di Giovanni Lugaresi
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Un altro anno con l’Associazione nazionale Alpini: il 2018, conclusione delle celebrazioni per il centenario della Grande Guerra, che il sodalizio delle Penne Nere ha voluto sottolineare, per così dire, anche con il “Calendario storico”, che nella sintesi illustra eventi e personaggi, come nelle edizioni precedenti.
Che il 2018 sia un “anno pieno di significati”, che ci ricorda “il culmine di cento anni di storia della nostra Patria… è l’anno che ci invita a fare memoria di tanti giovani caduti per il bene della Patria”, lo evidenzia il presidente nazionale dell’Ana Sebastiano Favero in apertura di Calendario, al quale si associa il comandante delle Truppe Alpine generale Federico Bonato. Scorrendo mese per mese, quello che sarà il nuovo anno, ecco diverse rievocazioni, scritte e illustrate con grafici e fotografie.
Si inizia con la “Evoluzione dei confini (1915-1918)” a dare visione del susseguirsi dei combattimenti, e con le Perdite subite. Quelle delle potenze alleate furono 9 milioni e 900mila, di cui sei milioni caduti militari. Tra queste, l’Italia ebbe 1.240.000 morti, di cui 651mila militari e 589mila civili. Per quel che riguarda i luoghi dei combattimenti, ecco il Cavento, l’Adamello, il Grappa. Poi, non mancano riferimenti a sacrari e musei all’aperto, brani di lettere dal fronte, come quella di Carlo Locatelli, sottotenente bergamasco (classe 1893) del Battaglione Morbegno, caduto il 26 maggio 1918 per le ferite riportate nel combattimento in zona Presena, medaglia d’argento al valor militare: “… Poi venne il miracolo del Piave, quattro gatti affamati e sfiniti hanno resistito, hanno fermato il nemico. La resistenza del Piave è la più grandiosa pagina della nostra storia…”.
Singolare questa dichiarazione, fatta a caldo, per così dire, e che riporta alla memoria quel che alla fine del conflitto avrebbe osservato Giuseppe Prezzolini: essere stata sul Piave, la vera vittoria italiana, mentre a Vittorio Veneto si trattò del colpo di grazia inferto all’esercito austroungarico.
Non mancano, in questo calendario, i riferimenti al presente dell’Ana: con una documentazione fotografica, per esempio, dell’adunata nazionale del maggio scorso a Treviso, i dati della Protezione Civile, del Centro Studi, delle Grandi opere compiute all’indomani del terremoto nel Centro Italia. Sì da dare, con la storia di un secolo fa, utili informazioni sulla realtà odierna delle Penne Nere. Progetto e redazione del Calendario sono di Luigi Bertino – collaborazione Centro Studi Ana e “L’Alpino”.