Parlare di genocidio dei bianchi in Sudafrica piace poco qui in Europa e anche in Italia. Piace poco anche a certi ambienti cattolici, persino quelli cosiddetti “conservatori”, che pure non dovrebbero spaventarsi trovandosi tra le mani il termine “bianco”. Piace così poco che si affanno a sostenere che il genocidio dei bianchi sudafricani “non esiste, ma tutti ne parlano”. Ci saranno mai stati in Sudafrica? Avranno mai parlato anche con un solo sudafricano “bianco”?
Noi lo abbiamo fatto e, nei prossimi giorni, vi raccontiamo che cosa abbiamo scoperto. Intanto, riportiamo il breve scambio di e-mail con il nostro amico Sebastiaan, un giovane di Orania (SA), che, per quanto molto occupato per il lavoro, ha voluto risponderci tempestivamente. E per questo lo vogliamo ringraziare pubblicamente.
“Sebastiaan, qui in Italia ci sono persone che mettono in dubbio la veridicità del genocidio dei Boeri in Sud Africa, perciò vorrei farti tre brevi domande:
È vero o no che, oggi, in Sud Africa è in atto una discriminazione razziale nei confronti dei discendenti dei contadini Boeri?
È vero o no che circa quattrocentomila bianchi vivono in condizione di povertà in campi improvvisati, allestiti in quei grandi parchi dove un tempo si facevano gite e pic-nic?
È vero, oppure no, che il governo di sinistra ha stabilito di espropriare senza compensazioni economiche la terra ai farmer bianchi, per regalarla a neri nullatenenti (e nullafacenti n.d.r.), con tutte le conseguenze del caso?”
Ecco la risposta:
“Grazie Matteo per la tua mail, è bello sentirti di nuovo.
Scusate per la brevità della risposta, ma sono estremamente impegnato in questo momento e sono a malapena nel mio ufficio, dato che sto facendo tour tutto il tempo. La prossima settimana tutto tornerà alla normalità, spero.
La risposta a tutte le tue 3 domande è sì. Di certo c’è discriminazione nei confronti dei bianchi secondo le leggi, ci sono circa 400 000 bianchi che vivono in povertà e il governo pianifica l’esproprio senza indennizzo e si avvia a farlo.
Si può discutere su quale sia la definizione di genocidio, ma con omicidi quotidiani di bianchi e omicidi e torture brutali, specialmente di agricoltori, compiuti sempre da giovani neri e con un governo che lo ignora e un partito di opposizione radicale (FEP) che lo incoraggia, è possibile chiamiamolo genocidio, sebbene non vi sia alcuna prova inequivocabile che sia organizzato.
Noi come Movimento di Orania non siamo molto coinvolti con l’intera questione degli attacchi alle fattorie (per ragioni geografiche n.d.r.). Afriforum esita a chiamarlo genocidio, ma la situazione è già abbastanza brutta e tutti i sinistrorsi vogliono distogliere l’attenzione da noi iniziando ogni dibattito sul genocidio dicendo: “Se gli oppressori bianchi vengono uccisi, a chi importa?”. Questo è il loro atteggiamento, e anche l’atteggiamento di molti giornalisti”.
Evidentemente questo è anche l’atteggiamento del buonista struzzo di molti giornalisti italiani, il cui ragionamento sembra essere: “Tutto sommato questi “bianchi” se la sono cercata”.
11 commenti su “I bianchi sudafricani continuano a essere massacrati, ma c’è chi non vuole dirlo – di Matteo Donadoni”
La colpevolizzazione della vittima, il suo annichilimento anche morale, l’essere azzerata fino al punto di non essere neppure un essere umano: questi sono gli strumenti tipici con i quali tutti i regimi ispirati al marxleninismo hanno distrutto (fisicamente) ogni opposizione. Un esempio per tutti: Nikolaj Bucharin era uno dei massimi dirigenti del PCUS, e cadde vittima delle purghe staliniane del 1938. Durante il processo, il procuratore Andrej Vyšinskij (responsabile dell’accusa ed istruttore del procedimento) si rivolgeva a Bucharin (ed agli altri imputati) con epiteti ignobili, fra i quali “il maledetto e ridicolo frutto del connubio tra la volpe e il maiale”, oppure “animale più sudicio del porco”. Disumanizzare la vittima, ridurla a cosa senza dignità o valore, o addirittura rinfacciarle la stessa colpa delle proprie sciagure: “Tutto sommato questi “bianchi” se la sono cercata”. Ecco, appunto.
Non era genocidio condannare a morte a un oppositore politico- nemico della rivoluzione. Ha molte coffussione nella testibna, Oswald
Non ci siamo capiti. La frase finale “Tutto sommato questi bianchi se la sono cercata” dimostra come sotto qualsiasi latitudine i regimi della “sinistra” (tale è infatti la qualifica che è data al governo sudafricano nel testo dell’articolo) hanno lo stesso pessimo vizio: disumanizzare le proprie vittime e giustificarne la soppressione in quanto esse stesse (ed i relativi “crimini contro il popolo”) sono la causa dei loro mali. Il fatto che le torture e gli omicidi siano compiuti da criminali comuni non cambia la responsabilità dei mandanti o dei complici. Non credo di avere nessuna “coffussione” nella mia “testibna” e so maneggiare la tastiera. E soprattutto l’ombrello!! Il Pinguino.
Grande Penguin, sempre un piacere leggerla 🙂
Grazie Alessandro2. Grazie di tutto cuore.
Bravo, Pinguino!
Prima di rispondere i commenti bisogna saperli leggere.m
Un grande grazie anche a lei, Tonietta. E le chiedo scusa per il ritardo.
Per fortuna in Occidente qualcuno più coraggioso (o cinicamente più bisognoso di “coloni” bianchi e cristiani) dell’Unione Europea tremebonda si muove: la Russia ricristianizzata (come da profezia mariana a Fatima) del premier Putin sta invitando i Sudafricani bianchi a emigrarvi per appoderare le terre vergini con gente laboriosa e lo stesso è ancora in progetto embrionale nei programmi futuri dell’Australia!
Non bisogna dimenticare che in Russia già a metà del Settecento la zarina Caterina la Grande (di origine prussiana) aveva invitato nelle terre del Volga i contadini e artigiani tedeschi e che l’Australia, già nata dalla colonizzazione britannica, da metà anni ’60 aveva invitato tramite i propri Consolati in Europa (che fecero anche pubblicità sui rotocalchi) gli Europei ad immigrarvi…
Tra l’altro se anche soltanto un milione di Sudafricani (Boeri o Inglesi) emigrassero in Australia i Governi potrebbero aver la scusa speciosa dinanzi al Mondo di non poter accettari gli pseudo-naufraghi avendo già accettato i migranti dall’Africa!
Noi in Europa vogliamo solo subsahariani, possibilmente delinquenti, incivili e squilibrati. Meglio se maschi sessualmente attivi (quelli che piacciono a Micron).
Credo Dott Donadoni che quando parla di cattolici conservatori che non credono al razzismo ed alle stragi nei confronti dei bianchi in Sudafrica, si riferisca ad un recente articolo della Nuova Bussola Quotidiana. Detto francamente tra di noi , anche a me l’articolo in questione ha stupito moltissimo. Non é da Bussola per come la conosco, Bussola che è sempre politicamente scorretta al massimo e perciò la cosa mi ha stupito moltissimo. I suoi articoli in merito e soprattutto i link che Lei ha allegato erano chiarissimi. Grazie per il suo lavoro. Nicola.
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E quando avranno ucciso i Bianchi, che faranno? Li tenessero almeno come riserva di cibo, che sarebbe un loro modo naturale e privo di fatica, soprattutto, di procuraselo.