di Federico Catani
fonte: Corrispondenza Romana
vedi anche: Marcia per la Vita 2013. Intervista a Virginia Coda Nunziante – a cura di Mauro Faverzani
Straordinario il numero di adesioni giunte da tutto il mondo alla terza Marcia Nazionale per la Vita, che si terrà a Roma il prossimo 12 maggio, con inizio alla 9.00 al Colosseo e conclusione alle 11.30 a Castel Sant’Angelo. Lunghissimo l’elenco delle realtà pro-life internazionali che hanno assicurato la loro partecipazione alla mobilitazione italiana a favore della vita.
Tra queste si segnalano le statunitensi American Life League, Americans United for Life, Human Life International, Catholic Family & Human Rights Institute, Choose Life America, Catholics for Freedom of Religion, Moral Consensus Forum, CrossRoads-Pro-life Walks Across America, Alabama Physicians For Life, Family of the Americas Foundation, Life Site News, Precious Life Missions, Priests for Life, The Life Guardian Foundation, World Congress of Family News; le francesi Chosir la Vie, Chrétienté-Solidarité, Droit de Naître, Renaissance Catholique, SOS-Tout Petits; le australianeAustralian Family Association e l’Accademia Letteraria Italo-australiana Scrittori; le associazioni belghe Fédération mondiale des médecins pour le respect de la vie humaine, Belgian March for Life, Fédération Pro-Europa Christiana, Katholiek lebenforum; la tedesca Aktion SOS Leben, le polacche Civitas Christiana e Piotr Skarga, la portoghese Alternativa Portugal, la Czech Association for Life (Repubblica Ceca), le spagnole Derecho a vivir-Barcelona e Sacerdotes por la Vida.
La Marcia per la Vita si rivela così sempre più inserita nell’insieme delle manifestazioni pro-life che si tengono in tutta Europa e negli Stati Uniti. A parlare della validità di queste marce è stato recentemente mons. Ignacio Carrasco de Paula, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita. Riferendosi alla storica marcia tenutasi a Washington lo scorso 25 gennaio, mons. Carrasco de Paula ha dichiarato: «La Chiesa sostiene le marce in tutto il mondo, perché coloro che vi partecipano sono parte della stessa Chiesa».
Il Vescovo ha pure detto che la Santa Sede è consapevole che tali azioni «diventano visibili in tutto il mondo» e che il Vaticano aiuta coloro che sono impegnati nella battaglia culturale per la difesa del nascituro, aggiungendo che le marce sono una testimonianza storica della santità della vita umana. Un incoraggiamento alla March for Life di Washington e indirettamente a tutte le altre manifestazioni di tal genere è venuto anche da Papa Benedetto XVI, che su twitter ha scritto: «Mi unisco a quanti marciano per la vita e prego affinché i leader politici proteggano i bambini non nati e promuovano una cultura della vita».
Un incoraggiamento senza dubbio importante per il Comitato organizzatore della Marcia per la Vita italiana, presieduto dalla dott.ssa Virginia Coda Nunziante. «Auspichiamo che sia meglio compresa la necessità di grandi manifestazioni pubbliche in difesa della vita – ha dichiarato Coda Nunziante ‒ La Marcia per la Vita vuole soprattutto esprimere la nostra protesta contro l’uccisione degli innocenti, che in Italia è stata legalizzata dalla legge 194 del 22 maggio 1978. Il nostro rifiuto dell’aborto, e della legge che lo legalizza, è totale, senza eccezioni e senza compromessi. Questo è il principale denominatore comune di chi si ritroverà a Roma il prossimo 12 maggio».
Molte le iniziative previste per il giorno precedente la Marcia: un convegno al Pontificio Ateneo Regina Apostolorum, con la partecipazione del card. Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna, e di mons. Giampaolo Crepaldi, vescovo di Trieste, e una veglia di preghiera con il card. Raymond Leo Burke. Come lo scorso anno, la Marcia conta sull’adesione di un grandissimo numero di vescovi e cardinali, alcuni dei quali hanno assicurato la loro presenza a Roma il 12 maggio.
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