Dio, palla e famiglia. La Champions dei ribaltoni è come la neochiesa di Bergoglio (ma non fa danni) – di Matteo Donadoni

In Champions League è stato il turno dei ribaltoni, un po’ come nella neochiesa bergogliana: uno sia aspetta l’angelologia e si trova la gayologia. Uno si aspetta il culto mariano e invece si ritrova alle prese col più vecchio, superato e becero femminismo. Uno si aspetta la povertà francescana e invece si sente chiedere sempre solo soldi in nome del pauperismo.

Soldi, soldi, soldi, “bizzy bizzy making money”, senza nemmeno fairplay finanziario: la Chiesa chiede soldi con una voracità caradrica (del mitologico uccello Caradrio, che mangiando evacuava contemporaneamente), è un pozzo senza fondo rispetto al quale i campioni del calcio, troppo pagati in termini assoluti, risultano solamente retribuiti secondo normali parametri di mercato. D’altra parte perché un vescovo dovrebbe percepire emolumenti doppi, tripli o quintupli rispetto a un semplice curato? Forse lavora di più? Status. Allora giustamente Messi e Ronaldo guadagnano quelle cifre. Non trascorrono le giornate a santificarsi, proprio come i vescovi, ma almeno loro fanno divertire, in genere. E solo raramente danno scandalo.

Detto ciò, non è nemmeno vero che fa divertire di più chi guadagna di più, proprio come nel caso del clero. Basta guardare il gol di Mason Bennett, seconda punta del Derby County di Lampard, valore 500.000 euro.

 

 

MADRID

Ulteriore conferma arriva dalla Spagna. L’1-4 subito rappresenta la peggiore sconfitta del Real Madrid in casa nelle competizioni europee, mentre l’Ajax ha passato il suo primo turno ad eliminazione diretta in Champions League per la prima volta dal 1996/97. Pur vero che il Real Madrid veniva da due sfide contro il Barcellona in appena una settimana, due sconfitte devastanti dal punto di vista mentale e quindi anche fisico, ma, come avevamo subito notato, i Blancos avrebbero meritato di perdere, se non di uscire, già all’andata.

La squadra dei Lanceri è in una posizione dominante nel suo paese e, nonostante questo, non vince coppe da anni, non passava i gironi da anni, e vende sistematicamente i giocatori più forti, tuttavia in questo turno sono stati uno spettacolo. Provate a fare altrettanto in Italia, fareste scoppiare la guerra civile.

Veniamo ai fatti: a fronte di diversi prodotti del vivaio, segnaliamo l’acquisto pesante De Jong: 1 euro (sì, non è uno scherzo, de Jong venne comprato dal Willem II in cambio di 1 euro, e del 10% sulla prima cessione). Secondo chi si occupa di statistiche (tipo Squawka Football) De Jong avrebbe umiliato il centrocampista più forte del mondo Modric: “Frenkie de Jong’s game by numbers vs. Real Madrid: 100% tackles won – 100% aerials won”. Al prezzo di un euro, l’offerta media che si fa in chiesa e che sembra non bastare mai.

Per quanto ne sappiamo, questa eliminazione pesa soprattutto sulle spalle del capitano Sergio Ramos, fattosi ammonire di proposito all’andata per scontare la squalifica in modo comodo, che invece ha condannato la propria squadra, oltre ad avere un gioco disordinato, a non avere tranquillità difensiva contro avversari giovani e senza nulla da perdere. Per quanto, inoltre, noi siamo amanti della verità, il Ramos che amiamo non dice: “Mentirei se dicessi di non aver forzato l’intervento. Nel calcio a volte bisogna prendere delle decisioni ed è quello che ho fatto” (13.02.2019). Lo fanno molti, ma almeno non lo dicono, se no poi fanno la figura di Banderas che parla con la gallina, o di Bergoglio che dice “non esiste un Dio cattolico”.

Ma non bisogna neanche andare troppo oltre per trovare la migliore lezione della partita del Bernabeu, basterebbe fermarsi a una frase di Dusan Tadic: «Nel calcio devi solo rilassarti e goderti la tua partita». Tutti i giornalai italiani perciò hanno parlato di Tadic (devono aver fatto ricerche su wikipedia), scodellando la solita zuppa, nessuno ha parlato del danese più bello (calcisticamente parlando): il parametro zero Lasse Schøne. Fate vobis.

 

 

TORINO

Ribalta a sorpresa il risultato dell’andata anche la Juventus, grazie a una tripletta di Cr7 e soprattutto a un colpo di testa di Morata fuori. In pratica la prova empirica del fatto che Conte con i giocatori comprati ad Allegri, sarebbe andato al ristorante da 100 euro. Due volte. Sorvoliamo sulle sceneggiate volgari di Chiellini che, accortosi di aver procurato un netto fallo da rigore a fine partita, ha cercato di simulare l’esplosione di una mina antiuomo. Nel frattempo in Rai viene santificato Allegri con una sorta di “operazione Cantalamessa”: se “Bergoglio è Gesù”, Allegri potrà ben essere “l’allenatore più forte del mondo ce lo abbiamo in casa”?.

Nel dubbio che lo avessero già santificato ho aperto l’Osservatore romano. Ma ci ho trovato solo la decanonizzazione Karol Wojtyla, al quale viene imputato di aver preso a riferimento la Madre di Cristo e madre della Chiesa, di aver cioè, “elaborato una teologia della donna riferita alla Vergine Maria, figura di silenzio e di obbedienza”. Fatto quantomeno curioso. La responsabile di questa pensata, tale Anne Soupa, è pure una biblista, mica una conduttrice RAI.

Insomma, nel controcalcio come nella controchiesa, se non è “soupa” è pan bagnato.

MONACO DI BAVIERA

Klopp ha ritrovato Van Dijk (il difensore, non il quadro), che non è costato 70 milioni per nulla, infatti ha contribuito in modo devastante al passaggio del turno contro un Bayern ormai privo dello smalto di qualche anno fa, segnando anche un gol. Finisce 1-3 per gli Inglesi, che sono la quarta squadra inglese -of course -, sulle otto rimaste ad accedere ai quarti. A proposito di Chiesa, in inglese “To be in the soup” letteralmente significa “essere nella minestra”. Come espressione idiomatica però significa “essere nei guai”. Ecco, “in the soup” ci sono gli altri.

2 commenti su “Dio, palla e famiglia. La Champions dei ribaltoni è come la neochiesa di Bergoglio (ma non fa danni) – di Matteo Donadoni”

  1. Tradizionalista e pure interista. Che hai fatto di così male nella vita? CR7 fa tre pere (arrivando a 125 gol) e il massimo che sai dire è: “grazie a una tripletta di Cr7 e soprattutto a un colpo di testa di Morata fuori”. Roba da tradinteristi…

  2. Solito #prescritto
    quando arriva alla juve le vene si chiudono e l’ossigeno fatica ad arrivare al cervello.
    Rosica #cartonato

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