Intervista a Don Marcello Stanzione, il più assiduo studioso italiano degli angeli: «La preghiera all’angelo custode è la prima che impariamo da piccoli, ma purtroppo la prima che dimentichiamo da grandi»
di Luigi Vinciguerra
.
Quante volte avete visto gli angeli nei film? O sentito citare nelle canzoni? E quante volte ne avete parlato direttamente voi? Il problema è che generalmente gli angeli vengono considerati come entità astratte ed invisibili che possono in qualche modo interferire o meno nella nostra esistenza. È falso? No, ma in questo caso, come accade di solito, alla verità si affianca la disinformazione. È vero: gli angeli sono davvero invisibili, ma non sono per nulla astratti ed hanno origini molto concrete, come possiamo leggere nella Bibbia. Gli angeli hanno un rapporto stretto e diretto con Colui che li ha inviati, cioè Dio. Ed essi hanno un ruolo nella nostra vita, ma non a loro capriccio: il fine della presenza degli angeli nella nostra vita non è solo quella di essere presenti, ma di esserlo per farci avvicinare a Dio.
Ma parlare degli angeli ai nostri giorni, anche in chiesa, spesso è divenuto quasi un tabù: per un malinteso senso di ecumenismo si preferisce evitare un argomento che spiace ai protestanti, cancellando di fatto il ruolo che questi spiriti celesti hanno nella nostra esistenza.
In Italia, per fortuna, c’è un sacerdote che fa di tutto per riscoprire il culto degli angeli: è Don Marcello Stanzione, parroco di Campagna, un grazioso paese in provincia di Salerno.
È considerato uno dei massimi esperti italiani sull’argomento. Ma Don Marcello, nella sua umiltà, non si considera un “angelologo”, termine che riserva ai teologi, bensì solo un “divulgatore”. Però è un divulgatore che in 25 anni di sacerdozio ha pubblicato oltre 50 libri sugli angeli, ha realizzato un museo sul culto angelico nella sua parrocchia ed ogni anno organizza un convegno di alto profilo scientifico. “Views & Values” lo ha raggiunto per qualche domanda.
―Don Marcello, il 2 ottobre è il giorno che la Chiesa dedica agli Angeli custodi. Questo significa che noi, normali fedeli frequentanti, dobbiamo prestare loro una particolare attenzione?
―È importantissimo ricordare gli angeli custodi: la preghiera che rivolgiamo a loro di solito è la prima ad essere imparata, quando siamo piccoli, e la prima ad essere dimenticata, quando diventiamo adulti. E invece ci assistono quotidianamente, ci sono davvero vicini. Ricordiamo le parole di Gesù, che in Matteo 18,10 parla proprio degli angeli custodi: «Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli».
―Ma gli angeli custodi esistono davvero o sono solo un simbolo dell’amore divino?
―Gli angeli custodi esistono davvero e, come tutti gli angeli, sono creature di Dio fatte di puro spirito. Tanti Padri e Dottori della Chiesa esprimono la fede nell’esistenza di angeli custodi: mi riferisco a personalità del calibro di San Girolamo, San Gregorio Nazianzeno, San Basilio, San Ilario, Sant’Agostino, Sant’Ambrogio, San Pietro Crisologo, San Damiano, San Bernardo e San Tommaso d’Aquino. Insomma, la loro dottrina è unanime: ci sono angeli di Dio inviati per il servizio e per proteggere gli uomini. Ma non si tratta solo dei Padri e Dottori della Chiesa: quasi tutti i santi accettarono questo dono di Dio e molti di essi svilupparono un contatto vivo e personale con il loro angelo custode, con devozione e amore straordinari.
―Ne parla anche la Bibbia?
―Già il Salmo 90 (nelle versioni più recenti della Bibbia, basate sul testo ebraico e non sulla Vulgata, si trova sotto il numero 91 – va aggiunto che il testo di questo Salmo, in particolare nella versione latina, ha alcuni passaggi di altissima poesia) – il Salmo che veniva recitato a Compieta, alla fine della giornata, nel quale ci si affidava alla protezione dell’Altissimo contro “il laccio dei cacciatori” ed il terribile “demone meridiano” – tale Salmo, dicevo, cita espressamente l’affidamento agli angeli: «Egli darà ordine ai suoi angeli | di custodirti in tutti i tuoi passi. | Sulle loro mani ti porteranno | perché non inciampi nella pietra il tuo piede». Proprio da questo passaggio deriva il nome di “angeli custodi”.
―Cosa succede a dimenticare gli angeli?
―Succede che se ne appropria la cultura New Age, che riprende concezioni di stampo neognostico e costruisce su questi spiriti una angelologia del tutto eterodossa e distorta. Ad esempio, esistono pubblicazioni che legano gli angeli quasi a ciascun giorno del calendario, facendoli diventare una variante del segno zodiacale. È pericolo sottovalutare la New Age, una realtà fluida e sfuggente, che riprende e semplifica l’esoterismo di Helena Blavatsky, estremamente pericoloso perché può infiltrarsi, passando quasi inosservato, anche nella mentalità dei cristiani.
―Don Marcello, il 29 di settembre è dedicato agli arcangeli.
―Il culto degli arcangeli è fondamentale. Io ho fondato la Milizia di San Michele Arcangelo, sotto la cui ala protettrice ci rifugiamo. San Michele è colui che sconfigge Satana: io lo invoco alla fine di ogni Messa per chiedere un aiuto nella lotta quotidiana contro le insidie del demonio. Anche San Raffaele rappresenta l’aiuto concreto che il Signore concede a coloro che lo pregano. E San Gabriele ci ricorda l’importanza fondamentale della mediazione della SS. Vergine.
In generale, comunque, riscoprire il rapporto con gli angeli serve a rafforzare la propria fede, la propria vita spirituale, il rapporto con Dio, l’importanza di servirlo… Sono uno strumento in più per raggiungere il Paradiso, come lo è la devozione mariana.
Per chi vuole approfondire l’argomento consigliamo gli ultimi due libri di Don Marcello Stanzione: Inchiesta sugli angeli (http://www.amazon.co.uk/Inchiesta-angeli-costante-presenza-creature/dp/8804641045/ref=sr_1_1?s=books&ie=UTF8&qid=1411971280&sr=1-1&keywords=inchiesta+sugli+angeli) e Cento domande sugli angeli (http://www.amazon.co.uk/domande-sugli-angeli-Gianandrea-Antonellis/dp/8863661545). Si leggono con facilità, ma sono pieni di informazioni per avere sull’argomento una corretta conoscenza di base.
.
intervista pubblicata sul sito Views et Values
5 commenti su “Non dimenticare il tuo angelo custode, come lui non dimentica te – di Luigi Vinciguerra”
Come mi sembra di avervi scritto sono devotissima dell’Angelo Custode e di tutti gli Angeli, ogni mattina fo una mia
preghiera ai tre Arcangeli, ho regalato a tutti i seminaristi della mia città il libro sugli Angeli di Don Marcello.
GRAZIE!!
Il Signore la benedica caro Don Marcello.
Angele Dei, qui Custos es mei, me. Tibi commissum Pietate Superna, illumina, custodi, rege et guberna.
La recito in latino ogni mattina, ogni sera e anche qualche volta durante la giornata, soprattutto nei momenti di difficoltà, dubbio e dolore, mi aiuta molto.
Grazie, Reverendo, per l’articolo
io ho alcuni libri su angeli custodi e arcangeli di un certo Francois Bernard Termès che si firma con lo pseudonimo di Haziel e pubblicati nella collana Nuovi Misteri di Mondadori, volevo sapere da don Marcello se sono testi attendibili o se rientrano nel filone New Age, grazie
sono un devoto dell Angelo Custode. Ci credo immensamente poiché è sempre al mio fianco.Lo prego più volte al giorno. Ho sperimentato la sua presenza ed il suo Amore verso di me.
Sono stato educato a pregare e a ringraziare l’ Angelo Custode e mi sono sentito sempre protetto. nella seconda fase della mia vita da adulto mi ha voluto premiare facendomi sentire la sua viva presenza accanto a me e il Suo Amore celestiale, il mio monologo è diventato un dialogo. Grazie