Il Vaticano apprezza l’aborto?  –  di Marco Tosatti

Il Vaticano apprezza e elogia l’aborto e la contraccezione? E’ una domanda legittima, dopo l’intervento del rappresentante della Santa Sede all’Assemblea della salute del Mondo, delle Nazioni Unite, in cui si approvano alcuni degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) miranti a ad assicurare “vite sane”.

di Marco Tosatti

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Il Vaticano apprezza e elogia l’aborto e la contraccezione? E’ una domanda legittima, dopo l’intervento del rappresentante della Santa Sede all’Assemblea della salute del Mondo, delle Nazioni Unite, in cui si approvano alcuni degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) miranti a ad assicurare “vite sane”.

Ora, uno degli obiettivi inclusi nell’elogio, in particolare l’obiettivo 3.7, chiede “l’accesso universale ai servizi di assistenza sanitaria sessuale e riproduttiva”. Nella conferenza del Cairo del 1994 le Nazioni Unite chiarì che cosa significavano questi termini: fornire alle donne strumenti di “contraccezione moderna” e “pianificazione familiare” facendo ricorso “all’aborto sicuro dove è permesso dalla legge”.

Monsignor Jean-Marie Mupendawatu, segretario del Pontificio Consiglio per la cura pastorale e la salute, ha dichiarato all’assemblea: “La delegazione della Santa Sede esprime il suo apprezzamento per l’enfasi vitale sulla dignità della persona umana e la forte focalizzazione sull’equità che si evidenzia nell’impegno che nessuno sia lasciato indietro”.

Ma invece di porre riserve sull’accesso universale all’aborto legale, mons. Mupendawatu ha detto all’assemblea che bisogna fare di più “per combattere il climate change e il suo impatto sulla salute”. Lifesitenews ha chiesto al prelato di chiarire se l’elogio espresso in assemblea coprisse anche contraccezione e aborto, ma non ha avuto risposta.

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fonte: La Stampa

14 commenti su “Il Vaticano apprezza l’aborto?  –  di Marco Tosatti”

  1. Tramontata “l’ossessione” per l’aborto, il suo posto è stato preso da una vera e propria ossessione (questa sì degna di tale nome!): il climate change, che si contende il primato con la cosiddetta accoglienza verso i migranti.
    Così sicuri che il supposto cambiamento climatico sia causato dall’uomo e che la sua cura dipenda sempre dall’azione umana. Potrebbe. Potrebbe anche essere. Ma con una diagnosi e una terapia diverse da quelle indicate dall’unione neochiesa – mondo. Diagnosi e terapia il cui centro è Dio: se l’uomo è causa (diretta o indiretta) dei cambiamenti climatici e se deve agire per contrastarli, solo il ritorno a Dio è la strada giusta. Ma chi ne parla più in questa chiesa? Rimane ancora l’orgoglio umano: l’orgoglio di chi pensa di essere sempre lui in grado di cambiare il clima, sia in un verso che in un altro.

  2. Cesaremaria Glori

    Se si fa finta di ignorare che tutto sia governato da Dio, provvederà Lui a rammentarcelo servendosi proprio di ciò che stiamo divinizzando, cioè la natura che crediamo di avere in potere

    1. Concordo al 100% con lei!
      Quel “prelato” o è sommamente ignorante o è un carrierista o un lurido abortista/contraccezionista!
      Ricordiamocelo nel caso sia designato “papa”!

  3. Il clima, cara Claudia, è ormai bello e cambiato. Ma come lei lascia intendere, non si tratta di variazioni meteorologiche; magari fosse così! Almeno ad essere danneggiati sarebbero solo i corpi. Qui. Invece c’è di mezzo qualcosa di molto più prezioso: la salvezza delle anime.

  4. L’inno semiufficiale dell’ONU è “Imagine” di J.Lennon.
    Il testo è satanismo puro – non camuffato e non moderato

  5. luciano pranzetti

    Ma non è Bergoglio che ha detto: “Non possiamo parlare sempre di aborto ed eutanasìa”? E se non se ne parla, vuol dire che, sotto sotto, li si approva coprendo questo tacito consenso con la causa della ecosostenibilità. L’adozione, inoltre, indiscriminata della lingua inglese per definire ogni argomento – id est: climate change – dice che la colonizzazione della massoneria angloamericana è arrivata a tarpare e a condizionare anche i cervelli robotizzati della Curia. Anche questo va messo nelle profezie della B.V. de La salette.

  6. Infatti, Gesù dice chiaramente che ogni peccato commesso dall’uomo, piccolo o grande, contro l’uomo o contro la natura non ha limiti di spazio e di tempo, giunge all’universo, il quale ce lo rimanda come un boomerag attraverso cambiamenti climatici, eruzioni vulcaniche, emissioni solari, ecc. Il Signore, come nella tempesta sedata, potrebbe intervenire ma l’uomo non sa chiedere perdono, non sa “chiedere” aiuto, non lo riconosce come Colui che tutto può. Gesù è con noi nella barca ma noi non facciamo come Pietro che gli chiede di “svegliarsi” perché periamo, ma superbamente ci sentiamo esperti di ogni cosa e contiamo sull’uomo. E allora perché la nostra preghiera abbia effetto “universale” e “infinito” diciamo prima di ogni preghiera e azione: “nella Tua Volontà Gesù”, come ha insegnato a Luisa Picarreta. E Gesù svuoterà la barca dell’acqua che l’appesantisce, calmerà il vento e i marosi. Solo questa sarà la nostra forza a beneficio di tutti.

  7. Come difesa della dottrina irriformabile, l’Armata Brancaleone e’ organizzata meglio. E Lucifero ride, ride a crepapelle.

  8. Per la neochiesa bergogliana conta soltanto la povertà materiale dei popoli del terzo mondo.La ben più grave povertà spirituale dei popoli europei non le interessa . Che squallore .

  9. Mi pare chiaro che il prelato dalla faccia allarmante è solo un emissario della chiesa di Bergoglio, che non si smentisce e che si farà mandante di altre cose che gridano vendetta davanti a Dio.

  10. Come si può pretendere che dalla nuova chiesa conciliare – non cattolica e in continuo aggiornamento al mondo – vi sia una gerarchia CATTOLICA? Da Roncalli in poi la chiesa visibile è entrata in un processo irreversibile di adeguamento al mondo. La Chiesa Una Santa Cattolica e Apostolica si trova altrove ossia dove il Santo Sacrificio della Messa è celebrato da sacerdoti formati in seminari della Tradizione (e non da presbiteri novus ordo anche se incaricati talvolta di “celebrare la forma c.d. straordinaria). Mi avvalgo delle parole di Sant’Atanasio che pagò un alto prezzo per la sua “ostinazione” nel voler rimanere cattolico: “…..Essi sostengono che rappresentano la Chiesa, ma in realtà sono quelli che sono a loro volta espulsi da essa e vanno fuori strada. Anche se i cattolici fedeli alla tradizione sono ridotti a una manciata, sono loro che sono la vera Chiesa di Gesù Cristo.” (Sant’Atanasio, Coll. Selecta SS. Eccl. Patrum. Caillu e Guillou, vol. 32, pp 411-412)

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