consacrazione con breve inchino, niente genuflessione alla fine della consacrazione.
Siamo nella II domenica di Pasqua e l’omelia si basa sul Vangelo di Giovanni (Giovanni 20, 19 – 31) :
“Detto questo soffiò e disse loro: ‘Ricevete lo Spirito Santo’ : a coloro a cui perdonerete i peccati saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati”.
Insomma l’istituzione del Sacramento della Confessione, la facoltà di assolvere i peccati…un brano più che chiaro com’è chiaro il Vangelo : “Ma il vostro parlar sia Sì Sì – No No, ciò che è in più vien dal maligno”.
Ma la chiarezza l’evangelico Sì Sì – No No, non soddisfano, non piacciono agli eretici, che hanno bisogno di armeggiare, ingarbugliare, rendere le cose chiare astruse, insomma ingannare gli animi della gente e così don Shalom Zanobini durante l’omelia inizia la sua affabulazione :
“A coloro a cui perdonerete i peccati saranno perdonati” – secondo don Marco Shalom – non è “confessione sacramentale” (testuale) ma è solo uno “stato”, ovvero lo stato che deve avere ogni cristiano : vivere in stato di misericordia verso gli altri”.
Hai capito?
Ergo, la frase “a coloro a cui non perdonerete non saranno perdonati” è solo una figura retorica un modo di dire, una sorta di antitesi alla frase precedente. Insomma, ripete ancora don Marco Shalom, questo brano evangelico assolutamente non parla di confessione sacramentale ma è semplicemente un comandamento dato da Gesù ai suoi discepoli : perdonate!
Infatti, prosegue il parroco della tendopoli circense della chiesa di San Zanobi e dei Santi fiorentini, quando arriveremo all’ipotetica (nota bene “ipotetica”) porta del paradiso San Pietro non ci domanderà “chi sei” ma “quanto hai amato e quanto hai perdonato?”
Anche la confessione “cassata” dalla Chiesa fiorentina dove a farla da padroni sono “i nuovi preti” che sognano una Chiesa senza dogmi e senza regole, una “chiesa tutta spirituale” che riveda catechismo, Vangeli…insomma la Tradizione. Oggi i nuovi profeti a cui ispirarsi, a Firenze, si chiamano : Giampaolo Meucci, don Lorenzo Milani, p. Ernesto Balducci e David Maria Turoldo (vedrete che presto arriveranno anche don Lelio Cantini e la Rosanna Severi). I segnali ci son già: le prossime celebrazioni della nuova chiesa gnostica in Moschea e in Loggia.
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Volevo dare questi miei appunti, l’altro martedì, al professor Vinicio Catturelli – al quale il medico ha prescritto almeno una quindicina di giorni di assoluto riposo nella sua villetta di San Marcello pistoiese, almeno fino al suo compleanno (mercoledì 7 settembre l’amico nostro finirà novantasei anni) per poter riprendere, poi, il suo lavoro – ma egli mi ha pregato di fare questo “pezzo”, lui ha già tanto materiale per la sua nuova inchiesta sulla Chiesa toscana, a cominciare da quel che succede a Pistoia dove l’eminentissimo vescovo si scomoda per “ammonire” un professore di Montale che aveva – e grazie a Dio ha ancora – il torto di far celebrare nella cappella di casa sua una Messa in rito romano antico, proprio nella sua diocesi dove alcuni preti “donmilaniani” fanno aperta propaganda in chiesa per la LGTB (Lesbiche – Gay – Trans – Bisex) e, addirittura, hanno trasformato le loro chiese in moschee….Ma non voglio anticipare troppo. Infatti, mi dice il Professor Vinicio:
“Vede, con l’andazzo della Chiesa di oggi, i preti di cui noi raccontiamo le “eroiche gesta” saranno i vescovi del futuro: vedremo don Santoro, quello che celebra (si fa per dire!) i matrimoni pederastici, vescovo di Prato, mentre don Mohamed Maurizio Tagliaferri, quello che profana la morte e aggredisce la gente in chiesa, quello che celebra in moschea, andare a sostituire il vescovo di Pistoia…così lui, invece, di “ammonire” il professore che fa celebrare la Messa in latino, lo aggredirà e gli darà un sacco di legnate, anzi, data l’indole vile di Don Mohamed, lo farà aggredire e legnare da una squadraccia di cattocomunisti, una squadraccia di quelle “sante” e sincretistiche…Insomma – mi dice ancora Catturelli – così va il mondo: l’importante è salvarsi l’anima e lasciar perdere il resto, basta fare, ogni giorno, la raccolta differenziata della spazzatura come indicato nell’enciclica bergogliana, usare soltanto poca plastica, spegnere la luce la sera, prima di coricarsi, fare comitati per la salvezza dei vermi, degli aracnidi e dei serpentelli e, soprattutto, “sputtanare” (riporto testuali le parole dell’amico Catturelli – n.p.c.) tutti coloro che, come i frati francescani dell’Immacolata, avevano il torto di andare scalzi e vivere in assoluta povertà, di portare al petto la Medaglia miracolosa della Madonna, di avere tante vocazioni e di credere ancora nel buon Dio…ora anche loro sono stati normalizzati con la rivoluzione brunita…”
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BUON APPETITO!
19 commenti su “La Confessione? È solo una figura retorica – di Pucci Cipriani”
Il Giudaismo (agognato e coltivato) di alcuni Sacerdoti è l’UNICO tema veramente grave della mentalità “conciliare” (nel senso che era la mentalità di grido in quegli anni).
Se “Gesù fu ebreo” (in luogo di “è il Cristo, Figlio di Dio Padre e della Figlia di Sion”), tutto si sbriciola. Lo stesso “Gesù buon ebreo” si sarebbe volentieri autocondannato alla Crocefissione, per “essersi fatto Figlio di Dio”.
Farisaismo, Arianesimo, Islam, Iconoclastia: tutti sono mobilitati in permanenza su questo punto vitale
Bravissimo! Tante volte, in quella chiesa e a quelle Messe abbiamo ascoltato un Vangelo distorto e in versione umana…solo umana. Che ce ne facciamo di gente che moraleggia senza nemmeno sapere il senso di ciò che dice, fra le comodità di una parrocchia ricchissima, coccolato dai ricchissimi parrocchiani?
Giovanni
Mi scusi Giovanni, ma perché lei continua a frequentarla, quella chiesa? dopo la prima volta, io me ne sarei ben guardato. Purtroppo Firenze non è nuova a questi fenomeni di preti assatanati, basta ricordare la triste vicenda dell’isolotto. C’era la bella presenza dei Francescani dell’Immacolata, ma davano fastidio al “Grande Riformatore” (Omissis) che ha deciso così di liquidarli , assumendosene la paternità dinanzi a loro (“se voi pensate che quello che state subendo sia una persecuzione diabolica, siete liberi di pensarlo”, ha detto testualmente loro). Se la guida è eretica e premia gli eretici, cosa aspettarsi dalla base? Non è più tempo di eroi (e di martiri), si ricorda il film?
eccellente articolo!
il concilio (assoluto) di Giovanni XXIII ha prodotto (vomitato) una folla di preti miscredenti e buffoni
e ha causato la sofferenza dei preti credenti (ad esempio i francescani dell’Immacolata)
p.s. esiste realmente un don Santoro che impunemente corrompe, capovolge e infanga il matrimonio cattolico? faccio fatica a crederlo e mi domando chi ha formato un tale “fantastico” soggetto e perché la sua devastante eterodossa azione è tollerata dalla curia?
Sulla vicenda di don Santoro e sull’altalena indecorosa e scandalosa della Curia fiorentina, Pucci Cipriani potrebbe scrivere non uno ma dieci articoli: Santoro è tollerato dai Vertici curiali (anche) perché si temono le stesse reazioni che il tessuto sociale a lui vicino potrebbe articolare con esiti imprevedibili a livello politico-religioso. Questo è un caso esemplare di desistenza di autorità da parte dell’Autorità che dovrebbe sovrintendere.
Il “Novus Ordo” dell’Anticristo incipiente non può salvare, l’Ordine Nuovo della scimmia si propaga ma sarà arrestato. Non gli dobbiamo tributare alcun onore.
Don Barsotti diceva che se anche tutta l’umanità avesse versato il proprio sangue e fosse stata consumata nel fuoco dell’olocausto, a niente sarebbe valso,
paragonato a una sola goccia del sangue di Gesù Cristo.
Chi può perdonare non è l’uomo. Dio solo può perdonare.
Se anche dessimo ad ardere il nostro corpo, senza la Carità, cioè senza la Grazia di Cristo, non varrebbe nulla.
La Grazia di Cristo ci raggiunge mediante la Chiesa Cattolica. Mediante la fede e i sacramenti.
Al di fuori di questa Grazia non c’è salvezza, per nessuno.
Chi per propria colpa ne resta fuori non si salva.
Chi insegna il contrario è corresponsabile dell’umana disgrazia.
Egr. Sig. Cipriani sono senza parole per quanto ha scritto ed ho letto il Suo precedente articolo. Non credevo tale gravita’ spudorata nella Chiesa nelle parrocchie, pensavo nella mia ingenuita’ solo a vertici alti. Questi sono sacrilegi, prostituzioni e qui non si tratta di giudicare, ma di constatare con l’intelletto ed il discernimento che Dio ci ha donato per rinnagare con tutte le forze questi anti-Cristi che portano a perdizione le anime che non sono ferrate sulla Dottrina Sana e la Sacra Scrittura. OSA MANIPOLARE PURE LA CONFESSIONE? Signore Pieta’. Non resisto piu’ in questo mondo. Cerco di avvisare amici che si allontanano sempre piu’ (meglio) uno ha detto attenta sei fuori dalla chiesa. Ho detto dalla neo-chiesa ma nella Vera Chiesa di Cristo ci sono. Veramente possiamo dire: beati coloro che sono gia’ morti. Sia Lodato Gesu’ Cristo.
Cara amica, quando ci dicono “sei fuori dalla Chiesa, sei contro il papa”, rallegriamoci ed esultiamo, non c’ è miglior elogio che possano farci. Pochi decenni e sarà evidente chi era fuori e chi dentro la Chiesa di NSGC. Con ciò non voglio dire di essere perfetto: certo che mi riconosco peccatore e bisognoso di perdono, è ovvio, ma questo non vuol dire che debba seguire questi falsi pastori, che non debba denunciarli alla pubblica opinione, a chi ancora non è stato rincitrullito dalle loro eresie blasfeme, dalle loro buffonate.
Non pochi decenni, ma pochi anni se non mesi. Papa Benedetto è lì a garantire la continuità della Chiesa, (le porte degli inferi non prevarranno), ma ha quasi novant’anni !!!!
Caro Luca, io volevo solo riferirmi a quando tutti noi di questa generazione, inclusi coloro che ci criticano così aspramente, andremo a rendere conto a Nostro Signore, che certamente ci dirà se siamo caduti in errore o meno, sia noi tradizionalisti che loro modernisti. Qui sulla terra è inutile discuterci, con loro, è tempo perso, poiché essi si fanno forti dell’autorità pontificia, del dovere di obbedienza, dei preti che non possono sbagliare, che sono al di sopra di ogni sospetto. Che mossa da maestro, quella di satana, impossessarsi del ponte di comando della barca di Pietro !
Purtroppo mi è capitato moltissime volte di sentire omelie eretiche come quella citata!
Idiozie sul fatto che per andare in Paradiso bisogna soltanto essere dei buonisti; negazione dell’Aldilà; discorsi tipo: “si salva solo che sa che Dio lo perdonerà sempre e comunque, non si salva chi crede che Dio ci abbia dato delle leggi che dobbiamo rispettare per poterci salvare”; affermazione che non c’è bisogno in nessun caso della Confessione per potersi comunicare (pochissimo tempo dopo che era uscita l’Amoris laetitia: l’eretico sacerdote deve averla recepita bene ma in modo più COERENTE rispetto all’originale: perché la Comunione soltanto ( caso per caso) ai divorziati conviventi e adulteri? Perché discriminare alcune categorie di peccatori? Comunione libera per tutti!!!); negazione delle tentazioni subite da Gesù nel deserto; messa in dubbio della risurrezione di Cristo; ecc.
@Diego non c’e’ limite al peggio, eppure una certa formazione anche post-conciliare l’hanno avuta, ma il plagio della neo-chiesa bergogliana piano piano continuando con eresie e menzogne le fa diventare vere, e con la scusa diabolica (dove S. Paolo ci ha avvisati) dell’obbedienza si va’ contro Cristo ed La Sacra Scrittura. Tutto ben architettato sempre per dannazione delle anime. Un frate passato a nuova vita, molto forte che si e’ donato, spiego’ fortemente che fare le opere buone senza farle per amore a Cristo non da’ frutti per la salvezza eterna. Studiate il Catechismo La Sacra Scrittura, tuonava. Ed a proposito di dottrina, ieri non potendo andare a Messa volevo vederla in TV ma per sapere l’orario guardo sul sito teleradiopadrepio programmi: Catechismo magico, con don Valerio Antonioli conosciuto anche come MagoD. possibilita’ di vedere l’oscena trasmissione solo dal titolo. Possibile che chiunque conosca la S. Scrittura non sappia che la magia e’ abominio? Signore Pieta’
Dalle mie parti, dove il terremoto pare non fermarsi più, tranne lo spavento che ancora non ci lascia, non abbiamo subito danni materiali, tuttavia, un danno enorme che cresce di giorno è la chiusura “precauzionale” (motivata a volte solo da qualche calcinaccio caduto) di innumerevoli chiese. Che sia un segno? Non so, ma è un fatto che fa pensare. E mi vengono in mente i tanti affronti ultimamente rivolti al Sacro Cuore di Gesù, con quegli ingressi in chiesa dei seguaci di maometto, le preghiere interreligiose, coi budda sopra i tabernacoli, le iniziative che il nostro formidabile Pucci Cipriani mette in luce, i pranzi di natale e le bisbocciate per tutti nelle case di Dio trasformate in trattorie. Che Dio si sia stufato e abbia perso la pazienza? Può darsi. E allora ha detto: “Chiudo le porte.” Non credo sia una chiusura per ferie, ma “Per lutto”: il lutto di Dio per aver perso ciò che ha di più caro e ciò per cui Suo Figlio si è sacrificato: l’uomo.
Sognano e progettano un”Italia senza chiese, cara signora – con qualche grande chiesa isolata a fare da “monumento”.
Ho richiamato il caso di Messina: occupata da una Massoneria rampante e sfrontata prima della catastrofe (Fine ‘800 – Primi del ‘900), poi vagheggiata come “prima città d’Italia senza chiese”, con la sola Cattedrale a mostrare “cos’erano quelle strane aule monumentali”. Nel frattempo, in attesa di ricostruirla “perfetta e libera da Dio”, lasciata in macerie per una quindicina d’anni. Poi ricostruita mirabilmente, con decine di chiese
https://it.wikipedia.org/wiki/Angelo_Paino
Preghiamo il Padreterno che sia Lui a spaccare in due questa chiesa e dividerci, perchè io con questa gentaglia non ci voglio mica stare in communione, speriamo veramente che intervenga presto, perchè oramai la puzza di queste eresie , e dei suoi ministri e divenuta insoportabile .
Non siamo ancora stati abbandonati in mano agli eretici e agli apostati. Dio mai ci abbandonerà.Anche durante la terribile crisi ariana la vera fede venne preservata, tanto in Oriente che in Occidente. Ora come allora dobbiamo andare a cercare i sacerdoti buoni, che conservano e trasmettono la Verità Cattolica. Ce ne sono anche nella nostra Arcidiocesi. Non ci manchrà il soccorso della Madonna se andremo a cercarli.Perché non incominciamo a segnalarli? Chi ne conosce lo racconti qui. Sarà così la riscossa cristiana!
Non c’è limite al peggio. Mi chiedo dove e con chi abbiano studiato teologia dogmatica questa gente. Il S.Vangelo è ormai una specie di fisarmonica dove il suonatore di turno se l’allunga, se l’allarga e se lo suona come meglio crede. L’unica è semplicemente usare il buon senso e l’abbonamento ai trasporti pubblici. In una parrocchia un prete spara scemenze al ritmo di due al minuto? Bene, prendo l’autobus o la metropolitana e me ne vado in un’altra chiesa. Punto. Quando questa gente avrà le chiese vuote, forse si renderà conto che la festa (dei folli) è finita.
A Catholicus. Quella chiesa l’ho frequentata poche volte e solo per “emergenza”: dopo l’estinzione dei FF. dell’Immacolata “della prima ora” è diventato impossibile frequentare qualunque parrocchia cittadina ma spesso la necessità di partecipare al Sacrificio ha reso inevitabili certi passi, pur con l’amaro in bocca. Sempre di più questa chiesa riformata di sacerdoti che si improvvisano fondatori estemporanei di continue “tradizioni viventi”, con gli abusi liturgici e dottrinali via via denunciati, si allontana dalla Tradizione. Il discorso si allargherebbe in una prospettiva a monte: ai danni causati dal Vaticano II, da quei padri conciliari venduti agli errori della nouvelle théologie, alla formazione di queste generazioni di preti tutti dediti a un cristianesimo secondario, alla progressiva assenza di Magistero, alla desistenza dell’Autorità, all’accoglimento in tutti i ranghi ecclesiali delle ideologie e delle mode. Siamo in pieno neomodernismo, siamo in battaglia.
Concordo pienamente con lei, caro Giovanni e la ringrazio per l’attenzione. Non ci resta che andare avanti con coraggio, fidando nell’aiuto del Signore Gesù e della Sua (e nostra) SS.ma Madre, la Beata Sempre Vergine Maria, che sicuramente non ce lo faranno mancare. Ad Jesum per Mariam, quindi. Grazie