Sto vivendo sulla pelle una cosa molto comune da almeno due anni, ma fa più male di quanto si possa immaginare. Ho conoscenti e amici trivaccinati, con sintomi influenzali, con covid accertato da tamponi farmaceutici domestici (quelli che si comprano e si fanno a casa), che non si denunciano, e in virtù del loro Green Pass proseguono nella vita normale di relazioni e di lavoro. Da ieri so direttamente da loro che i loro MMG han dato farmaci (antinfluenzali), ma non hanno raccomandato tampone e in almeno 2 casi lo hanno perfino sconsigliato!
Ma il Green Pass non era garanzia di luoghi e frequentazioni sicure dal diffondersi del virus? Dott. Draghi?
Nel frattempo ho mio padre 96enne in ospedale per un intervento, ho Green Pass da guarigione e non posso accedere per andarlo a trovare, nemmeno con tampone!
Non si può non rilevare il dilagare dell’approccio ideologico ad un problema sanitario, che evidentemente di sanitario non ha più nulla! I vaccinati possono girare e infettare… I non vaccinati non possono girare nemmeno se mostrano d’essere sani (lo dovessi apprendere dai giornali non ci crederei !)
Da un lato deve dar fastidio incrementare il numero di trivaccinati positivi e quindi alcuni Medici servono lo Stato in un certo modo… Dall’altro una misura arbitraria, irrazionale, discriminatoria e menzognera, come il GP, viene perpetrata da Stato e Regioni con tanto di (becera) accondiscendenza sociale e popolare.
Tutta questa vicenda mi ha portato a capire una delle cose attinenti la storia di cui si è tanto parlato: ma come è stato possibile che il popolo tedesco abbia assistito alla nascita ed allo sviluppo del nazismo di Stato, non vedendo la deriva e le mostruosità che ha organizzato e compiuto?
Così, proprio così come oggi, si va per gradi (alcuni giornali dell’epoca testimoniano come l’odio per gli ebrei inizio sottotraccia e parlando di “virus ebraico”), la nostra gente, tutt’oggi, non vede, tollera, accetta quanto sta accadendo, non ne percepisce la portata devastatrice, non reagisce, accetta e… plaude. Queste cose, invece, possono avere effetti devastanti a lungo termine.
Non vedere, non capire come uno Stato dapprima (forse apparentemente) democratico muta in tirannico porta immediatamente alla violazione di alcuni principi di giustizia. È attraverso la violazione di essi che lo Stato abusa e distorce i suoi poteri e non a caso necessita di blandire i media che premia con lauti finanziamenti (una prima tranche da Conte, poi una seconda da Draghi), al fine di determinare le linee del mainstream.
Poi tutto prosegue con una “strana” naturalezza che inizia con l’accrescere in autorevolezza e fama alcune persone, anche precedentemente sconosciute. Non è poi difficile rilevare che spesso si tratta di altri tipi umani, gente che non ragiona coi criteri vero/falso, giusto/sbagliato, ma coi criteri conviene /non conviene a chi mi sta sopra: lo rivelano le prime mezze verità (quindi mezze bugie), postulati non dimostrabili dati per assoluti, l’arroganza di talune posizioni! Seguono a ruota l’emarginazione, la derisione, l’insulto sistematico ai dissenzienti, scienziati o filosofi, pensatori o infulencer che siano…
L’ingrediente iniziale più importante, dopo i soldi con cui comprarsi il sostegno dei media, è sempre la diffusione di un odio, rapidamente viscerale, verso qualcuno. Per l’Italia del nostro tempo ieri era Berlusconi, poi Salvini, ora i “così apostrofati” negazionisti (che negazionisti non erano), poi rinominati no vax (che no vax non sono), ma basta il loro semplice temere e denunciare inefficacia e possibili rischi. L’odio è fondamentale, e a sinistra lo sanno usare e gestire particolarmente bene da diversi secoli! E con sinistra mi rifaccio alle definizioni di Jean Madiran che nel suo pamphlet La destra e La sinistra, scolpisce l’essenza reale di queste due forze degli ultimi 3 secoli anche se ora in nebulosa dissoluzione.
Il mezzo fondamentale per la propagazione dell’odio è la menzogna. La nostra epoca, dall’illuminismo a oggi con i vari passaggi rivoluzionari e totalitari, si è via via impregnata di menzogne. Tanto da abituarci a considerare buone alcune narrazioni fondate sulla menzogna, alludo – tanto per fare pochi esempi – ai temi delle crociate, del medioevo, dell’inquisizione, della scienza, oppure al tema dell’aborto ove si nega la vita, l’essenza del feto, la visione del feto, per spacciarlo come grumo di cellule quando invece è uomo formato e visibile: una grande menzogna!
C’è sempre della menzogna in questi temi, funzionale a postulati tanto traballanti, quanto indiscutibili (per la cosiddetta politically correct). Direi però che, specie per il nostro Paese, la menzogna è stata elevata di rango, e posta a sistema più forte, con l’arrivo del governo Monti. La tanto propagandata “cessione di sovranità” (senza mai precisare a chi…), la falsa narrazione della bontà dell’austerity (con tanto di modifica costituzionale sul pareggio di bilancio: vulnus tutto italico), il seguito di sdoganamento di storture varie (dalla bontà dell unione civile fra omosessuali, alla legittimità dell’aborto tardivo e degli uteri in affitto, dalla gonfiata e indefinibile omofobia, alla falsa “carità” eutanasica, dalla manipolazione e banalizzazione della scuola, fino all’attuale avvio della legittimazione della pedofila…), evidenziano come la menzogna corrobora le principali proposte politiche delle forze in campo.
Con la pandemia e i governi Conte e Draghi la menzogna è divenuta strumento essenziale per fomentare l’odio, per trasmettere paure, estorcere consensi e inoculare con un siero nuovo, sperimentale (e legittimamente dubbio), per imporre misure straordinarie travolgenti libertà e diritti fino a poco prima ritenuti inviolabili.
Vedere e sentire uomini delle istituzioni mentire in tutta evidenza, contro i dati di dominio pubblico, coperti da altre figure istituzionali, dal mainstream e dalla popolazione sottomessa e pagante (le tasse), fa male! La menzogna s’è fatta strumento istituzionale di governo nelle conferenze stampa, nei pronunciamenti formali e per fino nelle leggi emergenziali. La menzogna posta a base per giustificare decisioni e coprire errori, accettata dai più, non potrà che essere foriera di gravi distorsioni fra l’ Istituzione Stato (governi, enti, eccetera) e i cittadini. La diffusione della menzogna e dell’odio da parte degli organismi massimi di uno Stato, lo si dovrebbe comprendere facilmente, può solo portare danni enormi!ì.
Con l’estendersi della guerra civile Ucraina, divenuta conflitto fra due nazioni, a rischio di diventare conflitto zonale, continentale e magari mondiale, di nuovo la menzogna si è imposta rapidissimamente. L’ignoranza diffusa sulla storia recente della regione in causa, i giochetti manipolatori dei fatti, le pressioni americane (coi relativi giganteschi interessi in gioco), unite a un preparato servilismo dei governanti europei (altri tipi umani), più pronti a obbedire al gigante americano che a operare per il bene delle loro nazioni, sta elevando ancora lo stato di tensione, malumore, faziosità, acrimonia, odio e discriminazione. Senza senso.
Si dovrebbe riflettere su ciò che abbiamo buttato alle ortiche. Mentre il cristianesimo ha insegnato a non mentire, non giudicare, amare il nemico, dissuaderlo dall’errare, soccorrere a prescindere, ora viaggiamo spediti sui binari del nichilismo e dell’egoismo, domina l’ideale del giardinetto, della presunzione – anche prepotente -, del distacco dalla realtà, ovvero dell’assurda visione kantiana.
I risultati sono già evidenti, ma nemmeno chiesa e clero sembrano intenzionati a porre argini o rimedi, anzi partecipando al Mondo, spesso contribuiscono alla distruzione in atto.
Trovo tutto ciò tanto palese quanto terribile!
Che fare dunque: questo degrado sociale post secolarizzazione, non basta ancora per riproporre un’autentica apologetica cristiana? Non merita riscoprire il valore del vivere come Dio ha proposto? Riattivare amicizie, rinvigorire un santo zelo per i doveri del proprio stato, stimolare i buoni sacerdoti a darci spunti sferzanti come la spada portata da Gesù Cristo che divide il bene dal male e aiuta a discernere, perché senza buona predicazione non c’è buona conversione.
Non possiamo temere la verità, piuttosto dobbiamo odiare la menzogna e la superbia, dobbiamo vivere senza menzogna, dal più piccolo dei nostri gesti quotidiani. Allora anche la preghiera individuale porterà frutto e la Santa Messa di sempre porterà quel nutrimento fondamentale perché piccole comunità tornino a crescere, collaborando al miglioramento del creato, rigettando ogni forma di cultura della morte che gnostici, atei, filantropi e potenti vari, propongono di continuo a confusione dei semplici, a sovversione del creato e a perdizione delle anime.
2 commenti su “La menzogna al potere & il potere della menzogna”
A leggere questo quieto e nitido intervento con lo spirito del discernimento degli spiriti ignaziano risulta evidente l’opera della simia Dei.
Su una cosa non sono d’accordo… effetti devastanti a lungo termine….gli effetti devastanti ci sono già e la loro progressione è geometrica e velocissima
E’ una riflessione che facevo proprio pochi giorni fa.
Ma perché l’Occidente non sa più dire la verità?
Se davvero è portatore di valori, non sarà con le menzogne che potrà renderli credibili ed appetibili.