Di Luciano Garibaldi
Il volume «Il forte di Cima Campolongo», di Leonardo Malatesta, giovane storico militare vicentino, edito dalla casa editrice Temi di Trento, analizza per la prima volta, utilizzando documentazione archivistica inedita italiana ed austriaca, la vicenda costruttiva e bellica del forte Campolongo nell’altipiano di Asiago. La ricerca è stata sponsorizzata dal Comune di Rotzo, dalla Provincia di Vicenza e dalla Regione Veneto. Il volume, che si avvale delle prefazioni di S.A.R. il Principe Amedeo di Savoia-Aosta, del generale Pino, Comandante del Comando Militare Esercito del Veneto e del Vice Presidente della Provincia di Vicenza, dott. Dino Secco, tratta della politica militare italiana, dei concetti costruttivi, delle artiglierie ed infine della storia bellica del forte Campolongo, a difesa del confine della Val d’Astico, che assolse il suo ruolo bellico, durante la cosiddetta «guerra dei forti».
Il libro è il primo di una collana storica intitolata «Le Sentinelle di Pietra», diretta da Leonardo Malatesta, che intende analizzare, con singole monografie, tutti i forti italiani ed austriaci costruiti dalla fine dell‘800 alla 2ª guerra mondiale.
Grazie ad un apparato fotografico e cartografico inedito italiano ed austriaco, il lettore, oltre a conoscere la storia del forte può, utilizzando le cartine e le fotografie sia d’epoca che dei giorni nostri, scoprire questa fortificazione fino ad oggi poco conosciuta ed inserirla nel contesto delle vicende della prima guerra mondiale.
Leonardo Malatesta è nato a Malo (Vicenza) nel 1978. Si occupa di storia militare italiana ed europea dell’età contemporanea. Tra i suoi libri, «Il dramma del forte Verena», che fu distrutto il 12 giugno 1915 e la cui distruzione l’autore racconta con le sconvolgenti verità provenienti dagli archivi militari, e «La guerra dei forti»: dal 1870 alla grande guerra, le fortificazioni italiane ed austriache negli archivi privati e militari.
L. Malatesta, «Il forte di Cima Campolongo», Temi, Trento, 2009, 308 pagine, € 20.