Il caso di Ellinor Grimmark, ostetrica svedese, che si è vista negare il lavoro da tre cliniche quando ha dichiarato di essere obiettrice di coscienza e che non avrebbe partecipato ad aborti. Ma l’amore per la vita resta nel sano sentimento popolare, come dimostra il grande successo della serie televisiva della BBC “L’amore e la vita – Call the Midwife”, ora diffusa anche in Italia da Rete 4.
di Rita Bettaglio
.
Tutti noi sappiamo chi sia un’ostetrica. L’ostetrica è colei, sempre una donna anche se il relativo corso di laurea è aperto anche ai maschi, che fa nascere i bambini. Non solo. E’ colei che segue mamma e bambino durante tutta la gravidanza: accogliendo, insegnando, consigliando. E quando il piccolo nasce è anche un po’ figlio dell’ostetrica.
Ostetrica vuol dire vita. Un’ostetrica pro-choice è quasi una contraddizione in termini anche se, a dire il vero, ve ne sono.
A Ellinor Grimmark, ostetrica svedese, però è stato negato il lavoro da tre diverse cliniche quando ella ha dichiarato di essere obiettrice di coscienza e che non avrebbe partecipato ad aborti.
Nel novembre 2013 la clinica ginecologica Höglandssjukhuset ritirò la propria offerta di lavoro alla Grimmark avendo ella comunicato, correttamente, che, a motivo della propria fede cristiana, non avrebbe praticato aborti. Il benservito glielo hanno dato addirittura con un messaggio telefonico: “lei non è più gradita a lavorare con noi”, diceva il messaggio.
Analogo copione si è ripetuto altre due volte nel corso del 2014: per l’ostetrica obiettrice pare non ci sia posto negli ospedali svedesi.
Ora il caso è finito davanti alla Corte di giustizia del distretto della Contea di Jönköping: la donna è assistita dai legali della Alliance Defending Freedom (ADF), un’organizzazione legale no-profit che si propone di difendere il diritto delle persone di vivere liberamente la propria fede.
Vedremo come finirà. Per il momento Roger Kiska, legale di ADF, fa notare che “le leggi internazionali, che la Svezia è tenuta ad osservare, riconoscono la libertà di coscienza e affermano chiaramente che essere pro-aborto non può essere un requisito per un posto di lavoro, nè può un centro sanitario costringere infermiere e ostetriche obiettrici di coscienza a collaborare a pratiche che portino all’aborto”.
Buone notizie, invece, dal nostro paese. E’ sbarcata su Rete 4 la serie inglese “L’amore e la vita – Call the Midwife”. Si tratta di una serie tv prodotta dalla BBC che racconta la storia di un gruppo di ostetriche in un quartiere povero di Londra all’indomani del secondo conflitto mondiale.
Nel Regno Unito la serie ha avuto un grande successo. Il pubblico inglese ha apprezzato il messaggio che si evince dalle vicende, talora drammatiche, che hanno le ostetriche per protagoniste: l’importante è che la vita vinca. Sempre. Sulla morte che, in quel contesto sociale e storico, è dentro e fuori il cuore dell’uomo.
Un inno alla vita, toccante e commovente, che probabilmente replicherà anche in Italia il successo britannico. Nel nostro paese la prima puntata è stata trasmessa domenica 6 luglio in prima serata su Rete 4.
2 commenti su “Professione Ostetrica – di Rita Bettaglio”
996.000 telespettatori, share del 5,04%.
Un’altra dimostrazione che anche le persone dei giorni nostri sanno apprezzare e hanno bisogno di cose vere e buone. Se vengono loro offerte, le seguono.