Il motivo interno per cui questo Sinodo andrà comunque male sta nel fatto che in aula, come del resto nella Chiesa tutta, hanno libera cittadinanza, se non ancora manifesta maggioranza, dottrine che contrastano con quelle insegnate da Cristo, contenute nella Parola di Dio e nella Tradizione. Ormai queste eresie non vengono più considerate per quello che sono, ma soltanto come libere opinioni in attesa di ottenere un voto in più rispetto a quelle ritenute superate…
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Ogni martedì Alessandro Gnocchi risponde alle lettere degli amici lettori. Tutti potranno partecipare indirizzando le loro lettere a info@riscossacristiana.it , con oggetto: “la posta di Alessandro Gnocchi”. Chiediamo ai nostri amici lettere brevi, su argomenti che naturalmente siano di comune interesse. Ogni martedì sarà scelta una lettera per una risposta per esteso ed eventualmente si daranno ad altre lettere risposte brevi. Si cercherà, nei limiti del possibile, di dare risposte a tutti.
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Il successo di questa rubrica è testimoniato dal numero crescente di lettere che arrivano in redazione. A questo proposito preghiamo gli amici lettori di contenere i propri testi entro un massimo di 800 – 1.000 battute. In tal modo sarà più facile rispondere a più lettere nella stessa settimana. Ringraziamo tutti per la gentile attenzione e collaborazione.
PD
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Martedì 20 ottobre 2015
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È pervenuta in redazione:
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Gentile Alessandro Gnocchi,
le confesso che la chiusura di questo Sinodo sulla famiglia ormai prossima mi mette molta ansia e anche qualche brivido. Chissà che cosa ne uscirà, viste le premesse. Spero che tutto vada bene e che la dottrina in tema di matrimonio non venga cambiata. Lei che previsione fa?
La ringrazio per l’attenzione
Giovanni Beretta
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Caro Beretta, ci vuole poco per capire che questo Sinodo sulla famiglia andrà male anche se dovesse “andare bene”. Anzi, andrà tanto peggio quanto più andrà bene nel senso che intende lei. In quel caso, si continuerà nell’ambiguità grazie alla quale la dottrina viene smantellata a colpi di pastorale da coloro che, a parole, dicono di preservarla traviando tanti cattolici in buona fede. Quando dico “a colpi di pastorale” intendo la teoria del cedimento davanti al mondo tanto cara alla Chiesa-della-misericordia, ma intendo anche la verga che, nelle mani dell’attuale vescovo di Roma, diventa un tremendo piccone demolitore invece che essere lo strumento per guidare il gregge e difenderlo dai lupi.
Il motivo per cui questo Sinodo andrà comunque male è spiegabile con il fatto che i cattolici rimasti ancora tali siano, come lei, letteralmente costretti a “sperare che vada bene”. Per fare un esempio, sono nelle condizioni di chi va a comprare un’automobile nuova di zecca pagando moneta sonante nella speranza che funzioni. Caro Beretta, la Chiesa di oggi è esattamente come la casa costruttrice di quell’auto: un po’ per dabbenaggine, un po’ per malavoglia, un po’ per quieto vivere e un bel po’ per dolo, produce abitualmente merce guasta, tanto che i fedeli veramente cattolici devono “sperare” che una delle sue massime assise, riunita sotto l’autorità del Papa, non proclami qualche eresia. Le sembra una situazione normale? Le pare che abbia ancora molto senso stare a lambiccarsi il cervello prevedendo se questo Sinodo “andrà bene” o “andrà male”? Il suo esito è un falso obiettivo per un motivo molto semplice, anzi per due: uno interno e uno esterno.
Quello esterno è presto detto e lo abbiamo già trattato. Dopo la devastazione del sacramento del matrimonio operata motu proprio da Bergoglio, mi pare che non ci sia più molto da demolire. Se, dal prossimo 8 dicembre, grazie alla misericordia del vescovo venuto dalla fine del mondo, ciascuno di noi potrà andare in curia, autocertificare la nullità del proprio matrimonio, uscirne con un timbro che abilita a un nuovo matrimonio e quindi a un nuovo autoannullamento e via di questo passo, caro Beretta, mi pare che ci sia poco da temere da eventuali esiti nefasti del Sinodo. Tutto era compiuto prima che iniziasse con un copione perfetto che permetterà persino a Bergoglio di proclamare che la dottrina non si tocca e che nessuno aveva mai pensato di farlo. Tanto, nella sostanza, non c’è più nulla da toccare.
Il motivo interno per cui questa assise andrà comunque male sta nel fatto che in aula, come del resto nella Chiesa tutta, hanno libera cittadinanza, se non ancora manifesta maggioranza, dottrine che contrastano con quelle insegnate da Cristo, contenute nella Parola di Dio e nella Tradizione. Ormai queste eresie non vengono più considerate per quello che sono, ma soltanto come libere opinioni in attesa di ottenere un voto in più rispetto a quelle ritenute superate. Se mai fosse stato necessario un Sinodo, sarebbe stato quello che, una volta per tutte, condannava tali eresie e i loro propugnatori. Ma questa, riconosciamolo, è fantateologia.
Per un anno intero, tanti buoni cattolici hanno pensato a questo evento come a un meteorite in pericoloso avvicinamento al pianeta su cui vivono temendo lo schianto fatale. E, adesso, sperano tanto di vederlo allontanarsi dopo aver lasciato cadere magari qualche scoria, ma nulla di più. Non vedono l’ora di trarre un sospiro di sollievo per il mancato pericolo senza rendersi conto che vivono su un pianeta marcio e prossimo al collasso. Basta che si agitino un po’ troppo ballando per festeggiare il passaggio del meteorite e tutto crollerà sotto i loro piedi.
Lo so, caro Beretta, che lei adesso mi tirerà fuori la solita questione del “non praevalebunt”. Ma “non praevalebunt” significa solo che, alla fine, la Chiesa non soccomberà, che almeno un cristiano manterrà intatta la fede. Proprio quella fede che il Figlio dell’uomo si chiede se troverà ancora quando tornerà sulla terra. Per questo, non mi conforta e non mi convince molto la lettura delle due minoranze che si affrontano dentro il Sinodo cercando di portare dalla propria parte un ventre molle disposto a seguire qualsiasi vincitore. Se esiste un tale ventre molle disposto a vendere Nostro Signore per i soliti trenta danari direi che, potenzialmente, ha già abbracciato la causa di Giuda.
Ma, a mio avviso, non si tratta neppure di questo, perché quel ventre molle è fatto di vescovi e di cardinali formati alla scuola nefasta del Vaticano II e dei suoi derivati e, dunque, è già schierato sul versante rivoluzionario, ma solo con più prudenza rispetto alle solite avanguardie.
E, già che siamo in argomento, caro Beretta voglio anche andare oltre. Nel nucleo di conservatori meritevolmente resistenti circa la dottrina sulla famiglia, penso che la quasi totalità, su questioni cruciali come, per esempio, la liturgia, la libertà religiosa, il Vaticano II, abbia idee diverse solo per gradazione rispetto a quelle dei loro avversari. La liturgia? Piena cittadinanza per quella antica, ma quella nuova ben celebrata non si tocca, anzi l’antico deve fecondare il nuovo. La libertà religiosa? Pur rispettando i diritti di Dio, nella società multireligiosa bisogna trovare il modo di rispettare anche quelli dell’uomo e delle sue credenze. Il Concilio Vaticano II? Tutti documenti da leggere in ginocchio, peccato che siano stati male interpretati… Temo che veramente pochi si discostino da questa vulgata conservatrice che è solo una rivoluzione un po’ più lenta.
Devo continuare, caro Beretta? Penso di no. Però non posso chiudere questa risposta, impietosamente lunga quasi quanto un’enciclica di Bergoglio, senza un cenno alla storiella del bambino che, durante la sua prima comunione ha dato un pezzo di ostia al padre divorziato risposato. Ora c’è chi comincia a pensare che si tratti di un’invenzione usata per conquistare il tenero cuoricino di tanti cattolici della generazione “Beautiful”. Ma, se ci si pensa bene, questa eventualità sarebbe persino peggiore perché significherebbe che qualcuno crede così poco, anzi nulla, nella Presenza Reale di Nostro Signore nell’Eucaristia da potersi inventare in proposito una storiella strappalacrime a proprio uso e consumo.
Caro Beretta, se questo qualcuno fosse stato preso ed energicamente buttato fuori dall’aula sinodale, ci sarebbe ancora da sperare in una imminente riscossa. Invece, l’immagine di quel bambino che profana il corpo di Cristo, che può solo provocare orrore in chi ama Gesù, vera o falsa che sia sarà uno dei ricordi indelebili che ci lascerà questo Sinodo. Penso che basti questo per dire che, comunque finirà, finirà male.
Alessandro Gnocchi
Sia lodato Gesù Cristo
54 commenti su ““FUORI MODA”. La posta di Alessandro Gnocchi”
Mi permetto di ricordare -probabilmente A. Gnocchi non sarà d’accordo- che questo Sinodo “va male” (e non può “andar bene”) sostanzialmente perché questo Papa -o “personaggio che impersona il Papa”- lavora contro la Chiesa.
Dal 2013 il copione della farsa 1968-2013 si è invertito: da “Episcopati illuminati e teologi aperti” ronzanti come mosconi intorno a Roma e alla Tomba di San Pietro, a “Caudillo piemontese del Vaticano al lavoro ogni giorno per cacciare i cattolici dalla Chiesa”
Concordo pienamente con lei, caro dottor Gnocchi: se non si sradica la mala pianta sin dalle radici (cioè da tutti i documenti del CV II, dalla “Nouvelle Théologie”, dagli scritti dei modernisti, vecchi e nuovi) non ne ucirà niente di buono. Il SP, l’apertura alla FSSPX, ecc., servono solo a creare delle “riserve indiane” per poveri nostalgici, in attesa della loro estinzione per cause naturali (rinnovo generazionale). Invece è la Chiesa modernista che è da eliminare, rovesciare dai posti di comando in cui si è insediata, restituendo al mondo la Vera Chiesa Cattolica, Una, Santa, Aposolica, Romana. Dice bene l’amico Bernardino, su Chiesa e postconcilio: quei 13 cardinali dovevano scomunicare Bergoglio e i suoi scherani, ridurli allo stato laicale, indire un conclave…e buonanotte al secchio! solo così si salva la Chiesa, anche se lo scisma dovesse ridurla ai minimi termini, il resto è autolesionismo suicida, rinvio della “soluzione finale” (lo sterminio dei cattolici rimanenti).
Splendido commento, caro Catholicus!
Perfettamente dìaccordo!
Solo il Signore Gesù può ribaltare una situazione che, umanamente parlando, fa diventare Caporetto un piccolo graffio sul mignolo. Tuttavia, il cattolico deve salvare la propria anima, e resistere strenuamente: in primis resistere alla caricatura di Papa che è il signor Orgoglio, pardon Bergoglio.
https://www.facebook.com/Antonio-Socci-pagina-ufficiale-197268327060719/timeline/
Chiedo scusa, non ho riportato il link preciso: si tratta dell’articolo “l’ambizione, il potere e il successo”.
Quel che mi sconcerta di questa elezione non è tanto se sia valida o meno la votazione, ma proprio il fatto che un gesuita non possa accettare cariche, a meno che il Papa non sospenda le costituzioni. In pratica se le è auto-sospese da solo. E questo la dice molto lunga.
Le ha sospese il Papa che lo ha nominato Vescovo prima e creato Cardinale poi(e quindi legittimo elettore nel conclave oltre che legittimo pretendente al papato)! Il soccismo è una brutta malattia….se ne guardi!
Lei fa bene ad argomentare, ma fa male a dileggiare.
Socci può avere tanti difetti (chi non ne ha) ma può anche avere delle ragioni sa?
Ad ogni modo che bisogno aveva di screditare Socci dileggiandolo per sostenere il suo commento?
Ci rifletta:
E’ molto discutibile comunque che per agevolare la carriera di qualcuno (un gesuita qualsivoglia e non necessariamente Bergoglio) si giunga a sospendere le costituzioni di un ordine religioso. Un gesuita umile e fedele al suo giuramento avrebbe rifiutato la carica, da subito.
Vi è differenza sostanziale tra ciò che è lecito e ciò che è giusto sa ?
Inoltre @claudia aveva già detto che era sconcertata non tanto dalla eventuale invalidità della elezione quanto dalla sospensione delle costituzioni per favorire Bergoglio, obiezione ben fondata e che sopravvive a qualunque “soccismo” e che prescindendo da chi abbia sospeso le costituzioni va focalizzata su chi invece di rifiutare umilmente, profitta subito della occasione eccezionale per fare…
Io non ho dileggiato e nemmeno screditato nessuno. Ho risposto nel merito e con oggettività. La presunta agevolazione oltretutto è avvenuta per opera di Giovanni Paolo II, che ha da dire Socci al riguardo, visto i sentimenti di devozione ai limiti dell’idolatria che il nostro ha nei suoi confronti??? Socci è ormai in evidente malafede ogni volta che cerca, lui sì, di screditare Bergoglio! Non intendo proseguire la discussione su Socci. Mi sono limitato ad offrire con ironia un consiglio, a mio avviso utile, alla sig. Claudia! Cari saluti!
…e noi resteremo nella “riserva indiana” che si assottiglierà sempre di più fino a sparire.
Caro Gnocchi ha pienamente ragione, ma dimentica un aspetto non secondario: La chiusura del sinodo potrebbe inaugurare l’ammissione alla Eucarestia dei divorziati che vivono
in concubinaggio pubblico. Questo fatto se avvenisse non potrà consentire più a nessuno, neppure alla vulgata tiepido-conservatrice di invocare la buona fede.
Non si può chiedere obbedienza nella apostasia, nel sacrilegio, nello scandalo, né per restare cattolici fedeli al papato si può invocare l’obbedienza a sinodi eretici
o a sudamericani che non hanno alcuna intenzione di fare i papi e si preoccupano solo di sdoganare prassi ereticali.
Stà molto probabilmente arrivando il momento della verità e si dovrà scegliere tra seguire Cristo o seguire Bergoglio, una scelta che anche Lei dovrà fare, perché non basterà più dire
“Bergoglio non è cattolico”, bisognerà smettere di dire che è papa, perché se è papa gli si obbedisce, se non lo è lo si tratta da impostore, non è questione di autorità ma di fedeltà alla Verità che è…
Sono d’accordo: questa commedia con copione già scritto prima o poi finirà ed arriverà il momento di scegliere. L’ultima del VescovoDiRomaVenutoConLeScarpeNereDallaFineDelMondo: DEVATICANIZZARE il Vaticano! Così avremo dei papocchi diocesani e magari anche dei papetti parrocchiali… Dott Gnocchi, rivolgo a Lei una domanda diretta: a questo punto non sarebbe meglio una vera e propria scissione?
Non si tratta di “scindere”, ma di “scegliere”. Chi resta cattolico resta con Cristo, chi segue l’eresia e l’apostasia sarà lui scismatico anche se segue un eretico
biancovestito.
Oramai siamo di fronte ad una nuova religione in cui il dubbio ha sostituito la certezza, in cui la tolleranza ha sostituito la verità, in cui la misericordia è diventata
adulterio, sodomia, sacrilegio. Il papato è diventato una barzelletta, i sinodi una farsa, i sacramenti sono diventati superstizioni e la giustizia è diventata arbitrio
e sentimentalismo relativista. Il momento di dire basta è già arrivato e anche Gnocchi da quello che scrive dimostra di averlo ben compreso.
Questa non è la religione cattolica, piacerà a molti magari ma non importa perché o si è con Cristo oppure si è contro di Lui, si si e no no, il resto
sappiamo bene da chi viene e davanti a questa apostasia colossale non si può più far finta di niente.
Che Dio ci dia la forza ed il coraggio che questi tempi tragici richiedono.
Ecco il meteorite che aspettavo da un anno. Mi chiedo che cosa, concretamente, farò. Continuerò ad andare nella mia parrocchia? Al mio gruppo di preghiera? Come lo spiegherò a mia madre, ai sacerdoti che fin qui mi hanno seguito (e ne avessi incontrato uno che sul tema Bergoglio mi abbia dato ragione)? Dove andrò a Messa? Che mi dirà la testa ogni volta che dovrò rinunciare a qualcuno o a qualcosa, ogni volta che mi insulteranno? Rimarrò ferma nella Fede o, come tante volte negli ultimi due anni, penserò di essere una superba che giudica il suo prossimo? Non siete angosciati, anche voi?
Signora Diana, siamo nelle identiche condizioni. Per quanto mi riguarda sto valutando la posizione dell’Istituto Mater Boni Consilii ossia la tesi Sedeprivazionista che sembrerebbe la più idonea e teologicamente fondata a spiegare l’odierna crisi. Per il resto, le sue angosce sono anche le mie, se la può consolare. Rimanga certa che il Signore in circostanze tanto infauste elargirà grazie proporzionate alla gravità del momento. Tenga duro e se vuole, preghi anche per me! La saluto con fraterno affetto in Gesù! Alessandro
Cari Alessandro e Diana, il mio cuore è lacerato… straziato.
Nell’angoscia faremo i conti con la coscienza.
Io però so che il Signore è con noi e non con questi eretici impostori, sono certo che non ci abbandonerà e se anche siamo pochi, non siamo soli, e ci sono anche sacerdoti, anzi forse tutto sommato siamo persino tanti, visto il disastro dei tempi attuali.
Io non so come ne uscirà la Chiesa, forse lo scisma è la soluzione più sana, ma non dipende certo da me. La tesi sedeprivazionista è teologicamente ben fondata ma ha alcuni punti deboli, certo è sempre meglio della apostasia che si va profilando.
Non posso conoscere il futuro ma una cosa la so di certo: se il sacrilegio al corpo e sangue di Cristo sarà sdoganato non potrò più andare in chiese o parrocchie dove il sacerdote è diventato apostata ed eretico.
Soffrirò moltissimo, e già soffro, ma non tradirò Cristo, preferisco farmi ammazzare e che Dio me ne dia la forza.
Vi saluto con affetto profondo di vera comunione in Cristo Signore…
Cara Diana,
la risposta che le ha dato l’amico Alessandro è veramente ottima: anch’io vivo dubbi e paure simili ai vostri e anch’io sto abbracciando il Sedeprivazionismo (ma ho ancora delle riserve)!
Posso confermarle che Gesù NON abbandonerà coloro che hanno l’unica “colpa” di volerGli restare fedeli in TUTTO e che quindi le grazie necessarie a vivere questa tremenda situazione non mancheranno!
Assicurandole la mia preghiera la saluto con affetto in Cristo,
Diego
Caro Matteo, la scelta, ahinoi, non si presenta necessaria solo ora. In definitiva urge ormai da parecchio scegliere se seguire la Chiesa Cattolica o la setta conciliare che NON è Chiesa Cattolica(Emerito biancovestito compreso), non mi stancherò mai di dire, per amor di Verità e vera Carità, che Bergoglio ha molte ma molte ma molte meno colpe di quante gliene si attribuisca!
Non posso che essere d’accordo…
Caro Matteo, concordo completamente con Lei: aggiungo solo che alcuni conservatori (Tornielli, Cavalcoli e don Ariel) hanno scelto come avrebbe scelto Giuda…e “passi” per Tornielli e don Ariel che ci hanno abituati a tutto, ma che Cavalcoli sia caduto così in basso da approvare PREVENTIVAMENTE la Comunione sacrilega, utilizzando argomentazioni assurde e viziate, fa capire bene a che atroce livello di bassezza teologico-morale siamo giunti!
Questi conservatori pseudo-cattolici hanno più rispetto per Bergoglio e per le sue bergogliate che per Dio e il Suo Santissimo Corpo…peccato per loro che non saranno giudicati da Bergoglio!
Grazie Diego, io comunque, lascerei stare questi personaggi, hanno fatto la loro scelta e come dice giustamente Lei,
non saranno giudicati da Bergoglio ma da Dio.
Quello che è invece urgente fare (e qui lo si è fatto con grande merito) è smascherare questi criptomodernisti che usano la loro posizione e cultura a servizio di un pessimo dante causa, cuoceranno a fuoco lento nel loro stesso “brodo” e non vorrei proprio essere nei loro panni.
GIUSTISSIMO, é quello che saremo chiamati a fare.
“…. bisognerà smettere di dire che è papa, perché se è papa gli si obbedisce, se non lo è lo si tratta da impostore…. Grazie a Dio ho fatto proprio questo già molti anni fa, quando l’allora “papa” appariva più presentabile. All’epoca – dato la mia scelta – molti bravi cattolici mi hanno persino tolto il saluto.
L’apostasia iniziò con il CVll. Tutti i “papi” conciliari – chi più chi meno – hanno poi contribuito a trasformare la chiesa Cattolica in una nuova chiesa umanitaria-ecumenica dove la “misericordia” viene applicata per inviare alla dannazione più anime possibile. Temo che l’orrore continuerà per molto tempo ancora…
E’ molto triste , come hanno osservato Bernardino ( su Chiesa e Postconcilio ) e Catholicus , che nessuno , ma proprio nessuno , tra i partecipanti al Sinodo abbia avuto il coraggio di chiamare Bergoglio ed i suoi accoliti per quello che sono : eretici e scismatici . E’ pure scandaloso che si sia risposto ‘ no ‘ alla petizione per un ‘ walk out ‘ fuori dal Sinodo per non condividerne le responsabilita’.
Non e’ piu’ accettabile la politica di cedere terreno metro dopo metro , senza chiamare alle loro responsabilita’ i veri colpevoli . Ormai e’ inutile che ci si limiti a ‘ difendere la dottrina ‘ , nel contempo pero’ dichiarando di ‘ non criticare il Papa ‘ ,e per giunta restando fedeli al ‘ concilio ‘ , da cui questa catastrofe ha avuto origine . I cosiddetti ‘ conservatori ‘ si sono dimostrati essere solo l’ ala destra estrema della rivoluzione . Ormai ci sono due chiese , una maggioritaria , ma falsa e traditrice , ed una minoritaria ma fedele a Cristo .E’ ora di scegliere ,ADESSO
Splendido commento, che approvo al 100%!
Caro Dott. Gnocchi,
se diciamo tutti che lo scisma è già in atto ma non è ufficiale, perché allora non lo si proclama apertamente? Si invocano quei 13 cardinali che hanno scritto a Bergoglio, ma non sembra che abbiano il coraggio di parlargli in maniera severa e fare il passo decisivo di deporlo. Però noi laici possiamo sostenere questi cardinali a fare il passo decisivo. Facciamo vedere loro che è giunta l’ora della chiarezza dove la Vera Chiesa Cattolica, anche se piccolo gregge, si contrappone a quella che vuole instaurare il compromesso con il mondo illudendosi che questa soluzione porti la pace. La Vera Pace è la conseguenza della Conversione a Cristo Unica Via Verità e Vita e sgorga della piena consapevolezza di essere suoi discepoli che lo testimonino fino al Calvario per risorgere con Lui nel Trionfo del Cuore Immacolato di Maria. Gli eventi che stiamo vivendo e che vivremo sono già stati profetizzati da La Salette fino a Fatima.
Caro Dottor Gnocchi, condivido tutto ed in particolare l’osservazione sulla sostanziale ambiguità di troppi cardinali “conservatori”. Come altrove scritto, avrei consigliato loro di non partecipare al Sinodo, considerando che in tale consesso vengono a costituire solo un grazioso sfondo per i saltimbanchi della maggioranza anticattolica. Fermezza avrebbe voluto una presa di posizione chiara sul dogma ed un dignitoso rivolgersi alla propria originaria missione pastorale. Nessuno dubita che ciò avrebbe comportato gravi conseguenze personali per loro (l’OVRA vaticana pare non vada mai in vacanza), ma il martirio loro richiesto, mentre il buio scende sulla cristianità, è esattamente questo. Nostri fratelli siriani, dopotutto, hanno fatto molto di piu’.
Io so che esiste una chiesa che è un’organizzazione terrena composta da una gerarchia e da un certo numero di cattolici più o meno animati da carità e fede. Su questa chiesa credo che ormai si stia abbattendo un’ondata come quella che fuoriuscì dalla diga del Vajont. Ma io credo anche che ci sia una Chiesa composta da profondi credenti, clero e fedeli, dalle anime dei Santi defunti, governata da Cristo e protetta dalla Madonna. Questa Chiesa non deve temere nulla, vivrà in eterno, anche se si dovesse ridurre a un solo fedele, o a nessun fedele. Prima o dopo ci sarà qualcuno che ritroverà magari un libro, un film, un file, una statua, un dipinto e da quello ripartirà per ritrovare le antiche radici e legarsi ad esse per avere e dare vita. Guardiamo cosa sta succedendo in Russia. Non ho alcun dubbio, sarà l’opera devastatrice dei falsi cristiani che farà posto a un nuovo e più vitale bosco. Come quei prati che gli allevatori a volte incendiano perché si rinnovino più rigogliosi.
Com’è bello questo commento!
A Diana e agli altri commentatori vorrei dire che condivido il loro disagio esistenziale che anche per me data dal concilio Vaticano II, cioè da Giovanni XXIII in poi, e dire che ero ancora alle medie… Osservo però che la chiesa non è una democrazia parlamentare e che deporre un papa è impresa ardua e francamente non saprei dire come si potrebbe procedere. Del resto nemmeno mandare a casa il sindaco Marino sembra facile.
Caro dottor Gnocchi, mi pare di capire che prendono parte al Sinodo i modernisti e che questi si dividono in guelfi (conservatori) e ghibellini (progressisti, catto-comunisti). In effetti, se non ho capito male, il trucco c’è, quello di dividere l’orda modernista e dare la parte di conservatori a coloro che devono interpretare il classico ‘poliziotto’ cattivo. Insomma, alla fine il modernismo ha vinto. Già lo fanno da tempo, ma ora si scateneranno di più nel correggere il Vangelo, dicendo che Gesù certe frasi non le disse e che sono aggiunte dei primi cristiani in un ottica pre-anti-ecumenica. Si prospettano tempi bui e opprimenti, ma doveva accadere, prima o poi. Meglio prima di poi. Si manifesti l’iniquità, si palesino le lingue gnostiche biforcute, comincino pure a perseguitare i veri cattolici con un nuovo e satanico braccio secolare. Finirà malissimo ma torneremo a costruire altari.
I figli delle tenebre sono più scaltri dei figli della luce
Caro dott. Gnocchi Lei ricorderà un certo Presidente della CEI che presiedendo la celebrazione di un rito funebre per un prete di strada, rivoluzionario alla Che Guevara, diede la comunione in bocca a Vladimir, noto pubblico personaggio, pur sapendo che era una provocazione in quanto egli/ella era buddista. Questo episodio autorizza a pensare che Sua Eminenza non creda nella presenza reale di Cristo nell’ Eucaristia altrimenti, come minimo avrebbe dovuto avvertirlo/la che stava commettendo un sacrilegio! Si legge nel Vangelo cosa accadde a Giuda Iscariota quando Gesù gli diede il boccone “E allora, ricevendo quel boccone, Satana entrò in lui” (Gv 13,27). Ma ormai un pezzo di pane azzimo non si nega a nessuno e giustamente Bergoglio non lo ha sollevato dall’incarico ma lo ha amorevolmente sostenuto affiancandogli un Segretario ad interim più scaltro.
No alla chiesa conciliare-sinodale-democratica chiaramente(ormai è evidente ai ciechi) avviata nel 1958, evidenziata dal CVII, progressista ed ora al 100% protestante, che ascolta il mondo, segue il mondo, vota come il mondo. Voi NON siete del mondo ma figli del RE che è Uno solo e della Regina, entrambi troppo disprezzati da codesta falsa chiesa ( dello spirito..di Lucifero?). E’ possibile fare qualcosa per proclamare lo scisma ai laici? Inutile attendersi qualcosa dai cardinali o vescovi…
Qualche sacerdote c’è che dice pane al pane: uno, ad esempio, è don Federico Bortoli, vicario del duomo di San Marino. C’è su You Tube una sua bella e pungente omelia, tenuta iil giorno dell’Assunta di quest’anno a Schio (Vicenza), dove è apparsa più volte la Madonna a Reato Baron (RIP). Forse basterebbe uno come lui che dichiarasse “a reti unificate” l’apostasia di Bergoglio e della sua ciurma di ammutinati (della barca di Pietro), invitando i fedeli ancora cattolici a contarsi e fondare una specie di associazione di Veterocattolici, da costituirsi come Chiesa Ufficiale, riconosciuta dallo stato (come i Valdesi, gli avventisti del 7° giorno, ecc.)
Non c’è alcun bisogno di fondare nessunissima associazione riconosciuta dallo Stato. Nostro Signore conosce il suo gregge e questo basta.
ho gia’ commentato: eretici.
Egr. Dr Gnocchi, bisogna essere coerenti. Se ritenete di non poter mangiare con i pubblicani e le prostitute, se credete (fermo restando che l’errore è errore) che bisogna rimanere all’Antico Testamento, se pensate di essere i privilegiati di quel 5% che si salverà, se volete essere più realisti del re, cioè più cristiani di Cristo stesso, allora lo scisma lo avete già attuato. Papa Francesco non ha MAI cambiato la dottrina, ha solo ricordato: NON GIUDICARE SE NON VUOI ESSERE GIUDICATO: tutto il resto è pura accademia. Grazie per l’eventuale risposta Giorgio
L’Antico Testamento non c’entra niente coi Sacramenti e lo lascerei stare, la presunzione della salvezza senza merito poi è peccato contro lo Spirito e credo che qui nessuno voglia macchiarsene, sono quelli che vogliono essere più buoni di Cristo e che hanno abolito il peccato che hanno deciso di essere più realisti del Re, perché la falsa misericordia senza conversione di Bergoglio non è cattolica. Magari si fosse limitato a ricordare precetti evangelici, avremmo avuto un sedente al trono come si deve, invece si è messo a dire eresie e assurdità. Il sodomita non può essere giudicato (eppure il Nuovo Testamento parla chiarissimo al riguardo e giudica senza tante ipocrisie), l’ateo buono va in paradiso, non esiste il Dio cattolico, gli ebrei non debbono convertirsi, i divorziati risposati che si comunicano non fanno niente di male, etc.. etc..
Se anziché giudicare tutto già perdonato (sempre giudicare è) Bergoglio si fosse limitato ai giudizi già dati dalla Bibbia stavamo a posto, invece…
In pratica io sono definito un “rivoluzionario” lento/prudente!
Ma io che ne so della Chiesa preconciliare?
Io mi sono formato e avuto Fede in Gesù, in questa Chiesa.
Quando ero bambino c’era Giovanni Paolo II, e mi sono ri-convertito (con la Grazia), con Benedetto XVI, che per me è stato davvero un faro e una guida proprio nel periodo delle riconversione (e sinceramente non capisco i suoi detrattori).
Ora si è superata la soglia del “fuori Cristo, dentro l’Uomo”, ma è frutto dell’attacco frontale dello spirito del mondo contro la Chiesa.
Non me la sento di condividere che è colpa del Concilio. Le 4 costituzioni dogmatiche esprimono una Chiesa bella, io amo la “Dei Verbum”.
Certo che ci sono dei bug, sopratutto in “Nostra Aetate”, ma il problema non sono i documenti scritti o almeno non le 4 costituzioni, ma lo spirito del mondo e il fumo di satana entrato nella Chiesa.
La riforma liturgica (Bugnini) come la formazione modernista dei seminari non furono scritti e decisi dal C.V.II.
La Grazia viene da Dio, non da Ratzinger! Anche io mi sono convertito “sedente Ratzinger” ed ero entusiasta di lui, poi quando cresce la consapevolezza e i fatti si impongono su sentimenti, parole e intenzioni, allora occorre scegliere di abbandonare l'”idolo” di turno, per quanto lo sia abbia apprezzato, ed abbracciare il sempiterno Logos, Il Verbo incarnato, la Verità che non ammette contraddizioni e compromessi di sorta! Tenga sempre presente le parole di San Paolo: ” La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia, ma si compiace della verità”. Io conservo ancora dei sentimenti di sincero fraterno cristiano affetto nei confronti di Ratzinger ma ciò non toglie che, in coscienza, non posso più riporre il lui e in quelli come lui nessuna fiducia!
Mt 7, 15-20
«Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete.
Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni.
Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere».
Si accosti ad ogni oggetto delle sue indagine con oggettivo e rispettoso distacco e non cerchi mai di trovare giustificazioni da contrapporre a dei fatti. Contro di essi infatti non vi sono argomenti che tengano! E infine non abbia paura di abbracciare la Verità, poiché soltanto Essa rende veramente liberi!
Caro Alessandro, quello che lei provava e prova per Ratzianger io lo provavo e lo provo per Wojtyla: lo ammiravo moltissimo e la Sua morte mi addolorò molto…a quei tempi sapevo già qualcosa sul modernismo e sull’ecumenismo, ma riguardo al papa ero un normalista…la verità su di lui, sul concilio, e sugli altri papi (post)conciliari l’ho appresa anni dopo…nonostante ciò provo ancora umano e cristiano affetto per Wojtyla e gli auguro sinceramente di essere in Paradiso, ma non posso accettare la sua “canonizzazione” e non posso neppure prenderlo come esempio da imitare!
caro Paolo, ma alora lei non sa, come so io (che sono nato alla fine della II guerra mondiale) chi furono i “legislatori” del CV II: gente allontanata dai papi precedenti (in specie Pacelli), punita, redarguita, e poi richiamata a dettare le linee della Chiesa 2.0. Ma lo sa di che pasta erano fatti Roncalli e Montini? sa del tradimento della fiducia di Pio XII ad opera di Montini? sa che quest’ultimo pregava per la morte del suo papa (che lo aveva amato e portato alla Segreteria di Stato?). Ci sno molti fatti si quali dovrebbe riglettere, caro Paolo, a cominciare da quei loschi figuri della Nouvelle Théologie (Danielou, De Lubac, Chenu, Congar, Rahner, Von Balthasar, ecc.) dalle menti contorte e dalle teorie astruse e sublole. Pace e bene
Carissimo Paolo, certo che “certe cose”, non sono state decise durante il CVII, anzi in tanti casi certi rinnovamenti, non sono stati neanche trattati. Ma evidentemente e i fatti lo confermano sono nati dopo il Concilio che è andato verso le esigenze del mondo, pardon volevo dire del diavolo.
Grazie del confronto.
Sì, mi rendo conto. So di alcune cose di Montini e Roncalli.
Per me l’effetto Bergoglio (per una sorta di eterogenesi dei fini) è stato lo spingermi a cercare i magisteri precedenti, e veramente devo dire che sono un’ altro passo. Sento la voce del Pastore dietro la Humani Generis o Hauretis Acquas!
Certo Pio XII è a distanza siderale dai papi posteriori, lo vedo anch’io (incluso buoni papi come G.P.II e B.XVI).
Ancora più siderale con S.Pio X, questo è vero.
Per ale90: ho scritto in modo non chiaro, hai ragione. Per chiarezza: OVVIO la Grazia viene da Dio certo, ovviamente amo Gesù (che mi ha amato per primo) e la sua e nostra dolce Madre, ma era bello avere un faro, come B.XVI. Io sono un uomo, e ho bisogno anche di uomini che aiutino a guardare il cielo.
Non posso non affezionarmi al frate che mi ha evangelizzato (e che mi fa evangelizzare), o al papa B.XV, che mi hanno mostrato “le cose di lassù”.
Ma solo Dio si adora, che è l’autore di questi incontri, e di…
D’accordo con Gnocchi sul fatto che è meglio che il Sinodo finisca “male”.
Anzi lo spero proprio, così qualcuno si toglierà il prosciutto dagli occhi, e forse certe ambiguità finiranno!
Si entrerà nella Passione della Chiesa: significherebbe l’inizio della fine, ma la fine per i cristiani vuol dire anche il ritorno di Cristo Re!
Il Card. Sarah ha riassunto bene l’attuale situazione: in sostanza ha detto che ci troviamo (vale anche per l’Europa) stretti tra le tenaglie dell’OMOGAMIA GENDER e della POLIGAMIA dell’ISIS: la Chiesa DEVE promuovere un’autentica ripresa della Famiglia (quella vera!). E’ ovvio quindi che il risultato del Sinodo sarà sintomatico con riferimento alla sciagurata situazione interna della Chiesa. Mi piacerebbe vedere qualche segno di mobilitazione da parte di noi “cattolici bambini”, “farisei”, “fuori moda”… ma al momento per cantare fuori dal coro non si ha altra alternativa che esternare nelle poche e preziose rubriche come questa… e pregare (sigh!)
Per non arrenderci davanti al capro espiatorio del concilio (benché comprendo),
mi permetto infine di segnalare questa ottima intervista ad un mons. anonimo collaboratore del card. Gagnon:
http://fidesetforma.blogspot.it/2009/07/bugnini-era-massone-lo-conferma-un.html
sottolineo:
“Guardi, ” disse il monsignore “non è importante quante sconfitte subisca la Chiesa, non è importante quanti tradimenti, ma che ci sia sempre la speranza…”
“Ma le perdite sono immani” dissi, “è come se il nostro legame col passato fosse stato interrotto…”
“No!”. Mi guardò con fierezza: “Tu stesso sei la prova che questo legame non è stato rotto. E lo sono anch’io. […]
Invece il monsignore è proprio la prova che questo legame(ossia la Fede Cattolica)è stato da alcuni interrotto soprattutto per la mancanza di coraggio(dettata forse da una vera e propria latente mancanza di Fede)nel difenderlo se necessario usque ad effusionem sanguinis!
Caro Giorgio, hai ragione quando scrivi che Bergoglio non ha MAI cambiato la dottrina: infatti l’ha solo proposto ma non vi è riuscito perchè non lo può fare senza la complicità della maggioranza del sinodo e ora testardamente e prepotentemente cerca di imporre le sue IDEE riproponendo nel sinodo quanto il presinodo ha già bocciato a larga maggioranza. Si comporta invece spesso contro lo spirito della dottrina e trascina nell’errore molti, anche in buona fede. Non si condannano le persone, bensì il peccato: non riconoscendo il peccato spesso si giustificano gli errori degli altri per giustificare i propri, Negare il peccato è la colpa più grave, quella contro lo Spirito Santo che non può essere perdonata, per il motivo che in assenza di pentimento e di umile richiesta di perdono anche l’infinita misericordia di Dio non può fare nulla. L’indissolubilità del matrimonio ristabilita da Malachia (V sec.a.c.) e ribadita da Cristo è stata aggirata dall’autocertificazione della autocoscienza. E’ solo un…
Chi ha detto che il fumo di satana era entrato nella chiesa lo sapeva bene dato che aveva collaborato a farlo entrare proclamando… il culto dell’uomo… Pio XII disse che mai avrebbe dovuto essere fatto cardinale (mandandolo via da Roma) e il Roncalli lo fece diventare… Smettiamo di prenderci in giro e di farci ingannare. Se basta un sacerdote che dichiari lo scisma dalla Chiesa Cattolica di costoro, che lo faccia. I difensori oltre la soglia speranza spieghino se si può obbedire ai Papi di 2000 anni ed agli attuali, come se non dicessero COSE OPPOSTE.
Caro Albert, non è esatto dire che papa Francesco non riconosce il peccato: NON ha mai giustificato divorzio,aborto,eutanasia .Anzi ha parlato di cultura dello scarto.Come ha detto il cardinale tedesco e quello italiano, anche chi vive in una situazione irregolare per la dottrina cattolica,può creare qualcosa di positivo. Se un convivente o un risposato ha avuto quattro figli, ha comunque donato quattro vite e questo non credo dispiaccia al buon Dio, a meno che non vogliamo sostituirci al Suo giudizio.Dire che che la misericordia di Dio non può fare nulla è come dire che Dio non è onnipotente
Però che muore in peccato mortale NON può salvarsi e questo è un DOGMA di Fede!
Ciò che ha detto sul convivente e sul risposato vale allo STESSO MODO per gli usurai, i mafiosi e i politici corrotti (a meno di non volerci mettere al posto di Dio e dire che certi peccati mortali sono più scusabili di altri soltanto perché più diffusi, cosa assurda e anticattolica e la vicenda di Sodoma e Gomorra ce lo ricorda molto bene)!
Senza conversione non vi può essere perdono. Dice S. Agostino: “Quel Dio che ti ha creato senza di te non ti salverà senza di te”. A sua volta, il Catechismo della Chiesa Cattolica: “è soltanto attraverso il cammino della conversione che possiamo entrare nel Regno, dal quale il peccato grave esclude”.