25 aprile: liberiamo la “Liberazione” – di Mario Bozzi Sentieri
Di retorica si può morire. A confermarcelo l’enfasi che continua ad avvolgere la data del 25 aprile, la fatidica giornata della “Liberazione”. Tanta dolciastra ricorrenza
Di retorica si può morire. A confermarcelo l’enfasi che continua ad avvolgere la data del 25 aprile, la fatidica giornata della “Liberazione”. Tanta dolciastra ricorrenza
I borghesi sono morti a loro insaputa – scrive Peter Gomez, nell’articolo di apertura del mensile “Millenium”, dedicato alla morte della borghesia: tema non
È facile “essere contro”. Basta individuare un obiettivo e su quello concentrare i propri strali. È quello che ha fatto Greta Thunberg, con la sua
Un farmaco da usare “solo in casi molto circoscritti, con prudenza, con una valutazione caso per caso”. Così Laura Palazzani, vicepresidente del Comitato Nazionale per
Il titolo, a tutta pagina sull’ultimo numero de “Il Giornale dell’Arte”, è perentorio: “Abiteremo le ex chiese”. Il tema è oggettivamente cruciale per vari aspetti.
Archiviate le celebrazioni per il settantesimo anniversario della “Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo”, vale la pena riprendere – mettendo da parte la retorica d’occasione –
Ricognizioni è nato dalla consapevolezza che ci troviamo ormai oltre la linea, e proprio qui dobbiamo continuare a pensare e agire in obbedienza alla Legge di Dio, elaborando, secondo l’insegnamento di Solženicyn, idee per vivere senza menzogna.
Vogliamo dimostrare che vivere guareschianamente è possibile, per questo collabora con i tanti mondi piccoli sparsi per tutta l’Italia: aziende agricole, produttori, artigiani e qualsiasi attività in linea con i principi di un mondo buono e a misura d’uomo, per promuoverne lo stile di vita e i prodotti. Scopri di più!
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