“FUORI MODA” – la posta di Alessandro Gnocchi

La campagna di stampa contro i cattolici “fondamentalisti”. Il nuovo scisma è già in atto e i cristiani fedeli a ciò che ha insegnato Cristo saranno perseguitati da cristiani che hanno tradito Cristo… Qualunque totalitarismo, e a maggior ragione quello infernale che ha occupato la Chiesa, nasce, compie la rivoluzione e sopravvive alla presa del potere solo individuando un nemico per il quale non può e non deve provare pietà.

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Ogni settimana Alessandro Gnocchi risponde alle lettere degli amici lettori. Tutti possono scrivere, indirizzando le loro lettere a info@riscossacristiana.it , con oggetto: “la posta di Alessandro Gnocchi”. Chiediamo ai nostri amici lettere brevi, su argomenti che naturalmente siano di comune interesse. Ogni settimana sarà scelta una lettera per una risposta per esteso ed eventualmente si daranno ad altre lettere risposte brevi. Si cercherà, nei limiti del possibile, di dare risposte a tutti.

PD

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Giovedì 1° dicembre 2016

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È pervenuta in Redazione:

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Caro Alessandro,

ti scrivo qui, alla tua rubrica che, come molti, seguo appassionatamente. Ti scrivo per l’articolo di Stefano Filippi apparso su il Giornale, dal titolo “La guerra santa in nome di Dio, alle spalle del Papa”. Come avrai letto anche tu, si parla di noi cattolici saldamente legati alla tradizione, come dei fondamentalisti. Paragonati ai jihadisti più spietati. L’articolista riporta ciò che disse Bergoglio: “Un gruppo fondamentalista, anche se non uccide nessuno, anche se non picchia nessuno, è violento”. E prosegue citando direttamente anche te: “È un fatto, però, che molti scritti su siti e giornali usano spesso toni esagerati, canzonatori verso il Papa, con vignette che se fossero pubblicate altrove farebbero gridare allo scandalo. Un esempio su tutti: un fotomontaggio pubblicato da uno degli intellettuali cattolici più accaniti contro Bergoglio, Alessandro Gnocchi, lo raffigura vestito da Lutero che sghignazza davanti a un crocifisso infranto a terra. Lo si trova nella rubrica Fuori moda sul sito Riscossacristiana.it. In questi termini, la contestazione antiromana è senza precedenti”. Filippi conclude ricordando la lettera dei quattro cardinali a Bergoglio che, in modo non certo adeguato per un Papa, risponde: “E a ogni buon conto, le critiche non mi tolgono il sonno”. Io non mi ritengo violento, nemmeno nel pensiero. Non mi ritengo un “talebano cattolico”, altro termine spesso affibbiato a chi segue la vera Chiesa di Cristo. Sono un peccatore, certamente, ma non un criminale. Non accetto queste definizioni perché sono false. A questo punto ti chiedo: siamo forse giunti ad un nuovo tempo di persecuzione per i cristiani? Stiamo per arrivare ad un nuovo scisma?
Grazie, in Cordibus Jesu et Mariae.

Giovanni Cismondi

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zrbrpsCaro Giovanni,

rispondo rapidamente alle tue domande e aggiungo qualche considerazione. È arrivato di nuovo il tempo delle persecuzioni e sta per arrivare un nuovo scisma? Ebbene, il nuovo scisma è già in atto e i cristiani fedeli a ciò che ha insegnato Cristo saranno perseguitati da cristiani che hanno tradito Cristo.

Solo l’ingenua buona volontà di chi non vuol ammettere che la realtà sia quel che è può impedire di vedere che la Chiesa cattolica, quella fondata da Cristo, è occupata, governata e sfigurata da un’altra chiesa, con la “c” minuscola, che non è stata fondata da Cristo. Se si ha l’onestà, e anche un po’ di coraggio, per ammettere questo fatto così evidente, si spiega tutto, caro Giovanni. In quest’ottica, tu, io, Paolo Deotto, tutti coloro che frequentano questo sito e chiunque si opponga veramente e onestamente alla decristianizzazione della Chiesa siamo veramente dei talebani, dei fondamentalisti: in una parola, “nemici”.

Qualunque totalitarismo, e a maggior ragione quello infernale che ha occupato la Chiesa, nasce, compie la rivoluzione e sopravvive alla presa del potere solo individuando un nemico per il quale non può e non deve provare pietà. E non c’è modo migliore per farlo che dandogli un nome: “fondamentalista” nella chiesa di Bergoglio, “fascista” in tempi di democrazia antifascista, “borghese” sotto il comunismo, “nobile” o “ecclesiastico” nella Francia giacobina.

Niente di nuovo sotto il sole malato di questi tempi, caro Giovanni. Il “popolo di Dio”, come tutti i “popoli in marcia”, ha bisogno di qualcuno da odiare fino nell’ultima fibra, da distruggere per il bene del popolo stesso, dell’umanità e persino di quel “Dio” che si è fatto a propria immagine e somiglianza. E la vittima gli deve essere grata, perché viene massacrata anche per il suo stesso bene: paghi le pallottole del plotone d’esecuzione e taccia per sempre.

Questo è il senso dell’operazione a cui ti riferisci, caro Giovanni, e mi piacerebbe sapere in quale percentuale ne sono consapevoli coloro che vi partecipano. Non so se tutti non sanno quello che fanno, ma qualcuno ne è certo consapevole fino in fondo. Da quando si è cominciato, con l’onnipresente Massimo Introvigne, ormai divenuto “Il Sociologo”, non si è fatto altro che presentare in modo freddo e asettico persone, siti, giornali e associazioni spogliandoli del minimo di umanità fino a farli diventare pupazzi inanimati come quelli dei baracconi della fiera, pronti a essere presi a palle in faccia, o magari nella schiena.

zrvlrssÈ così che si crea il clima giusto perché qualche “nemico” venga preso di mira e poi si senta dire, persino da molti amici, che però se l’è andata a cercare. Nel mio piccolo mi accadde quando, con Mario Palmaro, fummo cacciati da Radio Maria in seguito alle critiche a Bergoglio. Ce l’eravamo andata a cercare, capisci Giovanni? E non esagero dicendo che, non solo da ora, si sta diffondendo un clima che giustifica le persecuzione del nemico da parte di chiunque, senza neppure uno straccio di processo. Tre giorni dopo l’uscita del mio primo articolo su Bergoglio, mia figlia fu aggredita verbalmente dal padre di una sua compagna di classe all’uscita di scuola. Un paio di mesi più tardi, sedevo in un gruppo di amici in attesa di una conferenza e mi si avvicinò una suora inveendo al mio indirizzo senza il minimo pudore, e senza la minima misericordia. E l’elenco potrebbe continuare fino a oggi. Non sarebbe accaduto prima: non per merito di altri pontificati, ma perché il clima era diverso.

Io capisco benissimo, caro Giovanni, che tu protesti di non essere come ti dipingono, e in effetti non lo sei. Ma non si può scegliere di essere visti in un modo piuttosto che in un altro. E, d’altra, parte hanno ragione loro. Il cristiano integrale è quanto di più lontano possa esistere dal cristiano disintegrato: non può pretendere di essere compreso da chi, avendo disintegrato l’insegnamento di Cristo, non può amare il suo “nemico”.

Non possiamo farci niente, ma mi rendo conto che è una situazione dolorosa e angosciante. Io sono abbastanza vecchio da essere stato un ragazzo che, negli Anni Settanta, faceva politica nel Fronte della Gioventù. Avrei potuto fare la fine di Sergio Ramelli perché in un compito in classe di italiano scrissi un’invettiva contro il comunismo e la Democrazia Cristiana. Fortunatamente, la mia professoressa se lo tenne per sé e mi disse di stare più accorto: voto 7 e ½. Quando a Milano uccisero il consigliere provinciale missino Enrico Pedenovi, mio padre venne a prendermi fuori da scuola temendo che potesse succedere qualcosa di spiacevole. Ricordo che dovevo andare a scuola evitando certi percorsi. Non rimpiango questo clima, ma ci sono abituato. Mi spiace che si diffonda fino ad avvelenare la vita dei bravi cristiani, anche solo facendo ipotizzare nuove persecuzioni.

Persino mia moglie, che tra i suoi maggiori pregi, forse l’unico visto che ha sposato me, ha l’incoscienza, comincia a dire di essere inquieta. Ma quando ne parliamo, alla fine, si ritrova sempre la serenità perché, sai Giovanni, almeno in una cosa sono veramente fondamentalista: la difesa della mia famiglia e la fedeltà a mia moglie. Non tutti quelli che sociologizzano il fondamentalismo cattolico possono dire altrettanto.

Alessandro Gnocchi

Sia lodato Gesù Cristo

82 commenti su ““FUORI MODA” – la posta di Alessandro Gnocchi”

  1. “Sai Giovanni, almeno in una cosa sono veramente fondamentalista: la difesa della mia famiglia e la fedeltà a mia moglie. Non tutti quelli che sociologizzano il fondamentalismo cattolico possono dire altrettanto.” .
    Bellissima frase, da incorniciare.
    E da diffondere il più possibile: chissà che certi fondamentalisti del Bergoglismo non abbassino la cresta, almeno per una questione di decenza.

  2. Caro Alessandro, a volte mi trovo a pensare allo stesso modo di uno che è lì lì per morire e vede ormai tutte le cose del mondo lontane, rimpiccolite e senza senso perché il senso di tutta l’ esistenza è dentro una prospettiva così totalmente nuova e diversa che la vita di prima con tutti i suoi arzigogoli, gli inganni e le falsità che volevano afferrarci e farci stramazzare non ci riguarda più. E mi piace questa distanza perché mi fa intravedere l’Eternità: là dove la verità è una e immutabile e dove non esistono sociologi di grido o ermeneutiche che tengano, né tanto meno v’è il bisogno del discernimento per capire che a fondamento di tutto sono le leggi di Dio, la Sua giustizia e la Sua infinita sapienza.
    Se dunque, riconoscere questi fondamenti vuol dire fondamentalismo, beh, sono orgogliosa e felice di appartenervi.

    1. Cara Tonietta,
      vorrei solo ringraziarti per queste tue parole che mi hanno fatto riflettere su quanto ho sempre serbato nel mio cuore, ma non sono stato mai capace di esprimere così bene. Grazie!

  3. La logica di lor signori è quella del brigante di strada che accusa la propria vittima di avergli sporcato di sangue il vestito

  4. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. E ancora: Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia. Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo non è più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; …… Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato.

    Virile stretta di mano a Gnocchi e W Cristo Re!

  5. Grazie di tutto caro Alessandro Gnocchi.
    Oggi ho ordinato il libro “Fuori Moda” alla San Paolo di Milano.
    Arriverà, perché non era disponibile in libreria.
    Ogni giorno prego per Lei e la Sua Famiglia, così come per Mario Palmaro (che è stato mio indimenticabile Insegnante) e la Sua famiglia.
    Grazie agli insegnamenti di Mario Palmaro mi sento forte nell’affrontare la difficile situazione.
    Buon Avvento di nostro Signore.
    Sia lodato Gesù Cristo.
    Marinella

  6. In tempi non “sospetti”, prima dell’attuale pontificato, già venivo accusata di fondamentalismo religioso (pur essendo ben meno rigorosa di quanto, a ragion veduta, lo sia oggi). A questa “accusa” ho sempre risposto che se un cattolico non è “fondamentalista”, se cioè non accetta la Vera Dottrina cattolica dall’inizio alla fine, non può nemmeno dirsi cattolico. Grazie al dottor Gnocchi e a Riscossa Cristiana, se mai ho avuto qualche dubbio sulla mia capacità di discernimento e di giudizio sulla deriva della neo-chiesa attuale, tali dubbi oggi sono completamente fugati.

  7. Caro Gnocchi, lei ha espresso la verità nuda e pura. E’ da marzo 2013 che ci aspettiamo questo. Lo sappiamo. Questi falsi cristiani camminano come pedine verso il loro inesorabile destino (di dannazione). Ci saranno lo scisma ufficiale e le persecuzioni. E’ già si preparano.

    1. Ma ci sarà anche il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria SS.ma, e quello li farà finire dritti dritti tra le fiamme dell’inferno, e se ne accorgeranno, allora, che il potere e le prepotenze si pagano, eccome se si pagano !

  8. voglio riportare un recente fatto che mi riguarda.quando recentemente era stato ucciso padre hamel,c’era il dibattito sul fare o meno degli “incontri interreligiosi”,cioè con gli islamici.io dal parroco ho sentito che il vescovo ne avrebbe fatto uno e così’ ho preso prima posizione,scrivendo al vescovo che non ci sarei mai andato e motivandolo.ho dato anche i miei recapiti,nel caso il vescovo mi volesse parlare.ma la risposta,recentemente(poi l’incontro non vi fu)mi e’ arrivata a voce dal suo segretario,che mi ha detto che il vescovo mi mi mandava a dire che “non si scrive così’ ad un vescovo”!.io ho chiesto che avessi detto di errato.risposta.”hai detto che il vescovo avrebbe fatto un incontro interreligioso”…..e io ho risposto:ma non si puo’ neanche più’ dire che ho sentito dire qualcosa?giudicate voi!comunque,ribadendo le mie posizioni,ho(diciamo)messo quasi a tacere il segretario.

  9. luciano pranzetti

    “E come avvenne al tempo di Noè, così avverrà al tempo del Figlio dell’uomo: mangiavano e bevevano, si sposavano e facevano sposare i propri figlioli, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca; ma venne il diluvio e tutti li sommerse” (Lc. 17,26/27). La descrizione dei tempi attuali: mangiano un pane e bevono un vino, i nuovi chierici, in riti misti interconfessionali, si sposano con gli scismatici luterani, e ridono del Noè “fondamentalista” e ingiuriano il “tradizionalista”. Ma non vedono il diluvio che incombe e che, per chi sa leggere gli eventi, è già alle viste.

    1. Davvero! In vari periodi della vita, nel mio piccolo, li ho collezionati anch’io tutti, questi complimenti (per me al fondo lo sono, nell’ottica descritta da Gnocchi, ma certo non lo erano nell’intento di chi me ne apostrofava). Di quelli scritti da Gnocchi mi mancano solo “nobile” ed “ecclesiastico”, per evidenti ragioni.
      Meno male che non sono l’unico, quindi: se è vero che è meglio soli che male accompagnati, rimane altrettanto vero che “pochi ma buoni” possono sostenersi e combattere, almeno idealmente tanto per cominciare. E questo è l’importante adesso.

  10. Il fatto caratteristico, carissimi, è che chi occupa i posti di rilievo con spirito massonico ripete continuamente che “gli Altri” (appunto i “fondamentalisti”, i “fascisti”, i “nobili”…) “hanno bisogno di un nemico”.
    Attribuiscono cioè al loro nemico proprio ciò che essi fanno ossessivamente: cercare qualcuno a cui affibbiare l’etichetta di “essere inumano”, per ex-terminarlo dal mondo.

    Il grandissimo incubo della Massoneria è proprio la scomunica ecclesiastica: sia perché vogliono essere venerati come “perfetti”, sia perché filosoficamente sono panteisti: NON DEVONO esistere persone umane né pregi e difetti umani, ma solo IL TUTTO.
    E per affermare questo “Tutto”, uccidono continuamente -moralmente e fisicamente- i “non illuminati”

  11. Ho letto l’articolo citato. Nonostante l’infimo livello della stampa in generale, ho trovato l’articolo in questione di una cialtroneria e di un pressapochismo molto rari, come ho scritto nei commenti al medesimo. Purtroppo però può senz’altro fare presa sui moltissimi lettori “ignoranti” (in senso letterale) in materia.

  12. Rigoristi, farisei e fondamentalisti sono gli appellativi a cui gli ignoranti ricorrono quando non hanno argomenti per affrontare una discussione. Inoltre visto che fondamentalista e’ usato da chi scrive per un quotidiano liberale,
    allora costui dovrebbe domandarsi fino a che punto dimostra di essere coerente col suo lavoro e nel difendere la libertà di espressione. Lo fa a giorni alterni o solo per determinate situazioni o persone? Ha dimenticato la celebre frase di Voltaire (“non sono d’accordo con la tua idea ma mi battero’ perché tu possa dirla”)?
    Era pure lui uno dei “je suis Charlie” simboli viventi della tolleranza e della libertà?
    È nauseante che su un quotidiano a tiratura nazionale sia riportato l’articolo di questo giornalista che afferma la sua solidale vicinanza a chi è oggetto di censura o violenza, mentre lancia l’offensiva, etichettando come fondamentalista chi non la pensa come lui. La libertà di espressione è garantita dalla nostra Costituzione. Peccato che lui non conosca i fondamenti della nostra civiltà. Forse per questo non è un fondamentalista!

    1. La “libertà” dei liberali è come la “misericordia” dei modernisti. La celebre frase attribuita a Voltaire non è mai stata pronunciata da lui, che si è sempre comportato in modo ben diverso

  13. Ho dovuto sopportare Bergoglio come arcivescovo di Buenos Aires, pregare perché non venisse eletto, quando il buon Dio ci regalò Benedetto XVI. Ero dirigente nazionale dell’ Azione Cattolica Argentina, non è mai venuto a trovarci o non ci ha mai invitato in curia e adesso dice che bisogna dare più spazio ai laici !!!
    Nemmeno Tettamanzi volevamo, e pregammo.
    Adesso che ci dobbiamo sobbarcare sto Francesco, che durante la persecuzione di Peron – quando noi ci giocavamo la pelle non so cosa facesse. Il buttafuori dalle balere? Con noi non c’era di sicuro!
    E’ un peronista surdo (di sinistra) e un vero portenio ciantapuffi.
    Che Dio abbia pietà di lui e anche della Sua Chiesa. Come nel fatto evangelico Gesù sta dormendo a poppa in piena tempesta. C’è urgente bisogno che Pietro lo svegli. Noi siamo di poca fede ma almeno un po’ di fede ce l’abbiamo.
    Grazie Alessandro preghiamo per te.
    Ing. Adriano Lazzari

    1. Molto interessante, grazie.
      So che una delle anime del Peronismo era fortemente massonica – secondo i canoni di nascita della Repubblica Argentina, peraltro.
      Una delle mie piccole note pignole, mi perdoni: oggi non abbiamo Pietro terrorizzato di andare a fondo, ma Pietro (?) impegnato a mandare a fondo la barca con tutti i “parrucconi” , i “fascisti”, i “formalisti”. Lui naviga già nell’Iperspazio sulla navicella umanitaristica, insieme a Scalfari, al card. Kasper, a padre Spadaro… Todos Caballeros !

    2. Grazie della sua testimonianza, caro ingegner Lazzari. Vorrei però chiederle : cosa significa “portenio ciantapuffi” ? visti tutti i titoli infamanti che il signor Bergoglio c regala un giorno sì e l’altro pure (a noi amanti della Chiesa preconciliare), mi fa piacere leggere che qualcuno glie ne attribuisce pure a lui dei titoli, e in base ad esperienza diretta, da concittadino argentino e addirittura cattolico praticante impegnato nelle attività cattoliche. n caro saluto

      1. Portenio sono quelli di Buenos Aires, che non sono famosi per essere sinceri
        Ciantapuffi è un termine genovese, introdotto nello slan portenio dai genovesi emigrati là fin dalla fine del ‘700 per fare il service dei loro velieri: vuol dire che si vanta di cose, di conoscenze e di promesse che in realtà non può e non vuole adempiere. Già negli anni 30’ del secolo scorso Santos Discepolo (il Discepolin) in un tango famoso, aveva usato il termine “chanta vos tu viejo y tu mamà” (cianta te tuo padre e tua mamma)
        Comunque sono milanese ex- alunno del Gonzaga, Don Gnocchi era amico di mio padre – facevano insieme i campeggi dux – per evitare la naia agli universitari del tempo.
        Cresimato dal Card. Shuster. Emigrato con la famiglia nel lontano 1948/9. Sono del ’36 come Bergoglio e….Berlusca.
        Sono stato a Bs.As. di recente e ho cercato di contrastare l’impressionante campagna del si di Renzi e i vari massoni sguinzagliati all’uopo. Se c’è il voto degli italiani all’estero e la doppia cittadinanza, in buona parte lo si deve al sottoscritto. Mi sa che ho sbagliato!!!!!

        1. El Sol de Mayo sulla bandiera argentina – la Stella a cinque punte nello stemma della Repubblica taliana. Garibaldi massone “piemontese” (nizzardo: suddito sabaudo) di obbedienza britannica, nei Due Mondi.
          Non è lei che ha sbagliato: è la Mafia che spadroneggiava e spadroneggia

  14. Grazie Alessandro Gnocchi che L’Immacolata protegga Lei e i suoi cari. L’ipocrisia e la menzogna non fanno per lei, che e’ temuto al punto che omissis ha parlato di lei (solo per difendersi) ma visto chi sono io per giudicare, e GIUSTIFICA CON L’ERESIA TUTTI I PECCATI POSSIBILI MANIPOLANDO IL VANGELO e facendo una dittatura anti-cristo, gli da’ fastidio la caricatura con la sua foto dentro lutero?
    E quando si e’ messo il naso rosso tra la gente per farli felici andava bene? Insomma lui vuole fare la sua volonta’, non quella di Dio come STA SCRITTO NELLA SACRA SCRITTURA, fare patto eretico di lund con uno scomunicato blasfemo lutero e pretendere che resti in sordina, non sia mai che qualcuno OSI RAGIONARE E NON ASCOLTARLO. Incantatore con il flauto della menzogna dei serpenti, crede di fare quello che vuole SENZA FARE I CONTI CON DIO. Onore che Sig. Alessandro che Lei, il Compianto Palmaro, Roberto De Mattei ed ora Padre Cavalcoli siete stati buttati fuori da RADIO PADRE LIVIO (BASTA CHIAMARLA RADIO MARIA NON SI OFFENDE LA MADONNA USANDO IL SUO NOME PER UNA RADIO DI…

    1. La sua è una santa indignazione, cara amica mia, che mi incita a darle il mio pieno appoggio e sostegno. Se ci indignamo noi, poveri peccatori (parlo per me, ovviamente) figuriamoci cosa gli dirà NSGC a quest’uomo, quando andrà al Suo cospetto, non vorrei essere nei suoi panni. Una sola cosa mi sento di dire: ignoriamolo !

  15. Scusatemi il tono confidenziale, ma ,alle volte, mi sembra di vivere un incubo. Non riesco a credere che siamo davvero arrivati a questo punto. Vivo veramente la realtà di pecora senza pastore. Tutto questo ci era stato detto .da Colui che è il nostro Pastore. Restiamo uniti a Lui ora più che mai.Grazie dr Gnocchi

  16. Carissimo Gnocchi,
    complimenti per il Suo impegno, il Suo zelo ed in particolare per questa Sua risposta sul “fondamentalismo”.
    Io sono un sacerdote ormai vecchio, e ne ho viste di tutti i colori in questi decenni. Ho visto persecuzioni silenziose, all’epoca di Paolo VI, nei confronti di anziani monsignori che osavano mettere la berretta per andare a benedire le case, o continuavano a cantare i Vespri la domenica, quando tutti i confratelli passavano il pomeriggio a guardare “80° minuto” alla televisione. Ho visto persecuzioni di insegnanti di Seminario, emarginati perché fedeli alla Dottrina, sostituiti da pretuncoli imbevuti di marxismo ed infatuati per Hélder Camara. Ho visto parroci rimossi perché nelle loro chiese non proibivano (sic!) alle donne di portare il velo a Messa. Ho conosciuto buoni sacerdoti allontanati dalla parrocchia perché non accettavano la messa riformata, ai quali era impedito anche di celebrare a porte chiuse. Ricordo le telefonate minatorie del Vicariato ai pochi amici rimasti loro, perché nessuno si prestasse ad offrir loro ospitalità. (sequitur)

    1. Carissimo reverendo, ma dove crede che siano finiti questi persecutori, una volta giunti di là, un Paradiso? ché forse la Giustizia non esiste nemmeno di là, oltre che di qua? impossibile pensarli nella gloria eterna, e forse nemmeno in Purgatorio, a meno di un sincero pentimento sopravvenuto anche all’ultimo loro respiro. Conforta invece sapere che tutti quei poveri sacerdoti così ingiustamente perseguitati (sono quelli di cui Gesù ha detto “beati voi quando vi perseguiteranno a causa del Mio nome…), per di più da altri confratelli, sono adesso nella gloria del Signore, e forse giudicheranno un giorno i loro vili persecutori.

      1. A dire il vero, caro Catholicus, umanamente parlando sarei tentato di sperarli all’inferno, a verificare di persona cosa vuol dire perdere Dio per l’eternità. Ma da cristiano, e da sacerdote, prego che questi infelici trovino un giorno l’umiltà di riconoscere i propri errori e si salvino. Certo è che, se permangono nell’errore ostinato, conosceranno la Giustizia divina, che vendicherà il male ch’essi hanno commesso. Mi chiedo se non sia preferibile l’inferno in cui secondo la neo-vulgata conciliare si trovano gli integralisti ed i tradizionalisti, piuttosto dell paradiso dei modernisti, assieme agli eretici, agli idolatri, Paolo VI, Pannella e Gandhi… Si immagina l’incubo di quei coretti sdolcinati? di quegli strimpellamenti di chitarra? Grazie a Dio, la favola bella della setta conciliare non è apprezzata nell’aldilà, nemmeno dal demonio. Confortiamoci l’un l’altro, mantenendo la serenità e la fiducia nel Signore e nella Madonna. E conserviamo anche il sorriso, che ci permette di affrontare ogni giorno senza cedere allo sconforto. B+

  17. Caro Gnocchi sono contento di aver appreso che anche lei negli anni ’70 militava nel glorioso Fronte della Gioventù; anch’io ero nel “Fronte” della federazione di Genova ed anche Vassallo frequentava la sede di via XX Settembre. Quanto allo scisma, so che la Madonna di Anguera che da tanti decenni dà messaggi in Brasile a Pedro Regis, aveva predetto uno scisma con l’avvento di Bergoglio….aveva anche predetto che ci sarebbero stati due troni ma solo su di uno vi sarebbe stato il vero Papa (Benedetto) e che ci sarà una persecuzione contro i cattolici anche da parte dei mussulmani. Tutto si sta avverando e il 2017 sarà un anno decisivo. La saluto romanamente.

    1. Presente!
      Mi aggiungo agli ex simpatizzanti del Fronte della Gioventù.
      Da studente, negli anni settanta, si cantava fuori dal coro…!

  18. Ho visto il volto di anziani e devoti monsignori rigato di lacrime, per gli scherni e le offese indecorose dei giovani carrieristi di Curia, sempre pronti a seguire la corrente. Carrieristi che sotto Roncalli portavano le calze paonazze e la tonsura perfetta, che nel giro di un lustro erano in borghese a farneticare di sacerdozio dei laici e a far legger l’Epistola alle vecchiette. Poi è arrivato Wojtyla, e la persecuzione non è stata minore: con lo “scisma” di Lefebvre, c’era un clima da caccia alle streghe: bastava cantare il prefazio in latino che ti telefonavano a casa o ti rimproveravano pubblicamente davanti ai confratelli, senza rispetto per l’età. Ho sentito zelatori del tempio rimproverarmi di essere “preconciliare”, solo perché non indossavo il clergyman, e laici ignorantissimi farmi la lezione sul Concilio e sulla riforma liturgica. Ho visto spegnersi e morire di dolore confratelli, per il quale nessuno voleva spendere nemmeno una parola di cordoglio e ai cui funerali erano imposte chitarre e schiamazzi che mai avrebbero tollerato in vita. (sequitur)

  19. Quel che più mi ha addolorato è stato assistere alla velocità del cambiamento nella disciplina del Clero, alla ferocia con cui questo cambiamento è stato imposto ai “renitenti” – laici e chierici – ed al ricorso impietoso alle punizioni ed ai trasferimenti, con grave danno per i fedeli e senza alcuna colpa da parte dei puniti. E al tempo stesso, la tolleranza complice verso condotte riprovevoli, verso il rilassarsi della disciplina, verso chi dava scandalo accompagnandosi con persone inqualificabili o frequentando luoghi indegni. Vi è stato un tempo – forse lo ricorderà anche Lei – in cui era considerato “tradizionalista” celebrare la Messa in latino (il Novus Horror, intendo), nonostante la norma non solo lo consentisse, ma addirittura in certi casi lo prescrivesse. Anche quand’è stato concesso l’Indulto per la celebrazione della Messa cattolica, in pochissimi casi la si autorizzava, in giorni ed orari impossibili, e vi era sempre chi – anche e oserei dire soprattutto in ambito “conservatore” – si metteva in mostra col Superiore per segnalare il sacerdote ribelle. (sequitur)

  20. Carla D'Agostino Ungaretti

    Quello che dice l’amico Alessandro lo sto sperimentando io stessa sulla mia pelle: dal parroco, dal confessore e in famiglia. Tutti mi dicono che manco di carità e mi ergo a giudice perché sono contraria all’Intercomunione con i protestanti, perché sostengo che i divorziati risposati dovrebbero vivere in castità per essere ammessi all’Eucaristia e perché penso che l’aborto sia un peccato mortale oltre che un reato perseguibile penalmente. La mia solitudine spirituale è enorme, al pari del dramma spirituale che sto vivendo. Ma se questa è la Croce che il Signore ha voluto assegnarmi in questa fase della mia vita, allora è la benvenuta …

    1. Anche lei, cara dottoressa Carla, rientra sicuramente tra quei “beati voi quando vi perseguiteranno a causa del Mio nome…”; stia sicura che ne vedremo delle belle, se non quaggiù (al momento del Trionfo del Cuore Immacolato di Maria SS.ma potremmo infatti non esserci più) sicuramente Lassù, sempre che riusciamo a tenere botta fino alla fine dei nostri giorni. Complimenti per il suo coraggio.

  21. Ricordo lo scandalo di Assisi, e lo sconcerto dei Cardinali Stickler e Palazzini, che lo consideravano un atto di apostasia e pensavano di sollevare la questione della deposizione del Papa (altro che “Dubia”). Ed i traffici indecenti del Segretario del Papa, che si arrabattava coi sigilli papali a far nomine dei suoi compari, con Wojtyla già morto, cercando di ritardare la diffusione della notizia. E poi, inaspettatamente, l’elezione di Benedetto XVI, e gli sguardi lividi dei modernisti, le frasi di disprezzo dei benpensanti, l’aperta ribellione dei più progressisti. E il Motu Proprio, con le frasi vergognose di mons. Piero Marini (“Indietro non si torna”) quando ancora il documento non era stato promulgato. E le vesti stracciate di Melloni, Bianchi e C., i loro libelli contro la Messa tridentina, i tentativi di “limitare il danno” facendo leva sui loro complici nelle Diocesi. A quell’epoca eravamo noi, finalmente, a tirare un respiro di sollievo, e “loro” schiumavano di rabbia, anche solo per una mitria gemmata in capo al Pontefice, che pure era figlio del Concilio…

  22. Caro Alessandro, ho pochissimi anni meno di te ed anche a me, che simpatizzavo per il Fronte della Gioventù, è capitato qualche volta di dover tornare a casa per vie traverse (una volta mi sono accorto di essere seguito ed ho dovuto fare giri assurdi per tornare a casa). “Formidabili quegli anni” come dice Capanna, ma solo per lui e per quelli come lui che istigavano alla violenza contro chi non la pensava come loro. Oggi non temiamo per la vita, ma anche l’isolamento non è una bella cosa. E’ pur vero che siamo in ottima compagnai tra di noi e soprattutto con Gesù Cristo. Occorre, tuttavia, sostenere chi come te affronta queste battaglie per tutti noi. Come i quattro Cardinali che hanno espresso i loro dubia e che subiscono ora un forte linciaggio mediatico e che vengono definiti “vecchi rincoglioniti” e “vermi” anche da preti (non si sa bene di quale chiesa). Questa è la falsa misericordia piena di ipocrisia che vige oggi con Bergoglio. Ma non ce lo farà proprio il regalino di andarsene compiuti gli ottanta?

  23. Poi venne l’abdicazione, inaspettata, inaudita, sconcertante. E crollo di nuovo un mondo, per la gioia dei novatori. Dal balcone apparve Omissis col suo buonasera. E tutto quel che sappiamo…
    Ebbene, caro Gnocchi, Le posso dire che in questa continua battaglia, ho sempre trovato conforto dinanzi al Tabernacolo, e nella celebrazione della Messa della mia Ordinazione. Ma anche nella serenità dei miei confratelli perseguitati, pur condotti al macello – allora solo “morale” ma non per questo meno cruento – da parte di altri chierici e Prelati. E nel sorriso speranzoso e limpido dei buoni fedeli, per i quali era ed è ancor oggi una gioia poter salutare un sacerdote che non si camuffa da laico, con quel “Sia lodato Gesù Cristo” che Omissis mai ha voluto pronunziare. E se penso che ormai sono vicino al momento in cui finalmente chiuderò gli occhi, mi consolo perché le tremende persecuzioni che si annunciano per tutti noi, coi nostri difetti, le nostre manchevolezze, ma pur sempre con la volontà di servire Dio e la Santa Chiesa senza seguire le mode, ci meriteranno un posto in cielo.

  24. Un posto che ad altri, in tempi cristiani, era molto più difficile conquistare. Con la Grazia di Dio, abbiamo la possibilità di scalare il Paradiso, e a buon mercato. Non mi fraintenda: il Signore è sempre giusto, ma se ci chiede di affrontare il martirio – poiché di martirio si tratterà, a breve, e per mano dei ministri della chiesa conciliare e della religione mondiale – Egli ci concederà un’assistenza speciale, e la forza di dar testimonianza alla Verità. Gli insulti che questi miserabili vomitano contro di noi sono solo la premessa alle violenze di cui si renderanno responsabili in futuro: lo sappiamo dalla Scrittura. E se per esasperazione qualcuno di noi ha talora deposto la penna della polemica per impugnare la matita con cui fare una vignetta su Omissis, credo che il Signore saprà perdonargli – e me tra gli altri – l’irriverenza di aver fatto oggetto di satira la persona del Papa, non foss’altro che per la gravità della situazione presente. Dall’alto del Suo trono, oso pensare, Egli forse sorride con San Pietro, sapendo che lo scopo che l’ha mosso è far riflettere.

  25. Così il mio Omissis in vesti di pastore luterano vuole solo riassumere quel che – in un’epoca in cui la comunicazione si è concentrata ai “cinguettii” – predico e scrivo da decenni, prova ne siano i miei scritti e gli articoli sulla crisi della Chiesa, alcuni dei quali mi sono pur costati meditazione e fatica. Ma una vignetta arriva in un istante dove la mia prosa stenta a giungere. E se questo disturba Omissis e i suoi caudatari, beh, mi lasci dire che questo mi dà motivo sufficiente per continuare, con l’aiuto di mio nipote, a diffondere e gli scritti e le vignette. Diceva un mio professore di Seminario: “Questa è una valle di lacrime, ma io ci piangerei ancora parecchio”. Era una frase scherzosa, ovviamente. Ma ci ricorda che siamo di passaggio, e che ci aspetta l’eternità. Senza Omissis, possibilmente. O con la gioia di vederlo pentito e convertito, cosa che pur essendo al limite delle forze umane, rientra tra i miracoli di cui è capace il Signore. Allora forse riderà anche Bergoglio, e di gusto. Che Dio esaudisca questo auspicio. La benedico. Baronio +

    1. Don (Monsignor?) Baronio, GRAZIE per questa testimonianza “a puntate”, che ho – spero col Suo permesso – copiato ed incollato in un documento da conservare nel mio archivio personale. Sono relativamente giovane, per cui non ricordo cos’era la Chiesa prima dell’ultimo Concilio. Ma ricordo fin da bambino il senso di profondo disagio, financo imbarazzo, che mi causavano i suoi frutti: catechismo creativo senza ombra di sana dottrina, preti giovanilistici più laici dei laici e anche un po’ viscidi, falsa atmosfera oratoriana da amicizia “pelosa”, liturgie dominate tanto dal populismo nell’omelia quanto dalla bruttezza della musica e delle preghiere. Persino Comunione e Cresima, ahimè, furono così strane e sciattamente celebrate, che le rivalutai anni dopo, riscoprendo la fede vera sotto quella crosta anni ’70. Anch’io come Lei, pur nel mio piccolo, tirai molti sospiri di sollievo all’elezione di Papa Benedetto, che considero ancora regnante, essendo Francesco a tutti gli effetti antipapa. Mala tempora currunt.

      1. Carissimo Alessandro, sono io che ringrazio Lei per il Suo coraggio e l’apostolato coraggioso. Sono monsignore, alla don Camillo. Un monsignore che nella vita di tutti i giorni cerca di combattere il bonum certamen, con alti e bassi, gioie e sconforti. E che da vent’anni ha scoperto internet, potendo così avere un pulpito telematico, visto che quello vero mi è stato tolto da un bel pezzo: pensionato anzitempo, diciamo così. Ma almeno con un altare al quale celebrare degnamente. Non so se considerare Benedetto XVI ancora regnante, visto il tiro mancino dell’abdicazione. Di certo non so come qualificare Omissis. Una cosa è sicura: Dio è il padrone assoluto della storia, e non permetterà che la Chiesa sia umiliata un solo istante di più di ciò che Egli ha stabilito nei Suoi decreti. Questi sciagurati hanno le ore contate, e lo sanno: altrimenti non si darebbero tutto questo gran daffare per affrettare i tempi. Se vorrà scrivermi in privato, ne sarò onorato. La ricordo con grande stima nel Santo Sacrificio. B+

        1. Reverendo carissimo, le sarei molto grata se ricordasse anche me nelle sue Messe, perché sa, di Messe come quelle che lei celebra, dalle mie parti è impossibile trovarne. Qui è tanto se da qualche parte se ne celebra una al giorno, non come quelle sue, però, e con una fantasia ogni volta nuova, con paramenti a volte raffazzonati, preghiere inventate, commenti vari durante la celebrazione, mani appoggiate sopra il calice al momento dell’epiclesi e, ultima in ordine di tempo, durante il mese dei morti, la negazione (sempre nel corso della Messa) della necessità dei suffragi, ché tanto, Dio ci ama tutti e ci accoglie tutti. Sono in un momento di grande tormento spirituale perché vedo che tutto ciò in cui mi sono formata fin dalla più tenera età non solo è scomparso, ma è stato sostituito dal suo contrario. E il guaio più grave è che ancora mi arrabatto nella ricerca di un confessore a cui confidare le mie pene, perché tutte le volte che ci provo rimango puntualmente delusa.
          Grazie per la sua testimonianza e che Dio la benedica.

          1. Cara Tonietta, grazie per le Sue parole. Le consiglio di rivolgersi anche ai sacerdoti della Fraternità San Pio X, se nella Sua città non c’è nessuno che celebri come Dio comanda. Glieli raccomando vivamente, e vedrà che troverà serenità e conforto. Porterò all’altare anche il Suo ricordo. B+

    2. Grazie per la sua testimonianza, reverendo.
      Sono rimasta colpita dal finale, del quale la ringrazio di nuovo: nella situazione attuale non è facile sperare in questo finale, solo un grande cuore vi riesce, un cuore vicino a Cristo.

    3. Grazie a Dio esiste ancora qualche presbitero che ha il coraggio di esporsi dicendo SI-SI-NO-NO. Grazie di cuore, Monsignore!
      Laudetur Jesus Christus.

  26. Carissimo Alessandro ringrazio Dio di aver conosciuto te e Mario e ti rinnovo la mia personale immensa ammirazione per tutto il bene che avete fatto e che continuate a fare, pur in mezzo a crescenti difficoltà. Siamo come scrisse Mario stati lasciati soli in mezzo ai Lupi da coloro che sarebbero dovuti essere i nostri amici alleati e pastori. Pazienza la fede, la speranza e l’esempio di uomini coraggiosi e veri come Te ci sprona a proseguire con la serenità che il male ha già perso per opera di Colui che lo ha sconfitto. Questa banda tragicomica di scappati da casa guidati dal pagliaccio venuto dalla fine del mondo tra pochi anni sarà paglia e poco si ricorderà di loro. Di questo ne sono certo. Con grande stima e affetto per Te per Paolo e per tutti noi talebani e conservatori. Fieri ed orgogliosi di esserlo.

  27. Grazie dottor Gnocchi.Il cardinale Biffi ,prezioso testimone di CRISTO,invitava i cattolici ritenuti fondamentalisti a non preoccuparsi ed a gioire perché l’accusa di fondamentalismo dimostrava che erano veri cattolici.

  28. C’è una cosa che mi frulla nella testa da molto tempo e cioè:” La persecuzione incomincerà con la scomunica” Non so ma penso che prima si serviranno di mezzi spirituali, come la scomunica. la chiusura delle chiese e via discorrendo. Forse io sono molto pessimista…………….

    1. Come ben sappiamo, cara Lia, il diavolo è menzognero ed omicida, fin dal principio, quindi se questi modernisti servono lui anziché NSGC vedrà che giungeranno anche a questo. I martiri hanno dato la vita per Cristo, per portarlo a tutte le genti e testimoniare la loro fede in Lui, i fondamentalisti (quelli veri, non quelli nella mente di Bergoglio) invece hanno compiuto stragi in nome del loro credo religioso.

  29. Siamo in un periodo di rivoluzione. Quello che è giusto viene passato per sbagliato e quello che è distorto per giusto.Il comunismo , anzi il cattocomunismo sta mostrando le sue ( spero ultime ) zanne. Il leader maxximo della ( haimè c,era una volta ) chiesa cattolica se la fa con strani e dubbi figuri e dice cose dubbie e strane. Quindi logicamente anche certe persone si appecoronano alla mentalità corrente. La Vergine Immacolata, lo aveva detto a Fatima: = Se non ci sarà la consacrazione al mio Cuore Immacolato la Russia diffonderà i suoi errori su tutta la terra= Anche l’ Italia fa parte di tutta la terra,ivi compreso il Vaticano.Teniamoci stretti nel Cuore Immacolato di Maria Santissima e vogliamoci bene, almeno tra noi cattolici fondamentalisti che siamo ben saldi ai piedi della Croce di Nostro Signore Gesù Cristo.Stiamo uniti e non facciamoci spaventare dai corifei scombinati. Grazie Signor Gnocchi che nostro Signore benedica Lei e tutti i suoi cari.

  30. Mentre tutti i fondamentalismi di tutte le altre religioni sono intolleranti con coloro che definiscono “infedeli” e spesso si tramutano in terroristi ( in particolar modo quella musulmana), i fondamentalismi cattolici sono i santi che sono intolleranti con il peccato ma tolleranti con il peccatore.

    1. Il buon prete è sempre stato un leone dal pulpito (“se fate questo, siete tizzoni d’Inferno! “) e un agnello in confessionale (“stai dando a Dio la gioia di ritrovarti”)

  31. luciano pranzetti

    Mi unisco ai tanti ex militanti del Fronte della Gioventù, gruppo del quale avevo la guida, custodia e cura in quanto Segretario della Sezione MSI. E noto con piacere, perché non poteva esser diversamente, come quella lontana esperienza sia stata vissuta da tutti noi nel segno della fedeltà alla Tradizione e ai Fondamenti della Fede. “Domine, rege nos et extolle nos usque in Aeternum”

  32. Cari tutti,

    Se non ricordo male, in una delle sue apparizioni (non ricordo però in quale) la Madonna dice che la fede sarà preservata solo in poche famiglie.
    Non ci dobbiamo meravigliare quindi, se da tempo ormai nella Chiesa oltre al fumo di Satana è entrato anche tutto il resto!
    Di una cosa vi prego: NON PUNTIAMO IL DITO E NON GIUDICHIAMO NESSUNO! Prendiamo spunto dal beato Anacleto Gonzales Flores, avvocato Cristero assassinato dopo essere stato crudelmente torturato dai soldati dell’esercito governativo messicano. Prima di morire disse queste parole: “La perdono di cuore; presto ci rivedremo dinanzi al Tribunale Divino. Lo stesso giudice che mi giudicherà sarà anche il suo giudice, allora lei troverà in me un intercessore presso Dio.”

    Allora si ci possiamo dire di essere veri cristiani: quando sapremo perdonare di cuore e pregare per i nostri nemici.
    W CRISTO RE !

    1. NESSUNO va giudicato nel senso di sostituirci a Dio, che Solo scruta i cuori.
      TUTTO va giudicato nel senso di usare la testa e gli occhi per vedere la realtà, carissimo.
      Se scrivo che Pietro -o “Pietro”- si impegna per affondare la Chiesa, descrivo purtroppo i fatti, o penso di descriverli fedelmente. Di sicuro non sono attratto dal ruolo del Minosse dantesco, che assegna ai dannati la loro appropriata dimora infernale… anche perché l’anima “mal nata” si confessa davanti a lui (Inferno, canto V), mentre i preti “aggiornati” non si sognano neppure di sentirsi in difetto. L’unico peccato che riconoscono è quello di “non-aggiornamento”

      1. Perfetto Raffaee, ma che forse vorrebbero farci rinunciare al retto discernimento degli spiriti (dono dello Spirito Santo)? Non sia mai, ci farebbero cadere dritti dritti nelle fauci di satana, con l’intermediazione dei suoi agenti segreti (non più tanto), i preti, vescovi, cardinali e papi modernisti, appunto. NO, caro Enrico, dobbiamo giudicare, eccome ! Ce lo chiede Gesù stesso, quando dice che dobbiamo riconoscere i segni degli ultimi tempi, così come prevediamo i cambiamenti del clima (pioggia, neve, grandine) e prendiamo le misure idonee a salvaguardare le nostre colture. Prima di prendere il potere i modernisti giudicavano, eccome, tramavano, offendevano papi e cardinali, facevano i saccentoni critici. Una volta preso il potere, poi, eccoli trasformarsi in biechi dittatori: guai a chi osa sollevar dubbi sul loro operato, largo agli inquisitori (Melloni, Bianchi, Introvigne). e allora ?

    2. Forse, gentile Enrico, dicendo “NON PUNTIAMO IL DITO E NON GIUDICHIAMO NESSUNO!”, lei intendeva di non avere la presunzione di conoscere la salvezza o la dannazione di questa o di quell’anima; e in questo sono d’accordo con lei perché ciò è solo prerogativa divina; ma quanto al giudizio su certi comportamenti evidentemente peccaminosi, non credo non si possa esprimere e non rientri nel non essere buoni cristiani. Altrimenti si correrebbe il rischio di far passare l’errore sotto silenzio col risultato di peggiorare la situazione. Tuttavia anche in questo occorre in genere tatto e delicatezza (anche se, quando davvero occorre, nemmeno è da trascurare lo sdegno ); insomma bisognerebbe agire saggiamente e soprattutto praticando ciò che si chiama “carità cristiana”. In questo P.Pio era eccellentissimo.

      1. Vi ringrazio delle vostre risposte al mio commento. L’unico giudizio che mi sento di dare a qualcuno è solo quello della correzione fraterna, ma sempre stando molto attento per prima cosa nell’ affidare allo Spirito Santo ogni ammonimento, e poi nel non pormi nell’atteggiamento di chi guarda con la trave nel proprio occhio.
        Non era mia intenzione, chiaramente, criticare qualcuno. Ma ho la sensazione che a volte ci sia nei commenti che leggo un certo astio che proprio non ci sta.

  33. Giovanni Battista Vargiu

    Scusa Alessandro, ma anche ai tempi di San Paolo erano vivi i contrasti tra Lui e sopratutto Pietro, e all’interno delle varie Chiese tra Lui e altri per un diverso modo di concepire il Vangelo e i suoi effetti nei confronti dei pagani e degli ebrei, eppure Paolo, pur con severità alternata a dolcezza, ha mirato sempre a ricostituire l’unità tra i fedeli superando anche le prime diffidenze sorte con Pietro che aveva difficoltà a staccarsi dalla tradizione ebraica per vivere in pieno il nuovo Evangelo..
    Concordo sulla sostanza di buona parte di quanto sostieni, eppure ritengo che prima di accusare altri di tradire Cristo, dovresti puntare per spiegare e convincere piuttosto, mirando all’unità dei cristiani che è un bene supremo in quanto corpo di Cristo.
    Vorrei anche mettere in evidenza come le critiche al lassismo spinto della Chiesa nel Rinascimento hanno provocato quel movimento disgregativo che è stata la Riforma protestante,cui Erasmo da Rotterdam pur riconoscendo come la Chiesa Romana aveva tradito le proprie tradizioni evangeliche, non ha mai aderito. Pax in Jesus.

  34. Quando parlo con gli ottantenni amanti della tradizione constato che votano un poco di tutto ed appartengono a diversi ceti sociali; dai 60 ai 20 l’elettorato si sposta notevolmente a destra ed il ceto è medio-alto. Io mi sono dato delle risposte poco esaustive; secondo voi perché?

  35. luciano pranzetti

    Caro Vargiu: è vero, Erasmo non ha mai aderito al protestantesimo ma, come dimostrano i suoi COLLOQUIA, mostrò tuttavia un senso di letterario dileggio verso la Chiesa Cattolica e, maggiormente, verso la Gerarchia la quale, ad onor di verità, non è che desse buon esempio di vita cristiana ma che, diversamente dalla Gerarchia attuale tutta tesa alla “pastorale” della povertà bergogliana, non intaccò mai il dogma. Insomma, fu tra “color che son sospesi” (Inf. II, 52). Pax in Jesu.

  36. Non so se mi è permesso dire che anche in questo sito non si scherza col linguaggio, che spesso è ricco di espressioni di odio e di rancore verso il “nemico”. Bisogna stare attenti a non cadere in quella che Girard chiama la “rivalità mimetica”. Bisogna stare attenti a non scandalizzare, come ci dice il Vangelo! Mi permetto di dire che io trovo spesso il vostro linguaggio non cristiano, non evangelico.

    1. Caro Mario,
      senta queste parole: “Ho in abominio Lutero, detesto Calvino, maledico tutti gli eretici; non voglio avere nulla in comune con loro, perché non parlano né sentono rettamente, e non posseggono la sola regola della vera Fede propostaci dall’unica, santa, cattolica, apostolica e romana Chiesa”. Lei dirà che sono parole da fanatici. Ebbene, sa chi le ha scritte? San Pietro Canisio, nella sua “Preghiera per conservare la vera Fede”. Santo, Confessore e Dottore della Chiesa. Gesuita e compagno di Sant’Ignazio. Altri tempi. Altro carattere. Mica le mammolette di oggi…
      Baronio+

      1. L’unica alternativa non è fra l’essere mammolette o fanatici. C’è anche quella fra l’essere persuasivamente razionali o no, fra il ricorrere ad argomenti e il ricorrere a invettive o insulti.

  37. Tre piccole note. 1) Anche mio fratello che ha abbandonato la Chiesa è perso la fede da ragazzino, mi chiama TALEBANO perché difendo integralmente la Fede Cattolica ed il Vangelo 2) Se da una parte oggi si spara a vista a chi è un cattolico tutto d’un pezzo e non cede a compromessi con il Vangelo ed i Magistero della Chiesa, dall’altra parte la Chiesa fa ponti d’oro ai suoi nemici. Leggetevi subito l’articolo su Il Giornale on line l’articolo che racconta come a Lecce la Chiesa locale abbia dato con i fondi del microcredito (non so se provenga quindi dalll’8×1000)un finanziamento di 10.000 euro ad un pakistano dichiaratamente islamico( che ha sposato una ragazza leccesi) per aprire centro di telefonia….3) ci dobbiamo rallegrare di essere chiamati TALEBANI perché il Vangelo ci avverte che è un brutto segno quando TUTTI parlano bene di noi. Fateci caso tutti quelli che, anche laici cattolici, cambiano il Vangelo alle esigenze del Mondo, sono lodato dalla società e dal Mondo intero. Per cui i mi rallegro quando parlano male di me come cattolico….mi preoccuperei molto del…

  38. Non Metuens Verbum

    Mi rendo conto che tra le pie giaculatorie di repertorio, sarà bene ormai inserire il classico:”dagli amici mi guardi Iddio (ché dai nemici ci penso io)”.

  39. In questa chiesa post-conciliare mi è capitato di assistere a episodi del genere: parroco che, durante la messa, che egli stesso celebrava, si soffiava il naso usando il purificatoio del calice; lo stesso parroco che confessava un adolescente (tra i banchi, naturalmente), mentre un compagnuccio del medesimo sghignazzava divertito al sentire i peccati dell’amichetto (erano vicini) e il confessore sorrideva sornione; altro confessore (in Duomo, a Torino) che, vedendomi entrare in confessionale, mi domanda cosa volessi da lui (vestito da borghese, senza nemmeno una croce all’occhiello della giacca e la stola appesa al chiodo), dopodichè non mi invita al segno della croce e non proferisce parola! Dopo la confessione delle mie colpe, mi dice due frasi del tipo ” le altre persone sono come noi” e altre due facezie del genere….Mi assolve senza atto di dolore e senza penitenza alcuna (e senza neanche un saluto). Altro episodio: il parroco attuale della mia parrocchia al momento di comunicare un fedele (in fila, prima di me) fa cadere la sacra particola, la quale viene subito raccolta…

  40. …e messa in bocca, senza che il sacerdote obiettasse nulla! Altro sacerdote (sic!) in confessionale mi spiega che i veri peccati erano quelli verso la società, tipo evadere le tasse o passare con il semaforo rosso, Gli altri peccati (contro i Comandamenti di Dio), per lui, avevano bisogno di uno psicanalista…Tutto ciò può sembrare inverosimile, ma (giuro!) è stato vissuto da me direttamente! Questi sono i frutti (marci) del concilio vaticano secondo e del modernismo clericale che ora impazza/isce…Che Iddio ci liberi al più presto!

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