Con la canonizzazione di Madre Teresa ci si chiede come sia possibile canonizzare una persona che nega Gesù Cristo come unico salvatore. La risposta è molto semplice: la canonizza una Chiesa che rinnega Gesù Cristo come unico salvatore
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Ogni settimana Alessandro Gnocchi risponde alle lettere degli amici lettori. Tutti possono scrivere, indirizzando le loro lettere a info@riscossacristiana.it , con oggetto: “la posta di Alessandro Gnocchi”. Chiediamo ai nostri amici lettere brevi, su argomenti che naturalmente siano di comune interesse. Ogni settimana sarà scelta una lettera per una risposta per esteso ed eventualmente si daranno ad altre lettere risposte brevi. Si cercherà, nei limiti del possibile, di dare risposte a tutti.
PD
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Giovedì 8 settembre 2016
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È pervenuta in Redazione:
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Caro Gnocchi,
questa domenica è stata tutta incentrata sulla canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta. Non voglio perder tempo (e farlo perdere a lei) con il discorso di Bergoglio, il solito discorso tra il sindacalese e il politichese. Piuttosto sono altre le cose che mi rendono pensieroso, fin da quando ci fu la beatificazione. Anzitutto, ho letto le vite di tanti santi e beati, e ho visto che una volta la chiesa usava tempi lunghi, se non lunghissimi, prima di proclamare beato o santo qualcuno. Ci sono santi che sono stati proclamati tali anche dopo secoli dalla morte. Adesso si santifica con una fretta che non capisco (guardiamo i casi di Giovanni XXIII e di Giovanni Paolo II). Ma poi, nel caso specifico di Madre Teresa, dedicò senza dubbio la sua vita ad assistere i poveri più poveri. Questo è molto bello, e ne fa una bravissima persona. Però mi risulta anche che Madre Teresa si facesse addirittura un vanto di non battezzare i moribondi non di fede cattolica. Anzi, diceva che a lei interessava che un musulmano morisse da buon musulmano, un induista da buon induista e così via. E allora, che fine fa la Missione? E soprattutto fa pensare che Madre Teresa non credesse che il solo Salvatore è Gesù Cristo. E allora, in definitiva, che “santa” è? Mi piacerebbe davvero avere il suo parere su questa faccenda.
Con molta stima, la ringrazio
Gino Jemma
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rispondo volentieri alla sua lettera, che ricalca quelle di parecchi altri lettori; devo onestamente confessare che la figura di Madre Teresa non mi è mai stata simpatica, anzi. Dico “la figura di Madre Teresa” e non “Madre Teresa”, perché tutto quello che posso prendere in considerazione è il fenomeno mediatico proposto negli ultimi decenni all’adorazione del mondo nelle sue varie modalità: credente, diversamente credente e non credente. Ma, salvo poche eccezioni, penso di avere in mano le stesse carte dei molti devoti della fondatrice delle Missionarie della Carità, che spesso sarebbe più corretto definire fan.
Il discorso di Bergoglio è solo l’atto finale di un processo molto più lungo, quindi, come giustamente dice lei, stare a soppesarlo porta solo a perdere tempo. Da parte del duce della neochiesa arcobaleno non c’è nulla di nuovo rispetto alla marcia trionfale verso l’apostasia che tanto infiamma i cuoricini dei fedeli della Casa Comune e muove a comprensione persino qualche pellaccia similtradizionale in cerca di posizionamento negli equilibri prossimi venturi.
Premesso questo, caro Jemma, la scorsa domenica si è assistito alla canonizzazione della “figura di Madre Teresa” e, a costo di farmi dare dello scostumato, le dico che questa santa “figura di Madre Teresa” non mi piace. Non riesco a vederci quella santità cristallina che, come dice lei, in passato ha chiesto persino dei secoli per essere riconosciuta. Sarà colpevole miopia da parte mia, senz’altro. Qualche trombone paratradizionale le avrebbe spiegato come e qualmente anche in questo atto del vescovo venuto dalla fine del mondo a demolire quel poco che resta della Chiesa cattolica ci sia del buono, basta usare il discernimento. Purtroppo ha scritto a me e le devo confessare che, per esempio, vedo con più chiarezza la santità in molti papi che attendono da ere geologiche, e chissà quanto ancora attenderanno, il momento di salire almeno il primo gradino degli altari. Santi uomini di Dio che, anzi, mai lo saliranno senza il sostegno un po’ glamour e un po’ politically correct del mondo che conta e della Chiesa che volentieri ci fornica.
Tale consenso, invece, la “figura di Madre Teresa” l’ha sempre avuto, tanto da essere ratificato, ben prima della beatificazione e della canonizzazione, con il laicissimo Nobel per la Pace nel 1979. Insomma, caro Jemma, sono almeno una quarantina d’anni che abbiamo a che fare con quella che il mondo chiama volentieri “icona” di Madre Teresa. Ma, se piace al mondo, a me aggrada un po’ meno perché la logica a cui soggiace è quella dello star system, dove le “icone” si accompagnano alle “icone” e sono materia da rotocalco più che da meditazione. Come dimenticare, per esempio l’ “icona” di Madre Teresa mano nella mano con l’ “icona” di Lady Diana? E, a costo di scandalizzare coloro che considerano inopinatamente Giovanni Paolo II un gigante dell’ortodossia, mi pare troppo mondana anche la simbiosi dell’ “icona” di Madre Teresa con l’ “icona” di GPII, in cui quella di Lady D opera come termine medio. In questa chiave diventa “icona” mondana anche l’oggettivo impegno per i poveri e i malati: una serie di immagini da appendere a colori nella stanza del ragazzo dell’oratorio e in raffinato bianco e nero nel salotto radical chic. Non a caso è proprio questo il succo del povero discorso tenuto da Bergoglio durante la canonizzazione: la denuncia della povertà in India, da tradurre in scandalo per la caduta di uno 0,1% del Pil in occidente.
A un’ “icona” simile, caro Jemma, il mondo è disposto a perdonare anche le condanne oggettivamente dure e precise dell’aborto o del divorzio. Portate sul piano mondano, quelle invettive diventano una semplice opinione politica e, quindi, tollerabile come testimonianza di un’opinione minoritaria di cui, ormai, interessa poco o niente anche ai vertici della gerarchia ecclesiastica. Tant’è vero che non le ha ricordate nessuno.
Oltre al lavorìo dell’ “icona” glamour nelle coscienze, è ben altro che gradiscono il mondo e questa Chiesa sedotta e abbandonata sul bordo dell’apostasia. È la propensione più che evidente per l’unità e l’identità sostanziale delle religioni. Questo, però, caro Jemma, non è imputabile all’ “icona” di Madre Teresa, ma semplicemente a Madre Teresa. Se vuole approfondire la questione le suggerisco l’eccellente lavoro del sito Radiospada (http://www.radiospada.org/2016/09/speciale-madre-teresa-il-nostro-dossier/) di cui le fornisco un piccolo florilegio che ha rinfrescato la mia memoria di cattolico reduce dagli Anni Settanta e seguenti:
“Se, faccia a faccia con Dio, Lo accettiamo nelle nostre vite, ecco che ci stiamo convertendo. Diventiamo così un indù migliore, un musulmano migliore, un cattolico migliore, diventiamo migliori qualunque cosa siamo, e ci avviciniamo a Lui sempre più… dobbiamo accettare ciò che Dio è nella nostra mente”.
“Tutto è Dio: buddisti, induisti, cristiani… tutti abbiamo accesso allo stesso Dio”.
“Amo tutte le religioni… se le persone diventano indù migliori, musulmani migliori, buddisti migliori tramite i nostri gesti d’amore, allora stiamo facendo crescere qualcosa d’altro”.
Seguendo fino alla fine un induista “Lo curò personalmente, e l’aiutò a morire riconciliato coi suoi dei”.
“Lei converte? Ma certo. Ti aiuto a convertirti e a essere un migliore indù, un migliore musulmano o un migliore protestante. Una volta che trovi Dio, sei libero di decidere come adorarLo”.
“Non abbiamo mai cercato di convertire al cristianesimo i nostri assistiti. L’essenziale è che trovino Dio, attraverso la loro religione, qualunque essa sia. Quel che ci salva è la fede in Dio. Importa meno da quale punto di vista si arrivi a Lui”.
“Alcuni lo chiamano Ishwar, alcuni Allah, alcuni semplicemente Dio, ma dobbiamo riconoscere che è lui che ci ha fatto per cose grandi: amare ed essere amati. Quello che conta è che amiamo. Non possiamo amare senza preghiera, e perciò, di qualunque fede siamo, dobbiamo pregare insieme”.
A questo punto, caro Jemma, la faccio breve. La fede di Madre Teresa non è affare mio, ma devo dire che queste affermazioni, reiterate e praticate, sono s-c-a-n-d-a-l-o-s-e. Lei si chiederà come sia possibile canonizzare una persona che nega Gesù Cristo come unico salvatore. La risposta è molto semplice: la canonizza una Chiesa che rinnega Gesù Cristo come unico salvatore. Non dimentichi che, non più tardi di qualche domenica fa, i musulmani sono stati accolti nelle chiese cattoliche durante le Messe con il permesso compiaciuto di negare Gesù Cristo persino davanti alla sua Presenza Reale sull’altare, ammesso che le consacrazioni fossero valide. Ma il bello deve ancora arrivare, caro Jemma, vedrà quando si troverà il modo di canonizzare Lutero.
Alessandro Gnocchi
Sia lodato Gesù Cristo
75 commenti su ““FUORI MODA” – la posta di Alessandro Gnocchi”
A mio modestissimo parere, trovo che avrebbero avuto molto più titolo alla canonizzazione : 1) card. Merry del Val, grande collaboratore di San Pio X nella battaglia contro il modernismo delle origini; 2) Papa Pacelli, sicuramente una “grande figura” di papa (la sua beatificazione è stata impedita dalla massoneria ebraica, che ha stoppato B XVI, costringendolo ad annullare la causa di beatificazione); 3) Mons. Léfèbvre, un vero perseguitato per amore di Cristo e della Sua Chiesa (l’unica, quella preconciliare, ovviamente). Ecco, gli altri, i santi proclamati dopo il nefasto CV II, proprio non mi piacciono, nemmeno un po’ (eccezion fatta per Wojtyla, ma dal punto di vista della battaglia anticomunista e della sua grande devozione mariana, non per la sua linea dottrinale e la sua praxis ecumenista).
Scusate, mi ero dimenticato di Padre Pio, ma il fatto è che lo ho sempre ritenuto santo, anche da prima del CV II, quindi fa eccezione.
concordo…però padre Pio era un fondamentalista preconciliare antistorico, figurati che credeva che fosse vero quello scritto nella Bibbia!!!!
E poi non risulta che facesse la raccolta differenziata, mi spiace ma proprio non ha le carte in regola secondo i nuovi parametri
Mah vedrete che faranno la santità a punti, gli toglieranno qualche punto e tornerà beato ,con decreto retroattivo come la legge Cancellieri.
Sia lodato Gesù.
E intanto Bergoglio ha insultato in modo VERGOGNOSO un Santo preconciliare, MOLTO Preconciliare: San Giovanni il Battista!
Dice che era affetto da DOPPIO BUIO e che Gesù era molto diverso da quello che si era immaginato lui!
Povero Bergoglio, non gli va giù che colui che ci ha rimesso la testa per non piegarsi all’adulterio caso per caso sia uno dei più grandi Santi di tutti i tempi e così gli si è buttato addosso a testa bassa ANDANDO A ROMPERSI LE CORNA, visto che ha cozzato contro il Giudizio ASSOLUTAMENTE INFALLIBILE di Gesù e contro l’evidenza biblica: ma i papolatri capiranno che razza di eretico c’è in Vaticano?
No: per giustificare l’adulterio caso per caso, Cavalcoli ha già dato contro a San Paolo e alla Chiesa di sempre, ora è il turno dell’attacco a San Giovanni il Battista!
Vedrete se i normalisti non giustificheranno anche questo!
In Vaticano si stanno inventando una nuova e sacrilega religione, ma, per poter continuare a mangiare a sbafo, continuano a chiamarla “cattolica”.
Come ho detto più volte, i papolatri sono come i comunisti, sempre pronti a bere qualunque assurdità propagata dalla “linea generale” del partito. E vogliamo parlare, ad esempio, della ventilata canonizzazione di Degasperi?
Io chiederò formalmente anche la canonizzazione di Totò ,Pertini e Ugo Tognazzi.
Restando in tema di santi impegnati nel “sociale”, mi viene in mente don Bosco, un prete di cui ai nostri giorni si parla in maniera distorta attribuendogli intenti prettamente umanitari, quali il miglioramento delle condizioni di vita dei poveri e la realizzazione di una vita “dignitosa”. Ma niente di tutto questo fu don Bosco perché, come dice Cristina Siccardi nel suo bel libro “Don Bosco mistico”, “…l’unico vero fine dell’azione ‘sociale’ di don Bosco fu quello di portare il maggior numero di anime in paradiso” … e “tutto ciò che di materiale faceva per quei ragazzi era unicamente strumento: è questo l’amore cristiano, volere il bene delle persone che si amano e l’unico vero bene, per ciascun uomo, è salvarsi l’anima”.
Ecco cosa fanno i veri santi.
Non di solo pane vive l’uomo… E’ Gesù Cristo stesso, dopo ogni miracolo “materiale” (pane per gli affamati, salute per gli infermi) a sottolineare che LA FEDE SALVA. Ma forse questo se lo stanno dimenticando tutti, come se lo dimenticò la neo-santa. Alla quale comunque va tributato l’umano rispetto per chi si è speso per gli altri: nel mio egoismo, non posso condannare completamente una persona totalmente altruista come lei.
La Fede non salva. Permette a Dio di operare per noi in questo mondo, per farci del bene e per condurci in Patria (Altro Mondo).
Chi salva è Lui
Mi riferivo, caro Raffaele, alle parole che più volte Gesù pronuncia ai miracolati: “va’, la tua fede ti ha salvato”. Ovvio, la fede in Lui, non in budda, visnu’ o chissà chi altro.
Caro Gnocchi, le pongo una domanda: non pensa che questi “santi” che de facto non sono fulgidi esempi cristiani, mentre sono venerati quaggiù dagli adepti della casa comune (ecologica), lassù (o laggiù…..) paghino (oltre le loro colpe) anche l’amaro prezzo di questa fama immeritata tributata da questa strana chiesa? Non è forse uno scandalo? Personalmente mi scandalizzo che Pio XII sia bistrattato e Roncalli stia appeso in Chiesa assieme all’immagine di padre Pio.
Già. La verità non deve essere mai sottaciuta. Neanche quando è tanto impopolare come questa.
Piccolo contributo: madre Teresa nel 1975 durante una adorazione del Buddha.
http://www.traditioninaction.org/RevolutionPhotos/A067rcMadreTeresaBudha.htm
Se possibile chiedo di accorpare nel mio precedente post l’osservazione che quella “adorazione” di Buddha si riferiva alla cerimonia di ringraziamento in occasione del 25mo anniversario della fondazione della congregazione delle suore missionarie della carità
Grazie
Adesso capisco perché quel prete editorialista di un mensile missionario diceva, tempo fa, che per lui inginocchiarsi dinanzi al Sacro Cuore o alla dea kalì (minuscoli voluti) è la stessa cosa, produce gli stessi effetti. E questo sarebbe l’obbedire alla consegna lasciata dal Cristo ai Suoi apostoli all’atto della Sua Ascensione al Cielo ? (convertire tutte le genti, battezzandole, non lasciandole morire da musulmani, buddisti, induisti). No davvero, a questo clero disobbediente ai comandi del Redentore non ci credo, né poco né tanto, e non lo riconosco come mia guida, giammai ! continuo a pregare S. Pio X, S. Pio V, Pio IX, Padre Pio, in specie perché affrettino l’intervento dell’Immacolata, con conseguente disfatta dei modernisti.
Ottimo carissimo Catholicus. Concordo in toto
Quelle frasi di Madre Teresa sono assolutamente ANTICATTOLICHE, OSCENE, ERETICHE e SCANDALOSE, puro VELENO DEISTA: io spero per lei che fosse affetta da ignoranza invincibile (dovuta al conciliabolo e ai biancovestiti che hanno diffuso quelle eresie (ad esempio G.P.II, che osò affermare: “I musulmani adorano un vero Dio.”)) e che si sia salvata, ma NON era ASSOLUTAMENTE da canonizzare: con una “fede” come la sua ci si danna!
Ora i papolatri strilleranno “agli scismatici che non credono alle canonizzazioni” ma, se me ne trovassi uno davanti gli risponderei: ammesso ma non concesso che quella canonizzazione sia valida, se si può essere Santi (e quindi esempi di Fede Cattolica) anche rinnegando Cristo e secoli e secoli di Magistero, a maggior ragione si può essere Santi (e quindi esempi di Fede cattolica) anche limitandosi a negare una o più canonizzazioni!
Non so che dire, dal momento che le accuse fatte a Madre Teresa dai”benpensanti” sono contrarie. La si accusa di avere battezzato i moribondi piuttosto che curarli. La si accusa di avere assistito i suoi poveri perché vedeva in loro Gesù e non perché li amava .. !a si accusa perché portava riso agli affamati e non
preservativi e perché non aveva capito che il diffondersi dell’aborto avrebbe sconfitto la povertà. Basta prendere l’ultimo numero di Micromega o anche tenere conto di quello che ha detto tv2000. Queste accuse incrociate si elidono a vicenda. Inoltre ricordiamo che ovunque nei suoi conventi ci erano Crocifissi con la scritta: Ho sete
Restano valide le accuse dei cattolici, sono nulle quelle degli eretici e degli abortisti: esiste una realtà OGGETTIVA!
Ha fatto moltissime opere di carità e ha combattuto, giustamente, l’aborto, ma quelle sua frasi da deista dimostrano che non era da canonizzare: se tutti avessero la sua “fede” il cattolicesimo si sarebbe dissolto da un pezzo in mera filantropia!
Era affetta da indifferentismo religioso: secondo i protestanti ci si salva solo per fede, secondo lei solo con la carità e professando una QUALUNQUE religione!
“Lei converte? Ma certo. Ti aiuto a convertirti e a essere un migliore indù, un migliore musulmano o un migliore protestante. Una volta che trovi Dio, sei libero di decidere come adorarLo”. : quindi si sarebbe liberi di “adorare Dio” credendo al pedofilo Maometto e quindi al fatto che Gesù era solo un uomo e che lo Spirito Santo non esiste? Ma secondo i maomettani non esiste neanche il Padre, perché “Allah non ha figli”!
Chi asserisce simili eresie non è canonizzabile!
conosco ben poco della vita di Madre Teresa,anche perchè questa “icona”ha passato la maggior parte della sua vita ad assistere persone che nella cultura induista vengono considerate lo scarto dello scarto della società dove ogni loro sofferenza è attribuibile ad una punizione di una loro vita passata.All’ONU HA AVUTO IL CORAGGIO DI ATTACCARE IL NOSTRO MONDO OCCIDENTALE che considera l’aborto una conquista sociale e NON UNA VERA PROPRIA GUERRA.Il suo discorso è audiovisibile su diversi siti cattolici :non mi sembra essere in sitonia con lo spirito massonico che governa il mondo.Sono certo che i lettori di Riscossa Cristiana abbiamo una santità ben superiore di tale madre e di tanti altri santi canonnizzati in questi anni,ma sono altrettanto certo che Madre Teresa sia stato uno strumento di conversione di Nostro Signore Gesù Cristo in tanti cuori in quella cultura così lontana dal VERO DIO.Sul calvario era due i ladroni:uno chiese perdono al Cristo morente riconoscendo il Messia,l’altro no
Oggi l’aborto è ben radicato nel quivis de populo anche sedicente cattolico, quindi, se lavoro per il caos, mi conviene usare una persona che parla contro l’aborto: da un lato sposterò poco consenso contro l’aborto, per converso sedurrò chi è contro l’aborto per poi attaccarne la Vera Fede con dichiarazioni di stampo indifferentista.
Oggi il fine immediato è il sincretismo, lo strumento l’ecumenismo e l’indifferentismo, il fine mediato la relativizzazione di NS Gesù Cristo.
E ricordiamo il discorso in occasione del Nobel, in cui davanti a una platea di atei disse senza sfumature (care alle gerarchie attuali, vero Galantino? vero Carron? vero Scola?) che l’origine di tutti i mali è l’aborto. Non so se si può definire Santa, ma di sicuro merita il mio rispetto anche solo per questo
Da alcuni commenti mi pare che ci sia confusione su una cosa. Nessuno dice che Madre Teresa non fosse una persona che ha fatto un sacco di bene ,anche schierandosi sempre contro l’aborto. Però è strano che venga proclamata santa una persona che dice che ci si può salvare anche senza la conversione a Gesù Cristo. E questo anche se nei suoi locali aveva sempre il crocifisso. Lei pregava sempre Cristo, va bene. Però non si preoccupava di annunciarlo agli altri. Anzi, diceva che ci si può salvare anche senza Cristo. E questa sarebbe una santa? Dai, chiamiamola filantropa, è più adatto.
Concordo pienamente con lei, oggi i papi modernisti vogliono spacciare la filantropia per santità : è una chiara conferma del loro ossessivo antropocentrismo (il “non serviam” luciferino), del rifiuto della trascendenza a favore dell’immanenza, del sociale sostituito alla sacralità; della salvezza delle anime dei fratelli non glie ne importa un fico secco, a Bergoglio per primo. Preghiamo quindi i veri santi, quelli preconciliari, e quelli non santificati ma sicuramente nella beatitudine eterna, come mons. Léfèbvre e Pio XII.
E se Gesù Cristo fosse più’ grande e più’ ampio e più’ umano di quanto lei lo immagina?
C’è una realtà oggettiva: non c’è spazio per IMMAGINARE…i loro commenti erano in linea con Sacra Scrittura, la Sacra Tradizione e il Magistero, quindi non hanno immaginato niente, la Fede è OGGETTIVA e basata su CERTEZZE, non sul sentimento soggettivo!
Che senza di Cristo non ci si possa salvare lo ha detto Lui: vogliamo metterlo in dubbio?
Cosa intende con più “umano”? Che rinuncia alla giustizia?
E mi dica, allora, quale/quali delle seguenti categorie di persone si salverebbero anche senza pentimento e contrizione? I mafiosi? Gli abortisti? Gli stupratori? Gli atei? Gli usurai? Gli adulteri? I politici corrotti? Gli idolatri? I rapitori di bambini? Gli eretici? I pedofili? I sodomiti?
Mi indichi pure la categoria o le categorie!
Più “grande” e più “ampio”: sembra (e sottolineo il sembra) un’espressione panteista o una che dice: “si può adorare Gesù anche adorando Allah, o Ishwar, o Gaia o i Folletti, ecc., ecc.”
Scusa Flagello, ma io credo che il punto sia un altro. Gesù È certamente più grande e ampio (lasciamo stare “umano” che si presta a fraintendimenti antropocentristi) di quanto tutti possiamo immaginare: però il compito che ci ha lasciato è chiaro, e chiede la stessa chiarezza a noi nell’eseguirlo. Sarà poi affar Suo, detto con rispetto, salvare o no i non cristiani, non battezzati, non convertiti etc: ma a noi è chiesto di annunciarLo senza vie di mezzo e in un certo senso anche senza un malinteso “rispetto” umano (quello che oggi è diventato sincretismo e ultimamente viltà). Per questo, tali affermazioni di madre Teresa lasciano sconcertato anche me, per una proclamata santa. Purtroppo è un aspetto dell’uomo moderno, pur cristiano: il dubbio, più che la certezza. Questi “dubbi” di Teresa sono giustificati e addirittura esaltati, magari sotto traccia, da una neochiesa che la canonizza proprio perché lei stessa non ha, né quindi può più portare, la certezza di Gesù Cristo quale unica salvezza.
Chi volesse certificare l’autenticità delle citazioni prodotte da Gnocchi de relato Radio Spada, vada a leggersi “MADRE TERESA – la gioia di vivere: 365 meditazioni quotidiane – Ed. Oscar Mondadori 2010”. Quando, giorni fa’, sottoposi a Renato Farina, trombettiere della “santa”, queste stesse obiezioni specialmente quelle relative al volontario esimersi dal battezzare, mi rispose, fra i tanti contorsionismi verbali e concettuali, che per i pagani valeva il cosiddetto “Battesimo vicario”, voce priva di significato ed inesistente nella teologìa dogmatica. In quanto alla velocità dei processi di canonizzazione è da tener presente che proprio GP II abolì la figura dell’Advocatus diaboli, colui che avrebbe squadernato sul tavolo tutte le aberranti teorìe e pratiche della novella “santa” compresa quella di andare a pregare nelle pagode con bramini e lama. Pregare certo non Dio S.S. Trinità visto che il salmo 95, 5 dichiara “Omnes dii gentium daemonia” – tutti gli idoli dei pagani sono demònii.
Non stupisce che che sia stato un papa gesuita a dichiarare “santa” la Teresa di Calcutta. Regnante B XVI, il Preposito Generale, il gesuita Adolfo Nicolas, appena nominato alla carica, lasciò un’intervista a La Stampa – febbraio 2008 – in cui, data per illuminata la sua esperienza in Oriente, affermava che per essere buoni cattolici era necessario passare prima attraverso le “fedi” orientali onde carpirne il senso di serenità e di amore. Gli scrissi che la sua affermazione era degna del rogo e che la sua vita era testimonianza di continua apostasia, gli obiettai che Gesù non passò i suoi 40 giorni del deserto in India, che San Pio da Pietrelcina non ebbe bisogno di indossare la sacca arancione dei bonzi per essere scelto e prediletto da Signore e che la sua dottrina era il seme della progressiva desacralizzazione della civiltà cattolica. Lo invitai a rispondermi. Ancora attendo mentre si moltiplicano le abiure di cattolici a pro’ del buddismo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Io ci apisco sempre meno. Alcuni si sono scagliati contro la canonizzazione xchè accusavano M. Teresa, x esempio di battezzare in punto di morte.
http://www.tempi.it/non-siamo-assistenti-sociali-serviamo-gesu-nei-poveri-perche-il-mondo-odia-madre-teresa#.V9JcYTVHHcy
Altri affermano il contrario. Domando, non per polemica ma x capire, dove è la verità?
Certo questi atteggiamenti, frutto dell’ecumenismo e con colpe più gravi ai piani alti, hanno poco di giustificativo, anzi. Ma, sempre per ricerca di verità, che preghiera osservava, es. davanti a buddha? A chi si rivolgeva?
Rimane il problema delle frasi profuse in campo ecumenico, potrebbero, oltre che indotte dai “frutti” CVII, essere mosse anche dalla carità, di voler spingere le persone, che non conoscendo N.S. Gesù Cristo – questa è grave responsabilità e di molti – a salvarsi, rimanendo fedeli alla proprie convinzioni religiose, attraverso le vie straordinarie – catechismo di S.Pio X – conosciute solo da Dio?
Viva…
Molto bene.
Però sfido chiunque oggi a denunciare l’aborto come causa prima delle guerre.
Chi lo farebbe?
E poi la sua vocazione viene dal Crocifisso che gli disse: “Ho sete”.
Sono d’accordo sulla mancanza di missione, tuttavia non possiamo sapere se ha converito l’induista o il buddista morente tra le sue cure, mentre il morente si chiedeve perchè veniva curato gratuitamente.
E ricorederei il giornalista che disse: “Madre, non farei quello che lei fa, neanche per 1 milione di dollari”. E lei: “A neanche io”.
E anche quando gli proposero di aprire un centro in Quatar, ma senza cappella perchè quello è un paese mussulmano, ma lei rifiutò, perchè le sorelle non possono fare carità se prima non iniziano la giornata con la messa e l’Adorazione Eucaristica.
Ecco: differenziamo la “figura” dalla “persona” che è santa perchè ha fatto la volontà di Dio, ascoltando la sua “sete” nei “fratelli più piccoli”.
Che poi tanto santa in vita dicono non fosse dato che tutti i miliardi che riceveva non li spendeva e teneva tutti i malati su uno stuoino per terra in uno stanzone unico con il fatto che i malati di malattie contagiose mortali di lebbra et simila si contagiavano tra loro e non dava loro medicine dato che sosteneva che il Signore t’aveva dato quel male e che quindi la tua vita doveva finire in quel modo quindi l’unica cosa che dava era il conforto umano…peccato che nel secolo in ci è vissuta ha disatteso l’obbligo morale di dare anche cure mediche dato che non siamo nel 700 dove più che affidarlo a Dio il moribondo non puoi!E’ provato che mote persone che si sarebbero potute salvare son morte e non parliamo delle molte suore mandate allo sbaraglio senza opportuna formazione e protezione al capezzali di questi uomini che si sono ammalate e son morte per il semplice fatto di non seguir le semplici precauzioni igieniche!
Questi commenti li ho letti negli articoli che disprezzano madre Teresa perché battezzava o cercava di battezzare i morenti, di convertirli a Cristo….Io sono stufa di non capirci più nulla, voglio un PAPA INFALLIBILE , basta con gli antipapi. Madre Teresa è stata santificata per un disegno massonico di cui fanno parte gli antipapi e prima lo riconosciamo meglio è. Non era da santificare in quanto come esempio non è corretto anzi è eretico.
Ma chi mi dice quali notizie sono vere? Cercava di battezzare o no, di convertire o no? Siamo in mano ai giochetti massonici…
Madre Teresa forse è in Paradiso e noi dobbiamo ancora arrivarci, non sta a noi giudicare la sua ignoranza invincibile o meno, ma al Signore.
L’ho scritto il 6 settembre scorso sulla mia pagina FB. Non avevo ancora letto l’articolo e i commenti. La mia gioia di trovare persone come Voi che la pensano allo stesso mio modo, è PROFONDA: …………Se avessi tra le braccia un bambino morente, non mi chiederei se per caso i genitori non fossero cristiani, o fossero magari di altre “fedi” religiose. LO BATTEZZEREI E BASTA !!!! Questo mi rende profondamente diverso da madre Teresa, che pure apprezzo moltissimo, perchè ha fatto cose completamente al di fuori delle mie capacità fisiche ed umane. Ma per me, essere santi della Chiesa Cattolica significa, prima di tutto, annunciare il Vangelo a TUTTI, prima ancora di provvedere alle loro necessità materiali.
Carissimo,
se lei fosse davanti ad un “quasi cadavere” umano che farebbe ? Non dimentichi che ragionarsene comodamente seduti a casa nostra o in certe particolari situazioni in India sono cose “leggermente” diverse…
Assistere nel nome di Gesu’ (perchè cosi’ è) un morente, non è forse come metterlo direttamente nelle Sue Santissime Braccia ? Vogliamo forse negare a Dio stesso la possibilità di andare oltre i mezzi ordinari della Grazia (almeno in queste situazioni che di ordinario non hanno un bel niente) ??
Che Madre Teresa possa aver detto anche qualche frase malmessa, puo’ essere, ma non era certo una teologa, ma la mano stessa di Dio che si fa Carità tra gli ultimi. Quello che faceva non lo faceva certo nel nome di una divinità liquida ed evanescente (come piace al nostro caro mondo contemporaneo), ma nel nome di Quel Dio messo in Croce per noi.
Possono dunque poche frasi o episodi riportati (ammesso e non concesso che cosi’ davvero sia stato) squalificare una cosi’ immensa opera di…
Se i “mezzi straordinari della grazia” potessero funzionare per i bambini dei paesi poveri non battezzati, allora varrebbero anche per i bambini non battezzati dei paesi ricchi (sempre bambini sono, ed era i BAMBINI MORIBONDI che lei non battezzava, con gli adulti la questione è più complessa (con essi prima del Battesimo ci vuole la fede cattolica e per essi può valere il Battesimo di desiderio implicito))…quindi possiamo buttare a mare il magistero cattolico che parla della NECESSITA’ di battezzare i bambini, affinché non vadano al Limbo!
Quanto a mettere i morenti direttamente nelle Santissime Braccia di Gesù, andiamoci cauti: forse Madre Teresa ne aveva la prerogativa? Se avesse potuto farlo lei, allora potrebbe farlo anche QUALUNQUE suora, frate, sacerdote, medico, padre di famiglia, che assistono i moribondi nel nome di Gesù e professano pienamente la fede cattolica (tra l’altro lei non professava neppure pienamente la fede cattolica, a differenza delle categorie citate).
Nella Chiesa che frequento, sopra la porta che conduce alla sagrestia, c’è un’ antica scritta a caratteri cubitali:GESÙ CRISTO UNICO SALVATORE DEL MONDO. Il giudizio su Madre Teresa non spetta a noi, ma a Dio. In ogni caso SE é vero che la nuova Santa abbia detto:” converte? Ma certo. Ti aiuto a convertirti e a essere un migliore indù, un migliore musulmano o un migliore protestante. Una volta che trovi Dio, sei libero di decidere come adorarLo”.e ancora:”Non abbiamo mai cercato di convertire al cristianesimo i nostri assistiti. L’essenziale è che trovino Dio, attraverso la loro religione, qualunque essa sia”, di certo sbagliava per il semplice fatto che un BUON INDÙ é colui che approva la divisione in caste e la presenza degli intoccabili e un BUON MUSULMANO é colui che è SOTTOMESSO , NON FIGLIO di allah…e sopratutto applica la ormai nota jihad. Come potrebbero piacere al Vero Dio queste convinzioni e i conseguenti comportamenti pratici? Si può trovare Dio pensando in tal modo? La risposta è…
Anche io, come molti amici di RC sono disorientata di fronte a certe affermazioni sincretistiche di Madre Teresa. Ma le interpreto così: quando ella raccoglieva quei poveri rifiuti umani nelle maleodoranti strade di Calcutta – per lo più appartenenti alla casta intoccabile dei “parìa” o addirittura dei “fuoricasta”, e quindi rifiutati dai loro stessi connazionali e correligionari – non si aspettava certo di incontrare persone colte che, sia pura alla lontana, avessero sentito parlare di Cristo. Allora, cosa poteva rispondere quando quei disgraziati moribondi le chiedevano una parola di conforto circa il loro destino dopo la morte? Li confortava come poteva e come essi sarebbero stati in grado di capire, cioè dicendo loro: “Sii un buon induista, o un buon buddista e così via”. In altri termini: in quei momenti ella riteneva più importante, non gridare “Signore! Signore!”, ma “fare la volontà del Padre”. Anche quando rispose a un giornalista americano (che voleva provocarla) che ciò che ella…
Sinceramente mi pare inverosimile che una donna che, oltre a sacrificare la propria vita per gli ultimi vedendo in essi il Cristo sofferente, dedicava ORE ed ORE all’Adorazione eucaristica, recitava un S. Rosario dietro l’altro e distribuiva a destra e manca Medaglie miracolose, affermasse simili eresie e non battezzasse i moribondi di fedi diverse, condannandoli all’inferno!
Non dimentichiamo, inoltre, la sua ferma condanna dell’aborto quando ritirò il premio Nobel!
Inoltre, al di là delle condivisibili affermazioni circa le canonizzazioni “flash”, molto meno rigorose di quelle di un tempo, resta il fatto che, per sua intercessione, è avvenuto un miracolo. Un tempo, per la canonizzazione, ne occorrevano due, siamo d’accordo, ma resta il dato oggettivo.
Su madre Teresa si dice tutto e il contrario di tutto. Da molte parti (si vedano siti anticattolici) viene accusata dell’esatto contrario, in particolare di battezzare i moribondi e di fare l’elogio della sofferenza offerta a Gesù Cristo. A mio parere l’unico dubbio veramente legittimo sulla sua santificazione è il fatto che è avvenuta ad opera di questa neo chiesa e proclamata da Omissis. Tutto il resto sono illazioni e quindi ad ognuno rimangono i suoi specifici dubbi. L’unica (forse) certezza resta il fatto che la chiesa di oggi non è in grado di santificare legittimamente nessuno. Da quanto tempo? Non ho certo io la competenza per avanzare ipotesi. Interessante un messaggio delle (presunte) apparizioni di Itapiranga. Questo il link: https://oracolocooperatoresveritatis.wordpress.com/2016/08/30/itapiranga-san-pietro-riconsegna-le-chiavi-al-signore-gesu/#more-253 . Ognuno ne faccia il conto che vuole…
faceva non lo avrebbe fatto neppure per un milione di dollari, la sua allusione alla Parola di Cristo mi sembra inequivocabile. Perciò se ella riusciva a dare “in extremis” una molecola di pace a quegli infelici, esortandoli a confidare nella fede in cui erano nati e cresciuti, penso che al Signore sia andato bene lo stesso e li abbia accolti presso di Sé, anche se non avevano mai sentito parlare di Lui. Penso che sia d’accordo anche il Prof. Massimo Viglione – che mi dette un importante chiarimento sul destino dei non cristiani dopo la morte e che io citai in una mia riflessione. “Lasciamo fare a Dio” in merito al destino eterno di tutti gli interessati, sia induisti che Madre Teresa. Però è vero che oggi le canonizzazioni sono diventate come le offerte speciali dei supermercati e questo è un altro sintomo del buonismo spirituale dilagante. Non sono certo io che posso dire al Papa cosa deve fare in proposito: posso solo invocare lo Spirito Santo perché ci illumini tutti.
Cara Carla, ma siamo tutti d’accordo (penso) sul fatto che non possiamo che “Lasciar fare a Dio” circa il destino dei non cristiani dopo la morte. Ma se noi siamo cristiani, non abbiamo comunque il dovere di fare apostolato e tentare il possibile e l’impossibile per convertire a Cristo tutti? Mi diceva anni fa una vecchia ostetrica che lei, in tanti anni di professione, aveva spesso battezzato bambini appena nati con gravi malattie o altro, che quindi potevano morire poche ore o pochi giorni dopo la nascita. Non chiedeva niente a nessuno, li battezzava e basta. Per M. Teresa ripeto quello che ho già scritto: era di sicuro una grande filantropa. Ma Cristo dovrebbe venire prima di tutto. Nelle altre religioni non c’è verità. Cosa mai vuol dire “morire da buon induista”? Si può morire “bene” solo se cristiani. Certo, poi “Lasciamo dfare a Dio”. Ma noi dobbiamo fare la nostra parte.
Anch’io ho avuto un prozio sacerdote missionario che, in Cina negli anni ’20, battezzava di nascosto i neonati in pericolo di morte e figli di genitori musulmani, ben sapendo che non glie lo avrebbero mai consentito. Questo è vero Cristianesimo, vero spirito missionario; anche lui rischiò la vita tante volte, gli sputavano in faccia, gli tiravano sassi (erano gli ultimi bagliori della “rivolta dei boxer”), ma lui non indietreggiò mai, rimase sempre in prima linea (anche si gli consigliavano di ritirasi a Pechino, alla Delegazione Apostolica). Inoltre convertì un’intera cittadina dal Protestantesimo al Cattolicesimo. Quelli sì che erano santi sacerdoti, non dico altro.
Caro Catholicus, concordo pienamente con Te!
Questo è vero, ed anche bellissimo: personalmente ho sentito racconti di levatrici (obiettrici di coscienza), da me conosciute, che battezzavano (di nascosto) bambini appena abortiti, ed agonizzanti, lasciati lì da delle colleghe….Però credo che non si debba fare confusione tra battesimo di neonati, e comunque di persone incapaci di intendere e di volere, e battesimo di persone adulte, che – almeno credo- deve necessariamente essere richiesto, cioè avere il consenso del battezzando. Cosa doveva fare Madre Teresa, battezzare i malati di altre fedi religiose, contro la loro volontà, o nel sonno?
Caro, o cara, Tenez, penso che dire “morire da buon induista” fosse solo una frase consolatoria per far morire in pace quei poveri infelici che, nella loro condizione di rifiuti umani, non avevano mai sentito parlare di Cristo, e certo non per loro colpa. Se avesse taciuto,forse li avrebbe lasciati nella disperazione; se avesse parlato di Cristo forse qui poveretti non avrebbero capito nulla, Non so se M. Teresa facesse bene o male a pronunciare quella frase, che certo dal nostro punto di vista si presta al fraintendimento; preferisco pensare che sia stato lo Spirito a fargliela pronunciare e credo che lo Spirito (che “soffia dove vuole”) non sia stato mai negato a una donna che, come dice bene Spes più sopra, faceva ore di adorazione eucaristica. Però non posso non rammaricarmi della confusione spirituale che regna nel nostro tempo e che i nostri pastori non fanno nulla per dissipare.
Cara Signora D’agostino Ungaretti,
grazie per queste sue considerazioni. Le fanno onore. Tanto.
Sinceramente trovo ingenerose tutte queste critiche a Madre Teresa di Calcutta. So che all’inizio della sua nuova vocazione ebbe delle visioni di Gesù e che lei doveva lasciare l’ordine delle Suore che educavano le bambine e che avrebbe dovuto impegnarsi tra i più poveri della Terra. Certo le visioni non fanno di per sé santi, ma indubbiamente lei ha avuto una chiamata particolare dal Signore. Certo anch’io rimanevo dubbioso sul fatto che ad esempio accompagnava al passaggio nell’aldilà delle persone di altre religioni senza proporre loro il battesimo. Bisogna vedere il contesto in cui si trovava perché se tra gli indù che non la vedevano già di buon occhio, perché raccoglieva gli “intoccabili”, sapere che battezzava avrebbe creato forti contrasti e probabilmente vere e proprie violenze contro gli istituti delle suore Missionarie della Carità. Sono sicuro che lei comunque pregava per la salvezza di quell’anima e che il Signore che può tutto poteva generare in quell’anima il battesimo di desiderio.
Grazie
http://www.pensieriparole.it/aforismi/autori/m/madre-teresa-di-calcutta/pag1
chiedo scusa ma non capisco un particolare: una persona che ha vissuto sempre nella miseria e nella sofferenza e muore per malattia o per fame, indipendentemente dalla sua fede professata, da cosa dovrebbe essere salvato? Forse madre Teresa intendeva questo quando diceva che aiutava una persona a morire da buon cristiano o indu o musulmano…
Secondo l’impostazione “classica”, carissimo, chi muore non battezzato va all’Inferno. Questo perché il Peccato Originale lo fa “possesso di Satana”.
Questa impostazione -mai definita dogmaticamente (la Chiesa non “assegna” nessuno all’Inferno) – è esatta nel nucleo (“il mondo sta tutto in potere del Maligno”: 1Gv 5, 19), ma senz’altro errata nella conclusione drastica.
Ai non-battezzati, e perciò non-mondati dalla Colpa di Origine e non-adottati da Dio come figli adottivi- si applica senz’altro una “ricaduta” del Sacrificio Redentore del Figlio Unigenito… purché la loro cooperazione con il “Principe di questo mondo” non sia stata eccessiva. Non perché “Dio si sia incarnato in ogni uomo”, come atrocemente l’attuale Vertice sostiene, ma perché il Suo dono è sovrabbondante.
In parole mie: va più facilmente in Cielo una persona semplice, non necessariamente disgraziata, non battezzata, che un teologo modernista- battezzato, cresimato, ordinato
Tra le cose comandate da Gesù, a tutti anche ai santi, c’è quella di battezzare “Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo” allo scopo di lavare l’anima dal peccato d’origine. Punto e basta. Che significa: morire da buon buddista, buon musulmano, buon induista? Significa privare l’accesso del Paradiso a quanti muoiono come “buoni”.
Madre Teresa ha più volte ammonito che la più grande povertà è la solitudine, il non amare, e questo avveniva, anzi dilagava proprio nel nostro mondo. Dunque era una persona che sapeva leggere i veri “segni dei tempi” e diceva pane al pane e vino al vino. Più volte fu accusata di essere “preconciliare” perché passava ore e ore in adorazione. Impariamo da lei ad amare il nostro prossimo e ad amare Cristo e chiediamo la sua intercessione.
Beh, le foto che la ritraggono in preghiera (?) dentro alle pagode non indicano adorazione. . .cattolica, per la quale il luogo deputato è, invece, il Tabernacolo dell’Eucaristia.
Forse si tratta solo di una messa in scena, di una forma di cortesia verso la popolazione ospitante (come l’inchino a mani giunte verso gli abitanti dell’India), senza adesione in foro interno (cioè senza abiuria o apostasia). In ogni caso non è un bel gesto verso NSGC.
La pseudo-chiesa è alla ricerca spasmodica di indifferentismo e irenismo in cui sguazzare, e presumibilmente per figurare come la più importante esponente (e mediarne la costruzione)di una fantomatica sedicente “New World Church”.
Ma nonostante le variegate e numerosissime sceneggiate panreligiose (specie Assisi 1986, 2002, 2011) con condimenti in salsa di incontro e abbraccio con musulmani, protestanti, ebrei, buddisti, talvolta qualcosa può sfuggire di mano. Perché non sempre tutti gli altri sono disponibili a ospitare presso i propri “luoghi di culto” esponenti o fedeli della suddetta pseudochiesa.
http://m.ilgiornale.it/news/2016/09/10/i-cattolici-non-sono-benvenuti-schiaffo-della-grande-moschea/1305136/
Mi verrebbe da aggiungere un “GRAZIE A DIO!”, cioè all’Unico Dio Vero, ormai tanto spesso rinnegato da chi invece avrebbe dovuto amarlo, servirlo e farlo conoscere agli altri per la loro salvezza, e non adulterarlo e mescolarlo nel minestrone sincretista, avvelenato.
Grazie Alessandro Gnocchi per averci messo di fronte ad una questione che, come si legge dai commenti, non è affatto scontata nelle sue conclusioni. Non sono in grado di dare un giudizio perchè non lo posso fare. Per giudicare la “figura di Madre Teresa” basterebbe chiedersi cosa avrebbe fatto un santo del passato di fronte a un morente, se non battezzarlo subito. Cos’altro ci è chiesto come cristiani? In fondo ci vogliono pochissimi secondi. Se è vero che non lo faceva, allora la canonizzazione è proprio fuori luogo. Mi chiedo sempre, di fronte a queste situazioni fino a che punto la Chiesa è infallibile: Questo inquieta!
Mi chiedo sempre, di fronte a queste situazioni fino a che punto la Chiesa è infallibile: Questo inquieta! Nulla di che inquietarsi. La risposta è semplice. Chi ha “canonizzato” Madre Teresa; GP2°; G.XXIII ed altre figure più o meno discutibili, CREDEVA/ pensava/ presumeva di essere la Chiesa, ma in realtà, NON LO ERA.
Sincretismo ovviamente contro la Parola di Dio. In ultima analisi contro Dio stesso.
“Io, io sono il Signore,
fuori di me non vi è Salvatore”
(Is 43,11)
“Io sono il Signore, e non v’è alcun altro,
fuori di me non c’è dio”
(Is 45,5)
“Io sono la via, la verità e la vita. NESSUNO viene al Padre se non per mezzo di me”
(Gv 14,6)
“Chi non è con me, è CONTRO di me, e chi non raccoglie con me, disperde”
(Mt 12,30 e Lc 11,23)
“In NESSUN ALTRO c’è salvezza: non vi è infatti ALTRO NOME sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo essere salvati”
(At 4,12)
In realtà, in un documentario tesmesso da TV 2000, si è addirittura accuasata Madre Teresa di volere procurare il più grande numero di anime possibile a Dio per ingraziarselo, dato che viveva un periodo di oscuramento della fede!
http://www.tempi.it/chi-ha-trasmesso-il-documentario-piu-crudele-contro-madre-teresa-la-tv-dei-vescovi#.V9Ro9tSLSmU
In merito alla questione se ci si salvi solo per mezzo di Gesù Cristo, trovo interessante l’intervista a Benedetto XVI realizzata a marzo 2016. Egli, con la consueta lucidità, individua proprio nel venir meno di questa determinazione uno dei motivi di crisi del cattolicesimo odierno. A mio avviso su questo punto c’è un’enorme confusione (come sempre…) ed il problema è che appunto nessuno ci aiuta a capire.
non sono d’accordo. Se non e’ santa Madre Teresa che si e’ spesa a favore degli ultimi per tutta la vita chi lo e’? Sono anch’io tradizionalista ma in questo caso secondo me si esagera
Una cosa è la filantropia, l’umanesimo altruista, altra cosa è l’annuncio di Cristo UNICO Salvatore del mondo; se crediamo così, allora prima si annuncia Cristo, poi (anche subito dopo) si fa opera di misericordia corporale. Lo spirituale viene prima del corporale, poiché è per la vita eterna. Il resto è antropocentrismo se non è associato e preceduto dal primo aspetto. Almeno così la penso io, e mi sembra che 1958 anni di magistero cristiano-cattolico siano andati in questa direzione; se dopo hanno cambiato rotta la cosa non mi interessa né mi riguarda; ovviamente cerco di mettere in guardia chi posso dal non farsi confondere le idee, è il minimo che posso fare. Pace e bene
Certo, ma il prima e il dopo non saranno da prendersi alla lettera in senso temporale con l’orologio!specie se c’è un’urgenza, una persona che ha bisogno immediato di aiuto, e questa può essere l’occasione per parlare e quindi fare apostolato.
Non è stata un esempio di Fede Cattolica, le sue frasi sono contro Dio (che è immensamente più importante degli ultimi)…forse si è salvata (se era affetta da ignoranza incolpevole) ma non può essere proposta come esempio, altrimenti il cattolicesimo diventerebbe una specie di filantropia.
Inoltre nel cattolicesimo non vige la GLOBALITA’ ma la PUNTUALITA’: il Giudizio non sarà fatto pesando le opere buone e quelle cattive e facendo una media…per accedere al Paradiso bisogna NON essere in peccato mortale all’ ISTANTE della morte (se ne sono stati commessi bisogna essersi pentiti con dolore di contrizione con il desiderio di confessarsi o essersi pentiti con semplice attrizione ed essersi effettivamente confessati)!
Quelle frasi di Madre Teresa rinnegano l’unicità di Cristo come salvatore e scandalizzano i piccoli: se non fosse stata affetta da ignoranza incolpevole (e non possiamo essere sicuri che lo fosse) sarebbero state dei peccati mortali…non è un esempio per nessun cattolico!
Grazie per l’ottimo articolo, che condivido in pieno. Unico appunto:
“la canonizza una Chiesa che rinnega Gesù Cristo come unico salvatore”
De Mattei (tra gli altri) ha osservato che molto probabilmente la canonizzazione non è un atto infallibile. Quindi la canonizzazione di Madre Teresa non intaccherebbe l’indefettibilità della Chiesa.
Magari il dottor Gnocchi voleva dire un’altra cosa, ma la frase è categorica: “la Chiesa rinnega Gesù Cristo”. Ciò va direttamente contro il Vangelo (“Le porte degli inferi non prevarranno”) e implica che da qualche parte c’è un’altra “chiesa” che non Lo rinnega. Questo è protestantesimo, anche se di bada opposta, ed è l’unica stonatura nelle argomentazioni di Alessandro Gnocchi, che sembra implicitamente attribuire il crisma dell’infallibilità ad ogni atto di Bergoglio e di certi vescovi, da cui deriverebbe:
1. Che Bergoglio non è Papa legittimo (sedevacantismo)
2. Che la Chiesa di Roma non è la Chiesa di Cristo (ma allora può dirci qual’è la vera…
Il professore Gnocchi parla SI SI NO NO. Casomai – purtroppo- stonato è il dottor De Mattei arrampicandosi sugli specchi. L’ho ammirato in passato, ma ora contribuisce solo ad alimentare la confusione e quindi travia le anime. Non capisco il suo comportamento.
La Chiesa di Cristo -Una Santa Cattolica Apostolica -si trova presso chi professa la Fede quod semper, quod ubique, quod ab omnibus. Presso i sacerdoti formati nella Tradizione cattolica che celebrano il Santo Sacrificio della Messa (non la cena di Lutero o spettacoli simili di ogni genere e specie), e dispensano i Sacramenti (non i “segni” protestanti).
Madre Teresa: misericordiosa umanitarista e icona mediatica. Diedi grande impulso alla nuova religione del culto dell’uomo. Sponsorizzata da “papi” conciliari (alcuni massoni) e da personaggi come Soros. Non regge il confronto con i migliaia di missionari cattolici (dei quali molti martiri) che durante i secoli, nel totale oscurità, diedero la vita per salvare le anime.
Il Concilio Vaticano I ha definito, sotto pena di anatema, che la Chiesa debba avere un Papa, e che tale Papa eserciti la giurisdizione e il primato di Pietro. Altrimenti si cade in una Chiesa interiore e pneumatica, ad immagine dei protestanti e degli gnostici.
Ora, se “la Chiesa di Roma rinnega Cristo”, dov’è l’altra chiesa e l’altro papa che non lo fa? siamo noi tradizionalisti (già divisi in mille correnti come i protestanti?) Se siamo noi, dov’è il nostro papa e come la mettiamo con l’elezione canonicamente regolare degli altri?
Rispondo con le parole di S. Atanasio. Parole di S. Atanasio ai cristiani che soffrivano sotto gli ariani:
“Che Dio vi consoli! … Quello che rattrista … è il fatto che gli altri hanno occupato le chiese con violenza, mentre in questo periodo voi vi trovate fuori. E’ un dato di fatto che hanno la sede, ma voi avete la fede apostolica. Possono occupare le nostre chiese, ma sono al di fuori della vera fede. Voi rimanete al di fuori dei luoghi di culto, ma la fede abita in voi. Vediamo: che cosa è più importante, il luogo o la fede? La vera fede, ovviamente: Chi ha perso e chi ha vinto in questa lotta – quella che mantiene la sede o chi osserva la fede? È vero, gli edifici sono buoni, quando vi è predicata la fede apostolica; essi sono santi, se tutto vi si svolge in modo santo …
… Voi siete quelli che sono felici, voi che rimanete dentro la Chiesa per la vostra fede, che mantenete salda nei fondamenti come sono giunti fino a voi dalla tradizione apostolica, e se qualche esecrabile gelosamente cerca di scuoterla in varie occasioni, non ha successo. Essi sono quelli che si sono staccati da essa nella crisi attuale. Nessuno, mai, prevarrà contro la vostra fede, amati fratelli, e noi crediamo che Dio ci farà restituire un giorno le nostre chiese. Quanto i più violenti cercano di occupare i luoghi di culto, tanto più essi si separano dalla Chiesa. Essi sostengono che rappresentano la Chiesa, ma in realtà sono quelli che sono a loro volta espulsi da essa e vanno fuori strada. Anche se i cattolici fedeli alla tradizione sono ridotti a una manciata, sono loro che sono la vera Chiesa di Gesù Cristo. (Coll. Selecta SS. Eccl. Patrum. Caillu e Guillou, vol. 32, pp 411-412). “
Felici no perché la Chiesa è scossa fin nelle fondamenta. Mi faccia capire: se si è fedeli alla Tradizione ma si è in regola con la Chiesa si è apostati?
E’ un dogma di fede )Vaticano I) che la Chiesa debna avere un papa e che questo Papa sia il successore di Pietro e debba avere giurisdizione. Altrimenti la chiesa diventa una comunità solo interiorie di puri, senza papa e struttura, come i protestanti e gli gnostici. Dov’è la chiesa di ‘puri’ di cui parla? Dov’è il suo papa?
.E’ verissimo che siamo senza papa da decenni, ma ciò non giustifica che dobbiamo adottare un figura che faccia da “papa” – pur di averne uno. Alla sede vacante non è mai stato posto un limite…
Cara Adriana, è dogma di fede che debba esserci Papa. Nei periodi di sede vacante ne fa le veci il collegio cardinalizio che indice un conclave! Chi fa le veci del papa oggi? E’ forse stato indetto il conclave?
Non è esattamente così. Non mancano gli unicum nella storia della chiesa. Basta solo prendere atto dei nostri tempi con i suoi 2 “papi”: Uno che abdicando si auto proclama “papa emerito” invece di tornare vescovo – come previsto – e l’altro un non cattolico ! Io non potrò mai essere “una cum” con costoro. Attedo sia il Signore a porre rimendio. Forse non vedrò la restaurazione da qui. Ma non ho paura di finire all’inferno per aver seguito i mie avi cattolici invece di “papi” non papi. Provengo da una famiglia che ha dato alla chiesa sacerdoti e religiose, sia da parte di madre che di padre. Menziono qui solo uno zio sacerdote – fratello di mio padre – missionario in Tailandia perchè è morto due anni fa. In mancanza di un Sant’Atanasio, e con questi cardinali e vescovi che non denunciano l’abominio in atto, non per ciò sono esonerata dal mio dovere di praticare l’unica vera Fede. Potrà ben capire perché le parole di Sant’Atanasio mi sono di grande conforto. Sia lodato Gesù Cristo!