Pubblichiamo questa lettera, inviata in Redazione dall’amico Marco Sudati, a commento dell’articolo di Piero Vassallo “Dopo la destra. Dalla cultura dimezzata al pensiero politico”
Caro Paolo,
come si può non condividere l’analisi di Piero Vassallo? Ha totalmente ragione. La fine, tragica e ridicola ad un tempo, della cosiddetta destra italiana, rappresentata da AN (erede di un MSI mezzo sgangherato e mezzo diritto) prima e dai pidiellini poi, deve senz’altro essere individuata nell’assenza di una retta e solida formazione filosofica e politica. Un vuoto colmato da bassezze, effetto di conformismo ed esplicita smaniosa volontà di potere.
Come potrà uscire da questo grave stato di crisi la squinternata società italiana, francamente non lo so. Decenni di cultura liberale e progressista, hanno confuso una larghissima parte del popolo italiano che non è più in grado di distinguere, in maniera chiara, cosa sia bene e cosa sia male. Manca, alla stragrande maggioranza dei connazionali, la capacità di giudicare i fatti e le idee basandosi sul senso comune sul quale si fonda l’inizio di ogni retto giudizio morale. Ma ciò che maggiormente contribuisce a rendere fosca la situazione, è lo stato di crisi in cui versa la Chiesa la quale palesa, in maniera evidentissima, gli effetti della confusione seguita al Concilio Vaticano II. È triste constatare che l’Autorità morale per antonomasia è segnata da quei mali che infestano la società civile ad ogni livello. Grazie al cielo sappiamo, però, dove cercare il rimedio: nella Tradizione, ossia nella trasmissione della Verità oggettiva che caratterizza la natura e l’ordine delle cose, custodita e veicolata dal magistero cattolico non inquinato dalle ambiguità “vaticanosecondiste”. Speriamo che gli uomini retti, che certamente non mancano anche nella malconcia Italia di questi anni, possano trovare il modo di esprimere le loro migliori qualità al servizio della Patria. L’importante è che si diano punti di riferimento, dottrinali e pratici, capaci di non far sentire isolato chi, in nome di una sacrosanta ribellione al caos dominante e per amore della Verità, voglia impegnarsi per il bene comune.
Un cordiale saluto,
Marco Sudati
(a titolo personale e in qualità di membro della redazione di Ordine Futuro)