Quando si prescinde dalla precisa ricostruzione dei fatti e si sparano subito sentenze su stampa e televisione, la civiltà è già morta. Perché una testimone che ha “osato” dire che l’aggredito era l’italiano è stata minacciata? Come fa un prete a sapere le cause di morte prima della conclusione dell’autopsia? Quali garanzie di un giusto processo ci saranno, in questo clima di isteria?
Redazione
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I fatti di Fermo sono noti a tutti, almeno nel loro triste punto essenziale: Emmanuel Chidi Namdi, negro, nigeriano, è morto dopo una colluttazione con Amedeo Mancini, bianco, italiano.
Dati i fatti di cui sopra, se l’Italia fosse ancora un paese civile si aprirebbero delle indagini, al termine delle quali si potrebbero formulare uno o più capi di accusa verso ignoti o verso persone identificate da rinviare a giudizio. Inutile aggiungere che le indagini comportano interrogatori di testimoni, esami autoptici, acquisizione di eventuali filmati del fatto. Inoltre, e non è davvero cosa secondaria, dove si giunga all’identificazione dell’uccisore, sarà necessario stabilire se questi possa invocare una causa esimente da pena (quali, ad esempio, la legittima difesa e lo stato di necessità) e se non vi sia stato un eccesso colposo nell’esercizio del diritto di legittima difesa. All’opposto, si deve anche indagare se invece non vi sia stata la precisa intenzione di uccidere e se non sussista l’aggravante della premeditazione. Un’altra possibilità: l’aggressore aveva solo l’intenzione di causare alla sua vittima un evento minore (percosse o lesioni), ma il risultato della sua azione è andato al di là delle sue intenzioni. Si parla in tal caso di omicidio preterintenzionale. Inoltre bisogna stabilire se l’aggressore ha agito con colpa cosciente o con dolo eventuale.
E potremmo approfondire ancora di più gli argomenti. Ma qui non vogliamo fare un “bigino” di diritto e procedura penale, ma solo mettere in luce l’importanza di indagini corrette che consentano al giudice di emettere un giusto verdetto. La posta in gioco non è da nulla, perché l’imputato può essere rimesso subito in libertà, laddove si riscontri che ha agito in stato di legittima difesa, o può addirittura essere condannato all’ergastolo, laddove si stabilisca il dolo con eventuali aggravanti, quali la premeditazione. Nel mezzo, stanno gli anni e anni di galera che l’imputato potrà subire in altre ipotesi (eccesso colposo di legittima difesa, omicidio preterintenzionale, eccetera).
Non sappiamo nulla sui signori Emmanuel Chidi Namdi e Amedeo Mancini. Sappiamo però per certo che se il morto è negro e l’uccisore bianco, non per questo siamo necessariamente di fronte a un fatto di “odio razziale”. Bisogna indagare. E sappiamo per certo che se il morto è negro e l’uccisore bianco, non per questo siamo necessariamente di fronte a un omicidio volontario. Bisogna indagare.
Ma qui non si indaga, anzi, si salta a piè pari l’indagine, perché la sentenza è già stata emessa dall’isteria conformista, pilotata dagli organi di informazione di regime e sobillata dai soliti elementi che hanno in mano, solo loro, la verità: politici e preti conformisti, associazioni che sanno tutto sul “migrante” (buono e bravo, a prescindere), pubblici amministratori sempre impegnati nel belare con il coro e compagnia bella.
Per salvare un minimo di civiltà e di dignità, sarebbe bello che qualcuno rispondesse a qualche legittima domanda:
- Come può Don Vinicio Albanese (prete molto “sociale” e quindi sicuro di non perdere il posto) affermare “Emmanuel è stato ucciso dalle botte”? (vedi ANSA). Nota bene: questa affermazione è stata fatta prima dei risultati dell’autopsia, dai quali si evincerebbe che la vittima è stata colpita con sicurezza da un solo pugno e che la causa di morte è stata la frattura cranica riportata cadendo a terra.
- Perché una testimone, che ha un nome e cognome, Pisana Bacchetti, e che ha dichiarato di aver visto il Namdi aggredire il Mancini e che quest’ultimo avrebbe reagito con un solo pugno (purtroppo fatale), è stata addirittura minacciata? Altri testimoni hanno dato versioni simili a quella della Bacchetti.
- Perché c’è discordanza tra il rapporto scritto dal comandante della pattuglia della Polizia locale intervenuta sul posto e le dichiarazioni verbali di alcuni agenti?
La linea della difesa del Mancini è nota: si sostiene che il Mancini è stato aggredito violentemente dal Namdi, che ha così reagito all’insulto lanciato a sua moglie dal Mancini stesso. Il Namdi avrebbe colpito più volte con colpi di karatè e con un palo segnaletico il Mancini e questi avrebbe sferrato, per legittima difesa, il pugno fatale.
Come si vede, il quadro dei fatti è tutt’altro che chiaro e accertato in via definitiva. L’unica certezza è che il Mancini, se ha dato della “scimmia” alla moglie del Namdi, è un cretino. Ma non si può rischiare l’ergastolo solo perché si è cretini.
Il giusto cordoglio per la morte si è trasformato nel solito esempio di imbecillità conformista. Mancini è colpevole, a prescindere. Se il morto fosse stato di razza bianca, l’isteria di regime avrebbe reagito nello stesso modo?
E così domani i funerali saranno l’occasione per la passerella degli indignati-democratici-inclusivi a prescindere. Ci sarà la signora Boldrini, che di occasioni non ne perde una, ci sarà il sindaco di Fermo “con il gonfalone del Comune”, ci sarà il presidente del Consiglio regionale, eccetera.
In questa atmosfera, in cui le cosiddette “autorità” avallano con la loro presenza la dichiarazione di “colpevolezza a prescindere” del Mancini, quali garanzie ci sono perché questi abbia un equo processo? Non ci sarebbe da stupirsi se i legali richiedessero uno spostamento del processo per legittima suspicione.
Il quadro finale è desolante. C’è un morto, c’è comunque il dolore per una morte, ma di questo, agli alfieri del conformismo, non gliene frega nulla. Sono saltati felici sul cavallo del “bianco cattivo-negro buono” perché sanno che quello è, per ora, il cavallo vincente. È non è questo un atteggiamento razzista?
Chi perde, in modo irreparabile, in questa triste vicenda, è l’Italia, ridotta da nazione civile a passerella di barbari, che celebra i suoi “processi” in atmosfera di isteria, con colpevoli che “devono” essere colpevoli e vittime che “devono” essere vittime. La Giustizia è morta, resta la giustizia dell’urlacchiata popolare e dell’opportunismo dei servetti del regime. E l’Italia muore.
44 commenti su “I fatti di Fermo e l’imbarbarimento della giustizia”
L’Italia è già morta, carissimo e sempre eccellente Direttore. Date le premesse e le assicurazioni sulla personalità del cosiddetto “aggressore” espresse fin da subito da un illustre personaggio, quale è divenuto negli anni don Vinicio Albanesi, prete iperimpegnato nel sociale e, come si vede, strenuo difensore degli immigrati (a prescindere, pare di capire), che ospita di certo non gratuitamente, come potremmo pensare che a breve emerga un più attento ed oculato esame dello svolgimento dei fatti? O se avverrà, poiché ancora si spera che avvenga, se la legge è davvero uguale per tutti, saranno note le risultanze o tutto cadrà nel silenzio? In questo clima dittatoriale a cui stiamo soggiacendo, quali verità ci verranno offerte? Il mondo va come il Grande Fratello vuole che vada. E dunque cosa aspettarci di buono?
La Giustizia è morta da molti anni.
Siccome siamo fuori dalla libertà, sempre mi interrogo su quali meccanismi facciano leva questi sollevatori di polveroni. E’ l’urlo che attanaglia il basso ventre? Questo, montando come marea, oscura il giudizio? E’ un processo imitativo del capo e/o dei capi che fa ripetere agli intruppati le parole d’ordine? E’ lo sciogliersi nel gruppo- contro qualcosa o qualcuno, che procura una vertigine di onnipotenza? Questi concetti ossessivamente indotti e acriticamente fatti propri fungono poi da interruttori, tipo accoglienza? Per cui si pronuncia il concetto e si innesta la reazione a catena? E qual’è il metodo, per addormentare la coscienza di tante persone, farle assopire, iniettare loro i concetti guida e farli reagire come “devono”? Credo che bisogna lavorare su questo metodo e smontarlo, sono più di 50 anni che miete vittime e divide la nostra patria.
Oggi il razzismo è dei bianchi contro se stessi.Il tutto fomentato da preti fuori di testa, sinistre ed ex sessantottini.La parola d’ordine è:nero, quindi bravo bello e buono!E invece sono culture tribali che nella storia del mondo non hanno mai combinato niente, un po’ di prudenza almeno ci vorebbe. E che dire della moglie che ha mentito per mandare il bianco all’ergastolo e lo ha anche morsicato in modo bestiale? Non dovrebbe essere incriminata? Macchè, è un’eroina! Continuiamo così e ci consegneremo mani e piedi a questa gente e dopo sarà troppo tardi.
Domanda: e se il morto, invece del negro, fosse stato l’italiano si sarebbe scomodato tutto il boldrinume?
la patria del diritto? i tre gradi di giudizio? la presunzione di innocenza del reo? la legittima difesa? i giornali sono tribunali che non ammettono appello? la differenza corre tra un cretino e un ergastolano? O no?
magnifico l’articolo di Paolo Deotto. uno scritto esemplare.
perchè è in ATTO IL GENOCIDIO, sociale, culturale, identitario e fisico degli Italiani e degli Europei ,voluto dai poteri okkulti oltreoceano. Ecco cosa scrive una di queste pedine:
” Vecchia Europa e nuova Europa, non significate nulla, non siete nulla. Siete una colonia americana, ritirate le vostre bandiere e riconoscete lo status coloniale. Siete una destinazione esotica, l’unica cosa che sapete fare.
https://apostatisidiventa.blogspot.it/2016/07/lotta-contro-le-radici-cristiane.html
Ecco che colpire un Italiano, discendente dal Japheth figlio maggiore di Noè a cui fu affidata tutta l’Europa compresa la Russia e la grande Armenia (oggi turchia) e al quale fu profetizzato che avrebbe abitato i Tabernacoli di Sem, significa dare sfogo alle primordiali vendette nate in seno ai discendenti di Sem (america, medioriente, cina, india) ) e di Cam (africa).
Da Sem solo un ramo rimase puro, fino a che nacque Gesù, poi quel ramo non ebbe più motivo di esistere.
Altro che radici…
…i copioni, soprattutto giornalistici, sono scontati e già scritti: il delitto è sempre “efferato”, il caldo è sempre “torrido”, il “di colore” è sempre perseguitato o almeno emarginato… ergo il contrapposto “bianco” è sempre razzista!
(continua)
Altro che radici “giudaico-cristiane” come qualcuno ha il coraggio di scrivere in giro per il web e non solo: un’affermazione che dimostra una crassa ignorannza storica, geografica e teologica, a smentire questi imbonitori è la stessa Sacra Scrittura per bocca di Giacobbe padre di Giuda da cui proviene il Ramo puro da cui nacque il Salvatore N.S.G.C.
“Lo scettro non si toglierà da Giuda , né l’impero alla sua discendenza, finchè
venga Chi dev’essere mandato ed Egli sarà l’aspettato delle Nazioni”. (Gn 49,10)
Infatti dopo la venuta di Gesù Cristo anche la Tribù di Giuda si disperse perché non ebbe più motivo di sussistere e così venne a compiersi la Profezia di Giacobbe!!!
Non è che ci voglia chissà quale “laurea” per capire queste cose che sono a dir poco disarmanti nella loro semplicità!!!
No, non ci vuole nessuna laurea, basta il semplice buon senso dei nostri cari nonni, ma purtroppo il mondo è in mano a una cricca di malfattori, bugiardi come il demonio, ipocriti e ingannatori delle nazioni, ma non s’illudano, la scure è già alla base dell’albero…
purtroppo il mondo è in mano a una cricca di malfattori, bugiardi come il demonio, ipocriti e ingannatori delle nazioni.
Concordo Catholicus!
Il fatto è che le supposte radici “giudaiche”, oltretutto anteposte a quelle Cristiane, denota un’abietta ignoranza: l’Italia è stata la prima Nazione (dopo l’Armenia) che ha messo in pratica la disciplina astronomica e l’ha insegnata pure ai Greci. Non solo, i Greci divennero tali dopo che assunsero una certa indipendenza, in realtà furono tribù di Tirreni (antichi Italici Etruschi chiamati anche Pelasgi) che andavano e venivano dall’Italia alla Grecia: la fondazione delle Isole Lemno e Imbro ad esempio, sono di origine tirrenica. A questa gens si aggiunsero le numerose tribù Celtiche, ossia grandi famiglia di stampo patriarcale, e infine i Romani. Chi in un modo chi in un’altro quando si stanziarono contribuirono alla nascita delle varie tradizioni locali. L’archeologia seria conferma!
Poi ci sono i cialtroni con le loro “scoperte”…..
Sono ormai da anni convinto che dopo la rivoluzione culturale del 1968 con l’ inversione dei poli socio-culturali il processo di rimbambimento progressivo non è più appannaggio dei vecchi bensì dei ggiòvani.
orate fratres
PS ma non mi pare di avere notato alcuna presenza istituzionale relativamente ai nostri connazionali trucidati a Dacca, mi sono perso un pezzo o è davvero andata così?
c
Aggiungo anche che tutto ciò è stato reso possibile grazie al konciliabolo vatikano 2 e ai papi da g23 a bergoglio, grazie all’ekumenismo, libertà religiosa che ha svuotato l’anima della Fede vera verso il Dio Vero Gesù Cristo!!!
Un regime, certamente, ma non un bieco regime alla Salazar: un regime che instaura le libertà di Babele e di Sodoma
Sono disgustato dalla solita presidenta, sono disgustato dai soliti giornalettisti, ma quello che di più , non sopporto, è il solito prete del diavolo, che non perde , occasione (mediatica), per continuare , a scassinare , la società , Italica, mi vien da dire che bisognerebbe inventarsi, un reasto , per questi delitti.
Detto questo , trovo ,ancora più , incredibile , che questi signori , ci stanno facendo , diventare , anticlericali , un vero incubo che fino ,a qualche anno fà , no mi sarei nemmeno , sognato.
già l’Italia muore o l’hanno fatta di già morire?
Grazie ancora una volta al nostro Direttore per aver sottolineato con chiarezza e precisione non solo l’indegno uso strumentale di una tragica vicenda, ma anche le troppe cose che ancora non quadrano in essa, o meglio in come è stata raccontata: in modo precipitoso, roboante e forcaiolo. Se le autorità inquirenti avessero altrettanta apertura alla realtà e sì tanto desiderio di giustizia, una verità accertata potrebbe infine emergere con buona pace di tutti; possiamo solo sperarlo. E possiamo solo sperare che una EVENTUALE (ripeto, eventuale… ma non poi così pazzesca, pare) verità un po’ diversa dalla prima scatenata versione (razzismo, estremismo di destra, immigrati buoni a priori, vedova santa subito eccetera)… non venga disciplinatamente addormentata per non disturbare i manovratori. Ai quali, triste dirlo ma è evidente dalla passerella dei proclami, non parrà vero di ritrovarsi una “briscola” come questa da calare sul tavolo di questa povera Italia allo sbando.
Sono profondamente, sostanzialmente d’accordo con tutti i commenti sopra riportati, e con l’articolo del nostro ottimo Direttore, ovviamente.
I fatti: un nero, mantenuto insieme alla moglie dalla Chiesa e dallo Stato (cosa che agli italiani non è data), reagisce ad un probabile insulto picchiando un italiano, insieme alla moglie, e dopo aver chiesto rinforzo ai connazionali. L’italiano si rialza e sferra un – debole – pugno al nero, che cadendo purtroppo si rompe la testa e muore. La moglie mente sulla dinamica dell’aggressione, che diversi testimoni smentiscono. Ma il prete che mantiene i due la spalleggia, insieme a numerosi italiani, che manifestano con bandiere rosse e scritte “refugees welcome”. I funerali del nero saranno solenni, officiati dall’arcivescovo fermano alla presenza della terza carica dello Stato. Sono già arrivate alla moglie del nero le condoglianze del Presidente della Repubblica e del Papa.
Dell’italiano, nessuna notizia. Per lui, nessuna giustizia o misericordia.
Conseguenza: io e molti che conosco abbiamo definitivamente rotto con questa Chiesa, almeno finché non sarà retta da veri uomini, veri Cristiani, e da un vero Papa; e con questo Stato, almeno finché non potremo votare (Lega o FN) e mandare al potere uomini con gli attributi. Fine dello sfogo, scusate.
Cosa chiedere? cosa si anela?
La Verità, semplicemente la pura e semplice verità, prima di emettere giudizi!
Forse è chiedere troppo.
Nulla di più pericoloso che militare per la Verità, soprattutto da quando, duemila anni or sono, è stata crocefissa.
Ottimo ! prof. Deotto, ma all’erta, il materiale è esplosivo.
purtroppo non posso che trovarmi d’accordo..siamo ormai di fronte al razzismo nei confronti degli italiani..
Il prete Vinicio è disgustosamente fazioso e fanatico. Invece di fare il suo mestiere e pregare per la vittima e per chi l’ha colpita (a quanto pare, difendendosi). Invece: funerale religioso (ma il diversamente bianco era cattolico?) e dichiarazioni di odio e razzismo antibianchi. E poi vuol pure vendicativamente costituirsi parte civile… Alla faccia del perdono! Dunque chiederà un risarcimento danni. A nome di chi? Quali danni ha subito il Vinicio? Dovremmo essere noi cattolici a denunciarlo e chiedergli di risarcirci i danni spirituali che con il suo comportamento vigliacco e gonfio di odio sta causando a noi cattolici. Caro Vinicio, perchè non vai in africa a convertire i boko haram? Sono sicuro che ti tratteranno come meriti.
Il sig. Vinicio, è talmente accecato dalla sua sfacciata faziosità che addirittura esige che si dichiari invalido l’esame autoptico da cui non si evidenziano tracce delle botte che lui sostiene il suo protetto abbia ricevuto. Avrà ragione lui, sicuramente: lo spiegamento delle cariche istituzionali ai funerali di oggi pomeriggio celebrati dall’arcivescovo Luigi Conti, anche lui perfettamente allineato e tutto il castello debitamente edificato gli daranno ragione e la sentenza pronunciata prima ancora del processo non potrà essere che confermata.
Leggo l’articolo e penso con tristezza alla Terra dei nostri Padri invasa, mentre gli invasori sono difesi a oltranza da coloro che negano il nostro Diritto di Proprietà – che fa parte della Legge Naturale (= Decalogo) – sulla Terra dei nostri Padri.
Tra i difensori/negatori includo la feccia di Maestri di Menzogna – si chiamino Bergoglio, si chiamino Ratzinger – che dirige la Chiesa Una Santa Cattolica e Apostolica a partire dalla morte di Pio XII; non è vana la speranza che Qualcuno gliela faccia pagare, magari facendo far loro il giro del Purgatorio a calci fino al giorno del Giudizio!
Bravo Miles, dieci e lode ! è ora che qualcuno dica fuori dai denti quel che è da decenni evidente a proposito dei papi postpacelliani : anzitutto Roncalli e Montini, ma , ultimamente pure Ratzinger e Bergoglio. Il tedesco l’ha fatta davvero grossa : sembrerebbe complice del tiranno argentino, quasi che avessero deciso assieme di fare la staffetta; tesserne pubblicamente l’elogio, poi, è quasi imperdonabile, a meno che si creda che non ragioni più, che abbia perduto il ben dell’intelletto, ma è più facile credere che sia stato obbligato. Ma alla sua età, prossimo al giudizio di Dio, che ci guadagna a tessere l’elogio dell’eretico? a indurre i credenti a proseguire sulla via che conduce all’inferno, al seguito del pifferaio italo-argentino? crede forse che il fatto di essere stato eletto papa lo abbia posto al di sopra di ogni giudizio, terreno e ultraterreno ?
A onor del vero non intendevo riferirmi esclusivamente ai papi, bensí all’intero establishment ecclesiale fautore dei due insiemi di mutamenti che hanno distrutto la Chiesa posteriormente alla morte di Pio XII:
• l’insieme ributtante di tesi e di prassi c.d. “autenticamente evangeliche” (la prevalenza della vita umana sul Diritto, l’abolizione pratica della scomunica, l’idea che la guerra sia eliminabile dal mondo, e via… vomitando) ha prodotto un allentamento generale del rigore teorico e pratico;
• la riduzione drastica della Solennità e della Bellezza nella Liturgia, nell’Arte Sacra, nella musica, ha prodotto la riduzione drastica del senso del sacro.
Sono d’accordo con Miles eccetto per “…. Maestri di Menzogna …. che dirige la Chiesa Una Santa Cattolica e Apostolica”.
La chiesa che costoro dirigono non è la Chiesa Una Santa Cattolica e Apostolica fondata dal Nostro Signore Gesù Cristo. E’ la nuova chiesa – o controchiesa – uscita dal CVll. Una nuova religione che nulla ha in comune con la Chiesa fondata da Nostro Signore Gesù Cristo.
Perfetto, cara Adriana, lei ha espresso chiaramente anche il mio pensiero. Non c’è altra spiegazione, infatti, per spiegare il comportamento e la rotta intrapresa dai papi a partire da Roncalli in poi, se non che loro abbiano fondato un’altra Chiesa, nemica di Cristo e dell’umanità; alla faccia della misericordia bergogliana, che indirizza le anime all’inferno, confermandole nell’idea che il loro peccato non esista e non necessiti di pentimento, di conversione e di cambiamento di vita.
Qui è morta la giustizia, e la ragione è in coma profondo. Possibile che non ci sia altro modo di reagire di fronte a fatti del genere, che non siano o l’ideologia o le viscere? Se poi guardiamo ai social, il panorama è desolante: Mancini è un fascista, con simpatie neonaziste e aveva pure la maglietta di Casa Pound. Più colpevole di così! E alla testimone che ha dato un’altra versione hanno chiuso il prifilo Facebook ed arrivano minacce da tutta Italia. Ovviamente oggi OMISSIS non ha mancato di ribadire che i rifugiati sono il nostro prossimo (l’unico?), fomentando questo neomanicheismo che divide i buoni da una parte ed i cattivi dall’altra (tra cui io)
Poiché ci troviamo di fronte a fabbricanti di menzogne (che purtroppo non sono cambiati negli anni, ossia da quando definivano i Simba del Congo dei patrioti e difensori di missionari e coloni) consiglierei la redazione di tenere desta l’attenzione sui fatti di Fermo, soprattutto dopo che i sostenitori del “nero che ha sempre e comunque ragione” e dell’accoglienza ad ogni costo – pure con la distruzione della nostra civiltà a causa dell’immissione forzata di masse umane di altre civiltà differenti dalla nostra – e che si sono scatenati, strumentalizzando perfino le esequie in Duomo e l’Arcivescovo fi Fermo che le ha concelebrate.
Noi dobbiamo cercare la “verità”, come risulta dalle indagini, e non quella di parte, dando il nostro appoggio a coloro che vogliono testimoniare ciò che hanno visto, condannandosi così all’ostracismo della parte sinistra della città.
Vorrei chiedere un chiarimento. Si possono celebrare i funerali di domenica? Quando ero bambino mi ricordo che non si celebravano. Cosa dice il codice di culto in merito?
In una rissa è morto un uomo (di colore) e ci dispiace, i politici , vili e ipocriti, stanno facendo la fila per essere presenti ai funerali.
Mi chiedo: come mai NON fanno a gara quando per es. ( e ce ne sono a iosa!!! di esempi) sono stati massacrati, nella loro casa in Sicilia, i 2 pensionati, dove lei è stata violentata e gettata giù dalla finestra? Lì’ non c’era di mezzo un immigrato delinquente?
Dove era la solidarità di questi vigliacchi (politici)?
Povera Patria.
Da adesso in poi siamo tutti in pericolo. E’ prevedibile, infatti, che ci saranno altre risse, come pure violenze e omicidi in occasione di rapine o scontri in piazza, in cui altri italiani avranno la peggio, e non avranno giustizia né misericordia. Quanto all’italiano responsabile del fatto di sangue di Fermo, non mi sembra da difendere a spada tratta perché non esemplifica di certo il cristiano che noi abbiamo in mente. Invero assai grave è lasciare a questi tipo di facinorosi il compito di reagire al caos preordinato in cui ci troviamo. Non mi illudo: un governo di destra (ammesso che in futuro ce ne sia uno) sarebbe pavido e reticente di fronte a casi come questo, per timore del conformismo dei poteri forti, e i suoi ministri sarebbero cacciati dalla Chiesa se osassero presentarsi ai funerali. Perché nessuno da destra ricorda quando a sinistra si parlava di “disprezzo antropologico” verso Berlusconi e il centrodestra al governo? Non erano “impresentabili” e “ciarpame senza pudore”?
Quando la seconda ex-moglie di Berlusconi definiva le ragazze che lui manteneva (e non lo abbiamo scusato per questo) “ciarpame senza pudore” qualcuno si è chiesto se non c’era del classismo e magari anche razzismo, visto che se ben ricordo almeno una era brasiliana?
Ricordiamo anche che il quotidiano “il Foglio” definì allo stesso modo, “ciarpame senza pudore”, gli scritti di Antonio Socci:
http://www.ilfoglio.it/articoli/2014/10/02/socci-sul-papa-ciarpame-senza-pudore___1-v-121484-rubriche_c375.htm
Ebbene, non dobbiamo aspettarci nulla, né dalla sinistra, né tantomeno da questa destra minoritaria, laicista, turbocapitalista ed amorale.
oggi don vinicio ha ipotizzato che si potrebbe parlare di perdono….bontà suaaaaaaaaa!!!!
altra mia riflessione..ma il povero emanuel, era davvero cristiano? perchè un cristiano, se riceve un insulto, non è che stacca un palo segnaletico e lo usa..diciamo che prega per chi lo ha insultato.
Il problema è che il processo lo hanno già fatto i media-farisei: ci sono ben 4 testimoni a favore di quel poveraccio di mancini.
p.s. don vinicio..sposò con “cerimonia informale” i due nigeriani, che non avevano documenti in regola..se qualcuno gentilmente mi spiega cosa sia una cerimonia informale fatta in chiesa…
Ritorniamo al discorso dei preti modernisti che si sentono autorizzati a mettere in atto celebrazioni di ogni tipo ispirate alla fantasia del momento e infarcite, a seconda dei casi, anche di riti tribali che nulla hanno a che fare con la religione cattolica. Ma, come sappiamo, in tempi di iperecumenismo e di misericordia a prezzi stracciati, tutto è ben accetto e tutto pare avere a buon diritto il valore che gli si vuol dare. Non possiamo non dispiacerci per il dolore di quella donna e per la morte dell’uomo, ma una cosa è questa e un’altra è il biasimo per la strumentalizzazione del fatto per evidenti e stomachevoli fini politici. Quanto alla persona dell’indagato che ha ammesso di aver insultato la donna, nessuna scusante, anzi, la conferma del suo essere un emerito cretino.
don Vinicio? aspettarsi da un prete no global, cioè tutto il Male possibile…
darà conto a NSG del suo (fazioso) operato.
Due articoli mooolto interessanti:
1) Presidente della Nigeria che dice di non dare asilo ai nigeriani….
http://www.riscattonazionale.it/2016/02/06/presidente-della-nigeria-non-date-asilo-ai-nigeriani-partono-solo-delinquenti/
2) http://www.ilgiornale.it/news/cronache/io-negro-destra-vi-spiego-emmanuel-ucciso-sinistra-1282514.html
Quel che ho appreso dai TG:
– la bella coppia di colore voleva sposarsi ma ‘le mancavano dei documenti. Allora il don Albanesi cosa si inventa? “La promessa di nozze”, parole sue. Quel che i TG hanno rimandato erano immagini di un matrimonio bello e buono, scambio degli anelli e quant’altro.
Sacramentalita’ creativa, non ci vorremo formalizzare nella chiesa-di-papa-francesco?
E poi questa coppia era bella e buona a prescindere (nulla da togliere al loro doloroso passato, che speriamo sia vero).
– la signora ‘vedova’ e’ stata intervistata (sempre con la mano a ventosa di don Albanese sulla spalla, che non ha lesinato anche carezze) e otterrà lo status di rifugiata e la concessione di studiare gratis medicina a carico dell’Italia.
Ora si viene a sapere da testimoni che la bella signora ha aizzato il marito contro l’italiano imbecille chiamando a rinforzo anche una quindicina di compatrioti per la rissa.
Che dirà il don Albanese in proposito?
Per me non farà neanche un plisse’.
Prima di conoscere la verità (sempre che ci si arrivi) non è lecito accusare né difendere: però si può e si deve osservare alcuni fatti, alla luce di alcune ipotesi. Se il primo insulto è stato verbale, uno che risponde colpendo con un paletto di ferro e mosse di karate non è propriamente una brava personcina ma uno che forse cerca lui stesso la rissa. Se un testimone dice il vero o il falso, dovrà essere l’indagine ad appurarlo (e nel caso ne dovrà rispondere) e non una torma di ignoti e vili delinquenti a minacciarlo perché la versione non è “simpatica”. Se pure c’è stato eccesso di difesa, l’episodio è una rissa da strada finita in tragedia e non un “brutale pestaggio razzista” (alcuni primi titoli scrivevano addirittura di un gruppo di estrema destra…): un germe di razzismo, se mai, c’è stato nell’insulto iniziale. Eccetera.
Tutti “se”, appunto, che infatti non sono ancora stati chiariti. La sentenza mediatica, invece, sembra già scritta, da subito. Speriamo in un po’ di Verità, per…
Speriamo Alberto, che le provocazioni non raggiungano il punto di non ritorno, oltrepassato il quale si potrebbe giungere davvero alla rivolta armata, alla guerra civile; Dio non lo voglia, poiché ci andrebbero di mezzo tanti innocenti. Ma certamente la colpevole ignavia del governo cattocomunista non aiuta a scongiurare questo pericolo. Inutile ripetersi: la massoneria che governa nell’ombra, usando Renzi, Obama, Bergolio, come semplici marionette, non vuol saperne di aiutare i profughi a casa loro, di impedire il meticciato alla Kalergi, di esacerbare gli animi delle popolazioni già duramente colpite dalla crisi economica e dalla mancanza di pane e lavoro, Loro, l’oligarchia massonica, sono i veri responsabili della deriva politica, sociale, economica e religiosa dell’Occidente, i veri burattinai, che gestiscono questa dittatura mascherata.
Nessuno finora ha notato che entrambe le parti hanno avuto la possibilità di fermarsi in tempo: i nigeriani potevano denunciare per ingiuria l’italiano (e lo avrebbero inguaiato); parimenti l’italiano, riavutosi dopo le sprangate, i calci, ecc., avendo i testimoni del fatto, avrebbe potuto denunciare la coppia e incastrarla. Certamente l’insulto iniziale è di stampo razzista, ma la reazione ai colpi è forse più che altro istintiva, anche se eccessiva, viste le conseguenze. Per parlare di delitto razziale bisognerebbe provare la premeditazione di uccidere uno o più soggetti per tale motivazione. Non mi pare questo il caso, mentre invece certamente delitto razziale è l’uccisione premeditata di 5 poliziotti bianchi da parte del reduce dell’Afghanistan (di colore). Aggiungo una mia esperienza personale: su un bus romano ho assistito alle provocazioni di un gruppo di donne africane, che per fortuna nessuno ha raccolto, altrimenti si poteva finire come a Fermo. E siamo senza difesa!
E’ del tutto evidente che una certa verità si “deve” costruire con l’imperdonabile complicità dei media. Una certa Chiesa, purtroppo sempre più numerosa, apertamente schierata ha già emesso il suo verdetto e pretende che ciò sia Verbo. Per nulla aggiungere delle gerarchie ecclesiastiche sino al vertice che ormai giungono ad anticipare i processi penali italiani e a surrogarli con il buonismo clerico-catto-comunista. Ho veramente il timore che siamo entrati in una sorta di dittatura democratica, in una involuzione dello stato di diritto dove dobbiamo rinnegare le nostre origini, evitare che la nostra società si difenda e reagisca al cambio violento di abitudini e tradizioni, accettare tutto del diverso senza imporre nulla…. Insomma dobbiamo cedere tutto ciò che è nostro di diritto in nome di un non meglio precisato diritto all’accoglienza….