DI COSA VI STUPITE? HANNO CAMBIATO PRIMA LA MESSA!
Editoriale di “Radicati nella fede” – Anno X n. 1 – Gennaio 2017
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Iniziamo un nuovo anno, come sempre carico di attese.
Insieme ad attese è però anche carico di timori, visto il mare incostante di confusione dentro il quale siamo ormai immersi.
Confusione perché quasi più nulla è stabile nel mondo e, ed è infinitamente peggio per noi, nella Chiesa.
Un tempo la confusione del mondo si infrangeva di fronte alla stabilità, rocciosa, della Chiesa di Dio. E gli uomini, che per costruire hanno bisogno di una roccia sicura, dentro la Chiesa ritrovavano quella compostezza stabile che dava loro la sicurezza necessaria per affrontare la lotta nel tempo.
I tempi possono essere insicuri e confusi; le anime possono attraversare momenti di incertezza nella lotta che dentro di loro passa tra grazia e peccato; ma la Chiesa no! La Chiesa che ti parla di Dio e che ti dà Dio, deve essere la Madre che nel turbine del tempo sta ferma, porto sicuro nel travaglio della vita.
E che ne sarà delle anime impegnate nella lotta dentro il tempo, se non avranno più questo porto sicuro? Che ne sarà di loro se, per fuggire dalla confusione del peccato, troveranno una Chiesa perennemente in cantiere, impegnata a cambiare e modificare continuamente tutto dentro una irrequieta ansia di novità?
Una casa in cantiere non è una dimora abitabile, non è vivibile: le anime ci passano per un po’, se ne partono e non vi ritornano più.
È proprio quello che si vive nella Chiesa di oggi: morale fluttuante, disciplina incerta, amministrazione dei sacramenti pasticciata, liturgia raffazzonata, autorità assente… una vita ecclesiale piena di “dipende”, “bisogna vedere”, “occorre adattarsi”, “va interpretato”, “non bisogna esagerare”, ecc… non c’è che dire, il contrario di una casa piena di composta pace in Dio.
Molti se ne stanno accorgendo che questa situazione non è normale, non è cattolica!
Molti se ne stanno accorgendo; incominciano a dirlo, con il rischio però di non andare fino in fondo.
Fanno tenerezza tutti quei “conservatori devoti” che si sono allarmati per la confusione del dopo Amoris Laetitia, delle incertezze intorno alla disciplina del matrimonio cristiano, ma non si stupirono prima della Messa nuova.
Fanno tenerezza, e anche un po’ rabbia, tutti quelli che vorrebbero un ritorno della Chiesa alla sua nobile stabilità, ma non hanno mai affrontato compiutamente il problema della riforma liturgica.
Sì, questi conservatori devoti fanno tenerezza e rabbia insieme perché, non arrivando al dunque nel loro grido di allarme, contribuiscono alla fine ad alimentare la confusione che già abbonda nella Chiesa.
Ci viene da dire loro, con cuore,: “Ma di cosa vi stupite, se hanno prima cambiato la Messa?”
Quale confusa rivoluzione sarà impossibile nella Chiesa, da parte di coloro che non ebbero scrupolo a rivoluzionare la Messa?
Quale aspetto della vita cristiana potrà restare fermo, se non è rimasta tale la Messa di Cristo e della Chiesa?
Lungo i secoli si introdussero di tanto in tanto delle aggiunte al rito della Messa cattolica, certo! Il testo dell’offertorio è ad esempio medievale, il gloria non fu agli inizi… ma tutti i “cambiamenti” non cambiavano nulla: semplicemente chiarivano la Messa che c’era già, la liberavano da possibili ambiguità di interpretazioni del tempo, ne approfondivano la coscienza nel celebrante e nei fedeli.
In una parola, le aggiunte non aggiungevano nulla nella sostanza, e i lievi cambiamenti non cambiavano nulla.
Non così con l’ultima riforma post-conciliare: ha operato una rivoluzione che ha modificato le coscienze. Chi la accetta, deve poi accettare che la vita della Chiesa si concepisca al di là della Rivelazione, in un perenne cambiamento senza fine e limiti. La Rivoluzione è progressiva, è solo questione di tempo.
Non scandalizzatevi della confusione, preoccupatevi della Messa!
All’inizio di un nuovo anno ribadiamo la nostra fedeltà alla roccia della Messa di sempre, unica pace per ogni fedele.
Sì, alla Messa di sempre, che non fu mai cambiata né rivoluzionata, ma esplicitata e purificata dalle aggiunte estranee. Sì, alla Messa di sempre, anche se l’ultima generazione di liturgisti ride di questo termine. Ridono per non affrontare il problema, per non studiarlo fino in fondo, per non uscire dalla “corte” degli esperti che contribuiscono alla menzogna, quella di una Chiesa che può fare ciò che vuole di ciò che ha di più prezioso da Cristo, “Fate questo in memoria di me”.
Unica pace la Messa di sempre; unica pace per ogni fedele che voglia davvero essere di Cristo.
13 commenti su “Di cosa vi stupite? Hanno cambiato prima la Messa! – Editoriale di “Radicati nella fede” – Gennaio 2017”
n una diocesi come quella di Bologna, solo due S. Messe, vetus ordo: Una alle 18 della Domenica e delle altre Feste comandate, nella parrocchia di M. Singora ella pietà a porta San Vitale ed una tuti i giorni in una parrocchia di montagna…
Non c’è da stare allegri| Speriamo che ce le lascino.
Girare l’altare ha trasformato una celebrazione di Gesù Dio, verso Dio, con il popolo dietro al sacerdote celebrante, in una revocazione tra di noi, in cui il sacerdote, spesso circondato dai fedeli, si confonde con loro. Da una celebrazione con al centro Dio si è passati ad un’altra tra uomini. Si è smarrito il senso della sacralita’, accentuato da canti accompagnati da chitarre, cembali e quant’altro. La questione della lingua, a mio vedere sarebbe stata il meno, se affrontata così come stabilito nella Sacrosanctum Concilium. Bastava che lasciassero il latino almeno per i riti importanti, per confermare la cattolicita’ della Chiesa e la immutabilita’ della sua tradizione. Quando alla fine del cammino di Santiago, nella cattedrale a mezzogiorno, ho assistito alla messa del pellegrino, in spagnolo, davanti a migliaia di cristiani di tutto il mondo, quasi tutti stavano zitti e muti non conoscendo la lingua. Il celebrante al momento del Pater lo ha intonato in latino e pochissimi lo conoscevano. Ho capito il senso biblico della torre di Babele.
Esatto: oggi si tende a far confondere il sacerdote con i fedeli.Come dire: “siamo tutti sullo stesso piano” o addirittura “siamo tutti sacerdoti”. Ho fatto questa riflessione da quando al momento di recitare le giaculatorie in riparazione delle bestemmie (‘Dio sia benedetto’ dice il sacerdote e i fedeli ripetono ‘Dio sia benedetto’ ecc.), tutti i preti delle chiese che frequento hanno iniziato ad invitare i fedeli a recitarle in contemporanea con loro. Se si sa ben guardare, da ogni sfumatura si vede l’avvicinamento al protestantesimo.Sono tutte manovre impercettibili, oggi un cric, domani un altro, senza dare troppo nell’occhio, in maniera strisciante: proprio come fa il demonio.
L’altro giorno a Mestre, con la scusa della ‘Festa dei popoli’, il celebrante in paramenti si è esibito in un balletto sull’altare, durante la Santa Messa, suonando pure il tamburello! Olè olè olè!
Una volta si chiamavano paramenti SACRI o vesti liturgiche. Adesso che sono diventati? Forse abiti di scena, costumi da teatro, vestiti di carnevale? Oibò!
Se la memoria non mi inganna, il “novus ordo missae” (ma meglio sarebbe chiamarlo “disordo”), frutto bacato del Concilio, venne ufficializzato da Montini, oggi Beato. Si tratta, guarda caso, dello stesso Montini il quale ebbe a riconoscere che “da qualche fessura Satana si è infiltrato nella Chiesa stessa”. Ma allora che sia stato proprio lui a socchiudergli la porta?
…e si tratta dello stesso Montini che ha disegnato personalmente la tomba delka madre con chiari simbolici massonici, dello stesso Montini che indossava l’ephod, dello stesso Montini che ha abolito il triregno, ecc. ecc. E mi fermo qui per pietà.
È sempre più chiaro che il nuovo rito è stato il primo passo per cambiare la Fede nel tentativo di distruggerla. Ma per un malinteso senso di obbedienza alla gerarchia la gran parte dei Sacerdoti negano l’evidenza.
La Messa vetus ordo e’ sicuramente molto più degna del giusto culto a Dio. Però è ingiusto pensare che la Messa moderna non sia valida, come molti dicono. Per ora almeno, la presenza reale di Gesù nella Eucarestia c’è e nessuno può dire il contrario. Il resto della Messa e’ quella che è, purtroppo. Ma garantisco che ho assistito a Messe vetus ordo celebrate con un latino incomprensibile, detto alla velocità della luce e senza NESSUN afflato, nella freddezza più assoluta, da parte di sacerdoti di cui non faccio nomi ma che solo perché sono in talare e celebrano in latino, si credono”a posto”, mentre dentro hanno il gelo e nessuna voglia di guidarti davvero! Esperienza personale.
Da “conservatore devoto” devo dire che la liturgia canonicamente affermata è quella che distingue e caratterizza una religione rispetto a un’altra e quindi non è bene che vi siano nella stessa Chiesa diversi riti e liturgie come oggi avviene da parte di alcuni gruppi, movimenti e comunità. Questa promiscuità è solo fonte di dispersione, di confusione e non di ricchezza per questa Chiesa.
Articolo sintetico, veritiero, comprensibile da tutti. Un appello a tutti i sacerdoti di buona volontà: nel mentre il vostro vescovo fa l’Amleto modernista e non divulga la Messa Antica, voi imparatela.Su internet ci sono vere e proprie lezioni, con tutti i particolari. Esercitatevi. Così da essere pronti al momento, in cui sarete richiesti dal vostro vescovo, certo che nessuno sa celebrarla e quindi impossibilitato a rispondere di sì ai fedeli che la richiedono, a celebrarla con i controfiocchi. Che Dio, Uno e Trino, benedica sempre i Santi Sacerdoti!
Dio non voglia che i vertici della Fraternità Sacerdotale San Pio X cadano nella trappola predisposta dal masson-gesuita (maestro di astuzia, menzogna, ipocrisia e malafede), il quale li farebbe precipitare nella sua melassa buonista, dove soccomberebbero prima di accorgersi che è avvelenata !
sono d’accordo con Luca comunque anni fa girava un testo con COME DISTRUGGERE LA CHIESA CATTOLICA chiaramente massonico chi se lo vuole leggere si trova .Li c’è tutto quello che è avvenuto e verra’ anche in tempi non sospetti Qui da noi in Parrocchia una decina d’anni fa è arivato un parroco nuovo la prima cosa che ha fatto ha sostituito la S Messa delle 18 con Vespri e PATER E Comunione dal diacono (meglio che niente)?!? (sic) ed essendo Vicario l’ha estesa q tutte le altre Parrocchie vicine Tassativamente nonostante le proteste dei fedeli Ma che hanno da fare questi Preti se non dire Messa e dirla bene?e poi adesso in ogni omelia c’è Papa francesco che ha detto questo o quello ..e basta la mia mente a quel punto spazia e mi son giocata la Messa .la Messa è partecipazione è abbandono è preghiera anche di intercessione uniti AL NS SIGNORE .ora che sono malata ed esco poco me la sento alla radio e me la vivoa modo mio con GESU X GESU IN GESU e offro le mie sofferenzeforse faccio più io di tante “beghine”che vanno apulire in chiesa ma non ti vengono nemmeno a tenere un po…