di Autore Ignoto
Come è bella giovinezza, che si fugge tuttavia…
Si è fatto un gran chiasso, anche da parte del direttore di Riscossa Cristiana, per la perquisizione domiciliare effettuata nell’abitazione della giornalista del Giornale, Anna Maria Greco, alla quale è stato anche sequestrato il computer. La Greco, come tutti di sicuro ricordano, qualche giorno fa scrisse sul Giornale un articolo in cui parlava della doppia morale della magistrata Ilda Boccassini, ora arci-moralista contro Berlusconi, ma tempo fa sottoposta a procedimento disciplinare proprio per la sua eccessiva, e pubblica, vivacità affettiva.
Si è fatto gran chiasso, si è parlato di attentato alla libertà di stampa. Ma il Vostro tiratore scelto, con una rapida e discreta indagine, ha potuto verificare che la realtà è ben diversa. Si sussurra infatti in ambienti generalmente ben informati che la magistrata Boccassini, saputo che la giornalista Greco era in possesso di questi documenti riguardanti la sua passata giovinezza, abbia detto: “Perbacco, ma forse trovo degli indizi sufficienti per ritrovare l’amore perduto!”. (gli stessi ambienti in genere ben informati ci dicono infatti che a suo tempo il merlo svolazzò lontano). Non a caso l’ordine di perquisizione è firmato da un’altra magistrata. Tra donne ci si capisce. Travolta dal vento dei dolci ricordi, col cuore in cui riemergevano sopiti languori, la Boccassini ha lasciato per un attimo la sua abituale espressione da SS-Obergruppenführer e si è sciolta in un sorriso, al tempo stesso lieto e mesto, perché i ricordi del passato sono anche il marchio indelebile della felicità perduta e degli anni che, impietosi, fanno appassire anche i fiori più belli.
Tutto qua, signori miei. Smettiamo quindi di accusare la signora Boccassini di essere cattiva, dura, prevaricatrice, e così via. Sotto la sua toga batte un cuore, e poiché, come è noto, al cuore non si comanda, non stiamo a pignolare per una perquisizione in più o in meno.
Coi migliori auguri