Premessa: questo interessante articolo di Rodolfo de Mattei, pubblicato sul sito Osservatorio Gender – Famiglia Domani ci offre importanti spunti di riflessione. Quando andremo a votare al referendum ricordiamoci cos’è realmente quella “Europa” che, in caso di vittoria del “Sì”, verrà di fatto recepita nella Costituzione come “Ente superiore”, i cui deliberati dovranno semplicemente essere “attuati” da un Parlamento che sarà definitivamente la caricatura della libertà e dell’indipendenza nazionale. La UE ormai mostra senza più il minimo pudore quali sono i suoi “valori”. Vogliamo legarci in via definitiva a questi figuri?
PD
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Al Parlamento Europeo si discute di strategie “queer”
di Rodolfo de Mattei
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Il Gruppo Parlamentare dei Verdi ha organizzato un raduno “queer” al Parlamento europeo il 17 novembre, per fare il punto della “situazione LGBT+” in Europa e rilanciare il piano di “normalizzazione” omosessuale in tutti i paesi membri.
SUMMIT STRATEGICO
Promotrice dell’evento, che durerà un’intera giornata dalle 9 alle 17:30, è la paladina dei “diritti” LGBT+”, nonché Vice Presidente dello stesso Parlamento, Ulrike Lunacek, che ha invitato tutti i suoi colleghi a prendere parte all’incontro denominato “Queer People Unite – Fighting the societal backlash!”.
Nel testo promozionale dell’iniziativa gli organizzatori spiegano il perché di tale inusuale summit strategico, citando i paesi europei “critici”, in quanto, o ancora molto “indietro” nelle politiche “LGBT+” o, ahinoi, già troppo avanti e dunque percorsi da veementi sentimenti “reazionari”.
A tutt’oggi – scrivono a tale proposito i promotori di “Queer People Unite” – non si hanno le “unioni same-sex in Malta ed Estonia. (…) una legge di propaganda in Lituania impedisce di parlare apertamente di diritti LGBTI ai bambini. (….) In Francia (…) oltre ventimila persone hanno manifestato contro il matrimonio dello stesso sesso per le strade di Parigi“.
MONTA LA REAZIONE CONTRO IL GENDER
Gli organizzatori sottolineano allarmati come, nonostante siano stati raggiunti diversi traguardi importanti e i progressi si vedano di giorno in giorno, allo stesso tempo, si stia assistendo in tutta Europa a un crescendo di movimenti di reazione che si oppongono con tutte le loro forze alla folle “agenda gender” imposta da Bruxelles:
“duri attacchi di movimenti repressivi, neo-conservatori, religiosi di destra e movimenti di destra stanno cercando di vanificare i successi per i quali abbiamo combattuto”.
In tale scenario, che evidentemente preoccupa gli attivisti LGBT+, l’evento “Queer People Unite” si propone di riunire tutti attorno ad un tavolo per concordare assieme un piano d’azione comune volto a rilanciare l’offensiva LGBT in tutta Europa:
“E’ in questo contesto che vorremmo invitarvi al Parlamento europeo per discutere riguardo il futuro della nostra lotta per i diritti LGBTI e contro la reazione della società. Vogliamo fornire una piattaforma dove gli attivisti di tutta Europa possano scambiare le loro esperienze. Quali sono le possibili contro-strategie? Quali sono i prossimi passi concreti che l’UE deve prendere, al fine di rafforzare i diritti LGBTI? Come possiamo sostenerci e rafforzarci a vicenda?”
RIFLESSIONI
L’organizzazione dell’evento “Queer People Unite” al Parlamento Europeo, fatto desolante che riflette il profondo degrado morale e culturale in cui versa oggi l’Unione Europea, suggerisce alcune riflessioni.
Innanzi tutto ci sembra interessante sottolineare il passaggio al vocabolo “queer”. Gli organizzatori dell’evento hanno scelto, certamente non a caso, di intitolare l’incontro “Queer People Unite“, scegliendo il termine “Queer” ossia la definizione corrispondente all’ultima lettera del noto e poco decifrabile acronimo LGBTQ (Lesbian, Gay, Bisexual, Trans, Queer).
La scelta in sé è logica e coerente, in quanto, rispecchia la visione più radicale degli ideologi del gender, mettendo da parte le oramai superate categorie di Lesbian, Gay, Bisexual e Trans, anche loro definite e perciò limitanti, per abbracciare la nebulosa categoria “Queer” che, più di ogni altra, riflette la continua e sempre mutevole fluidità di genere.
In secondo luogo, il summit queer al Parlamento Europeo rivela come, le istanze e le politiche LGBT imposte nei vari ordinamenti legislativi degli Stati membri, non siano il risultato di una spontanea richiesta della società quanto, al contrario, la diretta conseguenza di una ben studiata e pianificata strategia di imposizione del nuovo paradigma etico orchestrata a Bruxelles da potenti ed influenti organizzazioni e lobby omosessualiste.
In ultimo, è interessante registrare come le “armate” LGBT stiano evidentemente subendo e soffrendo i colpi della controffensiva messa in campo a vari livelli nei confronti della loro prepotente avanzata. L’evento “Queer People Unite” rappresenta infatti un “serrare i ranghi” per ripartire ancora più forti e compatti all’attacco. Per sconfiggerli servirà una reazione altrettanto veemente del popolo europeo contro gli oligarchi di Bruxelles promotori di un’agenda rivoluzionaria contro l’uomo e la stessa Europa.
14 commenti su “Al Parlamento Europeo si discute di strategie “queer” – di Rodolfo de Mattei”
Nessuno può vincere contro Dio. A noi basta seguirLo. Saranno sgominati nonostante la loro tracotanza e la loro forza. Noi siamo deboli e non ci riusciremmo mai. Ma di fronte a Dio sono nulla. Giorgio
LGBTQRSTUVWXYZ = PAGLIACCI!!!
Renzi ha minacciato le dimissioni se come sarà, vincerà il NO. Renzi non è l’unico al mondo per governare. Se è così siamo messi molto male. E si vede. Già circolano 4 o 5 nomi segreti di possibili successori, visto che la vittoria del NO non metterà in difficoltà il sistema politico. Per vari motivi, e perchè nessuna riforma permetterà più un funzionamento corretto del sistema. Renzi in malafede pensa che per magia i problemi si possano affrontare grazie alla legge elettorale, che non è oggetto del referendum, ma che attribuirebbe a chi vince il ballottaggio 340 sedie in Camera Deputati, maggioranza sicura di 630 deputati. La sua riforma non semplifica le leggi, troppe e confuse, i costi si aumentano, così come i conflitti, le liti tra le istituzioni, il Senato (organo importante di fronte all’Europa!) la Camera, i consiglieri, le autonomie locali…LO STATO.
Rodolfo de Mattei: “…per abbracciare la nebulosa categoria “Queer” che, più di ogni altra, riflette la continua
…………………………..e sempre mutevole fluidità di genere”………………..
Che strano! Proprio questa mattina abbiamo appreso che secondo Bergoglio “non c’è soltanto il bianco ed il nero”, suggerendo che tra questi due estremi FLUISCE una infinità di altri colori, moltissimi dei quali ancora senza un nome specifico di identificazione.
Come, appunto, guarda caso, nel mondo della sessualità queer dove le infinite perversioni sono ancora quasi tutte da identificarsi.
Possiamo capire, finalmente, di avere un Bergoglio decisamente QUEER, capo di una nuova chiesa anch’essa queer, e possiamo anche finalmente capire la ragione del suo, fin quì nebuloso, “chi sono io per giudicare?”.
Che dire? Diciamo semplicemente che noi estremisti Cattolici ci atteniamo agli estremi SI SI, NO NO di NSGC: il resto viene – e lo lasciamo – a Bergoglio!
Che strano eppure deve essere stata forte la tentazione di dire “non c’è soltanto il sì e il no”, per sottrarsi ai DUBIA. Vuoi vedere che tizzone almeno quella pagina di Vangelo l’ha letta?
Ho pregato per la sconfitta della Clinton e continuerò a pregare perché cada questa oppressione malefica dei tiranni con sede a Bruxelles e nell’immediato perché al referendum prevalga il no.
Sono piena di speranza perché vedo che la nostra Santissima Mamma ci sta (immeritatamente) aiutando.
Mi associo anch’io alle sue intenzioni e preghiere, Tonietta, e spero che questa crociata del Santo Rosario per la sconfitta della malefica UE e dell’ancora più malefica chiesa modernista bergogliana produca i suoi effetti prima possibile compatibilmente con i disegni dell’Altissimo). E pensare che il SG della FSSPX, mons. Fellay, sta per accordarsi col Vaticano : che tradimento del Fondatore! chi non demorde, al momento, è mons. Williamson, che nel 2014 ha fondato l’USML “unione Sacerdotale Marcèl Léfèbvre” per mantenere fede alle idee dell’unico vero oppositore ai disastri del CV II che ci sia stato in seno ala gerarchia ecclesiastica in questi ultimi 50 anni (Bacci ed Ottaviani, purtroppo, non ebbero il coraggio di appoggiarlo e di unirsi a lui, preferendo l’obbedienza agli uomini a quella a Dio).
Si’, cara amica, le sue preghiere sono l’unico vero antidoto al dilagare di questi demoni. Mi unisco idealmente a lei e pregherò anche io affinché la nostra Madre Celeste ci liberi di Renzi, della sua diabolica riforma, della UE e di tutti questi parassiti. Il Signore non permetta che accada l’irreparabile!
E’ sempre molto doloroso leggere questi articoli. Fa male dover apprendere che esistano simili persone al mondo.
L’unica cosa che mi da sollievo e speranza è recitare il Santo Rosario. Comunque speriamo che muoiano presto tutti questi osceni esseri viventi.
Mandiamo a CASA questo Governo pro LGBT con una VALANGA di NO. Non basta vincere “di misura” perché come ha gia detto Renzi , lui ” Si dimetterà solo in caso di una netta VITTORIA del NO”. Quindi VOTIAMO COMPATTI ed IN MASSA NO e MANDIAMOLI a CASA. Dopodiché eleggiamo un GOVERNO di CENTRODESTRA che riporti l’ordine naturale delle cose (Lega Nord e Fratelli d’Italia sono i due partiti che difendono di piu la famiglia e la vita visto che ormai Berlusconi chiede i voti dei Cattolici ma poi fa dichiarazioni pro unioni civili e lascia poi che i suoi votino “in merito” secondo libertà di coscienza. NCD poi è la stampella della SINISTRA ed avalla l’INVASIONE dei CLANDESTINI).
Ulrike LUNACEK la ritrovi in quel famoso elenco delle “anime nere” (in cui ci sono pure la Kyenge, Cofferati e la Barbara Spinelli) del caravanserraglio dello speculatore miliardario guerrafondaio satanista GEORGE SOROS, elenco svelato dagli hackers e pubblicato dalla benemerita Riscossa Cristiana, che opera sotto la direzione dello Spirito Santo.
La vittoria di TRUMP è un segno dei tempi. Sembrerebbe che la sua politica, che influenzerà l’Occidente, avrà ripercussioni in Europa e in Italia.
D’accordissimo con NICOLA: votiamo NOOOO e mandiamo a casa il “cattolico” RENZI, che si è venduto a Satana per un piatto di lenticchie. Perché dico ciò? Perché ognuno di noi, se siamo realmente cattolici militanti, mai avremmo accettato il matrimonio gay e il Gender nelle scuole, anche a costo delle dimissioni, così come alcuni sindaco non voglio celebrare il matrimonio gay per obiezione di coscienza.
L’Europa? Un’enorme pattumiera, putrescente, foriera di infezioni morali e materiali di cui ormai nessuno può non vedere la portata. Sancta Dei Genitrix, ora pro nobis!
L’Europa è, suo malgrado, il nostro Purgatorio in terra!
In una mano il S.Rosario e nell’altra la matita copiativa; domani per la crocetta sul NO referendario, e dopodomani… Staremo a vedere.