di Fabio Trevisan
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Che cos’è il presepe artistico
La rappresentazione della Natività e l’arrivo dei Magi da Oriente sono le scene caratteristiche che si possono principalmente gustare nei vari allestimenti di presepi in tante parti d’Italia. Nel presepe artistico l’evento natalizio e l’Epifania di Gesù sono visti con il cuore e la mente dall’artista presepista come un avvenimento reale che si incarna nella storia dell’uomo hic et nunc. Il presepe artistico non è quindi sola memoria storica di un fatto accaduto tanti anni fa ma è celebrazione di qualcosa che unisce nella tradizione tempi lontani con l’arte della proporzione, con la cura dei materiali (dalle statuette alle scenografie d’intorno), con la bellezza di ogni particolare e dettaglio. Il presepe artistico suscita così, nel cuore di ogni persona, il sentimento del bello: religione, arte e tradizione si fondono insieme e ci fanno raccogliere e meditare su questo grande mistero del Bambino che ha redento il mondo. Il presepe aperto permette così di girare attorno a queste scenografie della vita di Gesù e a desiderare addirittura di entrare e di partecipare a questo straordinario e semplice fatto, magari al fianco dei pastori o sulla scia dei cammelli dei Magi fino all’approssimarsi dell’umile grotta, vicino a Maria e a Giuseppe, irradiati dalla luce di quel Divino Infante.
Le mostre di presepi artistici
L’Associazione nazionale “Amici del presepio”, presente sin dal 1953 in Italia e il più recente Gruppo Presepistico “Cammino ad Oriente”(CAO, dal 2008) costituiscono un solido riferimento per poter apprezzare il presepe artistico. Quest’ultimo più recente sodalizio artistico, pur riconoscendosi appieno nei valori e nelle tradizioni dell’Associazione Italiana Amici del Presepio, ha approfondito e sviluppato con un folto gruppo di persone appassionate i vari aspetti legati al presepio artistico, attraverso lo scambio di tecniche, di ricerche e sperimentazioni per portare al pubblico una sempre più elevata qualità, rinvenibile nelle affascinanti e suggestive mostre allestite in varie parti d’Italia. Questa nobile arte, scaturita innanzitutto dalla passione e dalla sempre più qualificata tecnica di composizione del presepio, è riscontrabile in numerose rassegne, esposizioni permanenti, in musei e collezioni private e pubbliche non solo in Italia, ma anche all’estero (in particolare in Austria, Spagna, Germania). A Gazzano di Villa Minozzo (RE) vive e lavora uno dei più grandi artisti del presepio attuale, Antonio Pigozzi, che ha allestito, in una vecchia stalla a fianco dell’antica Chiesa di San Marco, una rassegna di sue opere e di altri suoi pregiati collaboratori. Sin dall’infanzia Antonio Pigozzi ha sviluppato questa vocazione artistica e da decenni lavora a rendere sempre più belli questi incantevoli presepi, adoperandosi anche ad organizzare corsi teorici e pratici e collaborando in vari modi a far crescere la comprensione della costruzione del presepio. Anche a Montefiorino (MO), nella storica Rocca, è possibile cogliere l’afflato artistico di Antonio Pigozzi e di altri cultori del presepe fino al 28 gennaio, rinnovando così l’antica tradizione contadina che conservava i presepi fino al giorno della Presentazione di Gesù, la cosiddetta Candelora del 2 febbraio. La rassegna di Montefiorino, nella splendida cornice della Rocca d’altri tempi, come suggerisce il sottotitolo della rassegna, “La bellezza del presepe è dolce e gentile”, si è avvalsa della collaborazione artistica di Silvia Gigli e della passione in loco di Tiziano Albergucci, autentico promoter e fedele custode di queste iniziative artistiche e popolari, al punto che ci sono stati più di 5.000 visitatori da tante parti d’Italia e persino da alcuni Paesi stranieri.
Il fascino del mistero
La creazione di queste autentiche opere d’arte, come si percepisce dalle didascalie e dalle musiche che accompagnano il visitatore, rimanda alla bellezza divina e al fascino del mistero. In particolare l’esposizione presepiale di Montefiorino inonda di luce, proprio come il Sole che nasce ad Oriente e attraverso il linguaggio incomparabile della bellezza reca (come espresso nel significato della Mostra) una scintilla di speranza e di fiducia, laddove le persone sembrano arrendersi all’indifferenza e alla bruttezza. Oltre ai presepi aperti, a Montefiorino si possono godere gli squarci e le prospettive dei diorami popolari e dei diorami orientali. Come ci ha suggerito lo stesso Pigozzi, il diorama, derivante dalla stessa cornice teatrale, è chiuso in un contenitore con boccascena che ci fa gustare la prospettiva e la distanza, allargando lo sguardo in lontananza. Altre esposizioni presepistiche di levatura artistica ragguardevole si possono trovare anche in altre province italiane, come ad esempio a Lucca, dove il fascino del mistero è riscontrabile sin dal significativo titolo dell’opuscolo illustrativo: “Con gli occhi e con il cuore nella stessa direzione” ed è espressione viva dei diversi territori, delle bellezze naturali e storiche. In provincia di Lucca, a Porcari, si può gustare un’esposizione di presepi, diorami e statue a cura di Paola Del Carlo; rassegna, il cui titolo: “Stupore e meraviglia nel Presepe”, sintetizza il significato profondo del presepe artistico.
La credenziale del presepista pellegrino
Nel 2014 è sorta nella diocesi di San Miniato (PI) una rete di presepisti, chiamata “Terra di presepi” che ha favorito un percorso in una cinquantina di località tosco-emiliane alla ricerca della Natività attraverso il linguaggio artistico del presepio. La credenziale del presepista pellegrino consisterebbe in una sorta di “passaporto”dove, visitando i presepi di queste terre, viene apposto un timbro per ogni località visitata. Al completamento di questo affascinante pellegrinaggio può essere rilasciato, su richiesta, un “Testimonium”, ossia una riproduzione a colori raffigurante il presepista pellegrino. Senza tuttavia dimenticare che su questa terra siamo tutti pellegrini alla ricerca del vero volto del Bene, il presepe artistico anticipa la visione beatifica attraverso il godimento della Santa Natività e della Sacra Famiglia. Come raccomandato infine nel suggerimenti alla Mostra di Montefiorino, pensiamo di far proprio l’auspicio di aver a cuore la bellezza, poiché la bellezza curerà le tante ferite che segnano il cuore e l’animo degli uomini dei nostri giorni.