Sabato 14 aprile alle 20.30 presso la Chiesa del Sacro Cuore di Gesù a Verona verrà eseguita una lettura recitata curata dalla Compagnia teatrale “Le due valli” tratta da: Assassinio nella cattedrale di Thomas Stearns Eliot (1888-1965). La Schola Cantorum di canto gregoriano “Sancti Georgii” accompagnerà la recita con i seguenti canti: Ave Maris Stella (tono solenne), Invocabit me (Introito I Domenica di Quaresima), Puer natus (Introito Natale), O Emmanuel (dalle Antifone “O”), Beata Mater (Antiphona mariana), Magnificat (II tono), Cantate Domino (Introito V Domenica T.P.) e Jesu, dulcis memoria (Inno vespro festa S.S. Nome di Gesù). Si tratta di una prima assoluta che vuole rendere omaggio a S. Tommaso Becket, ucciso il 29 dicembre 1170 dai cavalieri del re Enrico II di Inghilterra.
Tommaso, un tempo uomo di fiducia e cancelliere del re, era stato ordinato arcivescovo di Canterbury e Primate d’Inghilterra su proposta del re stesso, che intendeva servirsene per meglio controllare la Chiesa. Una volta assunta la carica, Becket si dimostrò, al contrario, un coraggioso paladino della libertà della chiesa cattolica inglese, al punto da subire l’esilio. Una volta ritornato in patria la sua sorte terrena si compì in breve tempo. Il suo martirio e la sua memoria fu oggetto, da subito, di devozione popolare e sulla sua tomba si verificarono miracoli, divenendo meta di pellegrinaggi. In questa riduzione della sacra rappresentazione scritta dal drammaturgo Eliot negli Anni ’30 si sono conservati i cori delle donne di Canterbury e qualche brano di Tommaso Becket con l’accompagnamento di un coro gregoriano che ne sottolinea i momenti più rappresentativi. Interessante è considerare la riflessione che sulla vicenda di S.Thomas Becket fece negli anni ’20 lo storico cattolico Hilaire Belloc (1870-1953).
Per Belloc, grande estimatore e amico di Gilbert Keith Chesterton (1874-1936), lo spirito che animava Becket a combattere era la volontà che la Chiesa non fosse mai sottoposta al potere civile. Analizzando da storico i manuali che riguardavano la vita di Becket, Belloc ritenne opportuno dipanare la sua vicenda storica sino al glorioso martirio ed all’entusiasmo popolare. Scriveva ancora Belloc: “Ora il cattolico che s’avvicina a questa mirabile storia, qualora legga tutti i documenti originali che la riguardano, l’afferra abbastanza facilmente nel suo intimo senso. Egli vede che l’atteggiamento assunto da S.Tommaso nelle sue particolari pretese non era molto giustificato ma appena continua a leggere e rileva la rapida e profonda trasformazione che di tutta la civiltà si va compiendo nella sua generazione egli riesce presto a vedere che S.Tommaso si erge in particolare a difesa di quelle che erano state le manifestazioni concrete della libertà ecclesiastica nel passato”. In merito specifico all’entusiasmo popolare, ai pellegrinaggi sulla sua tomba e alla fioritura di miracoli, Hilaire Belloc così ricordava: “Ad un cattolico non riesce difficile comprendere le ragioni di questa esplosione d’entusiasmo popolare: la garanzia dei beni e dell’esistenza morale dell’uomo comune contro le minacce dei ricchi e della prepotenza statale, che è data dall’autonomia della Chiesa. In S.Thomas Becket aveva trovato un campione tenace fino alla morte, giacché la morale ordinata dalla Chiesa è garanzia di libertà”.