di Marcello Foa
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L’uscita dall’euro è un tabù per i grandi media e per buona parte dei politici. Ma è un atteggiamento incomprensibile alla luce di quel che sta accadendo nell’Unione europea. Draghi afferma che la moneta unica ha un grande futuro; sarà. D’altronde Draghi ha sempre ragione, per definizione. Come hanno sempre ragione la Commissione europea e il Fmi. Però se evochiamo le loro promesse ci accorgiamo che mai il futuro radioso da loro pronosticato si è realizzato. L’Italia continua a scendere, come dimostra da tempo Alberto Bagnai.
Durante l’ultimo convegno di Asimmetrie– l’associazione economica da lui fondata e di cui sono vicepresidente – presentò una relazione da cui traggo questo illuminante grafico:
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E allora, considerando che il Pil non cresce, a dispetto dei proclami renziani, sarebbe doveroso domandarsi se all’Italia convenga davvero restare nella moneta unica.
L’Europa chiederà lacrime e sangue ai cittadini italiani, ma poi? A giudicare da quel che accade in Grecia e in Portogallo e in Finlandia ci saranno altre lacrime e sangue, in un tormento senza fine, in un’illusione senza fine, in una paura senza fine.
Non si tratta di sostenere tesi preconcette ma di chiedersi responsabilmente quale sia la soluzione migliore per il Paese. Non converrebbe piuttosto affrontare subito lo choc di un’uscita dell’euro per poi ripartire davvero?
Domande scomode ma doverose, eppure scansate dai giornalisti perché imbarazzanti, troppo fuori dal mainstream. E dire che non ci vorrebbe molto. A me sono bastati appena due minuti e mezzo, intervenendo a “I conti in tasca” con Alfonso Tuor. Naturalmente su una tv privata svizzera (TeleTicino). Sulle grandi rete televisive italiane certe idee – salvo qualche lodevole eccezione (la7 e TGCOM24) – non le ascoltate mai. Sono pericolose.
Guarda qui il video del mio breve intervento e ricordati di seguirmi anche sulla pagina Facebook (basta un like!) e su twitter (@Marcello Foa)
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6 commenti su “Guardate questo grafico e poi chiedetevi: l’euro conviene davvero? – di Marcello Foa”
Chapeau! Grande Foa. Sintetico, esauriente e chiaro.
Fantastico. Andrebbe anche notato che i tre periodi (crescita, stabilità, crollo) corrispondono anche rispettivamente a:
– Governi della Prima Repubblica (tanto vituperata…) senza troppo malaffare;
– Governi corrotti e fase di “mani pulite” (ossia inizio della fine della sovranità);
– Governi imposti dall’Europa, prima con regolari elezioni, poi, vista la riottosità di Berlusconi e soprattutto Tremonti, senza alcuna elezione.
Certamente! Bisogna ricuperare la nostra integrale sovranità, a cominciare da quella monetaria per arrivare a quella alimentare e militare. E’questa la questione di fondo e non semplicemente la ripetizione di una convinzione gia’ espressa!
Certamente! Bisogna ricuperare la nostra integrale sovranità, a cominciare da quella monetaria per arrivare a quella alimentare e militare. E’questa la questione di fondo e non semplicemente la ripetizione di una convinzione gia’ espressa!
L’ Europa ‘coatta’ comincia ad essedre stufa…. ma non lasciamo fare tutto a Camerun…serebbe pericolosissimo. Guardiamo alla Polonia e, perché no? anche all’Ungheria…..
Ormai credo che tantissime cose ci vengono nascoste. Si è imboccata una via senza ritorno