E’ uscito il numero di febbraio di Radici Cristiane: nel dossier, un’analisi della rivoluzione in tavola

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L’editoriale del numero di febbraio del mensile Radici Cristiane fa riferimento all’articolo scritto da Francesco Corradi a pag. 75, dal titolo Come Disneyland. In esso viene presentata la nuova Cattedrale di Créteil: «Potrebbe essere un padiglione della vicina struttura disneyana – si legge nel sommario – il set di un film di fantascienza, qualsiasi cosa. Tranne ciò che è, o meglio che pretende di essere, la Casa di Dio». L’ampio corredo fotografico spiega purtroppo queste parole più e meglio di qualsiasi discorso. In merito, il direttore della rivista, Prof. Roberto de Mattei, scrive: «Sono chiese brutte, perché chi le progetta snatura intenzionalmente la loro funzione di luogo di celebrazione del culto divino. E’ bello ciò che è vero ed è vero ciò che realizza sé stesso, ciò che non tradisce il proprio fine e la propria natura. E poiché l’uomo ha una natura razionale, ‘nelle cose umane – afferma san Tommaso d’Aquino – il bello si ha quando qualcosa è ordinato secondo ragione’. Gli architetti moderni seguono le proprie deformi costruzioni mentali e non le leggi immutabili che regolano l’universo».

Nelle notizie di attualità, il prof. Massimo de Leonardis propone nell’articolo Ecco cosa ci attende un’analisi della situazione internazionale col protrarsi di “eredità” dello scorso anno – terrorismo islamico e attacchi alla famiglia ed alla vita -, nonché col presentarsi sulla scena mondiale di questioni inedite – come l’elezione a novembre del nuovo Presidente Usa, il previsto referendum sulla permanenza o meno del Regno Unito nell’Ue ed il progressivo affermarsi di potenze come la Cina e l’India -. Un capitolo a sé l’America Latina, dove la presenza cattolica è scesa dal 90% degli Anni ’60 al 69% del 2014. Conclude de Leonardis: “L’Europa ha tremendo bisogno di chi reciti il Rosario e di chi sia pronto a prender le armi per difenderla”.

Sempre politica internazionale a pag. 7: Emanuele Gagliardi, con l’articolo dal titolo Ancora lui, analizza il fenomeno Erdogan in Turchia, dopo la conferma ricevuta alle urne nelle elezioni dello scorso primo novembre. “Alcuni osservatori sostengono che Erdogan abbia vinto sull’onda della paura – scrive Gagliardi – La ricetta è quella che funziona quasi sempre nei momenti di disorientamento e di instabilità: un solo uomo e un solo partito. La democrazia turca è troppo giovane per non cedere alle lusinghe dell’uomo forte, abile nel divide et impera, dai connotati sempre più mediorientali e sempre meno europei”.

Sull’islam torna l’intervista alla professoressa Marie-Thérèse Urvoy, docente nelle Università di Tolosa e Bordeaux, intervista pubblicata a pag. 9, per evidenziare come nell’islam ciascuno sia maestro a sé stesso. Quel che è certo, afferma, è che non saranno i “valori” della repubblica, ostentati da Hollande e Valls, a cambiarlo.

Dopo la consueta rubrica con le notizie dall’Italia e dal mondo, introvabili sulla grande stampa nazionale, si passa al Dossier dal titolo Quanti veleni in tavola?. Dall’inizio della crisi ad oggi, in Italia sono più che triplicate le frodi alimentari. I dati raccolti dagli enti di controllo dell’Unione Europea sono davvero allarmanti. Intanto, nuove “mode” sgomitano, dalla dieta vegana a quella rituale “halal”. Senza sottovalutare l’alta incidenza di anoressia e bulimia, specie tra gli adolescenti. Tutto questo in un Paese, l’Italia, che può vantare una produzione leader di assoluta eccellenza a livello mondiale. Un dato davvero paradossale… In “Vegani”: moda o scelta ideologica, l’autore, Rodolfo de Mattei, evidenzia l’ideologia soggiacente a quello che può, di primo acchito, sembrare semplicemente uno stile di vita. E’ l’ideologia dell’”ecologia profonda” o “antispecismo”, che rimanda al pensiero del filosofo australiano Peter Singer, per il quale “uno scimpanzé, un cane, un maiale avrebbero ben più alto grado di autocoscienza ed una maggiore capacità di relazioni significative con gli altri rispetto ad un bambino gravemente ritardato o a qualcuno in avanzato stato di vecchiaia”. Il titolo Buon appetito!, proposto da Davide Greco, ricalca quello scelto dalla giornalista francese Anne de Loisy, che ha visitato gli impianti di macellazione di carne halal ovvero “conforme” alla sharia, alla legge islamica, denunciandone le precarie condizioni igieniche, benché pare si tratti di un mercato in espansione. Emanuele Gagliardi, nell’articolo Il piatto avvelenato, cita i dati elaborati dal Rasff, Sistema di Allerta Rapido Europeo per Alimenti e Mangimi, che individua nella Cina il Paese in vetta alla commercializzazione di cibi a rischio per la salute, con 418 “allerta” sui 3.291 complessivi. Che il made in Italy rappresenti una garanzia in tavola lo conferma in un’altra intervista Maria Cristina Rocchi, membro dell’esecutivo nazionale di Donne Impresa Coldiretti.

Il Card. Raymond Leo Burke propone la sua introduzione al libro di Padre Roberto Spataro dal titolo Elogio della Messa tridentina e del latino lingua della Chiesa, per mostrare l’urgenza di recuperare l’Usus Antiquior o Vetus Ordo della Santa Messa come veicolo sacramentale vivo col quale Cristo colma della grazia dello Spirito Santo. E mostra il latino, come uno strumento prezioso per la comunicazione della fede nella Dottrina. Gli fa eco a pag. 34 mons. Athanasius Schneider, Vescovo ausiliario di Astana, che contrasta l’emergere di una fazione di sacerdoti, Vescovi e Cardinali favorevoli purtroppo alla concessione dei Sacramenti anche ai divorziati risposati e tolleranti verso le pratiche omosessuali.

Guido Vignelli, a pag. 35 con l’articolo Perché Cristo regni, focalizza la sua attenzione sul Card. Edouard Pie, Vescovo di Poitiers, nel secondo centenario della sua nascita, con la sua critica ai cosiddetti “liberali”, agenti della Rivoluzione, in quanto – disse – “il diavolo si dà da fare per suscitare i cattolici moderati”.

A pag. 41, nella rubrica Tesori d’Europa, Anne Bernet parla dell’antichissima abbazia di Sept-Fons, risalente al XII secolo. Tante volte la si sarebbe potuta considerare finita e fallito il tentativo di un’educazione alla fede. Invece, è sempre risorta dalle proprie ceneri, proprio per la sua fedeltà al rigore della Regola. Quella fedeltà, che Danilo Quinto mostra praticata dai monaci cistercensi nell’alternare preghiera, studio e lavoro manuale. Specializzandosi in alcune produzioni come quella della birra, che, da Sept-Fons alle Tre Fontane, ovunque viene apprezzata al punto da divenire un marchio esclusivo. A proposito delle Tre Fontane, si parla di quest’abbazia nell’articolo di pag. 48: al suo interno si trovano le tre fontane scaturite ciascuna dai rimbalzi della testa dell’apostolo San Paolo qui martirizzato, dopo la sua decapitazione. L’articolo di pag. 54 mostra un campione dell’Ordine cistercense, San Bernardo di Chiaravalle, che parlò di una “Gerusalemme interiore” ovvero del luogo dove incontrare Cristo dopo un preciso itinerario della mente e del cuore.

Ci si sposta poi in Georgia con l’articolo dal titolo Nella notte dei tempi, per presentare i monasteri più antichi al mondo: sono centinaia nel secondo Paese convertitosi al Cristianesimo, dopo l’Armenia.

Michela Gianfranceschi, in Arte e Giubilei evidenzia come e quando un evento cruciale nella vita cristiana, come il Giubileo, coinvolga molti aspetti fondamentali non solo per la storia della Chiesa, bensì anche per l’economia, per la politica e per l’arte. Restando nel campo dell’arte, Sara Magister parla del Battesimo di Cristo, la celebre opera di Giotto, che si trova presso la Cappella degli Scrovegni, a Padova, più di ogni altra capace di rivelare il vero significato del Sacramento.

Chiudono il numero le consuete rubriche L’arte racconta, le recensioni, la pagina delle lettere e l’agenda coi principali avvenimenti religiosi e folcloristici di febbraio.

Chiunque volesse ricevere una copia omaggio od avere ulteriori informazioni su Radici Cristiane, può farlo tramite il sito www.radicicristiane.it

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