Una dichiarazione di Alfonso Indelicato sui fatti accaduti all’ospedale di Saronno.
Redazione
Conosciamo tutti il caso delle morti sospette all’Ospedale di Saronno. Il nostro amico Alfonso Indelicato ci ha inviato il testo della dichiarazione da lui fatta in consiglio comunale:
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In fondo il Dott. Leonardo Cazzaniga ha soltanto anticipato i tempi, e dobbiamo quindi definirlo un precursore. Certo si è fatto un po’ prendere la mano allargando il settore dei suoi interventi, ma nella sostanza egli ha agito in linea con gli indirizzi che, in materia di temi etici, nella nostra Italia si vanno sempre più consolidando.
Gli elementi ci sono tutti: l’ospedale con la sua sala asettica, il medico sapiente, l’infermiera competente, gli strumenti idonei. E’ mancato il consenso del paziente (si può chiamarlo così?) ma, si sa, l’importante è cominciare, mettere le basi, porre le fondamenta. Per esempio quando il Parlamento ha approvato le unioni civili ha dovuto lasciare fuori della porta la stepchild adoption, sulla quale non vi era garanzia di raggiungere la maggioranza. Ma l’on.le Cirinnà ha subito dichiarato che tale radiosa conquista civile è soltanto rimandata, e che la vittoria del sì al referendum di domenica renderà l’evento più vicino (questo testo è stato scritto prima del referendum – NDR)
E poi a Eluana Englaro, fatta morire privandola dell’acqua e del cibo, fu chiesto il consenso? Mi sembra di ricordare di no.
L’importante è mettere le basi, dunque. E poi, un passo alla volta. Possiamo quindi dire che il Dott. Cazzaniga le ha messe, o davvero riteniamo di condannarlo nel momento in cui ci prepariamo alla prossima legge sull’eutanasia senza battere ciglio?
Saronno 2.12.2016
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Alfonso Indelicato
Consigliere comunale di FdI – AN eletto a Saronno
11 commenti su “Il futuro è dietro l’angolo (di piazzale Borella)”
Bravo.
Riflessione estremamente coerente.
Sì, tutto vero. Questi mostri li ha partoriti questa nuova società dei disvalori. Sono il frutto del pensiero dominante.
Ho esperienza profonda di una “casa di soggiorno per anziani”, sempre nel Nord-Ovest, gestita con due idee fondamentali:
1- “Lasciate ogni speranza, o voi ch’entrate”. Entrate in un lager, da cui l’uscita è prevista in un unico modo.
2- “Ha un senso la vostra vita?”. Non mi risultano uccisioni dirette, ma confinamenti in sedia a rotelle di persone normalmente abili sì. Fino alla morte.
C’è anche una terza idea (sentita con le mie orecchie): “Vuoi mettere, fra noi e le suore?”
Il brutto è che c’è gente che codeste dichiarazioni le prenderà sul serio, e ne approverà l’applicazione.
Quello che è avvenuto in un ospedale del civilissimo Nord è mostruoso, ma non è forse questo il moderno e civile “trend” antropologico? Gli spiriti progressisti e “alla moda”, quelli che vogliono il testamento biologico e apprezzano chi, impaziente di morire, corre in Svizzera per farsi ammazzare, porteranno in trionfo il medico e la sua complice e forse li convinceranno a entrare in politica tra i radicali per diventare poi ministri della salute, prima l’uno, poi l’altra.. Sbaglio forse a pensare che il demonio si sta impadronendo di noi?
No, non sbaglia…….
Condivido pienamente quanto afferma l’ottima Cattolica Bambina!
Ben detto. Adesso dobbiamo sorbirci l’indignazione farisaica dei media…
“L’importante è mettere le basi” : è così che pensano di agire. Mi ricorda qualcuno che ha scritto in più di un’occasione che l’importante è avviare processi…
E perché sarebbe necessario il consenso? In fin dei conti e’ presumibile l’assenso alla dolce morte in coloro che ormai soffrono le indicibili pene della malattia terminale (soprattutto se minorenni). Quindi non eutanasia: chiamiamola accompagnamento alla fine. Mio Dio! Com’è facile all’orrore darsi un dolce nome!
Ottimo.