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Si parla di cristianofobia nel numero di dicembre del mensile Radici Cristiane in distribuzione in questi giorni, per cercare di capire la gravità e l’estensione del tragico fenomeno, che spesso si diffonde in modo silente e subdolo.
Nell’editoriale, il direttore, il prof. Roberto de Mattei, evidenzia come solo fede e ragione, possano illuminare il buio del tempo presente.
Un’intervista all’on. Lembo mostra come le luci non manchino, laddove si resista con fierezza e coerenza agli strali ed alla denigrazione mediatica dell’Europa relativistica, come comprova la nuova Costituzione ungherese, che cita esplicitamente le radici cristiane del Paese.
Purtroppo però non mancano neppure le ombre, come denuncia Daniel Hamiche, caporedattore dell’Observatoire de la christianophobie, che evidenzia come ovunque nel mondo, per milioni di fedeli, vi sia la croce della persecuzione e, spesso, del martirio. Anche nel cosiddetto Occidente cristiano: come in Inghilterra, dove si rischia la galera se si cita San Paolo. E’ sconcertante in questo senso leggere stralci dell’interrogatorio, cui è stato sottoposto a Wimbledon il predicatore di strada Tony Miano, ex-Vicesceriffo della Contea di Los Angeles. Ma è purtroppo solo un esempio, di una lunga serie di episodi analoghi e sempre più frequenti. La storia ci insegna come altre volte sia capitato, come nella Spagna repubblicana del 1931. Ora il dramma si ripete. Per non parlare dell’Asia, ove scorre il sangue: Cina, Corea del Nord, India, Indonesia, Afghanistan, Pakistan,…
Ma pochi sanno come il pericolo si annidi anche nelle nostre case, attraverso i multimedia, in primis Internet e la televisione, dove si possono seguire serie televisive, che puntano alla distruzione delle famiglie, diffondendo immoralità, pornografia, violenza, bestemmie. Anche emittenti pensate principalmente per i giovani propongono spot e videoclip dagli effetti nefasti sugli adolescenti, come certificato dalla rivista dei fisiatri statunitensi in un apposito articolo.
Segue un servizio sui 300 anni di presenza dei Padri Filippini a Verona, un ampio articolo sugli edifici della Cristianità a Torino, mentre Tesori d’Europa si occupa del monastero camaldolese di Pažaislis, denominato la “Versailles baltica”. Arte e Letture tratta invece della magia dei mercatini austriaci. Nel servizio Natus est Christus in Betleem Judaeae si mostra come la datazione del Natale di Nostro Signore sia corretta, benché agli autori della Chiesa antica questo dato non sembrasse fondamentale ai fini del credere. Fino a febbraio in Palazzo Sciarra, a Roma, sono in mostra 70 pezzi del Museo del Tesoro di San Gennaro, tra arte e devozione: quattro pagine a colori con splendide immagini ne danno un resoconto accurato.
Chiunque volesse ricevere una copia omaggio od avere ulteriori informazioni su Radici Cristiane, può farlo tramite il sito www.radicicristiane.it