Un Paese volgare e senza identità
di Mario Bozzi Sentieri
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Non c’è solo l’sms blasfemo, trasmesso da Rai Uno tra i messaggi “augurali” diffusi durante lo show “l’Anno che verrà”, ad offrire un’immagine brutta e volgare dell’Italia che si affaccia al nuovo anno. Per la prima volta questo Capodanno è stato punteggiato da un vandalismo di matrice anticristiana tanto inusuale quanto spregevole nella sua essenza.
A Dorga, in alta Valle Seriana, nella notte di San Silvestro, ignoti hanno preso di mira la capanna del presepe fuori dalla chiesa parrocchiale. E’ stata decapitata la statua di San Giuseppe, mentre quella di Gesù Bambino è stata inizialmente rubata e poi ritrovata con un dito rotto. Il giorno prima, a Pitelli, vicino alla Spezia, un Bambinello, prelevato dal Presepe, allestito in piazza, è stato ritrovato impiccato. A Bologna, a Corte Isolani, nel complesso monumentale che collega Strada Maggiore a piazza Santo Stefano, le statue della Madonna col Bambino e un Re Magio sono state rubate e ritrovate in frantumi nella vicina via Santa.
Difficile pensare che tanti balordi si siano messi d’accordo. Così come appare superficiale parlare di semplici “bravate”. C’è evidentemente qualcosa di più. E’ un malessere diffuso che trova sfogo anche in manifestazioni oggettivamente spregevoli, segno di un malessere che nasce soprattutto dalla perdita di identità e di idealità degli italiani.
Perciò questa Italia volgare e blasfema non solo non ci piace ma ci preoccupa. Perché essa è un po’ la punta d’iceberg di un Paese culturalmente e spiritualmente sfarinato, che sta perdendo di vista il senso stesso delle sue ragioni d’essere.
Siamo evidentemente alle prime avvisaglie. Ma sui social, in Tv, nelle stesse relazioni interpersonali i rischi di un’ accelerazione verso questa volgarizzazione di massa sono bene evidenti. Per questo, a livello sistemico, di cultura diffusa, bisogna iniziare a cambiare registro.
C’è evidentemente un rischio ben più grave di quello provocato dalla crisi economica, dallo scollamento delle istituzioni, dall’inquinamento ambientale. E’ il rischio che ad emergere sia un’Italia sempre più volgare e senza identità, blasfema e gretta, rancorosa e priva di punti di riferimento, sradicata e perciò “allo sbando”. Di questa Italia è tempo che la Politica, la Cultura, il mondo dell’Informazione si facciano carico. Perché in gioco non c’è “solo” qualche valore, un’appartenenza religiosa, il senso del decoro, un “Presepe”, ma la tenuta stessa del nostro Sistema-Paese, della sua capacità-possibilità di “rappresentarsi”, proprio in ragione dei suoi valori fondativi.
Non vorremmo finire come il Presepe vivente di Maglie, un’ importanza cittadina in Provincia di Lecce, che quest’anno non è stato realizzato per i raggiunti limiti d’età dei figuranti. Al posto delle guardie romane accanto al portone d’ingresso davanti al centro diurno delle Suore Vincenziane, dove si è sempre tenuto il Presepe, uno scarno manifestino ha sancito la fine dell’esperienza: “Il presepe vivente è sospeso per mancanza di personaggi”. Come a Maglie, non vorremmo che l’Italia finisse per mancanza di “personaggi”, in grado di rappresentarne lo spirito più profondo, preferendo magari un sms volgare ad una veglia natalizia.
9 commenti su “Italia “a rischio” – di Mario Bozzi Sentieri”
Non solo non siamo più capaci di fare e difendere il nostro presepio, ma facciamo acqua anche quando dobbiamo sdegnarci. Infatti,di fronte a una vignetta di Charlie Hebdo ancora una volta terribilmente blasfema nei riguardi di un Dio che non può non dirsi cristiano (triangolo con occhio come in certe pitture della nostra tradizione),ecco Bruno Forte con la sua vergognosa reazione politicamente ultracorretta e perfettamente allineata sulle posizioni di una religione mondiale onnicomprensiva. “Si è lontanissimi dalla verità, perché tutte le religioni […] predicano la non violenza in nome di Dio”, sostiene il monsignore;e prosegue: “Semmai, è violento assumere una posizione ideologica, LA PRETESA DI AVERE IN MANO LA VERITÀ, di giudicare e di escludere gli altri. Le religioni si confrontano con il mistero di Dio e hanno dunque un antidoto fortissimo contro questa pretesa: la supremazia del Signore alla cui volontà tutti dobbiamo obbedire”.
Ma un tempo non si sosteneva che solo in Cristo è la Verità?
…E come si cambia! L’imam Yahya Pallavicini è moderatissimo: “Toni così esasperati risultano offensivi, non solo per le tre religioni monoteiste, ma anche per chiunque abbia un sentimento religioso, per chi crede in un principio assoluto supremo e divino. Dio vuole il bene, non il male dell’umanità”, dichiara.
Mi domando: Se in quella vignetta fosse stato rappresentato Allah, cosa sarebbe successo?
indirizzo su cui poter vedere la vignetta:
https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=11&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwjdufWq0JPKAhVCWxoKHbt_DyYQqQIIPTAK&url=http%3A%2F%2Fwww.quotidiano.net%2Fcharlie-hebdo-1.1618782&usg=AFQjCNHk85TKjA3xX90f5OhJw3m-dSlyQg&sig2=vwajtZkFIWn6wU5TuZvDPQ
Ez 33, 11: “.. Io non godo della morte del malvagio, ma che il malvagio si converta dalla sua malvagità e viva.”.. Il capitolo si apre con Dio che “manda la spada contro un paese malvagio”.
– Cattolicesimo: “il peccato grave è Morte: morte nell’Aldilà, ma anche richiamo di punizione divina in questo mondo”.
– Irenismo satanico (setttecentesco): “qualunque delitto l’Umanità (soggetto collettivo e astratto, inesistente – nota mia) compia, Dio non fa che amarLa e beneficarLa; di qualunque sciagura capiti, è giusto chiiedere conto a Dio,, “processandoLo” come inadeguato”..
Sulle mostruosità di mons. Forte non vale neppure la pena di scrivere un commento, se non per sottolineare che egli parla di “religionI che si confrontano con il mistero di Dio”.
Ergo:
1- Dio è inconoscibile: “Ignoramus et ignorabimus”
2- il Cristianesimo è una delle mille “religioni”, che l’ “Umanità” crea
3- Cristo ha mentito, dicendo di essere Dio come il Padre (Gv 14, 10)
Spinoza e Giordano Bruno ringraziano
Non è l’Italia, non sono dei balordi, c’è una regia, è evidente che c’è una regia, ma perché la cosa funzioni è essenziale che si creda che è tutto spontaneo. Fa parte della demoralizzazione portata avanti scientificamente da decenni, ai danni dell’Italia ma anche di tutti gli altri Paesi da sovvertire. E’ la versione internazionalista della rivoluzione che arriva a compimento, e l’Italia ne è il bersaglio di cui più a lungo e più intensamente si è perseguito la destabilizzazione. I mezzi sono l’intimidazione fisica (anni 70….) e psicologica, il martellamento di poche idee fisse. Le fasi principali sono 4: la delegittimazione, la demoralizzazione, la crisi e infine la normalizzazione. Non sono fasi successive ma cumulative, continuano. Infatti la normalizzazione deve renderle permanenti: deve diventare normale essere insicuri, demoralizzati e in crisi economica. Noi siamo in questa ultima fase, ma guardate quanto tempo e sforzo ci hanno messo a piegarci. E non siamo ancora domi. Sperare si deve
E si può apprezzare Checco Zalone, che mette alla berlina (con amore – opposto all’odio distillato dei satanisti) TUTTI ii punti dell’attuale Katechismo Massonico
Caro Alex, quando crederanno di aver vinto, allora verranno sconfitti, cadranno al suolo e non si rialzeranno più, parole della nostra Madre Celeste. “Quando tutto sembrerà perduto, allora Io verrò in vostro aiuto”. Così ci ha detto la Madonna in più di una recente Sua Apparizione. Rimaniamo fiduciosi, quindi, ché il tempo del trionfo del Suo Cuore Immacolato (cfr Fatima e Suor Lucia) si avvicina. Da parte nostra, però, dobbiamo mantenere una fede incrollabile, a dispetto di tutti i vescovi e preti modernisti, i massoni politici e religiosi; dobbiamo inoltre coltivare la preghiera quotidiana del S. Rosario, arma potente contro satana e tutti i suoi sicari presenti su questa terra. Pace e bene, e buon anno, Alex
Il Rosario quotidiano, concordo, è l’UNICA arma.
Non possiamo illuderci: stiamo sprofondando sempre più.
No, noi non c’ illudiamo che il male …è fortissimo,.ma: la forza del S.ROSARIO (insieme- accogliendo l’appello del Card.Leo Burke: anno 2016 Crociata del Rosario-mondiale)
è “invincìbile “. Lo ha detto anche la Madonna a Medjugorie,.a Suor Lucia di Fatima,, prima ancora al Beato Alano de la Roche : con il S.Rosario si può ottenere tutto, anche fermare le guerre! Aderiamo all’appello della Crociata mondiale del Rosario, recitiamolo tutti i giorni , specialmente il Primo Sabato del Mese,.dopo la S.Messa. Con Ia recita del S. Rosario si è avuta la vittoria di Lepanto, si è fermata l’avanzata dei Turchi.e l’ invasione di Vienna, è stata ottenuta l’ uscita-definitiva-silenziosa delle truppe russe, che, dopo la II Guerra, tenevano sotto assedio l’ Austria e Vienna: quando cardinali, vescovi, e tutto il popolo fecero processioni recitando il S. Rosario..per le strade di Vienna ! Dovremmo fare anche noi italiani, ora una cosa del genere.,..iniziando-magari per fermare la Legge sulle unioni…