Pubblichiamo l’editoriale del nuovo numero, firmato da Pucci Cipriani. Le indicazioni per gli abbonamenti e l’acquisto di singoli numeri.
Redazione
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È disponibile il fascicolo num. 125 della nuova serie della rivista Controrivoluzione, edita da Solfanelli e diretta da Pucci Cipriani.
Molti interessanti articoli arricchiscono questo nuovo numero dell’organo ufficiale dell’ANTI89, che organizza anche l’annuale incontro della “Fedelissima” Civitella del Tronto.
Ricordiamo che per l’acquisto di singoli numeri della Rivista o per sottoscrivere il conveniente abbonamento, basta cliccare qui. Per ogni altra informazione, invitiamo a visitare il sito della Rivista: http://rivistacontrorivoluzione.blogspot.it/
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Riportiamo qui di seguito l’editoriale del direttore, Pucci Cipriani:
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RENZICIRICORDEREMO. La nostra battaglia in difesa dei principi non negoziabili
di Pucci Cipriani
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Ricordo un grande cartello issato in mezzo alla marea di persone (si parlò di due milioni) durante il Family Day del maggio scorso: RENZICIRICORDEREMO! Giunsero a Roma centinaia di migliaia di persone da tutta Italia per radunarsi ai Fori Imperiali, in una imponente manifestazione in difesa del matrimonio uomo-donna, nonostante che dal Vaticano si remasse contro abbracciando la “linea ranheriana” di mons. Galantino.
Il Capo del Governo fece arroganti dichiarazioni in cui, a priori, diceva che, comunque fosse andata la manifestazione “pro familia” la legge sui matrimoni pederastici sarebbe comunque passata. I parlamentari così detti cattolici (Alfano, Lupi, Formigoni, Pierferdy Casini e gente simile, tanto per non fare nomi) promisero barricate in Parlamento… poi non solo non fecero barricate ma, addirittura, votarono a favore del matrimonio sodomitico e del sovvertimento dell’ordine naturale, visto anche che ormai, anche gran parte dei “Pastori” della Chiesa erano passati, armi e bagagli, in campo radicalprotestante, seguiti da alcune potenti associazioni “ex cattoliche” come CL, il cui “trasbordo ideologico” è sotto gli occhi di tutti.
Insomma in Italia si è instaurata, come dimostra “ad abundantiam” in questo stesso numero, la nostra Elisabetta Frezza, una “dittatura omosessualista” per cui: «gli individui che si riconoscano in orientamenti sessuali deviati devono riuscire a guadagnarsi nella pubblica opinione anch’essi la qualità di vittime discriminate, a creare il mito della minoranza oppressa. Capace di far scattare poi la pretesa di un intervento correttivo e rieducativo sulla collettività sulla base, appunto, di quel distorto egualitarismo che vorrebbe stabilita per legge l’identità dei diritti, soprattutto a disparità di condizioni.»
In altre parole siamo alle “leggi speciali” per i “reati di opinione”, grazie a un Parlamento che, in maggioranza, si trova a sostenere un governo che non ha avuto neanche “un’opposizione di sua maestà” e che si regge sull’inciucio fatto da Berlusconi, tramite il sensale Verdini, con il Patto del Nazareno. In questi ultimi anni, nella nostra società, è avvenuta una vera e propria “rivoluzione antropologica” senza che nessuno — onore a quelle esigue e nobili minoranze cattoliche che, spes contra spem, restano fedeli alla Fede e alla Dottrina di sempre, come la sentinella di Pompei — si opponga.
È passato il matrimonio pederastico che permette di “acquistare” figli all’estero, come hanno fatto rappresentanti della sinistra, continua la fecondazione eterologa, continua, non si arresta la strage fatta dalla criminale legge 194 sul delitto di aborto, il Parlamento — salvo rare eccezioni, una diecina di parlamentari — ha varato una legge sul così detto “divorzio breve”, come avveniva ai tempi della Rivoluzione francese, sono in cantiere, come abbiamo detto, “leggi speciali” con le quali si commineranno anni di carcere a chi non usi un linguaggio “politicamente corretto” come già aveva preconizzato Orwell nel suo “Marzo 1984”… e poi bambini in provetta, scambio di embrioni, manipolazioni genetiche mentre ci si sta preparando a portare in Parlamento la legge sull’eutanasia che sarà un modo come un altro per risolvere il problema degli anziani, degli handicappati, degli spastici… con il pretesto di mettere fine a inutili sofferenze come insegnava il maestro di questa gente : il dottor Goebbels!
A tutto questo aggiungiamo la teoria del gender — che verrà fatta a scuola come materia di obbligo, già auspicata e propagandata dall’allora ministro Elsa Fornero — per cui non ci saranno più i due sessi uomo donna, ma potrà scegliere il bambino, con il tempo, nell’ampio ventaglio LGTB (Lesbica – Gay – Trans – Bisex).
Allora tutte le nostre battaglie saranno inutili? No, oggi più di ieri, è importante la nostra coerente testimonianza : cerchiamo di togliere i nostri figli dal Moloch dello Stato con la formazione di scuole parentali o, almeno, con la vigilanza su quello che verrà fatto a scuola dove vedremo truppe di psicologi, sociologi, pitonesse e ciarlatani simili, gettarsi all’arrembaggio, per corrompere gli animi e le menti dei nostri ragazzi, con la scusa di una “nuova educazione”. Del resto lo stesso sta già avvenendo nel giornalismo, dove il Capo del Governo ha occupato tutte le testate televisive e giornalistiche, mentre l’Ordine dei Giornalisti ha reso obbligatori “corsi di rieducazione”, pena l’espulsione, in alcuni casi affidati a esponenti del sessantotto, come la figlia lesbica di un noto cantante.
Ora più che mai la nostra battaglia è importante, come è importante che viva questa testata che documenta i nostri lettori su temi di cui nessuno vuol parlare. A dicembre ci sarà il referendum per il NO che permetterà di mandare a casa questo governo liberticida e andare finalmente a libere elezioni, mettendo in soffitta, per sempre, questa legge elettorale fatta, a suo tempo, per favorire il PD che era sulla cresta sull’onda e, poi, diventata un boomerang per cui, con il 25 per cento dei voti, si prende “tutto”… e siccome ora i “grillini” sono in testa prenderebbero tutto loro. E per i prossimi venticinque anni saremmo soggiogati da una dittatura giacobina.
Dunque teniamo a mente quel cartello del Family Day:
RENZICIRICORDEREMO.
E diciamo NO a queste false riforme e soffermiamoci sul disastro morale in cui siamo, anche e soprattutto, per colpa di questo Governo, che nessuno ha votato, al servizio dei “poteri forti” del mondialismo. Ricordiamoci che una vittoria del NO darebbe la spallata a questa gente e, soprattutto, a quei traditori, a quei Quisling, che si affiancarono, saltando il fosso, al Capo del Governo radicalcomunista e che ancora hanno il coraggio di farsi chiamare “cattolici”, nonostante abbiano fatto invadere, e continuino a farlo ancora, la nostra Patria da orde di clandestini che ci sottometteranno alla barbarie dell’Islam.
3 commenti su ““Controrivoluzione”. È uscito il numero 125 (nuova serie) dell’organo ufficiale dell’ANTI89, diretta da Pucci Cipriani”
interessante
una rivista in controtendenza!!
Questo si che è parlar chiaro! Che la Madonna delle Vittorie ci aiuti a vincere questa difficilebattaglia per via dell’intorpidimento generale delle coscienze dell’italiano medio,grazie soprattutto al defatigante lavoro della della gerarchia della neo- chiesa momentaneamente al potere. Grazie
Grande Pucci! Magnifica diagnosi! La rivoluzione moderna è in agonia. L’illuminismo è una morta candela. “Dopo la modernità la Tradizione”. Adesso bisogna dimenticare la destra grottesca, irrealistica e quasi pornografica di Fini, Verdini, Bocchino, Bossi, Casini, Meloni, e Berlusconi. Esiste una vasta e agguerrita base culturale, fedele alla Tradizione, e un vasto popolo di scontenti, il problema è trovare e sostenere un politico capace di interpretare fedelmente i principi indeclinabili della tradizione italiana . Pucci Cipriani ha in numeri necessari ad avviare una tale ricerca.