Qualche anno fa, Marcello D’Orta in un libro di grande suggestione, All’apparir del vero, raccontò la possibile, forse probabile, conversione di Giacomo Leopardi. Questo brevissimo incipit introduce la poesia sul Santo Natale che il poeta recanatese scrisse a soli 11 anni e con la quale la redazione e i collaboratori di Ricognizioni vogliono augurarvi di entrare nel cuore del mistero dell’Incarnazione.
Tacciano i venti tutti,
del mar si arrestino le acque,
Gesù, Gesù già nacque,
già nacque il Redentor.
Il Sommo Nume Eterno
scese dall’alto cielo,
il misterioso velo
già ruppe il Salvator.
Nascesti alfin nascesti,
pacifico Signore,
al mondo apportatore
d’alma felicità.
L’empia, funesta colpa,
giacque da te fiaccata,
gioisci, o avventurata,
felice umanità.
Sorgi, e solleva il capo
dal sonno tuo profondo;
il Redentor del mondo ormai ti liberò.
No, più non senti il giogo
di servitù pesante,
son le catene infrante
da lui che ti salvò.
Gloria sia dunque al sommo,
Onnipossente Iddio,
guerra per sempre al rio
d’Averno abitator.
Dia lode e Cielo, e Terra,
al Redentor divino,
al sommo Re Bambino
di pace alto Signor.
1 commento su “È Natale, nonostante tutto. Auguri”
Auguri anche a voi!!!