di Marcello Foa
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Il centrodestra ha stravinto le elezioni comunali italiane, oltre ogni previsione. E il primo messaggio che gli italiani hanno lanciato è molto chiaro: Renzi go home. Anzi, Renzi go home, again. Perché è la seconda volta nell’arco di sette mesi che lo lanciano e con pari forza.
Nel dicembre scorso sconfiggendolo sonoramente al referendum, ora bocciando il governo gestito dal suo protetto, l’impalpabile e insignificante Gentiloni, ma anche il suo modo di far politica, la sua persona, il suo rimangiarsi sempre le promesse (Ricordate quando disse: se perdo il referendum lascio la politica?), pensando che gli altri, e innanzitutto gli italiani, siano una manica di ingenuotti da incantare (ma forse dovremmo dire imbonire) a piacimento.
Renzi e il Pd sono gli unici veri perdenti di queste elezioni, per le loro scelte politiche così distanti dalle aspettative degli italiani. Immigrazione fuori controllo, ius soli, Banca Etruria, gestione del fallimento delle banche, disoccupazione alle stelle, nuove tasse, gestione autoritaria della vicenda dei vaccini: il disastro è assoluto.
Per contro Salvini è il vero vincitore di queste elezioni e per una ragione molto semplice: è stato l’unico leader nazionale a spendersi in prima persona nella campagna elettorale, andando più volte sul territorio, anche in città molto piccole, a sostenere i candidati del centrodestra.
Berlusconi si è manifestato solo tre giorni fa, fiutando la vittoria, troppo tardi e in modo troppo opportunistico. Salvini, invece, ci ha messo la faccia, ci ha creduto, ha fiutato il malessere degli italiani ed è stato premiato. Ha dimostrato che il centrodestra, quando è unito, riesce ancora vincere e che non è “Berlusconi centrico”. Ora la parola passa al Cavaliere. Le elezioni nazionali sono alle porte: che cosa vuole Forza Italia? E’ quella del governatore della Liguria Toti o di chi crede nel Patto del Nazareno?
Quanto al Movimento 5 Stelle, praticamente assente al ballottaggio, questa elezione segna la prima vera sconfitta politica degli ultimi cinque anni. Ho l’impressione che risenta dell’assenza di Gianroberto Casaleggio, il quale perseguiva una strategia ed era in grado di gestire il Movimento. La sua mano non c’è più e si sente. In una certa misura i 5Stelle hanno perso la loro verginità o, meglio la loro unicità: gli scandali della giunta Raggi e i recenti fatti di Torino, che hanno appannato l’immagine della Appendino, nonché le sempre più evidenti spaccature fra le due anime del partito lo fanno apparire come un Partito simile agli altri.
Questo non vuole dire che sia finito: a livello nazionale resta forte e in grado di intercettare il voto di protesta giovanile e trasversale, con una forte penetrazione al sud. Ma ha bisogno di uno scatto di reni o forse, più semplicemente, di maturare e di prendere posizioni politiche più strutturate e durature.
Di certo dopo questo voto, le elezioni politiche diventano sempre più interessanti e l’Italia si trasforma in un laboratorio politico anche a livello europeo, potenzialmente distonico rispetto al recente successo di Macron e a quello molto probabile della Merkel a settembre.
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13 commenti su “Gli italiani: Renzi go home, again! E il vincitore è Salvini – di Marcello Foa”
purtroppo a padova ha vinto il Male
Mi aspetto aumenti dello spread con conseguente “crollo” dei titoli di Stato…
Esatto!!! Li attendo anche io, puntuali come le tasse, grazie ai burattinai massonici avvinghiati, col vento sempre in poppa (ancora per quanto non saprei) sui rispettivi scranni europei
Intanto, i “demo-kat” della Bussola gioiscono per l’esito di Padova, continuano con la manfrina dei “moderati” e sostengono perentori che “si vince al centro”.
Non mi fido più del Cavaliere di Arcore e del suo partito….puzzano di alfaniano,di finiano,di chi tiene il piede in due scarpe! Cosa vuole fare Berlusconi? (che alla sua età potrebbe anche mettersi da parte onorevolmente).Continuerà a inseguire il sogno di spostare Renzi al centro e di creare la nuova DC? Ma si dimentica che il PD discende principalmente dal PCI.Siamo troppo diversi noi della Destra dalle visioni dei piddini.Per fortuna in Forza Italia ci sono anche esponenti che hanno posizioni molto vicine alla Destra come la Santanchè,la Mussolini,la Ravetto,la Biancofiore,Gasparri…..ma mi preoccupano invece i fedelissimi “berlusconiani” come i Brunetta,i Tajani,i Quagliariello eccetera….mi puzzano di alfaniano,pronti a giocare su due tavoli:al governo con la sinistra e negli enti locali con la Destra.Stiamo attenti agli inciuci stile Nazzareno,poiché in un’alleanza col PD non avremo mai le mani libere per fermare drasticamente l’invasione (che è la cosa più urgente per salvare l’Italia).Le destra devono fare cosa di destra,non comunella col nemico rosso.
All’elenco dei “buoni” di “destra-destra” aggiungerei Toti, che sarebbe anche un ottimo Pres del Cons.
Il centro destra ha vinto, sì, ma il problema rimane Berlusconi, perché colui che ha sfasciato il centro destra vuole ricandidarsi ancora,ma un minimo di vergogna non gli viene?.Berlusconi poteva essere il paladino dei valori cristiani in politica nonostante la sua incresciosa vita privata, sta di fatto che la sua dissoluta vita privata lo ha travolto anche politicamente.Essere santi nella vita privata incide positivamente anche nella sfera pubblica.Nessun politico si può dire che stia attento ad una vita santa nella sfera privta allora bisogna accontentarsi del meno peggio.Attualmente solo Salvini può essere colui che in qualche modo possa difendere valori cristiani almeno dal punto di vista culturale,?ma qualcuno però deve convincerlo a farlo recedere dal suo dissennato intento di legalizzare la prostituzione.La prostituzione si combatte in maniera diversa,si colpiscono i clienti e si raccolgono le ragazze per la strada e far far loro un percorso rieducativo e formativo in qualche struttura apposita.Da qui si risale ai loro “magnaccia” e condannarli duramente. Ma c’è la volontà?
Purtroppo non si vede all’orizzonte alcuna persona veramente valida e con il carisma di autentica guida sia morale che politica. Né a destra né a sinistra. Salvini è una brava persona. motivato, ma, forse, eccessivo in certe sue manifestazioni, un uomo di rottura più che un leader con il carisma di saper coagulare attorno a sé tutti coloro che vogliono sinceramente il Bene Comune. Non si vede in circolazione alcuno che possa prendere il timone della barca Italia nella attuale tempesta ove ai venti dell’economia disastrata si aggiungono quelli della Morale pervertita da mille mali, della Politica persa in ideologie settarie e antitetiche al Bene Comune, cioè ai veri valori dell’Uomo. Si vedono soltanto persone inadeguate, con la mente inquinata da ideologie perniciose e lontane dai Vangeli. I venti soffiano impetuosi e la barca Italia, assieme a quella della Chiesa, è in balia dei marosi e rischia schiantarsi. Sono i venti usciti dal Vaso di Pandora del Concilio Vaticano II. Non dimentichiamoci che il 68 segue il C.V.II non lo precede. Tutto origina da lì. Ma non disperiamo! Dio…
attenzione, Cesaremaria, che a fare troppo i difficili, rendiamo il gioco troppo facile agli altri. Questi hanno la faccia di metterci gente che meno di così non si potrebbe, basta che siano Fedeli! Ricordiamo il detto antico: il meglio è nemico del bene. Oh, certo, piacerebbe tanto avere una angelo sterminatore, ma questo verrà, andando avanti così le cose, quando sarà il tempo…
non va ‘home’ questo Renzi e questo Gentiloni: non li tocca il voto del popolo! Scemi sono, buoni a fare battutine idiote che nemmeno, tipo ‘alla gente interessa mangiare e non chi gli dà da mangiare…'( e difatti con questi qui eccome se si mangia, a parte i Negri loro, nullafacenti…). La democrazia per loro non è affar di popolo, è affare di Soros: quello che lui ordina ‘è’ democrazia: per questo quegli scemi stanno lì, basta che pronti siano ad obbedire, e ad eseguire. E noi di Soros e di democrazia così moriamo,
– e nemmeno la consolazione
abbiamo di una benedizione,
che se ci lamentiamo vergognarci dobbiamo,
come ci grida quell’orrida contaffazione pontificale
che sta chiusa tra le mura vaticane,
in combutta di intenti
coi Grandi Potenti,
suoi Committenti…
ai laicisti, che sono scandalizzati dall’ostinata e deprimente presenza di ripugnanti mali (ad esempio la prostituzione) si consiglia di riflettere sull’antica e vigile tolleranza, che procedeva associata alla strenua difesa della famiglia normale – mi chiedo pertanto: una società che tollera l’abominio divorzista e promuove i “matrimoni” contro natura è capace di frenare e contenere la sciagurata prostituzione? associato al grido di guerra contro la famiglia tradizionale, l’urlo laicista e libertario contro la prostituzione, prima che futile e perdente, è perfettamente ridicolo. Ridicolo al massimo grado, quello della panzana progressista, che condanna e fulmina la prostituzione “normale” e tollera (quando non approva) l’avventizio commercio pederastico.
Perché si accetta la legalizzaione della pederastia bisogna allora tollerare la prostituzione? Il male è sempre male anche se diversa gravita.
Meglio che i 5stelle defungano! È una forza anticristica al.100%!
Bruno PD