Alexey Komov è uno degli esperti appartenenti al “Consiglio mondiale del popolo russo”, un’organizzazione pubblica internazionale che include membri di governo, membri del Clero, personalità di scienza e cultura che hanno dato vita all’ente con lo scopo di discutere e confrontarsi sul futuro della Russia. Da sempre un pro vita, da tempo è uomo fidato delle istituzioni russe.
Komov ha accettato con piacere di fare due chiacchiere con noi.
La sua visione della situazione attuale rispecchia esattamente quella invisa al Deep State: la Russia si sta difendendo dagli attacchi delle élite che, sfruttando la terra ucraina, stanno cercando di rovesciare anche Putin, l’unico catechon oggi, resistenza contro il mondialismo. Al momento, nonostante ovviamente la tensione palpabile di una situazione complicata, la Russia sembra stare totalmente dalla parte del suo presidente.
“Il presidente Putin, oggi, – spiega Komov – è amato ancora di più dal suo popolo. Secondo delle recenti indagini la sua popolarità e il gradimento nei suoi confronti sono cresciuti fino al 70-80%. La stragrande maggioranza dei russi sta appoggiando questa operazione, pregando e sperando che finisca presto con la demilitarizzazione dell’Ucraina. Sappiamo che su quel territorio sono stati trovati decine di biolaboratori. Speriamo che vengano presto eliminati tutti, assieme alle armi biologiche in essi contenuti. La Russia sta ripulendo questi territori di tutti i pericoli e vuole che finisca quanto prima la minaccia attraverso le nazioni confinanti”.
Quando si parla di sanzioni, poi, Alexey Komov non ha dubbi. Il boomerang lanciato dai governi filo Nato si sta rivelando pericoloso per loro stessi:
“Queste sanzioni decise dal blocco filo atlantista sicuramente non sono indolore per la Russia ma credo che stiano danneggiando ancora di più i Paesi occidentali. Basta vedere i prezzi del metano o delle materie prime che sono aumentati notevolmente. La Russia appena scoppiato il conflitto ha continuato a rifornire di gas anche l’Italia e nonostante questo le speculazioni non sono mancate: i prezzi, dunque, sono stati aumentati in modo artificioso. E’ stata l’ennesima mossa delle élite per incolpare i russi, per creare tensioni e criminalizzare il presidente Putin. Un’operazione di ingegneria sociale voluta dal deep state”.
Di certo l’Europa si sta tagliando fuori da tutto con le sue stesse mani. Quale sia il fine di questa strategia è tutta da scoprire. Una strategia chiaramente suicida volta a frantumare economicamente, socialmente (e auguriamoci non materialmente) l’Italia, sempre più dipendente dai folli diktat statunitensi.
Le parole di Komov sulla direzione che sta prendendo l’Occidente dopo l’ingerenza in Ucraina degli ultimi giorni è evidente: “Da quando sono state introdotte le sanzioni, anche chi prima in Russia era neutrale o a favore dell’Occidente ora ha cambiato idea. Queste misure sono spesso ridicole e totalmente improduttive. Puniscono la gente comune e il fatto che le persone in Occidente hanno iniziato a sentire un sentimento di fobia nei confronti del popolo russo fa pensare. I russi oggi sono oppressi, vengono arrestati, sono odiati e questo sentimento è contro i diritti umani. Ma gli stessi gruppi che proteggono i diritti umani sono ciechi, non vedono questa sistematica violazione. Non va bene”.
Comunque la si pensi su Putin oggi la Russia è stata in ogni caso ripulita da strumenti di propaganda quali i social e le piattaforme della Silicon Valley, banditi nel territorio per volere di Putin. Da Facebook a Netflix il popolo russo sta conoscendo oggi un mondo meno controllato dagli strumenti delle élite mondialiste, capaci di censurare chiunque non si allinei al pensiero unico, e certamente più libero:
“Meta, Istagram e altri oggi sono totalmente banditi in Russia perché addirittura si è scoperto che in essi si incitava ad uccidere i civili e i soldati russi. Tutto ciò è scandaloso e oltraggioso soprattutto per quei Paesi che avvallano tutto questo mentre ai quattro venti si ergono a difensori e faro di libertà, democrazia e diritti umani. E’ incredibile. Basta vedere come sopportano i gruppi filonazisti in Ucraina che per otto anni hanno bombardato il Donbass uccidendo 13-14mila persone. Dov’era l’Occidente allora?”
La battaglia è escatologica e Komov, uomo di grande fede, lo sa: “Ci sono delle élite del Deep state che vogliono portare avanti progetti satanisti. Sappiamo che sono i piani del NWO e anche il Covid è stato usato da loro per promuovere la loro agenda, imponendo restrizioni per la libertà e riducendo i diritti umani delle persone. Dopo questo avevano bisogno di ulteriori ragioni per continuare a ridurre diritti e libertà: e allora hanno cominciato a spingere per la guerra. Ogni giorno da qualche mese a questa parte canali quali la CNN hanno portato avanti una propaganda martellante contro la Russia, dipingendola come un Paese cattivo, volto alla conflittualità. Già allora si stavano chiaramente preparando per la guerra che, attenzione, ricordo non è stata iniziata dalla Russia ma otto anni fa dalla Ucraina e dal regime occidentale che ha imposto un governo militare”.
La Russia, spiega Komov, sta difendendo la sua sovranità e le sue tradizioni contro l’avanzata del male rappresentato dalla diffusione dei disvalori dell’Occidente. Resta da capire il rapporto con la Cina, Paese in cui il comunismo e il controllo sociale la fanno oggi da padrone: “Lo spostamento geopolitico in direzione orientale, nel quadro attuale, è logico. Mi auguro che la Russia sia capace di preservare la sua identità e le sue libertà e diventare molto più indipendente da un punto di vista economico rispetto al mondo globalista e del pensiero unico”.
Infine Komov allunga una mano verso l’Italia: “So che nel vostro Paese una buona parte supporta la Russia. Ho letto la lettera di monsignor Carlo Maria Viganò e ha detto il suo punto di vista indipendente che rispecchia la realtà. Sono certo che prima o poi la giustizia e la Verità prevarranno, me lo auguro”.
Fonte ImolaOggi.it