di Mauro Faverzani
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Che nei centri d’accoglienza per rifugiati ci siano delle criticità, è certo. Non però quelle che lamentano le Sinistre plurali ed antagoniste. Tutt’altro. Ancora una volta il problema sta proprio nei rifugiati… Svezia, Kalmar, nel sud-est del Paese: qui c’è uno di questi centri. Tutto dovrebbe filare liscio. E invece capita che qui nei giorni scorsi un rifugiato musulmano abbia minacciato un altro, cristiano, di sgozzarlo.
Specificando anche d’aver già combattuto a fianco di gruppi jihadisti in Siria. Come se la cosa facesse “curriculum” o fosse un trofeo per gente senza scrupoli… Uno così dovrebbe essere immediatamente espulso. Invece è ancora lì. Un’eccezione? Assolutamente no. Poco prima un altro gruppo di cristiani richiedenti asilo, sempre a Kalmar, è stato costretto a cambiare centro, pur di sfuggire alle pressioni ed alle pesanti “attenzioni” esercitate su di loro dai “colleghi” islamici, riusciti a render la vita talmente impossibile da convincerli ad andarsene. Un’altra coppia di cristiani pachistani ha dovuto rifugiarsi in una chiesa, dopo aver notato il nome del marito tracciato sul muro di casa, seguito dalla scritta «A morte!». Vicende precedenti giustificano tanto terrore, Kalmar non è affatto nuovo a queste situazioni…
In una struttura per profughi a Ljusne, sempre in Svezia, lo scorso febbraio, un uomo è stato ucciso ed altre tre persone sono rimaste ferite nel corso di una maxi-rissa scoppiata tra gli ospiti. Che, stranamente, hanno utilizzato coltelli ed armi fabbricate artigianalmente. Armi, che lì non sarebbero mai dovute essere.
La Polizia dovette intervenire in massa ed in assetto antisommossa, per evitare conseguenze peggiori. Ancora: a fine gennaio, in un altro complesso analogo, a de Mölndal, un’assistente sociale, Alexandra Mezher, di soli 22 anni, è stata uccisa a colpi di coltello da un rifugiato somalo, oltre tutto minorenne. Arrestato e sotto custodia. Quando ormai, però, era troppo tardi… Soprusi e violenze, non si contano: nei centri d’accoglienza per profughi, in Siria, molte, troppo cose non sono permesse ai rifugiati cristiani, solo ed esclusivamente a causa della prepotenza di quelli musulmani, che nessuno provvede a mettere in riga.
Qualche esempio: nella struttura di Monsteras, per non andare incontro a ritorsioni e conseguenze, gli ospiti non devono esibire croci al collo, non devono entrare nelle stanze adibite alla preghiera verso la Mecca, non devono sedersi nelle aree comuni quando queste siano occupate da fedeli islamici. Eppure, secondo quanto riportato dall’Assyrian International News Agency, l’amministrazione svedese sembra non capire e si rifiuta di ospitare i profughi cristiani in strutture specifiche, poiché «questo sarebbe in contrasto con i principi ed i valori centrali nella società svedese e nella nostra democrazia», come dichiarato da Anders Danielsson, direttore generale del Consiglio svedese per le migrazioni.
E che vengano perseguitati ed ammazzati, non è in contrasto coi loro «valori»? Molte famiglie cristiane han già dovuto far le valigie e cercare casa altrove, “sfrattate” dalle intemperanze dei vicini islamici. Senza poter contare neanche sulla comprensione, né sull’aiuto degli stessi svedesi, da cui – forse – si sarebbero aspettati maggiore tutela e, soprattutto, più senso della giustizia nel “democratico” Occidente. È stato lo stesso Consiglio per le migrazioni ad aver reso noto come il numero di minacce e atti di violenza denunciati in questi centri sia più che raddoppiato tra il 2014 ed il 2015 ed abbia raggiunto quota 322…
Cambiando Stato, non cambiano le situazioni. Neanche in Germania i centri per rifugiati offrono una protezione adeguata a chi sia cristiano, tanto meno quando si tratti di un musulmano convertito al Cristianesimo: la denuncia è contenuta nello studio messo a punto nei giorni scorsi dall’organizzazione tedesca Open Doors. In tale inchiesta la metà dei 231 rifugiati cristiani intervistati, per lo più provenienti dall’Afghanistan o dall’Iraq, ha dichiarato di venire penalizzata o di subire intimidazioni da parte dei migranti islamici e spesso anche da parte degli agenti di sicurezza interni.
Minacce sono loro giunte, ad esempio, nel caso non avessero partecipato ad una preghiera coranica organizzata dagli altri migranti. Anche qui la soluzione più immediata e praticabile parrebbe quella di separare gli uni dagli altri. Ma nessuno muove un dito. Sconcertante. Stiamo parlando di uomini, donne e bambini, fuggiti dai loro Paesi d’origine a prevalenza musulmana, per evitare persecuzioni e lutti. Li sconcerta scoprirsi di nuovo perseguitati ed intimiditi, oltre tutto in Stati cristiani, ove si erano illusi di trovar finalmente riparo e protezione. Il rischio è che presto tali fenomeni possano non essere più controllabili, né arginabili. E, magari, che non possano nemmeno esser più confinati tra le mura dei centri per rifugiati…
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13 commenti su “Islam: violenze nei centri d’accoglienza in Svezia e Germania – di Mauro Faverzani”
Papa Bergoglio fa sempre in tempo a prelevare altre famiglie e islamiche per affibbiarle, tramite la benemerita comunità egidiana, all’Italia con il corredo di permesso di soggiorno, passaporto e lavoro. Modesta proposta per prevenire: e se invece le portasse, per una volta, nella Città vaticana?
Ottimo! Suggeriamo a Sua Santità ch’è tanto misericordioso, di ospitarli lui: o non ha detto che sono suoi fratelli (va be’, ha detto “nostri”, ma io – posso provarlo con documenti alla mano! – son figlio unico); c’è l’appartamento Borgia libero e anche quello al terzo piano – lui sta nell’Hotel Santa Marta: l’Angelus lo può recitare anche da lì – e c’è addirittura l’intera villa pontificia di Castel Gandolfo, con tanto di piscina privata fatta costruire del grande e santo Giovanni Paolo II.
P.S.: C’è anche l’appartamento lasciato vuoto da Charmansa e dal marito.
L’unico che finge di non aver capito cosa sono i musulmani guidati dal Corano é Sua Santità Bergoglio. Come non ha capito che i cristiani desiderosi di rimanere tali nel rispetto del dogma vorrebbero che Egli li tenesse in considerazione. Insieme alle migliaia di cristiani assassinati dai musulmani. Il Bergoglio fa impressione per il suo relativismo misericordioso, che meraviglia gli stessi relativisti laicisti.
Perché questo atteggiamento del rifugiati musulmani verso i rifugiati cristiani? Ma è semplice: basta leggere il Corano. Il quale dice che noi cristiani siamo infedeli e che dovremmo confertirci all’ultima religione rivelata, ossia l’Islam. In più, siamo impuri, in quanto non facciamo le prescritte abluzioni, soprattutto ogniqualvolta abbiamo un rapporto sessuale con il nostro partner.
Capisco che il Bergoglio, cun una chiesa spaccata sprattutto su problemi di sesso, cerchi l’appoggio musulmano per parare il colpo della loggia LGBT, il Gender nelle scuole, il matrimonio tra gay: tutte…
Questi episodi di intolleranza nei confronti dei cristiani sono figli di una cultura violenta e dominante che trova la sua radice nel corano, basta sfogliarne alcune pagine per trovare in esso incitamenti alla guerra e alla persecuzione nei confronti dei miscredenti, che poi sarebbero tutti i non musulmani. La triste verità è che in un glorioso passato i cristiani sapevano reagire con fermezza per arginare le ambizioni di invasione ed islamizzazione dell’Europa, e ciò era possibile in quanto Gesù CRISTO e la Chiesa Cattolica erano il centro della vita e la guida di ogni europeo. Oggi, invece, si assiste ad una desolante gara a chi si mostra più propenso ad accogliere l’islam decantandone i suoi presunti principi virtuosi e spirituali. Che Gesù e la Madonna ci proteggano.
… cose che l’Islam, a differenza di noi misericordiosi, risolve con decapitazioni e lapidazioni… Con una Europa che ha rinnegato per satanica intenzione le sue origini giudaico cristiane possiamo aspettarci l’accordo con l’Islam per fare fuori il Cristianesimo. Fingono di non sapere che poi toccherà a loro relativisti. Presagendo che gli stessi musulmani accettino una civiltà gay, malata psichicamente e improduttiva. Per intanto, però, ci stanno rincorrendo con le loro culle piene.
… Terribile
Tra l’altro la tristezza è che se lo fanno persone di qualsiasi fede diversa da quella cristiana “non si può generalizzare”, “non si può fare di tutta l’erba un fascio”, “no ai pregiudizi ” etcetc
Se invece un cristiano fa qualcosa siamo tutti pedofili (come quei pochi preti), ladri, Zanisti, fascisti, razzisti, crociati (questo non lo prendo come un insulto io personalmente).
Di una tristezza e disonestà intellettuale imbarazzante il nuovo pensiero unico..
1)accogliere solo cristiani:i musulmani portano da noi la guerra che hanno da sempre nel cuore
2)scappano da guerre?ci tornino!
3)ci crepino…..visto che le scatenano!
Vi siete accorti che queste notizie non passano nei media generali? Certamente si’. Perché? Perché passerebbe il messaggio effettivo: chi sta partendo non sono i poveri rifugiati, ma la feccia della civiltà cui appartengono, e di cui essa non vede l’ora di liberarsene.
Cari amici di Riscossa ci diciamo sempre le stesse cose! siamo ogni volta punto e daccapo…
Purtroppo siamo vittime di politiche scellerate, che invece di mettere al primo posto i bisogni ( e sono tanti) degli italiani, questi che fanno?
danno la precedenza ,su tutto, agli immigrati!!!!!!
Ma li avete visti? a me non sembrano che muoiono di fame, sono belli pacioccosi e ben nutriti, altro che costole da fuori.
Mi sale il sangue al cervello poi…quando bergoglio disprezza gli immigrati cristiani e adora quelli feroci di Allah.
Altro che condannare e demonizzare le crociate come molti vorrebbero,benedette furono le crociate e le battaglie come quella di Lepanto;senza di esse oggi l’Europa sarebbe tutta islamica.Come mai una volta i papi erano anche guerrieri,mentre adesso si calano le braghe davanti all’islam?
Ferdinando e Isabella cacciarono i mori dalla Spagna,allora i re cristiani combattevano contro i mussulmani,persino Vlad Tepes (detto Dracula) combattè contro i turchi.Ci vorrebbero di nuovo dei monarchi cristiani e dei papi santi che guidino il continente europeo e lo liberino dai
mao-mettani.Altro che demonizzare il Medioevo cristiano!E’ stato il periodo più fulgido della nostra civiltà.Oggi dobbiamo accontentarci di Salvini,
Meloni,Orban ed Hofer,ma speriamo che il vento giri e qualcosa o Qualcuno dia presto la sveglia ai cristiani sempre più tiepidi e rassegnati.
Ogni giorno la propaganda del regime ci dice che “abbiamo salvato” TOT migranti,rifocilliamoli pure sulle navi ma riportiamoli in Libia.
Caro amico Trevia, al buonismo soggiace il masochismo, ovvero il disprezzo e la devastazione della identità cattolica – l’Occidente è impestato dal pensiero iniziatico e dal neopaganesimo -sono convinto che gli islamici abbiano misurato la debolezza dell’infartuato cuore occidentale e sappiano muoversi comodamente nella vastità del morboso sincretismo (pseudo ecumenico) in scena nei teatrini del progressismo parrocchiali – purtroppo la teologia circolante nel vertice vaticano ha perso la bussola e ha rovesciata l’ecumenismo in un cosmopolitismo ciarliero e sconcertato, una ideologia di conio massonico e di struttura autolesionistica … la scena dell’umiliante disastro universale è perfezionata dal neopaganesimo in corsa sfacciata e rovinosa negli ambulacri della destra onirica e tossica …
sig. Massimo Trevi, non scappano da nessuna guerra! ma quale guerra!!!!!!!!!
qua in Italia, sanno che troveranno l’America! per loro è il Paese del bengodi…
Intendiamoci bene: che ci sia una parte di queste persone a scappare da guerre, fame e persecuzioni religiose, e’ fuori dubbio. Il problema e’ duplice, perché i) non abbiamo risorse sufficienti per tutti e ii) la parte restante e’ fatta da furbi, delinquenti e criminali. La vera questione e’ come fermarli. Come opporsi ad un’invasione?